<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> edulcorante euroncap | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

edulcorante euroncap

modus72 ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Ne sono certo.

Come sono certo che le auto prodotte negli anni 70 e 80 abbiano una marcia in più di quelle degli anni 50, che a loro volta sono certamente più protettive di quelle prodotte anteguerra, e via così.

Si chiama progresso, e non lo ha inventato l'EuroNCAP, nè prescinde da essa.
Sì e no.
Fino all'epoca di euroncap, ricerca e sviluppo in fatto di sicurezza erano demandati alla volontà del singolo costruttore, non vi erano "incentivi" dal punto di vista commerciale a lavorare in quell'ambito. Lo faceva Volvo, lo faceva Mercedes (meno), per gli altri era un argomento secondario. Poi è arrivato Euroncap, con le sue stelline e i suoi test, e l'argomento è diventato primario; tutti i costruttori han dovuto impegnarsi per raggiungere degli standard prima impensabili e, soprattutto, estendendo la sicurezza anche ai modelli di fascia media e bassa. Senza le stelline e stellette con tutta probabilità il progresso avrebbe al massimo sfiorato l'argomento, e ora gireremmo su modelli prestanti, comodissimi, parsimoniosi ma con la sicurezza passiva di una Tipo....
Giusto. Plauso e ringraziamenti a EuroNCAP, che continui così. Senza esagerare, però.

Solo due cose:

1) Se proprio dobbiamo definire le auto dal punto di vista dei crash test, allora parliamo di "protettività". "Sicurezza" vuol dire tutt'altro, e un'auto meno protettiva non è automaticamente poco sicura o addirittura insicura e pericolosa.

2) La Tipo da te citata è tuttora assai più protettiva di almeno un terzo dei veicoli che affollano ogni città.
 
PanDemonio ha scritto:
1) Se proprio dobbiamo definire le auto dal punto di vista dei crash test, allora parliamo di "protettività". "Sicurezza" vuol dire tutt'altro, e un'auto meno protettiva non è automaticamente poco sicura o addirittura insicura e pericolosa.
Sì, ovvio, la sicurezza passiva è uno degli aspetti.
PanDemonio ha scritto:
2) La Tipo da te citata è tuttora assai più protettiva di almeno un terzo dei veicoli che affollano ogni città.
La Tipo è un'auto la cui progettazione è iniziata nella prima metà degli anni 80, in un momento in cui la sicurezza passiva interessava giusto a Volvo...
Se togliamo le Uno, le Panda prima serie e le auto di quella generazione, io non trovo nulla in circolazione che possa esser definito meno protettivo di una Tipo...
http://www.youtube.com/watch?v=ZFxfAE4y0tg
 
di certo ci sono le opinioni personali, alcune condivisibili rispetto alla qualità dei conducenti. Ma è utopico pensare che ci possa essere un corso vero di guida.

Il mio discorso sull' ncap teneva anche conto del non detto.
Quei famosi colori che non dicono nulla di preoccupante, anzi, portano a pensare che l'auto sia sicurissima, freni all'istante e possa andare ovunque essendo 4x4...L'auto da idea di invulnerabilità a molti e la pubblicità non aiuta, il resto è cronaca. senza contare che qualcuno, per ragioni di prestigio e magari di velata sicurezza, si cmpra bestioni suv da oltre 2t.
Meglio non pensare a cosa accade in un incontro ravvicinato.
Andrebbero penalizzate dalle assicurazioni?
Forse.
Sicuro è che recano maggiori danni alle auto coinvolte.
I guidatori dovrebbero averlo chiaro in mente.

Sull ESP:
http://www.bosch-esperience.it/download/it/M1_4_studien_it.pdf
svolta per la sicurezza stradale.Dal novembre 2011 tutte le automobili di nuova progettazione dovranno montare di serie il controllo elettronico della stabilità.E dal 2011 nell'unione europea nessun auto potrà essere immatricolata senza questo fondamentale dispositivo.
E' stato calcolato che questo dispositivo possa evitare 4.000 vittime l'anno ed evitare 100.000 feriti con un risparmio di 16 miliardi di euro in costi sanitari.E' stato provato che lo sbandamento della vettura è la causa principale del 35% degli incidenti stradali mortali e il sistema ESP può ridurre questo rischio fino all'80%.
Secondo bosch il costo aggiuntivo per vettura sarà di circa 130 euro.
Non era il caso di montare questo dispositivo di serie già da quando è stato introdotto nel lontano 1995?
Quante vite salvate!!


In pieno accordo con la storia dell'incidente, 130 kmh è da insani di mente. Vedo solo la galera e non il ritiro della patente per alcune follie.
Ma la sicurezza passiva ha un suo perchè...

Le persone maggiormente colpite sono i conducenti dei veicoli coinvolti (il 69,2% dei morti e il 69,4% dei feriti). I passeggeri trasportati rappresentano il 15% dei morti e il 24% dei feriti, mentre per i pedoni i dati sono più bassi (6,6% di feriti e 15,7% dei morti).

