<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Energia elettrica in italia: 1/5 è rinnovabile. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Energia elettrica in italia: 1/5 è rinnovabile.

skid32 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....

è paradossale per es che sul solare ci superi un paese come la germania che sole non ha

e che gli usa non costruiscano una nuova centrale nucleare da circa 30 anni mentre noi andiamo sul nucleare

che la Germania non abbia il sole è una opinione abbastanza personale tua.

l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese

grazie della precisazione anche se mi pareva pleonastica

non solo è pleonastica, ma non è nemmeno vera.
la Germania ha un irraggiamento medio poco minore, che è compensato da una temperatura media inferiore (che favorisce la resa dei pannelli, che perdono di efficienza al salire della temperatura ambiente)

quindi da un punto di vista geografico non è meno adatta dell'Italia, o lo è molto poco.
in più, la Germania ha una maggiore pianura sfruttabile.

quello che fa la vera differenza, è che loro ci credono, e investono
 
jaccos ha scritto:
Thefrog ha scritto:
L'articolo si concentra tutto qui:

«Il nostro obiettivo è di produrre un quarto dell'elettricità con le fonti rinnovabili ? ha affermato il ministro Claudio Scajola - e per arrivarci, ancora per alcuni anni sarà necessario prevedere forme di sostegno al settore per compensare i maggiori costi di queste fonti e attrarre nuovi specifici investimenti. Ma è anche necessario raggiungere una maggior efficienza con investimenti in ricerca e tecnologia".

Cioe' le energie rinnovabili costano molto ma molto di piu' di quelle tradizionali e del nucleare. Infatti hanno bisogno di sostanziali forme di sostegno per il settore, che altrimenti non converrebbe affatto.
Sia chiaro che con questo non voglio dire che ce l'ho con lo fruttamento delle fonti di energia rinnovabili, ma che costano e il costo finale alla fine indovinate chi lo paga? Noi utenti finali, NATURALMENTE.

Regards,
The frog

Sulla convenienza lo dici tu, ci sono fior fiore di ricerche che dicono tutto e il contrario di tutto sul REALE costo del nucleare... quanto ai combustibili fossili dipende a come gira all'emiro di turno...
Le rinnovabili, come TUTTE le tecnologie, sono costose finchè sono poco diffuse. Se ci fosse una diffusione massiccia di tali fonti ne calerebbe anche il prezzo, che tra l'altro non è esorbitante, vedi ad esempio l'eolico, l'idroelettrico, il geotermico ecc. certo, non sono le più economiche ma neanche le più dispendiose. Perlomeno ci danno sicuramente più indipendenza che qualsiasi centrale che per funzionare necessiti di materie prime che per forza di cose vanno acquistate all'estero, al prezzo che fa chi le vende peraltro.
E' indubbio che il futuro sono le rinnovabili... dovremmo essere i pionieri a riguardo, tutto di guadagnato nei prossimi anni se saremo capaci di creare noi la tecnologia invece di comprarla dagli altri...

Le rinnovbili (eccetto forse l'idroelettrico) sono energie "supplementari" al punto tale che, COME HO SCRITO NELL'ESEMPIO, generalmente vanno ad integrare quelle che sono le centrali preesistenti (generalmente ad oli combustibili, lo sai cosa e' una centrale ad oli combustibili? Lo sai che macello inquina una centrale ad olio combisuibilie?) che dunque devono essere mantenute in perfetta efficienza e con il personale pronto. Come ho scritto, e come ti sei guardato bene dal prendere in considerazione UNO AL PREZZO DI DUE.

Il futuro non sono le rinnovabili se non per la supplementarieta' di queste forme di energia. Il vero futuro e' il nucleare a fusione (quando questo arrivera').
Per il resto mi sembra che Ldiff abbia risposto piu' che concretmente rispetto a quello che il mondo sta facendo riguado alle centrali nucleari a fissione. Queste sono BEN LUNGI DALL'ESSERE ABBANDONATE.

