<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E VAG acquista il Nardò Technical Center in Puglia. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

E VAG acquista il Nardò Technical Center in Puglia.

Fancar_ ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Noi per il momento rimaniamo a guardare. 8)

E non ti dispiace ? Con quegli occhialini sembra che sei contento. :?
io sinceramente non sono dispiaciuto, lo sarei se ipoteticamente fosse preso e spostato all'estero, se cadesse in disuso e fosse rimpiazzato da un altra struttura in un altra Nazione, ma non se uno straniero viene ad investire in Italia.
Suvvia, siamo in un mercato globale la cosa importante è mantenere il lavoro e le eccellenze in casa, da dove arrivino i capitali è spesso irrilevante.
Stesso discorso secondo me vale per Ducati, ben venga qualcuno che ne coltivi l'eccellenza. Sono molto più dispiaciuto quando si disinveste in Italia, quando vedo che la produzione nazionale crolla inesorabilmente.
Ricordiamoci che se nel passato fosse stato consentito a qualche casa automobilistica straniera di entrare con le produzioni nel nostro mercato, forse oggi non saremmo in queste condizioni. Forse e anzi sicuramente la concorrenza interna avrebbe impedito ad un monopolista di ingessare il mercato.
Sicuramente tanti dei marchi come Innocenti, Autobianchi o le tantissime carrozzerie gloriose che hanno chiuso, sarebbero ancora operanti.
è chiaro che idealmente sarebbe bello essere forti, ricchi e conquistatori sugli altri mercati (sotto l'aspetto industriale sia chiaro), ma non dimentichiamo che realtà come Vag consentono a queste strutture di creare lavoro, business, indotto, coltivare conoscenza, professionalità, eccellenze
 
FurettoS ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Furetto cerca di contenera la gioa. Ma sei pronipote di Piech? :lol:
(specifico che si tratta di battuta)
Quanto alla produzione interna se non ci sono auto da provare lì a maggior ragione non serviva all'Italia Nardò.

Ovviamente non sono pronipote di Ferdinand Piëch e credo che a dispetto della mia passione verso la casa di Ingolstadt sono tra i primi a voler vedere l'Italia automobilistica competere alla pari con quella tedesca ma al momento la parità non c'è; non per niente Audi in poco più di un ventennio è diventato un marchio Premium che ad oggi infastidisce BMW e Mercedes, ma non c'è arrivata per grazia ricevuta. ;)

Tornando a Nardò, il concetto del non servire, nello specifico, è alquanto aleatorio.
Non stiamo parlando di un apriscatole che al limite lo puoi ricomprare ma di una struttura storica che non potrai replicare in futuro e che hai perso.
E' proprio l'approccio che è sbagliato poichè non si può pensare "al non mi serve" è poi lamentarsi che gli altri acquisiscono pezzi di industria/storia italiana.

A mio avviso lo sconforto è ancora più evidente proprio perchè non c'è produzione nostrana in grado di avvalersi dignitosamente di quel centro, ragione per cui come produzione, a livello internazionale, sostanzialmente non vieni considerato.

Le macchine si testano e si sviluppano con il contributo di centri come quello di Nardò ed il fatto che la Porsche, alla fine, lo abbia preso in considerazione rammentando che in Germania c'è l'ultrafamoso Nürburgring è più che rilevante.
Riuscire a vedere dove altri non vedono è basilare per muoversi in un sistema globale, è inutile stare a lamentarsi se alla fine non si capiscono situazioni come queste. ;)
Il punto è che in Italia che avrebbe dovuto rilevare Nardò?
Fiat? Ma poteva farlo? O rischiava il fallimento? Stesso discorso per Ducati, che forse non era neanche strategico per Fiat.
Io invece ritengo che il Gruppo Fiat non deve puntare alla parità col gruppo VW, sarebbe impossibile, secondo me dovrebbe ritagliarsi il suo spazio per continuare ad esistere.
 
Maxetto ha scritto:
Furetto cerca di contenera la gioa. Ma sei pronipote di Piech? :lol:
(specifico che si tratta di battuta)
Quanto alla produzione interna se non ci sono auto da provare lì a maggior ragione non serviva all'Italia Nardò.

:D :D :D :D :D
 
moogpsycho ha scritto:
è chiaro che idealmente sarebbe bello essere forti, ricchi e conquistatori sugli altri mercati (sotto l'aspetto industriale sia chiaro), ma non dimentichiamo che realtà come Vag consentono a queste strutture di creare lavoro, business, indotto, coltivare conoscenza, professionalità, eccellenze

.. e poi come vassalli funzioniamo bene... i tedeschi lo sanno, mica son stupidi. ;)
 
Maxetto ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Furetto cerca di contenera la gioa. Ma sei pronipote di Piech? :lol:
(specifico che si tratta di battuta)
Quanto alla produzione interna se non ci sono auto da provare lì a maggior ragione non serviva all'Italia Nardò.