Ma come dicevo, siamo oltre il tema della sicurezza passiva.
Se riesce a garantire un margine maggiore di incolumità è ottimo.
Visto che la salute dei cittadini è un tema imprescindibile, non trovo giusto che vengano attuati metodi restrittivi alla circolazione per il solo inquinamento...che poi non è altro che un problema della salute.
E per la sicurezza passiva e qualità dei telai? Lettera morta.
Guarda dove sono le percentuali più alte di incidenti, non in autostrada.
http://www.comuni-italiani.it/statistiche/incidenti.html
http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/incidenti/Sintesi_dello_studio_2010.pdf

quello che cerco di dire è che oltre ad una condotta di guida accorta e responsabile, le case e non ultimo lo Stato, dovrebbero fare di più.
Le case costruendo auto più sicure in ogni aspetto.
Lo stato incentivare il cambio del mezzo con uno più sicuro.

Ncap porta valori di riscontro presi come benckmark della sicurezza, in base a questi, dare incentivi dai 1.000 ai 4.000 euro per la rottamazione.
Sono poca cosa rispetto al costo delle cure e in vite umane.

Sbagliato?

I media dovrebbero insistere di più su questo tema.
 
modus72 ha scritto:
Se togliamo le Uno, le Panda prima serie e le auto di quella generazione, io non trovo nulla in circolazione che possa esser definito meno protettivo di una Tipo...
Io sì.

;)

Attached files /attachments/1440249=17762-bicicletta.jpg /attachments/1440249=17760-scarpa.jpg /attachments/1440249=17761-Scooter.jpg
 
mac128bit ha scritto:
di certo ci sono le opinioni personali, alcune condivisibili rispetto alla qualità dei conducenti. Ma è utopico pensare che ci possa essere un corso vero di guida.
E perché? Cosa lo vieta? Non dico di diventare tutti Walter Röhrl, ma estendere le lezioni pratiche di guida oltre il parcheggio e la partenza in salita non lo vedo così utopico.

Il mio discorso sull' ncap teneva anche conto del non detto.
Quei famosi colori che non dicono nulla di preoccupante, anzi, portano a pensare che l'auto sia sicurissima, freni all'istante e possa andare ovunque essendo 4x4...L'auto da idea di invulnerabilità a molti e la pubblicità non aiuta, il resto è cronaca. senza contare che qualcuno, per ragioni di prestigio e magari di velata sicurezza, si cmpra bestioni suv da oltre 2t.
Meglio non pensare a cosa accade in un incontro ravvicinato.
Andrebbero penalizzate dalle assicurazioni?
Forse.
Sicuro è che recano maggiori danni alle auto coinvolte.
I guidatori dovrebbero averlo chiaro in mente.
Per lo stesso ragionamento i guidatori di furgoni e tir quanto dovrebbero pagare di assicurazione?

E' stato calcolato che questo dispositivo possa evitare 4.000 vittime l'anno ed evitare 100.000 feriti con un risparmio di 16 miliardi di euro in costi sanitari.
"Possa evitare" non è uguale a "evita". Ma spero ardentemente di essere smentito.

E' stato provato che lo sbandamento della vettura è la causa principale del 35% degli incidenti stradali mortali e il sistema ESP può ridurre questo rischio fino all'80%.
Secondo me non è corretto: l'auto non sbanda da sola, e soprattutto non va da sola a velocità che rendano lo sbandamento potenzialmente mortale.

Vorrei vedere in quanti incidenti mortali o comunque con feriti l'auto è sbandata senza infrangere alcuna norma del cds, ad es. sul famoso "ghiaccio nero" o sulla chiazza d'olio invisibile, perché quelli sono gli unici casi che fanno testo nel considerare l'ESP un dispositivo "per la sicurezza".

La stessa "prova dell'alce", svolta a 80 Km/h, è un controsenso: il codice prescrive di tenere una velocità che permetta di arrestare completamente il veicolo entro lo spazio visibile, e su statali e autostrade (unici posti dove si può andare a 80 Km/h) non attraversano bambini...

In pieno accordo con la storia dell'incidente, 130 kmh è da insani di mente. Vedo solo la galera e non il ritiro della patente per alcune follie.
Ma la sicurezza passiva ha un suo perchè...
E nessuno lo nega. Ma da diversi decenni si dà troppa importanza al numero di stelle e troppo poca a tutto il resto, e questo imho non è il modo giusto di affrontare il problema.

quello che cerco di dire è che oltre ad una condotta di guida accorta e responsabile, le case e non ultimo lo Stato, dovrebbero fare di più.
Le case costruendo auto più sicure in ogni aspetto.
Lo stato incentivare il cambio del mezzo con uno più sicuro.

Ncap porta valori di riscontro presi come benckmark della sicurezza, in base a questi, dare incentivi dai 1.000 ai 4.000 euro per la rottamazione.
Sono poca cosa rispetto al costo delle cure e in vite umane.

Sbagliato?
Secondo me sì, e credo di avere già spiegato il perché.