Regards,
The frog
 
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....
Non e' cosi' vero.
Volendo, avremmo anche risorse nostrane. Sia petrolio che carbone.
Certo, non bastanti al fabbisogno, ma sfruttabili, cosi' come potremmo ricorrere molto piu' efficacemente al nucleare (e se avessimo cominciato subito,a quest'ora potremmo essere quasi indipendenti).
 
leolito ha scritto:
Ma anche il processo di dismissione delle centrali ... le centrali "dismesse" di Stade e Obrigheim avevano rispettivamente 31 e 34 anni di servizio, ed e' stato giudicato opportuno anche sotto il punto di vista tecnico-economico il loro decommissioning ... ;)
Per il resto, anche la famosa coalizione "no-nucleare" non e' cosi' solida come si crede ...

Soprattutto perche' sono centrali che bruciano un certo tipo di combustibile, mentre decommissionandole si trasforma quello che era "scarto" in preziosissimo combustibile per le centrali di nuova generazione.
;)
 
retroviseur ha scritto:
l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese, in Italia, specie nel meridione, si potrebbe produrre molta energia in più. Oltre a questo, le condizioni di temperatura invernali sono più severe, e anche questo è palese, però anche qui ci sorpassano perché hanno edifici meglio isolati che nonostante le temperature minori consumano meno energia dei nostri per il riscaldamento. In questo campo, allo stato attuale, non abbiamo altro che da imparare dai tedeschi, purtroppo.

E' pazzesco come nel Sud Italia non si insista fortemente sulla diffusione massiccia del solare domestico, sia termico che fotovoltaico, sarebbe un'eccellente opportunità di miglioramento, anche edilizio, e un occasione per dare un apporto positivo all'economia in modo diffuso. I nostri politici sono inclassificabili a volte, non vedono al di là del loro naso e dei loro interessi e non sanno cogliere occasioni che sarebbero davvero positive.

Viviamo il paradosso del Sud che, invece di essere un produttore di energia in estate, ne è un forte consumatore a causa dei condizionatori, anch'essi frutto fra l'altro di una produzione edilizia di scarsa qualità che ne costringe all'uso massiccio, così come allo spreco di combustibile in inverno. Questo ragionamento naturalmente si può estendere, con numeri diversi tra estate ed inverno, a tutto il Paese.

Il fotovoltaico con le tecnologie attuali e' un suicidio energetico ed economico.
Invece, il termico e' MOLTO interessante, specie se integrato con l'eolico, e anche di quello c'e' parecchia disponibilita', sia al sud che sulle coste.
Purtroppo in Italia s'e' fatta per 50 anni cultura CONTRO le energie rinnovabili, arrivando a dare del ladro a chi cercava di sfruttarle, perche' eludeva la lunga mano rapace dell'Enel... :rolleyes:
Oggi le cose son cambiate, certo, ma quando si e' rimasti indietro di decenni poi e' dura recuperare.

Ma il punto non e' questo.
Il punto e' che le fonti rinnovabili non possono in alcun modo sopperire alle esigenze energetiche primarie di una nazione. Sono fonti integrative, non utilizzabili ne' per la generazione di base ne' per quella di spunto.
Certo, il fatto che non sia vero quel che vogliono farci credere, ossia di poter trarre energia SOLO da fonti rinnovabili non significa che investire nel rinnovabile non sia una buona cosa, visto che comunque anche un risparmio energetico del 15% del fatturato energetico nazionale non e' cosa da poco, ANZI.
L'unica condizione che DEVE essere rispettata e' che il ritorno sull'investimento deve essere dimostrabile e tangibile, perche' troppo spesso s'e' speso per risultati puramente politici, ma economicamente ed energeticamente disastrosi. L'ecologismo inquina.
 
moogpsycho ha scritto:
leolito ha scritto:
Ma anche il processo di dismissione delle centrali ... le centrali "dismesse" di Stade e Obrigheim avevano rispettivamente 31 e 34 anni di servizio, ed e' stato giudicato opportuno anche sotto il punto di vista tecnico-economico il loro decommissioning ... ;)
Per il resto, anche la famosa coalizione "no-nucleare" non e' cosi' solida come si crede ...

due hanno già inziato la dismissione e altre 3 seguiranno quest'anno.
questa la road map del programma di abbandono del nucleare in germania:
AKW Biblis A 2010
AKW Biblis B 2010
AKW Neckarwestheim 1 2010
AKW Isar 1 2011
AKW Brunsbüttel 2012
AKW Philippsburg 1 2012
AKW Unterweser 2012
AKW Grafenrheinfeld 2014
AKW Gundremmingen 2015
AKW Gundremmingen C 2015
AKW Grohnde 2018
AKW Philippsburg 2 2018
AKW Brokdorf 2019
AKW Krümmel 2019
AKW Emsland 2020
AKW Isar 2 2020
AKW Neckarwestheim 2022
Fresca fresca di cross-posting, cortesia dell'agricolo. Giuro che non lo sapevo, ma lo sospettavo (anche per via di qualche pettegolezzo da fonte fidata).
a_gricolo ha scritto:
 
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....

