<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Esiste il socialismo di destra? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Esiste il socialismo di destra?

jaccos ha scritto:
dove i "vantaggi" in campo sociale (che fanno aumentare consenso e voti) vengono barattati con la rinuncia alla libertà individuale... vi ricorda niente? :rolleyes:

si.
la rinuncia alla libertà individuale mi ricorda tanto il cosiddetto "socialismo reale".
per esempio.
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
dove i "vantaggi" in campo sociale (che fanno aumentare consenso e voti) vengono barattati con la rinuncia alla libertà individuale... vi ricorda niente? :rolleyes:

si.
la rinuncia alla libertà individuale mi ricorda tanto il cosiddetto "socialismo reale".
per esempio.

Altolà... spesso e volentieri il comunismo sovietico (e di conseguenza praticamente tutti i comunismi applicati finora) viene usato per definire IL comunismo e IL socialismo... ma era ben altro, un brutale totalitarismo al pari del nazismo mascherato da qualcosa che non era...
Il fatto che ad esempio la Repubblica Democratica Tedesca si definisse per l'appunto democratica, non ne faceva di fatto un paese democratico. Stessa cosa per il comunismo. Il fatto che un totalitarismo si definisca comunista o socialista non lo rende tale....
 
tinoilmartino ha scritto:
Io so che i socialisti sono sempre stati e sono di Sinistra, Ma ho sentiuto anche parlare di socialisti di destra. é vero?

P.s. trattasi più di filosofia che di politica... (onde evitare critiche dai toni accesi)
Bisognerebbe chiarire meglio il senso della domanda e discernere, a mio avviso, tra socialismo in senso stretto e politica sociale. Per "socialismo" in senso stretto si intende la proprietà pubblica dei mezzi di produzione e l'assenza di iniziativa privata. Così inteso il socialismo è oggi un concetto ripudiato anche dalla stragrande maggioranza dei movimenti "di sinistra". Il discorso cambia se parliamo di politiche sociali. In Italia la politica sociale è stata sostenuta da diversi movimenti riconducibili a svariate aree politiche. Sicuramente dal PCI, sicuramente dal PSI(l'unico vero partito socialdemocratico di questo Paese), ma anche la DC e l'MSI e altri. Oggi la "destra sociale" si è praticamente disgregata, così come si è disgregata la "sinistra socialdemocratica" e non è così facile individuare il blocco politico maggiormente favorevole alle politiche sociali. Fino a qualche anno fa avrei detto il centro-sinistra, ma oggi il quadro è ancora più complesso, forse anche a causa della evoluzione nel pensiero di uomini che fanno riferimento al centro destra(si pensi alle pubblicazioni e alle dichiarazione dell'attuale Ministro dell'Economia). Se c'è ancora una differenza tra i due blocchi, oggi si è assottigliata decisamente, così come il sistema economico di riferimento è ormai per tutti(o quasi) l'economia sociale di mercato.
 
jaccos ha scritto:
Mah, io farei una distinzione tra sviluppo della politica sociale e socialismo in senso stretto...
La destra intesa come conservatrice in opposizione alla sinistra progressista non può essere socialista per definizione. La destra estrema ne può assimilare alcuni tratti, ma questo non ne fa socialismo bensì un pericoloso ibrido dove i "vantaggi" in campo sociale (che fanno aumentare consenso e voti) vengono barattati con la rinuncia alla libertà individuale... vi ricorda niente? :rolleyes:

Ricapitolando, come si diceva prima non esiste il bianco ed il nero ma un'infinità di grigi... detto ciò, ognuno ha le sue idee e la mia è che il socialismo come idea originaria (ed aggiungerei al limite dell'utopia) proprio per l'opposizione al capitalismo selvaggio ed al carattere democratico si oppone ideologicamente rispettivamente alla destra classica e all'estrema destra elo ritengo quindi preorogativa di sinistra.