I media dovrebbero insistere di più su questo tema.
Non so te, ma io vedo fin troppa attenzione dei media alle "stelline" EuroNCAP, e nessuno che ricorda di tenere un estintore a bordo, per esempio....
 
PanDemonio ha scritto:
mac128bit ha scritto:
Quanti sanno gestire un imbardata?
Molti non sanno neanche frenare o prendere una curva.
Tuteliamoci almeno.
Non siamo tra professionisti in circuito ma tra mille mila persone che talvolta, della nostra vita frega nulla.
E "tutelarsi" per te significa girare su delle astronavi ultraresistenti?

Per me invece significa includere un corso di guida e il superamento di test specifici tra i requisiti per prendere la patente. E sanzionare la gente che della vita altrui frega nulla.

Non sai guidare? Non guidi.

Non rispetti le regole? Non guidi. (in più paghi e magari vai anche in galera)

Non è mica un diritto costituzionale, mi pare...

Tanto per cominciare si parla di "incidenti" ovvero di cose che sono capitate incidentalmente!! Per tanto non prevedibili per definizione.

Seconda cosa in molti incidenti entrambi i conducenti sostengono di avere ragione, per cui non è così facile capire chi mandare in galera.

Il tuo ragionamento prevede avere autisti più esperti... sulle statali? in autostrada? in città?
L'esempio è lampante: gente che "vive" in autostrada che si scopre fuori posto in città perchè non è in grado di prevedere chi si ferma, chi gira, chi esce, chi cambia corsia, quale direzione prendere. Gente che si muove con disinvoltura in città che invece in autostrada è "bloccata". Gente che è abituata al sole che si inchioda con due dita di neve...

Vedo anche io che ci sono molti incapaci che guidano, ma capisco anche che non è così semplice fare, di fatto, esami piu severi come dici tu.

Un incidente non deve diventare una tragedia, forse così è più chiaro il concetto?
Chiarissimo.

E un frontale a 130 su una statale, per una manovra vietata, per te è "un incidente"?

Per me è tentato omicidio volontario.

Allora, per fare un paragone, siccome c'è in giro un sacco di gente armata, e a qualcuno di questi ogni tanto viene voglia di sparare al primo che gli fa saltare la mosca al naso, dovremmo girare tutti col giubbotto antiproiettile e l'elmetto?

Esattamente. E perchè si fa? perchè mentre cerco di istruire quelli che han la pisola a non sparare, diminuisco il numero di morti obbligando la gente a mettere il giubbotto.

Questo tuo ragionamento va contro tutte le norme di sicurezza. Per esempio in ambito aziendale dove bisogna metter cinquecento avvisi e pulsanti e barriere affinchè l'operaio non si faccia male. Ma stando a quello che dici tu, se cade dal tetto che non è legato, se mette le mani dove non dovrebbe, se se... sono problemi suoi!

lo stato, che paga per la sanità (di tutti, buoni cattivi, colpevoli, clandestini ecc) prende quanti piu provvedimenti possibili per far si che ci siano meno, appunto, incidenti, e che questi siano meno gravi possibile.

Questa è ovviamente una linea di pensiero. La si può contestare, magari non in toto. Seguendo questa linea a volte si esagera in quanto si è costretti a dover prevedere anche il comportamento piu stupido...

Nella scelta dell'auto non hai mai considerato la sicurezza un parametro di scelta o decisivo?
No. Né l'uno né l'altro.

Forse perché oltre all'auto ho guidato e guido roba che alla voce "sicurezza degli occupanti" riporta un bel "non pervenuto". E sono ancora vivo.

Un mio amico è stato centrato da un camion che è passato con il rosso. Buona macchina e dopo il ricovero gli è rimasto "solo" ginocchio sfracellato. (carriera sportiva finita).
Io credo che quando cambierà auto un'occhiata alla sicurezza gliela darà!

Cavolate le possiamo fare tutti e penso che nei limiti sia anche umano e non da incoscienti. Poi, appunto ci sono quelli.
Se dovessero giarare solo i piloti staremmo a casa anche noi due. Ma a quanto pare giriamo in tanti e non dimentichiamo che siamo in Italia e non in Svezia.
E siccome siamo in Italia, è meglio irrobustire le macchine e riempirle di palloncini esplosivi invece di non dare la patente agli inetti e buttare in galera gli incoscienti?
A parole.. se pensiamo alla possibilità concreta..... ciao...

Sinceramente non capisco il punto.
il solo esp è diventato uno standard avendo salvato molte vite,
Anche di questo vorrei vedere una statistica.

non è che quando lo hanno messo la gente ignorava la pressione delle gomme per riflesso. Chi è incauto lo è comunque, a mio giudizio.
Ma avere un'auto che "sta in strada da sola" aiuta ad esserlo, incauti. Soprattutto se poco o nulla si sa del come e del perché l'esp entra in funzione. E sono tanti a non saperlo.

Il concetto di sicurezza passiva, arriva a sostenere urti sino ad una certa entità. Oltre quello non si può andare per le leggi della fisica. Di contro, su un incidente e un cappottamento, ci sono auto che fanno la differenza, e non solo a mio parere, le dovrebbero progettare cosi, per l'incolumità dei passeggeri.
Dove ho detto che le auto si dovrebbero progettare come nel 1920?