è paradossale per es che sul solare ci superi un paese come la germania che sole non ha

e che gli usa non costruiscano una nuova centrale nucleare da circa 30 anni mentre noi andiamo sul nucleare

che la Germania non abbia il sole è una opinione abbastanza personale tua.

l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese

grazie della precisazione anche se mi pareva pleonastica

non solo è pleonastica, ma non è nemmeno vera.
la Germania ha un irraggiamento medio poco minore, che è compensato da una temperatura media inferiore (che favorisce la resa dei pannelli, che perdono di efficienza al salire della temperatura ambiente)

quindi da un punto di vista geografico non è meno adatta dell'Italia, o lo è molto poco.
in più, la Germania ha una maggiore pianura sfruttabile.

quello che fa la vera differenza, è che loro ci credono, e investono

l' italia ha il 30% di irraggiamento in piu' della germania ma solo un decimo della potenza installata dai tedeschi---

noi abbiamo piu' sole ma loro ci credono di piu'
per quanto riguarda la superficie sfruttabile se solo sfruttassimo la meta' dei tetti specie al sud saremmo a cavallo non servirebbero pianure o montagne
(purtroppo anche qui sono diffusi solo al nord)
per la resa in relazione alla temp sono allo studio e in atto delle soluzioni come nuovi materiali o refrigerazione
 
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....

è paradossale per es che sul solare ci superi un paese come la germania che sole non ha

e che gli usa non costruiscano una nuova centrale nucleare da circa 30 anni mentre noi andiamo sul nucleare

che la Germania non abbia il sole è una opinione abbastanza personale tua.

l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese

grazie della precisazione anche se mi pareva pleonastica

non solo è pleonastica, ma non è nemmeno vera.
la Germania ha un irraggiamento medio poco minore, che è compensato da una temperatura media inferiore (che favorisce la resa dei pannelli, che perdono di efficienza al salire della temperatura ambiente)

quindi da un punto di vista geografico non è meno adatta dell'Italia, o lo è molto poco.
in più, la Germania ha una maggiore pianura sfruttabile.

quello che fa la vera differenza, è che loro ci credono, e investono

Sai, il concetto di poco o di molto e' relativo: in Sicilia c'e' un irraggiamento medio di circa 5.4 Kw/mq/giorno, in pianura padana invece l'irraggiamento medio e' di 3.6 Kw/mq/giorno ...una differenza di quasi il 35%...ti lascio immaginare quello tedesco per interpolazione.

Mentre le variazioni di temperatura (che influiscono sulla tensione della cella e non sulla corrente, con causano, oltre i 25gradi, una diminuzione di potenza del 6-7% per ogni aumento di BEN 10 gradi di temperatura della cella.

Inoltre, la temperatura della cella non e' semplicemente funzione della temperatura ambiente o dell'irraggiamento, ma anche della buona costruzione e installazione dei moduli, che devono essere adeguatamente ventilati.

Quindi il discorso del surriscaldamento dei pannelli tiene solo d'estate, nelle ore piu' calde, mentre il dato di irraggiamento maggiore e' medio e riguarda tutto l'anno.

Non stiamo parlando di un paese equatoriale, dove la temperatura e' sempre torrida ed efettivamente il maggiore irraggiamento puo' essere compensato pesantemente in maniera negativa da cio'.

inoltre, non dimentichiamoci delle tecnologie piu' avanzate, come il solare termodinamico, per le quali invece l'alta temperatura e' un fattore solo positivo.

Per quello termico invece, la risposta e' piu' che ovvia.

E non sono io nella mia ignoranza, ma l' ENEA a ritenere le regioni del meridione d'italia le piu' adatte allo sfruttamento dell'energia fotovoltaica.