Esatto, esiste una destra sociale, quella dell' ex presidente della regione Lazio ed ex ministro della Sanita' , ma per definizione il socialismo e' di sinistra e nasce per tutelare chi puo' opporre solo la propria forza lavoo al capitale sperando con il numero di poter controbattere lo strapotere di chi possiede i mezzi di produzione. Il resto sono avvitamenti sul significato che si attribuiscono alle parole. Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
jaccos ha scritto:
Mah, io farei una distinzione tra sviluppo della politica sociale e socialismo in senso stretto...
La destra intesa come conservatrice in opposizione alla sinistra progressista non può essere socialista per definizione. La destra estrema ne può assimilare alcuni tratti, ma questo non ne fa socialismo bensì un pericoloso ibrido dove i "vantaggi" in campo sociale (che fanno aumentare consenso e voti) vengono barattati con la rinuncia alla libertà individuale... vi ricorda niente? :rolleyes:

Ricapitolando, come si diceva prima non esiste il bianco ed il nero ma un'infinità di grigi... detto ciò, ognuno ha le sue idee e la mia è che il socialismo come idea originaria (ed aggiungerei al limite dell'utopia) proprio per l'opposizione al capitalismo selvaggio ed al carattere democratico si oppone ideologicamente rispettivamente alla destra classica e all'estrema destra elo ritengo quindi preorogativa di sinistra.

Esatto, esiste una destra sociale, quella dell' ex presidente della regione Lazio ed ex ministro della Sanita' , ma per definizione il socialismo e' di sinistra e nasce per tutelare chi puo' opporre solo la propria forza lavoo al capitale sperando con il numero di poter controbattere lo strapotere di chi possiede i mezzi di produzione. Il resto sono avvitamenti sul significato che si attribuiscono alle parole. Ciao

Dura da mandare giù che gli unici interventi veramente "socialisti" siano stati fatti nel ventennio vero ??? :D
 
leon150cv ha scritto:
tinoilmartino ha scritto:
Io so che i socialisti sono sempre stati e sono di Sinistra, Ma ho sentiuto anche parlare di socialisti di destra. é vero?

P.s. trattasi più di filosofia che di politica... (onde evitare critiche dai toni accesi)

la destra, quella vera è socialista tanto quanto quelli di sinistra. oggi però, la destra è cambiata, nell'immaginario collettivo, quando si parla di destra sociale, si pensa subito a gruppi che si rifanno al fascismo. Nel passato, quando esisteva una sola destra, quella del msi, con a capo un grande uomo come almirante, il socialismo di destra era ideintificato con l'msi.
gruppi di destra sociale odierna ce ne sono pochi, tra cui, forza nuova, fiamma tricolore e casa pound (più che un gruppo politico è un movimento sociale, quasi un centro sociale).
quanto alla politica sociale della destra, è molto simile a quella di sinistra, si è contro le guerre in iraq e afghnistan, si è per la palestina, si al nucleare, lo stato ha la centralità in tutto, si appoggia la politica del mutuo sociale per l'acquisto della prima casa ecc ecc
cmq per intedersi la destra di fini e berluscono è uina destra liberale, europeista. il contrario di una sociale.

Concordo su tutto, ma ti correggo: la "destra" di Berlusconi e Fini non è nè liberale nè "destra", non è, infatti, niente.
Un pò come la "sinistra" di Prodi o di Di Pietro.

E' più di "destra" la Lega Nord che mille Berlusconi.

;)

PS: per inciso, pur non essendo della Lega, la preferisco di gran lunga al Berlusconismo.
:rolleyes:
 
LADINS ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
jaccos ha scritto:
Mah, io farei una distinzione tra sviluppo della politica sociale e socialismo in senso stretto...
La destra intesa come conservatrice in opposizione alla sinistra progressista non può essere socialista per definizione. La destra estrema ne può assimilare alcuni tratti, ma questo non ne fa socialismo bensì un pericoloso ibrido dove i "vantaggi" in campo sociale (che fanno aumentare consenso e voti) vengono barattati con la rinuncia alla libertà individuale... vi ricorda niente? :rolleyes:

Ricapitolando, come si diceva prima non esiste il bianco ed il nero ma un'infinità di grigi... detto ciò, ognuno ha le sue idee e la mia è che il socialismo come idea originaria (ed aggiungerei al limite dell'utopia) proprio per l'opposizione al capitalismo selvaggio ed al carattere democratico si oppone ideologicamente rispettivamente alla destra classica e all'estrema destra elo ritengo quindi preorogativa di sinistra.