Non ho nulla contro la ricerca e lo sviluppo di soluzioni che rendano le auto più resistenti agli urti e meno sensibili agli errori. Semplicemente rifiuto l'etichetta di "insicura" su un'auto che non abbia a bordo gli ultimi ritrovati del settore, e ancor di più l'uso delle valutazioni EuroNCAP come discriminante per decidere cosa può circolare e cosa no, visto che la stessa EuroNCAP afferma che la propria "mission" è "spingere i produttori a superare i requisiti di sicurezza già previsti per legge", e non fungere da commissione omologatrice.

http://it.euroncap.com/it/tests.aspx

Perchè obbligare le case ad adeguarsi alle normative ha permesso il grosso passo in avanti, ne piu ne meno come per le norme antiinquinamento.

Non credo che le case sostengano grossi costi solo per "l'amore per il prossimo"!!!

Riguardo l'etichetta di "insicura" è una cosa ovviamente in proporzione al restante parco auto, non una cosa in assoluto.

Cerco una statistica ma mi sembra di una ovvietà disarmante ;)
Sarà anche ovvio, ma io continuo a vedere delle gran "premium" nei servizi dei tg che parlano di incidenti con morti, e vorrei disperatamente smentire l'occhiometro...
Bisognerebbe anche rapportare la cosa ai km!! cosa non ininfluente ai fini della probabilità di esser coinvolti in un incidente. Per non parlare della velocità media, delle tipologie di strade...
modus72 ha scritto:
...le auto progettate in epoca Euroncap, ovvero entrate a listino negli ultimi 10-15 anni, hanno una marcia in più rispetto alle precedenti sotto il punto di vista della protezione degli occupanti, a qualsiasi categoria appartengano.
Ne sono certo.

Come sono certo che le auto prodotte negli anni 70 e 80 abbiano una marcia in più di quelle degli anni 50, che a loro volta sono certamente più protettive di quelle prodotte anteguerra, e via così.

Si chiama progresso, e non lo ha inventato l'EuroNCAP, nè prescinde da essa.

Se nel 1927 era possibile correre la mille miglia su macchine che oggi definiremmo tutti senza esitazione trappole mortali dal punto di vista della protezione degli occupanti (e non mi risulta che i partecipanti morissero come mosche) perché oggi non dev'essere possibile fare casa/lavoro o casa/supermercato con un mezzo che è certamente migliore di quelli anche se non sa scansare un alce a 80 Km/h e riprendere la strada come se nulla fosse?

Chi ha detto che non è possibile? solo si sta dicendo che al momento quell'auto è classificata meno sicura(protettiva) rispetto ad altre auto.

Un ultima cosa riguardo alle statistiche. Non le ho sotto mano esatte, ma...
- gli incidenti mortali negli ultimi 10 anni sono diminuiti (%)
- sono diminuiti gli incidenti totali

Questo nonostante un aumento del traffico.

Per tanto considerando che la bravura degli autisti è sempre mediamente la stessa, possiamo dire che quello che è cambiato è stata proprio la vettura, ed ha influito in maniera sensibile.
 
PanDemonio ha scritto:
Se nel 1927 era possibile correre la mille miglia su macchine che oggi definiremmo tutti senza esitazione trappole mortali dal punto di vista della protezione degli occupanti (e non mi risulta che i partecipanti morissero come mosche)

Esempio infelice, la Mille Miglia venne chiusa definitivamente nel 1957 in seguito all'incidente mortale dove perirono il pilota Ferrari Alfonso de Portago, il navigatore Edmund Gurner Nelson e nove spettatori. Ferrari subí un processo in seguito all'incidente.

Gli incidenti gravi non sono mai mancati alla Mille Miglia, pericolosa come tutte le corse su strada (sia per il pubblico, che per i piloti, evidentemente anche per la sicurezza passiva nulla delle auto da corsa dell'epoca), addirittura Mussolini la sospese dopo un grave incidente nel 1938 e vieto' le corse su strade pubbliche.

Mi sembra esempio infelice anche perché le automobili da corsa sono uno degli esempi principe di quanto ricerca e progettazione attente in termini di sicurezza passiva possano limitare i danni in caso di incidente e salvare vite: le differenze tra una barchetta degli anni '50 priva di qualsiasi sistema di sicurezza compresi i rollbar, e una vettura da corsa o da rally attuale sono abissali ed assolutamente lampanti, ed anche nel campo delle vetture formula i progressi sono stati strabilianti, negli ultimi anni abbiamo assistito a tanti brutti incidenti dove i piloti sono usciti praticamente illesi, incidenti che con le auto di un tempo sarebbero state sicure tragedie.

Se questo non é progresso, sinceramente non capisco cosa si possa definire progresso.
 
Gully- ha scritto:
Tanto per cominciare si parla di "incidenti" ovvero di cose che sono capitate incidentalmente!! Per tanto non prevedibili per definizione.
Non siamo evidentemente d'accordo sulla definizione di "incidente". Se mi si rompe un semiasse senza preavviso e sbandando finisco addosso a un'altra auto, è un "incidente". Se invece non so guidare o me ne frego del codice e di chi si trova sulla strada, causo un "sinistro", ed è colpa mia, non della macchina.

Seconda cosa in molti incidenti entrambi i conducenti sostengono di avere ragione, per cui non è così facile capire chi mandare in galera.
Per questo esistono i rilevamenti da parte della polizia, e chi ha ragione o torto nel caso lo stabilisce un giudice.

Il tuo ragionamento prevede avere autisti più esperti... sulle statali? in autostrada? in città?
L'esempio è lampante: gente che "vive" in autostrada che si scopre fuori posto in città perchè non è in grado di prevedere chi si ferma, chi gira, chi esce, chi cambia corsia, quale direzione prendere. Gente che si muove con disinvoltura in città che invece in autostrada è "bloccata". Gente che è abituata al sole che si inchioda con due dita di neve...

Vedo anche io che ci sono molti incapaci che guidano, ma capisco anche che non è così semplice fare, di fatto, esami piu severi come dici tu.
Già. E' molto più semplice obbligare le Case e lo Stato a produrre e incentivare l'acquisto di auto che sopperiscano alle nostre carenze, giusto?

Allora, per fare un paragone, siccome c'è in giro un sacco di gente armata, e a qualcuno di questi ogni tanto viene voglia di sparare al primo che gli fa saltare la mosca al naso, dovremmo girare tutti col giubbotto antiproiettile e l'elmetto?

Esattamente. E perchè si fa? perchè mentre cerco di istruire quelli che han la pisola a non sparare, diminuisco il numero di morti obbligando la gente a mettere il giubbotto.
:shock: Esattamente un par di zebre...!
Il fatto è che possedere un'arma e girare armati non è né obbligatorio né tantomeno essenziale.
Se ne hai bisogno è tua responsabilità imparare ad usarla e farlo nel modo più sicuro possibile.
Se non lo sai o non lo vuoi fare, il rimedio non può essere blindare il resto del mondo sperando che basti a limitare i danni.

Questo tuo ragionamento va contro tutte le norme di sicurezza. Per esempio in ambito aziendale dove bisogna metter cinquecento avvisi e pulsanti e barriere affinchè l'operaio non si faccia male. Ma stando a quello che dici tu, se cade dal tetto che non è legato, se mette le mani dove non dovrebbe, se se... sono problemi suoi!
L'ambito aziendale è molto particolare. L'operaio non va sul tetto slegato perché gli piace rischiare la pelle, ma per lavorare più velocemente e guadagnare di più (o semplicemente lavorare al posto di un altro che non vuole rischiare), e l'azienda ha parte attiva in questo, tanto da essere considerata corresponsabile.
Per questo è previsto che non solo faccia lavorare l'operaio in condizioni di sicurezza, ma anche che lo istruisca a farlo, che controlli se lo fa, e che lo sanzioni o lo licenzi se non lo fa.
Se poi lo stesso operaio elude i controlli, va contro le disposizioni e non usa i presidi che gli vengono messi a disposizione, nel momento in cui si fa male sono proprio problemi suoi, tanto che l'azienda ha perfino la possibilità di rivalersi su di lui per i danni provocati dal suo comportamento.

lo stato, che paga per la sanità (di tutti, buoni cattivi, colpevoli, clandestini ecc) prende quanti piu provvedimenti possibili per far si che ci siano meno, appunto, incidenti, e che questi siano meno gravi possibile.
Pienamente d'accordo. Ma prima di obbligare tutti i carpentieri a usare martelli imbottiti per farsi meno male schiacciandosi le dita vorrei che lo Stato chiedesse a chi vuol fare il carpentiere di imparare come si usa un martello, e verificasse questa sua capacità prima di mettergliene uno in mano.

E' così strano?

Questa è ovviamente una linea di pensiero. La si può contestare, magari non in toto. Seguendo questa linea a volte si esagera in quanto si è costretti a dover prevedere anche il comportamento piu stupido...
E già questo dovrebbe dirci che forse non è la strada migliore da seguire.

Un mio amico è stato centrato da un camion che è passato con il rosso. Buona macchina e dopo il ricovero gli è rimasto "solo" ginocchio sfracellato. (carriera sportiva finita).
Io credo che quando cambierà auto un'occhiata alla sicurezza gliela darà!
Io credo che farebbe meglio a dare un'occhiata in più prima di impegnare gli incroci. Funziona meglio e costa meno.

A parole.. se pensiamo alla possibilità concreta..... ciao...
Questa è una "non" risposta.

Perchè obbligare le case ad adeguarsi alle normative ha permesso il grosso passo in avanti, ne piu ne meno come per le norme antiinquinamento.

Non credo che le case sostengano grossi costi solo per "l'amore per il prossimo"!!!
Ancora una volta si fa confusione con le parole. Le Case sfornano veicoli già "adeguati alle normative", in quanto omologati.

Tutto il resto, imho naturalmente, è marketing.

Riguardo l'etichetta di "insicura" è una cosa ovviamente in proporzione al restante parco auto, non una cosa in assoluto.
:shock: :shock: :shock:

E che significa? Se guido una Panda 30 in mezzo a delle Balilla sono "sicuro", mentre in mezzo a delle Punto Evo ho i minuti contati?

Ma ti rendi conto di quello che dici?

Bisognerebbe anche rapportare la cosa ai km!! cosa non ininfluente ai fini della probabilità di esser coinvolti in un incidente. Per non parlare della velocità media, delle tipologie di strade...
Ai fini della presente discussione è interessante sapere se un'auto "a 5 stelle" sia effettivamente un'assicurazione imprescindibile contro infortuni e morte, e ancora nessuno mi ha dimostrato, in condizioni standard di guida e nel rispetto del codice, questa necessità.

Se nel 1927 era possibile correre la mille miglia su macchine che oggi definiremmo tutti senza esitazione trappole mortali dal punto di vista della protezione degli occupanti (e non mi risulta che i partecipanti morissero come mosche) perché oggi non dev'essere possibile fare casa/lavoro o casa/supermercato con un mezzo che è certamente migliore di quelli anche se non sa scansare un alce a 80 Km/h e riprendere la strada come se nulla fosse?

Chi ha detto che non è possibile? solo si sta dicendo che al momento quell'auto è classificata meno sicura(protettiva) rispetto ad altre auto.
Uno degli argomenti del thread è incentivare la sostituzione delle auto con meno stelle a favore di mezzi nuovi e più "sicuri", evidentemente perché l'autore ritiene che le meno "stellate" non offrano sufficienti garanzie per poter continuare a fare il loro lavoro in attesa dell'età pensionabile...

Un ultima cosa riguardo alle statistiche. Non le ho sotto mano esatte, ma...
- gli incidenti mortali negli ultimi 10 anni sono diminuiti (%)
- sono diminuiti gli incidenti totali

Questo nonostante un aumento del traffico.

Per tanto considerando che la bravura degli autisti è sempre mediamente la stessa, possiamo dire che quello che è cambiato è stata proprio la vettura, ed ha influito in maniera sensibile.
E' aumentato il traffico e sono diminuiti gli incidenti totali, e per te questo è dovuto alla maggiore protezione offerta dalle auto? Io non credo proprio, visto che non sono certo le protezioni a provocare o evitare gli incidenti...

Piuttosto penso che con l'aumento del traffico sia calata la velocità media, che è l'elemento amplificatore che trasforma una svista o un comportamento errato in uno scontro con danni, e penso che abbiano contribuito anche i vari tutor e autovelox, nonché i rincari di tariffe assicurative e carburanti: la gente guida meno, più piano per abbassare i consumi, e con più attenzione cercando di evitare lo scatto del malus o la foto ricordo, e in questo modo fa meno incidenti o li fa meno gravi.

Certo, la protezione offerta dai nuovi modelli fa la sua parte, ma darle TUTTO il merito o anche solo la maggior parte del minor numero di incidenti mortali o gravi secondo me è assolutamente esagerato.
 
Jambana ha scritto:
Esempio infelice
Ne convengo, ma il concetto che volevo esemplificare non è, come dicevo anche in un altro post, che le auto dovrebbero essere progettate come negli anni 20 o 50, bensì che non può e soprattutto non deve -imho- essere considerato imprescindibile avere a bordo tutti gli ultimi ritrovati della scienza per poter usare un'auto, e certo non prima o al posto di una effettiva capacità di guida coadiuvata dal rispetto delle regole.

Mi sembra esempio infelice anche perché le automobili da corsa sono uno degli esempi principe di quanto ricerca e progettazione attente in termini di sicurezza passiva possano limitare i danni in caso di incidente e salvare vite: le differenze tra una barchetta degli anni '50 priva di qualsiasi sistema di sicurezza compresi i rollbar, e una vettura da corsa o da rally attuale sono abissali ed assolutamente lampanti, ed anche nel campo delle vetture formula i progressi sono stati strabilianti, negli ultimi anni abbiamo assistito a tanti brutti incidenti dove i piloti sono usciti praticamente illesi, incidenti che con le auto di un tempo sarebbero state sicure tragedie.

Se questo non é progresso, sinceramente non capisco cosa si possa definire progresso.
Questo è progresso tecnologico. Ed è ottimo, ma imho non sufficiente.

Il vero progresso, nella vita di tutti i giorni, sarebbe ottenere un uso responsabile dell'auto, che limiterebbe a monte la necessità di tante e tali protezioni.
 
PanDemonio ha scritto:
Il vero progresso, nella vita di tutti i giorni, sarebbe ottenere un uso responsabile dell'auto, che limiterebbe a monte la necessità di tante e tali protezioni.