P.s. la piu' grande centrale fotovoltaica attuale, nel mondo, si trova a SERRE, in provincia di Caserta, non a Bolzano :lol:

Il mio discorso non si riferiva ai grandi impianti, ma all'opportunita' di crescita, anche economica e di occupazione, che sarebbe la diffusione capillare di impianti domestici di solare TERMICO E FOTOVOLTAICO nel meridione d'italia. E si riferiva anche all'opportunita' di miglioramento date dalla ristrutturazione energetica degli edifici, sia per il raffrescamento estivo che il riscaldamento invernale: allo stato attuale delle tecnologie si possono ottenere risultati eccezionalmente buoni nella riduzione dei consumi energetici.
I
 
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....

è paradossale per es che sul solare ci superi un paese come la germania che sole non ha

e che gli usa non costruiscano una nuova centrale nucleare da circa 30 anni mentre noi andiamo sul nucleare

che la Germania non abbia il sole è una opinione abbastanza personale tua.

l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese

grazie della precisazione anche se mi pareva pleonastica

non solo è pleonastica, ma non è nemmeno vera.
la Germania ha un irraggiamento medio poco minore, che è compensato da una temperatura media inferiore (che favorisce la resa dei pannelli, che perdono di efficienza al salire della temperatura ambiente)

quindi da un punto di vista geografico non è meno adatta dell'Italia, o lo è molto poco.
in più, la Germania ha una maggiore pianura sfruttabile.

quello che fa la vera differenza, è che loro ci credono, e investono

Sai, il concetto di poco o di molto e' relativo: in Sicilia c'e' un irraggiamento medio di circa 5.4 Kw/mq/giorno, in pianura padana invece l'irraggiamento medio e' di 3.6 Kw/mq/giorno ...una differenza di quasi il 35%...ti lascio immaginare quello tedesco per interpolazione.

Mentre le variazioni di temperatura (che influiscono sulla tensione della cella e non sulla corrente, con causano, oltre i 25gradi, una diminuzione di potenza del 6-7% per ogni aumento di BEN 10 gradi di temperatura della cella.
appunto, c'è più differenza tra la pianura padana (dove serve la maggiore quota di energia elettrica) e la sicilia che tra la pianura padana e la germania.

dire che la germania "sole non ha" non è la stesa cosa che dire che l'irraggiamento medio è minore
 
belpietro ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
retroviseur ha scritto:
belpietro ha scritto:
skid32 ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....

è paradossale per es che sul solare ci superi un paese come la germania che sole non ha

e che gli usa non costruiscano una nuova centrale nucleare da circa 30 anni mentre noi andiamo sul nucleare

che la Germania non abbia il sole è una opinione abbastanza personale tua.

l'irraggiamento è molto minore, e questo è palese

grazie della precisazione anche se mi pareva pleonastica

non solo è pleonastica, ma non è nemmeno vera.
la Germania ha un irraggiamento medio poco minore, che è compensato da una temperatura media inferiore (che favorisce la resa dei pannelli, che perdono di efficienza al salire della temperatura ambiente)

quindi da un punto di vista geografico non è meno adatta dell'Italia, o lo è molto poco.
in più, la Germania ha una maggiore pianura sfruttabile.

quello che fa la vera differenza, è che loro ci credono, e investono

Sai, il concetto di poco o di molto e' relativo: in Sicilia c'e' un irraggiamento medio di circa 5.4 Kw/mq/giorno, in pianura padana invece l'irraggiamento medio e' di 3.6 Kw/mq/giorno ...una differenza di quasi il 35%...ti lascio immaginare quello tedesco per interpolazione.