Esatto, esiste una destra sociale, quella dell' ex presidente della regione Lazio ed ex ministro della Sanita' , ma per definizione il socialismo e' di sinistra e nasce per tutelare chi puo' opporre solo la propria forza lavoo al capitale sperando con il numero di poter controbattere lo strapotere di chi possiede i mezzi di produzione. Il resto sono avvitamenti sul significato che si attribuiscono alle parole. Ciao

Dura da mandare giù che gli unici interventi veramente "socialisti" siano stati fatti nel ventennio vero ??? :D

Assolutamente no. E' vero quello che dici, come infatti dico pure io della destra sociale di Storace. Venendo al ventennio, peccato che insieme arrivassero delle managanellate e dell' olio di ricino, Ciao
P.S. il piu' delle volte sponsorizzate dagli agrari e dalla alta borghesia
 
Signori moderatori, quando manca ancora acché si debba giocoforza chiarire quali opere di merito sociale sono state fatte nel ventennio ?
 
arhat ha scritto:
Signori moderatori, quando manca ancora acché si debba giocoforza chiarire quali opere di merito sociale sono state fatte nel ventennio ?

io non ho letto opere "di merito" sociale, ma opere di carattere sociale
che non è la stessa cosa.

chiunque sa quale sia la storia italiana degli istituti di previdenza sociale, quando e da chi sia stata introdotta al reversibilità della pensione eccetera.
così come chiunque sa chi abbia istituito le leggi razziali dichiarato la guerra e da che parte eccetera.
non è questa la sede di un dibattito "di merito", e finora non lo è stata.

si stava conversando di principio, su una questione più filosofica che politica.
comunque politica in senso storico e sistematico, non in senso di chi abbia ragione e chi torto, di chi sia buono e chi cattivo.

trovo scorretto da parte tua buttarla in partiti contrapposti quando stiamo parlando di principio.
dà fastidio che si discorra civilmente?
 
L'"ideologia" fascista si richiamò sempre ad una radice socialista specialmente agli inizia dell'avventura politica del fucilato di dongo, peccato solo che il grosso di ciò che era socialista venne svenduto alle classi alto borghesi e latifondiste-agrarie per lasciare una parvenza di rivoluzione sociale mascherata dall'ipocrita corporativismo del ventennio
un'impronta soicuramente più socialista la ebbe la politica interna della rsi sia perchè si cercava di attirare nuovamente le masse operaia e contadine del nord sia perchè i fascisti erano liberi per così dire dall'ingombrante presenza reale sia per una specie di vendetta nei confronti della borghesia da cui i fascisti duri e puri si sentivano traditi (e non a torto secondo me)

la differenza sostanziale tra socialismo di destra e sinistra fu il costante richiamo da parte di quella di destra al nazionalismo (ma ciò accadde anche tra i gruppi comunisti presenti nei vari paesi europei dalla russia alla yugoslavia)
 
keko01 ha scritto:
L'"ideologia" fascista si richiamò sempre ad una radice socialista specialmente agli inizia dell'avventura politica del fucilato di dogno, peccato solo che il grosso di ciò che era socialista venne svenduto alle classi alto borghesi e latifondiste-agrarie per lasciare una parvenza di rivoluzione sociale mascherata dall'ipocrita corporativismo del ventennio
un'impronta soicuramente più socialista la ebbe la politica interna della rsi sia perchè si cercava di attirare nuovamente le masse operaia e contadine del nord sia perchè i fascisti erano liberi per così dire dall'ingombrante presenza reale sia per una specie di vendetta nei confronti della borghesia da cui i fascisti duri e puri si sentivano traditi (e non a torto secondo me)

la differrenza sostanziale tra socialismo di destra e sinistra fu il costante richiamo da parte di quella di destra al nazionalismo (ma ciò accadde anche tra i gruppi comunisti presenti nei vari paesi europei dalla russia alla yugoslavia)

ribadisco, non è questa la sede per un giudizio storico o di valore su specifici movimenti
 