Ovviamente non sono pronipote di Ferdinand Piëch e credo che a dispetto della mia passione verso la casa di Ingolstadt sono tra i primi a voler vedere l'Italia automobilistica competere alla pari con quella tedesca ma al momento la parità non c'è; non per niente Audi in poco più di un ventennio è diventato un marchio Premium che ad oggi infastidisce BMW e Mercedes, ma non c'è arrivata per grazia ricevuta. ;)

Tornando a Nardò, il concetto del non servire, nello specifico, è alquanto aleatorio.
Non stiamo parlando di un apriscatole che al limite lo puoi ricomprare ma di una struttura storica che non potrai replicare in futuro e che hai perso.
E' proprio l'approccio che è sbagliato poichè non si può pensare "al non mi serve" è poi lamentarsi che gli altri acquisiscono pezzi di industria/storia italiana.

A mio avviso lo sconforto è ancora più evidente proprio perchè non c'è produzione nostrana in grado di avvalersi dignitosamente di quel centro, ragione per cui come produzione, a livello internazionale, sostanzialmente non vieni considerato.

Le macchine si testano e si sviluppano con il contributo di centri come quello di Nardò ed il fatto che la Porsche, alla fine, lo abbia preso in considerazione rammentando che in Germania c'è l'ultrafamoso Nürburgring è più che rilevante.
Riuscire a vedere dove altri non vedono è basilare per muoversi in un sistema globale, è inutile stare a lamentarsi se alla fine non si capiscono situazioni come queste. ;)
Il punto è che in Italia che avrebbe dovuto rilevare Nardò?
Fiat? Ma poteva farlo? O rischiava il fallimento? Stesso discorso per Ducati, che forse non era neanche strategico per Fiat.
Io invece ritengo che il Gruppo Fiat non deve puntare alla parità col gruppo VW, sarebbe impossibile, secondo me dovrebbe ritagliarsi il suo spazio per continuare ad esistere.

A mio avviso si può fare ironia o battute all'infinito (non mi rivolgo a nessuno in particolare) ma di certo glissare ironicamente sui problemi non porta a nulla.

Il mio concetto è che non si può chiedere di parificarsi ad una potenza industriale, perchè così deve apparire l'Italia, con una generale politica fallimentare in ogni campo.

La vera domanda è chiederesi perchè in Italia nessuno è stato in grado di sfruttare una struttura come questa unica nel suo genere mentre Porsche, non appena ne ha avuto l'occasione, se l'è accaparrata. Sai quanta gente non sa neanche dell'esistenza di questa struttura?
In questa sede avranno accesso anche Pirelli, Magneti Marelli che collaborano con VAG ma anche Lamborghini e Bugatti, e prima dove giravano?

Per non parlare di Ducati, ma come si fa a non comprendere il valore di un marchio che è il simbolo dell'Italia su due ruote? :shock:

In questi settori se non competi non esisti, con le coreane alle porte Fiat non può ritagliarsi niente se non diventa competitiva, VW che continua ad avere una politica basato anche sul prodotto il mercato lo studia, ai saloni si va a vedere le auto della concorrenza, tu hai visto il CEO del gruppo Fiat fare altrettanto?

Le posizioni sul mercato te le conquisti con i fatti non con le chiacchiere e per farlo ci vuole la vera mentalità imprenditoriale e non la finanza creativa.

Io non sto parlando di rose e fiori ne che sia semplice ma ne ho mai visto una casa costruirsi dal tetto.
Cedere attività nostrane ad altri non è la stessa cosa che avere nuovi produttori che si installano sul tuo territorio oppure soggetti esteri che usufruiscono del tuo servizio (vedi Ikea), possono apparire sfumature ma fanno grandi differenze.

Non riuscire a sfruttare o peggio non comprendere cosa si ha tra le mani denota una paurosa deficienza manageriale. :(
 
praticamente i tedeschi ci stanno accerchiando...

visto i miliardi che guadagnano potevano anche costruirlo a casa loro...

non avendo stabilimenti in italia e al sud, ogni prova comporterà per loro un bel supplemento di costi per il trasferimento della auto...

ma visto che si sono potuti permettere di costruire una fabbrica di vetro a berlino per costruire un'improbabile ammiraglia come la vw phaeton e perdere miliardi... è evidente che non hanno problemi...
 
autofede2009 ha scritto:
praticamente i tedeschi ci stanno accerchiando...

visto i miliardi che guadagnano potevano anche costruirlo a casa loro...

non avendo stabilimenti in italia e al sud, ogni prova comporterà per loro un bel supplemento di costi per il trasferimento della auto...

ma visto che si sono potuti permettere di costruire una fabbrica di vetro a berlino per costruire un'improbabile ammiraglia come la vw phaeton e perdere miliardi... è evidente che non hanno problemi...

Beh, onestamente non credo sia quello il problema!

Così come le portano in Italia per venderle lo faranno per provarle, non vedo tutto questo esborso! C'è gente che in Germania ci va anche in auto dall'Italia o viceversa. Non sono distanze intercontinentali! ;)
 
autofede2009 ha scritto:
praticamente i tedeschi ci stanno accerchiando...

visto i miliardi che guadagnano potevano anche costruirlo a casa loro...

non avendo stabilimenti in italia e al sud, ogni prova comporterà per loro un bel supplemento di costi per il trasferimento della auto...

ma visto che si sono potuti permettere di costruire una fabbrica di vetro a berlino per costruire un'improbabile ammiraglia come la vw phaeton e perdere miliardi... è evidente che non hanno problemi...