Mentre le variazioni di temperatura (che influiscono sulla tensione della cella e non sulla corrente, con causano, oltre i 25gradi, una diminuzione di potenza del 6-7% per ogni aumento di BEN 10 gradi di temperatura della cella.
appunto, c'è più differenza tra la pianura padana (dove serve la maggiore quota di energia elettrica) e la sicilia che tra la pianura padana e la germania.

dire che la germania "sole non ha" non è la stesa cosa che dire che l'irraggiamento medio è minore
ho detto che la germania non ha il sole perche' per estrazione cultura e tempo a disposizione tendo a essere sintetico al massimo (deformazione professionale) e cosi nei msessaggi estremizzo i concetti per la fretta a volte.

quello che volevo dire è che noi nel solare per irraggiamento avremmo piu' potenzialita' dei tedeschi ma nn le sfruttiamo specie al sud

quanto al fatto che serva piu' energia al nord è vero ma è anche vero che esistono le reti e che la rete al sud è debolissima (prova ne è che una decina o forse piu' di anni fa rimase al buio il meridione perche' salto un trasformatore di at/mt in prossimita della dorsale di trasporto con conseguente distacco a catena delle protezioni perche' la rete non riusciva a sopperire quel trasformatore)
 
Thefrog ha scritto:
jaccos ha scritto:
Thefrog ha scritto:
L'articolo si concentra tutto qui:

«Il nostro obiettivo è di produrre un quarto dell'elettricità con le fonti rinnovabili ? ha affermato il ministro Claudio Scajola - e per arrivarci, ancora per alcuni anni sarà necessario prevedere forme di sostegno al settore per compensare i maggiori costi di queste fonti e attrarre nuovi specifici investimenti. Ma è anche necessario raggiungere una maggior efficienza con investimenti in ricerca e tecnologia".

Cioe' le energie rinnovabili costano molto ma molto di piu' di quelle tradizionali e del nucleare. Infatti hanno bisogno di sostanziali forme di sostegno per il settore, che altrimenti non converrebbe affatto.
Sia chiaro che con questo non voglio dire che ce l'ho con lo fruttamento delle fonti di energia rinnovabili, ma che costano e il costo finale alla fine indovinate chi lo paga? Noi utenti finali, NATURALMENTE.

Regards,
The frog

Sulla convenienza lo dici tu, ci sono fior fiore di ricerche che dicono tutto e il contrario di tutto sul REALE costo del nucleare... quanto ai combustibili fossili dipende a come gira all'emiro di turno...
Le rinnovabili, come TUTTE le tecnologie, sono costose finchè sono poco diffuse. Se ci fosse una diffusione massiccia di tali fonti ne calerebbe anche il prezzo, che tra l'altro non è esorbitante, vedi ad esempio l'eolico, l'idroelettrico, il geotermico ecc. certo, non sono le più economiche ma neanche le più dispendiose. Perlomeno ci danno sicuramente più indipendenza che qualsiasi centrale che per funzionare necessiti di materie prime che per forza di cose vanno acquistate all'estero, al prezzo che fa chi le vende peraltro.
E' indubbio che il futuro sono le rinnovabili... dovremmo essere i pionieri a riguardo, tutto di guadagnato nei prossimi anni se saremo capaci di creare noi la tecnologia invece di comprarla dagli altri...

Le rinnovbili (eccetto forse l'idroelettrico) sono energie "supplementari" al punto tale che, COME HO SCRITO NELL'ESEMPIO, generalmente vanno ad integrare quelle che sono le centrali preesistenti (generalmente ad oli combustibili, lo sai cosa e' una centrale ad oli combustibili? Lo sai che macello inquina una centrale ad olio combisuibilie?) che dunque devono essere mantenute in perfetta efficienza e con il personale pronto. Come ho scritto, e come ti sei guardato bene dal prendere in considerazione UNO AL PREZZO DI DUE.

Il futuro non sono le rinnovabili se non per la supplementarieta' di queste forme di energia. Il vero futuro e' il nucleare a fusione (quando questo arrivera').
Per il resto mi sembra che Ldiff abbia risposto piu' che concretmente rispetto a quello che il mondo sta facendo riguado alle centrali nucleari a fissione. Queste sono BEN LUNGI DALL'ESSERE ABBANDONATE.