Non sono totalmente d'accordo...
Un conto è se parliamo delle ideologie, un conto è se parliamo dei TENTATIVI di metterle in atto nel reale.
C'è da dire che mentre il socialismo idealistico è quasi inapplicabile, il fascismo è stato applicato alla perfezione. Questa è una bella differenza.
Il fascismo e la estrema destra in generale è si a favore della politica sociale, ma è un movimento che come ideologia è l'esatto opposto del socialismo. Si ha il potere in mano al superuomo, possente e perfetto, che priva della libertà personale il popolo per il suo bene, amministrando la vita del cittadino sotto ogni aspetto e senza il suo controllo. Viceversa, nel socialismo ideologico il potere dovrebbe venire dal popoloe concentrarsi sul benessere generalizzato... poi sappiamo com'è andata... :rolleyes:

edit: non avevo letto il messaggio di belpi, se trovate che questo messaggio violi il regolamento lo cancello personalmente, sarebbe un peccato lucchetare il topic... :rolleyes:
 
vint72 ha scritto:
Tutto vero, solo che spesso da "alcuni" viene dimenticato che i provvedimenti più importanti fatti in Italia per gli Italiani sono stati creati in un detrminato momento storico del nostro paese...

Pienamente d'accordo.
Come dimenticare le fantastiche gite collettive in Albania o in Grecia, oppure le settimane bianche nella lontana Russia o gli splendidi bagni in Libia.
Certi provvedimenti così importanti non devono essere dimenticati.
 
jaccos ha scritto:
Il fascismo e la estrema destra in generale è si a favore della politica sociale, ma è un movimento che come ideologia è l'esatto opposto del socialismo. Si ha il potere in mano al superuomo, possente e perfetto, che priva della libertà personale il popolo per il suo bene, amministrando la vita del cittadino sotto ogni aspetto e senza il suo controllo. Viceversa, nel socialismo ideologico il potere dovrebbe venire dal popoloe concentrarsi sul benessere generalizzato... poi sappiamo com'è andata... :rolleyes:

considerazioni vere.
resta aperta la questione di quanto il "capo" dei movimenti nazionalisti possa essere concettualmente lontano come figura dalla "classe dirigente" dei movimenti strettamente socialisti.
posto che per entrambe le categorie poi si concretano nel "partito".

personalmente, mi pare naturale che il pericolo nella eventuale estremizzazione dei sistemi "socialisti" sia l'eccesso di controllo della società / stato e la perdita di libertà individuale, siano essi sistemi a sinistra o a destra
all'opposto del pericolo nella eventuale estremizzazione dei sistemi "liberali" (in senso classico, non in senso moderno), che dovrebbe essere quello che l'eccesso di libertà individuale mortifichi il senso sociale dello Stato e lo riduca a un mero ente di gestione di una molteplicità di interessi individualistici

altra grande differenza è che i sistemi a destra hanno (nel concreto) chi più chi meno sempre lasciato la libera iniziativa economica privata, condizionandola al "superiore interesse della nazione" (ovvero, un dirigismo dei fini) mentre i sistemi socialisti in senso stretto l'hanno o più o meno eliminata (c.d. socialismo reale, che è solo un modo di dire) oppure rispettata purché inquadrata in un sistema di garanzie sociali e di controllo (socialdemocrazie)

resta la diametrale e abissale differenza tra l'internazionalismo del socialismo classico e il nazionalismo dei sistemi socialisti "di destra".
ovvio che, se uno ritiene che il carattere internazionalista del socialismo ne sia una caratteristica essenziale, allora tutto il discorso cade.
 
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