Non sono di certo un sostenitore del gruppo WV, ma posso dire che ben vengano loro soldi in Italia! Siamo in una situazione in cui il marchio nazionale (dopo anni ed anni di protezionismo nei suoi confronti) ha deciso di abbandonare tutto e aprire verso l'estero! A questo punto, ben vengano investimenti stranieri qui in Italia!
C'è sicuramente da dire che mi spiace ovviamente che un circuito di quel prestigio non sia più italiano, ma piuttosto che lasciarlo all'abbandono o "mortificarlo" pur di mantenerlo italiano, l'acquisto da parte dei tedeschi è il male peggiore!
Alla fine non vedo neanche il problema sul fatto che debbano arrivare fino in Puglia per testare le auto! Le portano dal deserto al circolo artico (o dove le portano loro) per testarle, arrivare in Italia in confronto è una passeggiata! ;)
 
FurettoS ha scritto:
Cedere attività nostrane ad altri non è la stessa cosa che avere nuovi produttori che si installano sul tuo territorio oppure soggetti esteri che usufruiscono del tuo servizio (vedi Ikea), possono apparire sfumature ma fanno grandi differenze.

Non riuscire a sfruttare o peggio non comprendere cosa si ha tra le mani denota una paurosa deficienza manageriale. :(
convengo con la prima parte del tuo intervento ma non quanto quotato.
Monti sta disperatamente cercando investimenti esteri. Investimenti esteri significa nuove produzioni o iniezioni di liquindità in realtà stagnanti.
Ora, senza disperdere il discorso e riallacciandoci ai casi citati, penso che sia molto meglio veder crescere una realtà come Nardò nelle mani di un investitore solido che lasciarla decadere per l'orgoglio di mantenere la proprietà in casa. Verosimilmente un investitore solido la farà crescere con quanto ne consegue per l'indotto. Se questo non è positivo non vedo cosa lo sia.
Eludendo dal contesto motoristico, non mi pare che si sia fatta la stessa polemica quando è stata acquistata Parmalat o una delle tante altre aziede italiane dai francesi. Non vorrei ne facessimo una guerra fra italia e germania, dimenticandoci che i francesi sono molto più presenti di quanto lo siano i tedeschi.
Parlare di deficienza mangeriale secondo mè è una semplificazione del problema, alla stregua di chi finge ironia per glissare le evidenti difficoltà. Indubbiamente in Italia abbiamo un enorme difficoltà a crescere ed oltre ad una certa dimensione siamo costantemente preda di realtà straniere.
Chiediamoci come mai.
Son tutti stupidi i nostri manager o evidentemente le condizioni economiche/fiscali/strutturali italiane rappresentano una zavorra alla crescita?
 
moogpsycho ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Cedere attività nostrane ad altri non è la stessa cosa che avere nuovi produttori che si installano sul tuo territorio oppure soggetti esteri che usufruiscono del tuo servizio (vedi Ikea), possono apparire sfumature ma fanno grandi differenze.

Non riuscire a sfruttare o peggio non comprendere cosa si ha tra le mani denota una paurosa deficienza manageriale. :(
convengo con la prima parte del tuo intervento ma non quanto quotato.
Monti sta disperatamente cercando investimenti esteri. Investimenti esteri significa nuove produzioni o iniezioni...

Anzitutto impossibile non essere concordi con te in questa analisi ma la mia non è una protesta da nazionalismo cieco quanto da un profondo sconcerto nel non comprendere come lo spirito imprenditoriale italiano sia sempre più una chimera ed imperi la poilitica del soldo facile e dello sfilarsi dal sistema.

Lungi da me non essere favorevole ad investimenti stranieri ma come ho fatto presente essi sono di diverso tipo, la cessione non è propriamente quello più promozionale per il sistema Paese. Diversi sono gli altri che ho già citato.

Io sono più che sicuro che i tedeschi di Porsche sappiano più che bene come sfruttare Nardò, ciò che mi lascia perplesso è il perchè non lo sappiano gli italiani! :shock:
Sono in una room Audi figurati se mi posso reputare commercialmente anti tedesco. :D

Allacciandomi al discorso francese sono molte le aziende casearie finite nella rete di Lactalis, come Invernizzi, ed io non ne sono contento ma come per Nardò quanto clamore è stato suscitato, anche dai media, a dispetto del caso Alitalia?

Io mi sforzo sempre di dirlo ma quando compri un' auto tedesca c'è anche tanto di italiano, perchè allora non ci sono auto italiane come le tedesche?

Non per essere petulante e senza fare di tutta un'erba un fascio, perchè sono consapevole delle eccellenze italiane, ma se mancano le condizioni economiche/fiscali/strutturali ecc. in Italia è colpa di una elite manageriale che è decotta e disinteressata o solo del privato che ci prova sino all'ultimo? ;)
 
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