Regards,
The frog

Non è che passo il mio tempo sul forum ad aspettare le tue risposte... ;)
Dunque, da che mi risulta l'italia non funziona esclusivamente ad oli combustibili... se hai dati a riguardo, sono ben felice (anzi, no) di essere smentito.
Non metto in dubbio che allo stato attuale delle cose le rinnovabili NON possono sopperire al 100% del fabbisogno energetico, è una cosa che non ho mai detto e non mi sentirai mai dire, l'hai erroneamente dedotto tu.
Le rinnovabili sono la direzione che tutti i paesi moderni stanno prendendo. E' una tecnologia da sviluppare, ed è promettente, etica e permette indipendenza. Tu la concepisci come fatta e matura, non è così, c'è da lavorarci.
Quanto alla, come tu la chiami, supplementarietà, esistono energie rinnovabili per la produzione di energia costante, vedi il geotermico. Il problema è che mentre ci riferiamo al nucleare come una fonte unica, le rinnovabili sono una miriade di possibilità, ognna coi suoi pregi e coi suoi difetti. Quando si potrà disporre di molte di queste fonti i difetti verranno compensati dai pregi delle altre.
Il fatto è che non ci rendiamo conto che il treno lo stiamo perdendo già adesso. Quando ho lavorato in Navarra (ormai 5 anni fa) le pale eoliche erano ovunque e producevano oltre il 50% dell'energia utilizzata con bollette mediamente più basse delle altre regioni. Ora si fanno addirittura delle "eoloturbine" verticali che sfruttando un effetto vortice sono ancor più efficienti anche con venti di bassa intensità, enormemente più piccole, meno rumorose e senza parti esterne in movimento. La tecnologia corre. Altri paesi stanno al passo, noi no.

Quanto alla fusione, buonanotte sognatori... strano, fai la predica a me che "salto" i tuoi interventi (quando in realtà non ne ho fatto di successivi e quindi non ho ignorato proprio niente) ma non mi rispondi sulla fusione... ;)
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
D'altra parte non abbiamo fonti e risorse. Paradossalmente le uniche fonti che abbiamo in abbondanza sono le rinnovabili. Peccato che stiamo andando in tutt'altra direzione....
Non e' cosi' vero.
Volendo, avremmo anche risorse nostrane. Sia petrolio che carbone.
Certo, non bastanti al fabbisogno, ma sfruttabili, cosi' come potremmo ricorrere molto piu' efficacemente al nucleare (e se avessimo cominciato subito,a quest'ora potremmo essere quasi indipendenti).

Si ma siamo messi male seriamente quanto a combustibili fossili, pensare anche solo lontanamente di non dico tirare avanti ma di sopravvivere solo con il minimo indispensabile senza aiuti esterni è pura utopia, finchè non ci svincoliamo da fonti energetiche che richiedono la trasformazione di materie prime (tranne i rifiuti di vario tipo, ma non li considero materie prime) dipenderemo sempre da altri, altri che potranno fare il bello e il cattivo tempo nei nostri confronti.
 
99octane ha scritto:
Ma il punto non e' questo.
Il punto e' che le fonti rinnovabili non possono in alcun modo sopperire alle esigenze energetiche primarie di una nazione. Sono fonti integrative, non utilizzabili ne' per la generazione di base ne' per quella di spunto.
Certo, il fatto che non sia vero quel che vogliono farci credere, ossia di poter trarre energia SOLO da fonti rinnovabili non significa che investire nel rinnovabile non sia una buona cosa, visto che comunque anche un risparmio energetico del 15% del fatturato energetico nazionale non e' cosa da poco, ANZI.

Non sono del tutto d'accordo.
Allo stato attuale delle cose, ni.
Ma le prospettive future sono ben diverse. Già ora esistono fonti rinnovabilli di base. Ed esistono fonti che, anche se non proprio rinnovabili, sono comunque per la produzione di base, ma con un'inquinamento ed un rischio molto minore, producendo tutto in proprio. Ad esempio, dalle mie parti c'è una ditta che produce impianti che con una miscela di letame al 15% e per il resto scarti agricoli, producono energia elettrica con un inquinamento irrisorio e riciclando. All'inizio gli impianti costavano non poco ma dopo che i primi comuni pionieri li hanno comprati i costi sono scesi sensibilmente ed ora vanno quasi a ruba.
Dal punto di vista del riciclo dalle mie parti non si scherza, c'è un termovalorizzatore che per carità, ha i suoi pro ed i suoi contro ma cmq produce energia. Poi un comune non distante da qui usa massivamente il mini idroelettrico, anche per salti di pochi metri e gli conviene, ne sono entusiasti.
Quello che voglio dire è che le possibilità sono infinite e dire o nucleare o morte non è necessariamente vero. ;)
 
Back
Alto