FurettoS
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In attesa che, forse, il 19 aprile venga definitivamente annunciata l'intesa per l'acquisto della Ducati da parte di Audi continua lo shopping del gruppo tedesco in Italia e così un altro pezzo che ha contribuito a fare la storia dell'industria italiana passa in mani straniere.
Come ho già detto c'è chi la crisi cerca di sfruttarla e dominarla e chi invece la subisce passivamente.
Ad acquistare la struttura di Nardò è stata ufficilamente la casa di Zuffenhausen, la Porsche, ma di fatto è tutto in famiglia.
L'amore di Porsche per questo circuito è scoccato a seguito delle sue recenti produzioni che hanno visto in questo circuito il miglior sito dove poter testare le loro auto ma anche per una clima mite che consente di effetture prove e collaudi in pratica per quasi tutto l'anno.
Ma sono i numeri a promuover la struttura di Nardò:
Come annunciato da Porsche, questo circuito diventerà un centro prove non solo per la casa ma anche per i marchi che con Porsche collaborano in modo stretto, alcuni italiani, ed ovviamente sarà aperto a tutte le sportive del gruppo quindi Lamborghini serie R,S ed RS Audi e via discorrendo.
Come sempre rimane l'amaro in bocca e la grande perplessità nel non comprendere come sia possibile che realtà come queste, viste come reali ed importanti risorse da multinazionali straniere, non lo siano poi per il nostro Paese che ormai sembra non essere più in grado di gestire il suo capitale industriale. Un aspetto veramente preoccupante per un Paese che ancora oggi si vorrebbe annoverare come grande potenza industriale.
Come ho già detto c'è chi la crisi cerca di sfruttarla e dominarla e chi invece la subisce passivamente.
Ad acquistare la struttura di Nardò è stata ufficilamente la casa di Zuffenhausen, la Porsche, ma di fatto è tutto in famiglia.
L'amore di Porsche per questo circuito è scoccato a seguito delle sue recenti produzioni che hanno visto in questo circuito il miglior sito dove poter testare le loro auto ma anche per una clima mite che consente di effetture prove e collaudi in pratica per quasi tutto l'anno.
Ma sono i numeri a promuover la struttura di Nardò:
- anello di alta velocità da 12,5 km di diametro (16 metri di carreggiata, quattro corsie, pendenza compresa fra il 4 e il 22,5 %, forza centrifuga compensata fino a 240 km/h)circuito di handling lungo 6,2 km che riproduce alcune curve dei tracciati più famosi del mondo16.000 metri quadrati di officine40 km di tracciati off-roadpavimentazioni specifiche per testare l?assorbimento e la rumorosità delle vetture nei test di Noise Vibration Harshness
Come annunciato da Porsche, questo circuito diventerà un centro prove non solo per la casa ma anche per i marchi che con Porsche collaborano in modo stretto, alcuni italiani, ed ovviamente sarà aperto a tutte le sportive del gruppo quindi Lamborghini serie R,S ed RS Audi e via discorrendo.
Come sempre rimane l'amaro in bocca e la grande perplessità nel non comprendere come sia possibile che realtà come queste, viste come reali ed importanti risorse da multinazionali straniere, non lo siano poi per il nostro Paese che ormai sembra non essere più in grado di gestire il suo capitale industriale. Un aspetto veramente preoccupante per un Paese che ancora oggi si vorrebbe annoverare come grande potenza industriale.