perbacco Stone, rendici edotti :lol:
bumper morgan ha scritto:perbacco Stone, rendici edotti :lol:
stone1958 ha scritto:bumper morgan ha scritto:perbacco Stone, rendici edotti :lol:
Prima regola finnica per quando si assume un operaio:
prendere informazioni sulle preferenze alcoliche.
Pomigliano a noi ci fa un baffo.![]()
renatom ha scritto:Una curiosità. Tu, in un'azienda italiana, ci hai mai lavorato?
hpx ha scritto:renatom ha scritto:Una curiosità. Tu, in un'azienda italiana, ci hai mai lavorato?
Io lavoro in una azienda italiana di nome e di fatto e l'ambiente è del tipo che ha descritto edoMC quindi io non mi posso lamentare. Il problema nasce quando le aziende sonno troppo grandi e "l'ordine" è delegato a figure che se ne approfittano del potere dato e fanno i re del quartierino anche se sono dipendenti dell'azienda. Negli altri paesi saranno gli operai stessi a non andare bene, sia per abitudini sia per intelligenza ma noi che che ci reputiamo al di sopra di certi paesi usiamo questa "dote" per fregarci a vicenda. Un po' come una nota pubblicità "la potenza è nulla senza il controllo".
renatom ha scritto:E allora perché, reputi che l'onestà degli operai italiani sia un problema? Ritorno sempre al post di apertura perché è la tesi che hai espresso lì che contesto
Lo sono eccome.hpx ha scritto:...non sono leggende, casomai è proprio il contrario...
marimasse ha scritto:Lo sono eccome.hpx ha scritto:...non sono leggende, casomai è proprio il contrario...
Mi riferisco, ovviamente, alle leggende secondo cui l'italiano (o il francese o il tedesco o l'autonomo o il dipendente o il nordico o il meridionale...) avrebbe delle innate caratteristiche intrinseche che lo renderebbero automaticamente più (o meno) furbo o onesto o bugiardo o pulito o sincero o disciplinato ecc. ecc.
In realtà siamo tutti pressoché uguali, molto meno diversi e unici di quanto ci piaccia pensare. L'unica distinzione corretta che si può fare, caso mai, è quella tra coloro che si comportano in maniera sostanzialmente onesta ed educata nei confronti del prossimo e coloro che invece non lo fanno, ben sapendo che i rappresentanti di entrambe le categorie sono presenti ovunque, mescolati agli altri, in qualsivoglia contesto geografico o sociale.
Talune differenze tra una nazione ed un'altra potranno essere dovute, piuttosto, alle abitudini, alle tradizioni culturali e così via, ma si tratta di differenze NON legate alle singole persone in quanto tali e comunque sempre meno vistose con il passare del tempo.
marimasse ha scritto:Lo sono eccome.hpx ha scritto:...non sono leggende, casomai è proprio il contrario...
Mi riferisco, ovviamente, alle leggende secondo cui l'italiano (o il francese o il tedesco o l'autonomo o il dipendente o il nordico o il meridionale...) avrebbe delle innate caratteristiche intrinseche che lo renderebbero automaticamente più (o meno) furbo o onesto o bugiardo o pulito o sincero o disciplinato ecc. ecc.
In realtà siamo tutti pressoché uguali, molto meno diversi e unici di quanto ci piaccia pensare. L'unica distinzione corretta che si può fare, caso mai, è quella tra coloro che si comportano in maniera sostanzialmente onesta ed educata nei confronti del prossimo e coloro che invece non lo fanno, ben sapendo che i rappresentanti di entrambe le categorie sono presenti ovunque, mescolati agli altri, in qualsivoglia contesto geografico o sociale.
Talune differenze tra una nazione ed un'altra potranno essere dovute, piuttosto, alle abitudini, alle tradizioni culturali e così via, ma si tratta di differenze NON legate alle singole persone in quanto tali e comunque sempre meno vistose con il passare del tempo.
Grazie.hpx ha scritto:Detto questo è come dire detto niente...
GuidoP - 22 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa