<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ecco perchè l'Africa è alla fame... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ecco perchè l'Africa è alla fame...

Il vero problema dell'Africa sono le sue immense ricchezze. Materie prime, minerali, idrocarburi, la stessa terra coltivabile. Coloro a cui hanno sempre fatto gola hanno sempre fatto in modo che agli "indigeni", proprietari inconsapevoli, non restasse nient'altro che i figli, divenuti poi anch'essi bottino come il resto.

Dire che i figli siano la causa della povertà, piuttosto che l'effetto, imho non è né politico né scorretto, ma solo (volutamente?) miope.

Un esempio? Nelle famiglie italiane del dopoguerra, povere, i figli erano risorse, non problemi. Se tutto il resto funziona (stato, economia, istruzione, sanità) un figlio sono due braccia in più che portano il pane a casa.

Un'altro? Nella congiuntura odierna, di profonda e persistente crisi economica, le prime voci ad indicare un decremento sono state i matrimoni e la natalità. Chi ha voglia di mettere su casa e fare figli se vede vacillare la propria stabilità economica?
 
Ultima modifica:
Prove tangibili e dimostrabili tanto quanto la tesi opposta, che è tutt'altro che assodata.

Le tesi sono:
-i paesi poveri hanno come conseguenza della povertà dinamiche demografiche esplosive
-i paesi poveri sono poveri anche perchè hanno dinamiche demografiche esplosive.

A me non pare scontata nè ovvia nessuna delle due, quindi bollare l'altra a priori come "indegna" è, secondo me, fuori luogo.
L'unica cosa assodata è la correlazione tra le cose.
Che una sia causa dell'altra, o l'altra dell'una, è in realtà tutto da vedere.

Vuoi un argomento sensato - non conclusivo - a favore della tesi "indegna"?
In Cina la politica del figlio unico, tesa a limitare l'esplosione demografica, è stata antecedente lo sviluppo economico. Chi l'ha imposta lo ha fatto perchè lo considerava propedeutico allo sviluppo economico.
I fatti non li hanno smentiti.
Poi si può discutere sull'opportunità.

Vuoi un altro argomento sensato, di tipo logico?
Una minore natalità consente di dedicare maggiori risorse alla crescita, all'educazione, all'istruzione dei figli.
Avere una popolazione di persone più istruite e verosimilmente più sane è, verosimilmente, una cosa che aiuta ad uscire dalla povertà.

Ce n'è a sufficienza per evitare di bollare come "indegna" questa tesi.

Poi fate come vi pare, il forum non è mio.
condivido in toto. Il fare troppi figli, quando NON si è in grado di sfamarli è l'unica cosa indegna. Molte dittature in africa sono favorite e appoggiate dai governi stranieri che sfruttano il regime per poter fruttare meglio le risorse (immani) di quei territori.
 
D'altronde come si può pensare che chi ha a malapena il denaro per comprare un pugno di riso ne abbia per comprare degli anticoncezionali?
 
Il vero problema dell'Africa
condivido il pensiero di PanDemonio e ringraziando kasparov0701 per la sua esaustiva risposta e a tal proposito faccio mia una considerazione probabilmente banale ma a mio avviso importante , non credo che nei paesi Africani attanagliati da mille problemi un controllo della natalità cambierebbe la situazione, la popolazione continuerebbe a non avere fondi da investire in istruzione e sanità e l'accesso ai beni resterebbe ad appannaggio di pochi.
 
proprietari inconsapevoli
Ecco, per me, che sono notoriamente razzista, il punto è proprio questo: perchè caspita "inconsapevoli"? Quali forze aliene hanno impedito nei secoli al popolo africano di essere padrone di sè stesso? Io, che sono appunto notoriamente razzista, ce l'ho con loro proprio perchè li ritengo capaci e intellettualmente dotati alla pari con l'uomo bianco, e per questo ho sempre sostenuto che se l'Africa è alla fame, lo deve soprattutto agli africani. Africani "governanti" che vendono la loro gente alle multinazionali in cambio di una vita da nababbi per sè la loro casta, e chi se ne frega di bambini scheletriti messi al mondo a nidiate da genitori che non sanno neanche di essere al mondo, ma anche africani che hanno visto l'uomo bianco costruire città, strade e ferrovie e non hanno imparato neanche a cuocere un mattone, africani che lasciano la famiglia e una terra ricchissima per andare in cerca di fortuna, e quelli che la trovano manco hanno per le balle di tornare a dare una mano a quelli che hanno lasciato. Ma allora il razzista sono io, che li ritengo responsabili di sè stessi, o quel mio amico che accoglierebbe tutti, ma quando gli ho chiesto se non ritiene che dovrebbero anche darsi un po' da fare mi ha risposto: "Ma cossa vuto che i sapia lori, che i xe poco più de le bestie"?
 
il punto è proprio questo: perchè caspita "inconsapevoli"?
Inconsapevoli delle ricchezze che stavano sotto i loro piedi, della cupidigia da esse esercitata sui colonialisti europei, della forza che avrebbero avuto come nazione se avessero messo da parte per qualche tempo l'eterna rivalità tra tribù. E inconsapevoli non perché incapaci, ma perché mantenuti in quelle condizioni da chi ne doveva trarre vantaggio.

Quali forze aliene hanno impedito nei secoli al popolo africano di essere padrone di sè stesso?
C'è l'imbarazzo della scelta: tedeschi, francesi, olandesi, belgi, italiani, inglesi... noi europei in primis, poi chiunque altro avesse fame di risorse e potere o influenza per tentare di accaparrarsi le loro. Chi altri?
 
Quali forze aliene hanno impedito nei secoli al popolo africano di essere padrone di sè stesso?

invito soltanto ad andare a studiare il cammino che c'è stato in Europa .( a partire dall'Inghilterra) per avere il concetto di democrazia che abbiamo ora, un cammino durato secoli e fatto di alti e bassi , parimenti mentre da noi attuavamo questo cammino in molte zone del mondo attuavamo un percorso colonialistico che razziava quei paesi e al stesso tempo annullava la base sociale preesistente che avrebbe permesso lo sviluppo anche da loro di un stato sociale più equo.
 
Ecco, per me, che sono notoriamente razzista, il punto è proprio questo: perchè caspita "inconsapevoli"? Quali forze aliene hanno impedito nei secoli al popolo africano di essere padrone di sè stesso? Io, che sono appunto notoriamente razzista, ce l'ho con loro proprio perchè li ritengo capaci e intellettualmente dotati alla pari con l'uomo bianco, e per questo ho sempre sostenuto che se l'Africa è alla fame, lo deve soprattutto agli africani. Africani "governanti" che vendono la loro gente alle multinazionali in cambio di una vita da nababbi per sè la loro casta, e chi se ne frega di bambini scheletriti messi al mondo a nidiate da genitori che non sanno neanche di essere al mondo, ma anche africani che hanno visto l'uomo bianco costruire città, strade e ferrovie e non hanno imparato neanche a cuocere un mattone, africani che lasciano la famiglia e una terra ricchissima per andare in cerca di fortuna, e quelli che la trovano manco hanno per le balle di tornare a dare una mano a quelli che hanno lasciato. Ma allora il razzista sono io, che li ritengo responsabili di sè stessi, o quel mio amico che accoglierebbe tutti, ma quando gli ho chiesto se non ritiene che dovrebbero anche darsi un po' da fare mi ha risposto: "Ma cossa vuto che i sapia lori, che i xe poco più de le bestie"?

sante parole...i colonialisti hanno sicuramente avuto - e hanno - le loro colpe ma hanno sempre avuto "sul posto" qualcuno che li ha aiutati. Chi ha la possibilitá puó guardare il docu-film Virunga per capire che i colpevoli sono due...il bianco ed il nero.
Ció detto l'africa non é solo quella nera subsahariana ma anche quella degli stati che si affacciano sul mediterraneo. Sono stati assai meno colonizzati, hanno un livello di istruzione piú alto eppure figliano forse piú del neri.
Per cui bisognerebbe smetterla di dare la colpa solo ai bianchi e questo lo aveva detto persino obama in un discorso tenuto in kenia qualche anno fa.
 
Se non sbaglio, prima della vergognosa tratta degli schiavi e poi del colonialismo, l'occidente ha conosciuto medioevo e rinascimento, mentre, sempre se non sbaglio, l'Africa non è neanche uscita dal neolitico. Le considerazioni di Santo e quelle di Paolo le conoscevo già, ma caschiamo sempre lì: ma allora, gli uomini africani devono essere considerati dei poveretti da tutelare? Il colonialismo è finito da un pezzo, le conoscenze sono a disposizione di tutti (compresi i "profughi" con lo smartphone): la teoria del pescatore cinese non vale nel continente nero? Come mai i missionari (qualcuno lo conosco) e tutti quelli che hanno lavorato in Africa e con gli africani mi raccontano le stesse cose sulle maestranze locali?
 
l'Africa non è neanche uscita dal neolitico

ma non sono sicuro che nel nostro medioevo in Africa alcuni stati erano cosi tanto arretrati come noi crediamo, purtroppo noi giudichiamo l'arretratezza degli altri paesi con i nostri parametri e spesso mi è capitato di osservare concittadini che in molti posti del mondo scambiavano povertà per un modo di vivere diverso dal nostro ma per certi aspetti molto più sano del nostro.
Le colonie in moti casi sono finite da poco più di mezzo secolo, che per la storia è un periodo trascurabile, e per quanto mi riguarda non considero gli abitanti dell'africa poveretti, io poi non ho mai avuto il cosiddetto mal d'africa che hanno tanti occidentali che vanno la, ho potuto anche io verificare una certa indolenza spesso nella popolazione, indolenza che ad esempio ho riscontrato anche in Sud America e che invece non ho quasi mai riscontrato in Asia, quindi probabilmente ci sono anche retaggi culturali che hanno in parte lavorato sui lasciti del colonialismo permettendo o meno lo sviluppo di un paese.Questo non significa che devono essere compatiti, per me vuole soltanto dire che probabilmente al momento del termine delle colonizzazioni occorreva un periodo di aiuto alla ricostruzione sociale e politica di paesi che avevamo devastato, cosa che non è stata quasi mai fatta e si sono lasciati alla merce di indigeni del posto che hanno continuato a perpetralo lo stile di governo dei colonizzatori.
 
ma non sono sicuro che nel nostro medioevo in Africa alcuni stati erano cosi tanto arretrati come noi crediamo, purtroppo noi giudichiamo l'arretratezza degli altri paesi con i nostri parametri e spesso mi è capitato di osservare concittadini che in molti posti del mondo scambiavano povertà per un modo di vivere diverso dal nostro ma per certi aspetti molto più sano del nostro.

Può essere, ma se ho bisogno di un'intervento chirurgico sinceramente mi fido più dell'ospedale di Padova che di uno di Nairobi....

Le colonie in moti casi sono finite da poco più di mezzo secolo, che per la storia è un periodo trascurabile, e per quanto mi riguarda non considero gli abitanti dell'africa poveretti, io poi non ho mai avuto il cosiddetto mal d'africa che hanno tanti occidentali che vanno la, ho potuto anche io verificare una certa indolenza spesso nella popolazione, indolenza che ad esempio ho riscontrato anche in Sud America e che invece non ho quasi mai riscontrato in Asia, quindi probabilmente ci sono anche retaggi culturali che hanno in parte lavorato sui lasciti del colonialismo permettendo o meno lo sviluppo di un paese.

Tu non li consideri poveretti, io men che meno, proprio per questo sarebbe ora che qualche intellettuale del posto cominciasse a darsi una mossa. Ce ne sarà bene qualcuno, o no?

Questo non significa che devono essere compatiti, per me vuole soltanto dire che probabilmente al momento del termine delle colonizzazioni occorreva un periodo di aiuto alla ricostruzione sociale e politica di paesi che avevamo devastato, cosa che non è stata quasi mai fatta e si sono lasciati alla merce di indigeni del posto che hanno continuato a perpetralo lo stile di governo dei colonizzatori.

Di nuovo, abbiamo (beh, noi italiani manco quello siamo riusciti a fare...) depredato i paesi, ma è anche vero che non abbiamo trovato grandi resistenze (un po' come le industrie del Veneto che vanno a sversare i rifiuti pericolosi in Campania: prova a farlo senza il consenso pagato di don Gennaro e don Raffaè....). E se la classe dirigente è quella, a costo di passare per disfattista temo che bisognerà tornare a qualche forma di commissariamento, se non vuoi chiamarlo colonialismo.
 
.i colonialisti hanno sicuramente avuto - e hanno - le loro colpe ma hanno sempre avuto "sul posto" qualcuno che li ha aiutati. Chi ha la possibilitá puó guardare il docu-film Virunga per capire che i colpevoli sono due...il bianco ed il nero.
Ció detto l'africa non é solo quella nera subsahariana ma anche quella degli stati che si affacciano sul mediterraneo. Sono stati assai meno colonizzati, hanno un livello di istruzione piú alto eppure figliano forse piú del neri.
Ecco... stà a vedere che ora la colpa è dei neri che non hanno opposto abbastanza resistenza ai colonialisti, e non hanno avuto neanche il buon gusto di farsi sterminare come i maya o gli aztechi, ma al contrario continuano a fare figli.
Siamo alla favola del lupo e dell'agnello...
 
Ecco... stà a vedere che ora la colpa è dei neri che non hanno opposto abbastanza resistenza ai colonialisti, e non hanno avuto neanche il buon gusto di farsi sterminare come i maya o gli aztechi, ma al contrario continuano a fare figli.
Siamo alla favola del lupo e dell'agnello...

veramente ho detto che la colpa é di entrambi...almeno per quanto riguarda il colonialismo

il resto - i troppi figli - é colpa loro.

punto.
 
non fa una grinza
Comoda la soluzione. Ma il mio richiamo era per il tuo messaggio. COME è stato scritto, cosa si intendeva tra le righe e il tono usato per affermarlo (vedasi smilies).
Quella di kasparov, correttamente argomentata, è solo una delle possibili interpretazioni, la più "soft" della prima frase.
Che tralascia la seconda frase.

La prossima volta, se vuoi davvero evitare fraintendimenti, evita di liquidare il tutto con due righe. Grazie.
 
veramente ho detto che la colpa é di entrambi...almeno per quanto riguarda il colonialismo
Fammi capire: siamo andati a casa loro, gli abbiamo imposto le nostre regole, li abbiamo depredati, schiavizzati, uccisi, ed è colpa anche loro...?
il resto - i troppi figli - é colpa loro.
Ti rendi conto, spero, che incolpare un popolo di fare figli è una bestemmia anche solo in termini antropologici, per non dire sociali o etici? Ripeto, li stiamo davvero accusando di non lasciarsi sterminare da guerre, fame e malattie?

Mah...
 
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