Sarebbe bello se tutti utilizzassero in maniera responsabile l'auto: pensa, le forze di polizia non eleverebbero piú una contravvenzione, potremmo abolire i limiti di velocitá su tutta la rete stradale, perché tutti adeguerebbero la velocitá alle condizioni, e rinunciare anche alle assicurazioni perché non ci sarebbe piú un incidente. (ma se ne avvenisse anche solo uno, sarebbe giusto che quella vettura non offrisse il massimo della protezione?).

E' chiaro che bisognerebbe educare chi ha la patente e la societá tutta ad un utilizzo, come dici, piú responsabile dell'auto, al rispetto delle regole, ad adottare una guida piú attenta e consapevole. C'é tantissimo da fare in questo senso, e non sono poche le responsabilitá in senso negativo sia degli organi dello stato che sarebbero preposti a questo sia dei media.

Peró non capisco come questo dovrebbe andare verso la riduzione o la non-necessitá della protezione offerta dai veicoli, un'automobile rimane comunque un oggetto caricato con un'enorme energia cinetica e un potenziale e costante pericolo per gli occupanti e per gli altri, ed é giusto usufruire di tutti i mezzi tecnologici disponibili per renderlo piú sicuro. Sia in termini di sicurezza attiva (ABS, ESP, etc) sia in termini di sicurezza passiva.
Gli incidenti, proprio perché si chiamano cosí, sono avvenimenti fortuiti, possono accadere anche ai migliori e piú responsabili guidatori, é impossibile eliminarli (salvo utilizzare vetture "guidate dalla strada" senza l'apporto del conducente come nei film futuribili o come in qualche esperimento fatto dalle case costruttrici, ma avverrebbero lo stesso, e del resto gli incidenti avvengono anche per i treni e le metropolitane...), quindi mi sembra assolutamente assurdo, oltre che utopico, pensare di poter "rendere inutili" o ridurre le protezioni ed i dispositivi di sicurezza.

Il discorso sull'educazione e la competenza alla guida é invece condivisibilissimo ed auspicabile, ma davvero non capisco la tua specie di battaglia molto personale contro i sistemi di sicurezza (quasi come fossero dei mulini a vento...) quando l'efficacia del loro apporto (compresi i miglioramenti strutturali) é assolutamente evidente. Non capisco perché prevenzione, buone pratiche di guida e buona costruzione dei veicoli non possano secondo te coesistere insieme.
 
Jambana ha scritto:
davvero non capisco la tua specie di battaglia molto personale contro i sistemi di sicurezza (quasi come fossero dei mulini a vento...) quando l'efficacia del loro apporto é assolutamente evidente. Non capisco perché prevenzione e buona costruzione dei veicoli non possano coesistere insieme.
Non capisci forse perché la mia personalissima battaglia non è contro i sistemi di protezione e stabilità (sicurezza è un'altra cosa, ribadisco), ma contro l'idea, instillata dal marketing, che senza avere lo stato dell'arte a bordo la macchina sia insicura e da cambiare al più presto.
 
PanDemonio ha scritto:
Il vero progresso, nella vita di tutti i giorni, sarebbe ottenere un uso responsabile dell'auto, che limiterebbe a monte la necessità di tante e tali protezioni.
A parte il fatto che non concordo con la frase in grassetto (esistono paesi dove i guidatori son ben più "civili e responsabili" di quelli nostrani, eppure gli incidenti per distrazione o guasto tecnico capitano lo stesso...), come pensi che si potrebbe nella pratica ottenere un uso responsabile dell'auto?
 
non possiamo dare tutto il merito alle stelle e siamo d'accordo, cosi come su alcuni elementi
Ai fini della presente discussione è interessante sapere se un'auto "a 5 stelle" sia effettivamente un'assicurazione imprescindibile contro infortuni e morte, e ancora nessuno mi ha dimostrato, in condizioni standard di guida e nel rispetto del codice, questa necessità.

Uno degli argomenti del thread è incentivare la sostituzione delle auto con meno stelle a favore di mezzi nuovi e più "sicuri", evidentemente perché l'autore ritiene che le meno "stellate" non offrano sufficienti garanzie per poter continuare a fare il loro lavoro in attesa dell'età pensionabile...

ma mi chiedo se vogliono rottamare con incentivi le euro 0-1 o addirittura gli impediscono di circolare. Perchè la stessa cosa non viene applicata alla sicurezza? Non dico circolare ma incentivare.

Mi sembra che la maggior parte delle persone scelga l'auto per i led, i gadgets o la novità del momento.
Mi ha fatto strano vedere il crash test della A4 con tutti gli airbag calati e la Giulietta solo quelli frontali.
Perchè alla fine nessuno guarda ste cose.
é bella, la compro.
Tra la 147 e la C4 dello stesso periodo ballano 2 stelle e ossa rotte.
Però l'Alfa, quando se ne parla, di tutto si discute meno che di questo.
Il Voyager, bello e grosso ne porta 2 nella versione Chrysler e 4 Lancia...bel salto no?
Bmw serie 3 che passa da 2 stelle del 97 alle 4-5 sino ad oggi. Ma chi prende il modello del 97 edve sapere che è a rischio.
Se avesse degli incentivi potrebbe pensare a cambiarla.
 
modus72 ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Il vero progresso, nella vita di tutti i giorni, sarebbe ottenere un uso responsabile dell'auto, che limiterebbe a monte la necessità di tante e tali protezioni.
A parte il fatto che non concordo con la frase in grassetto (esistono paesi dove i guidatori son ben più "civili e responsabili" di quelli nostrani, eppure gli incidenti per distrazione o guasto tecnico capitano lo stesso...),
Vero, ma quanti sono in percentuale rispetto a quelli causati da manovre azzardate o mancato rispetto dei limiti e delle prescrizioni del cds? Il loro numero, la loro tipologia, la loro frequenza costringerebbero comunque a dover equipaggiare le auto come se si dovesse andare in guerra, pena lo sterminio dei trasportati, oppure potrebbe bastare anche qualcosa in meno?

Per quanto mi è dato vedere, io e milioni di altri guidatori di mezzi poco "stellati" siamo la dimostrazione vivente della seconda ipotesi.

come pensi che si potrebbe nella pratica ottenere un uso responsabile dell'auto?

Innanzi tutto, riformando sia il corso che l'esame di scuola guida, visto che al momento il primo è per la parte teorica una sorta di concorso a premi e per quella pratica palesemente insufficiente, e il secondo è poco più di un proforma.

Quindi ricominciando a vigilare "dal vivo" e a sanzionare SEMPRE tutti quei comportamenti a rischio (dal mancato uso degli indicatori di direzione all'uso del telefonino durante la guida) che vengono beatamente ignorati in quanto non accertabili elettronicamente come l'attraversamento col rosso o l'eccesso di velocità.

Infine verificando periodicamente il mantenimento delle previste abilità e conoscenze (un po' come avviene in aviazione) e instillando in chi guida la coscienza che quello che ha in mano è più simile a un'arma che a un oggetto ludico, che il "permis de conduire" da un lato regala indipendenza e libertà ma dall'altro carica di responsabilità assai pesanti e dolorose e che, se non ci si dimostra all'altezza, tornare all'abbonamento del bus è un attimo ed è per sempre.

Questo per cominciare. Poi naturalmente resto aperto a qualunque tipo di suggerimento o critica costruttiva.
 
mac128bit ha scritto:
mi chiedo se vogliono rottamare con incentivi le euro 0-1 o addirittura gli impediscono di circolare. Perchè la stessa cosa non viene applicata alla sicurezza? Non dico circolare ma incentivare.
Perché in entrambi i casi salute e sicurezza non c'entrano assolutamente nulla, e gli incentivi sono stati dati SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per far lavorare le Case.

Solo che nel primo caso si è potuto fare un uso distorto della normativa Euro, dimenticando che riguardava SOLO i produttori e applicando le stesse restrizioni in maniera assolutamente iniqua e arbitraria ai possessori, costringendoli a una sorta di "autotassazione" a favore delle industrie automobilistiche (e dell'erario, sebbene di riflesso), mentre nel secondo manca la "pezza d'appoggio", ossia una regolamentazione europea che imponga ai costruttori il raggiungimento di un certo numero di "stelle" EuroNCAP sempre maggiore via via che passano gli anni, e che possa essere adoperata per giustificare il ricambio come da te suggerito.

Per fortuna, aggiungo io.

Mi sembra che la maggior parte delle persone scelga l'auto per i led, i gadgets o la novità del momento.
Mi ha fatto strano vedere il crash test della A4 con tutti gli airbag calati e la Giulietta solo quelli frontali.
Perchè alla fine nessuno guarda ste cose.
é bella, la compro.
Tra la 147 e la C4 dello stesso periodo ballano 2 stelle e ossa rotte.
Però l'Alfa, quando se ne parla, di tutto si discute meno che di questo.
Il Voyager, bello e grosso ne porta 2 nella versione Chrysler e 4 Lancia...bel salto no?
Bmw serie 3 che passa da 2 stelle del 97 alle 4-5 sino ad oggi. Ma chi prende il modello del 97 edve sapere che è a rischio.
Se avesse degli incentivi potrebbe pensare a cambiarla.
A parte il fatto che gli incentivi non li porta la fatina dei dentini, ma dovremmo andarli a cercare in fondo alle nostre saccocce e anticiparli sotto forma di tasse, se uno ha bisogno degli incentivi per valutare l'aspetto "sicurezza" indirettamente mi confermi che lo stesso non è tanto prioritario e importante da necessitare degli stessi incentivi.

Certo, ognuno la vede come vuole. Ci sarà l'ignorante che si affida solo alla marca, il tecnologico che spulcerà siti e riviste alla ricerca di dati e valutazioni, l'appassionato che penserà prima di tutto a prestazioni e handling, e via così.

Io ho un approccio "motociclistico": quando sono per strada mi aspetto il peggio in qualunque condizione, e mi adopero attivamente per riconoscere il pericolo in tempo ed evitarlo. Poi tutto quello che può aiutare è benvenuto e apprezzato, ma non indispensabile.
 
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