jackari ha scritto:MultiJet150 ha scritto:franc.coss ha scritto:hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altrojackari ha scritto:MultiJet150 ha scritto:Nevermore80 ha scritto:Tu SEI tifoso.MultiJet150 ha scritto:Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.
Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !
Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le "aziende di casa" (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia "occhio critico" nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.
Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.
Troppo complicato da capire ?
Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un "consumatore consapevole" faccia lo stesso.
p.s. per quanto riguarda il discorso "azienda nazionale --> posti di lavoro in Italia", stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende "straniere" (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .
Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.
Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.
quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu
a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
BRAVO !!!!! Inoltre, non so quanti sanno che nelle multinazionali, la parola d'ordine è: Profits Repatriation. Penso che si capisca il significato anche senza traduzione.
Praticamente, in parole molto semplici, una volta pagate le tasse e tutti i costi locali, devono rimanere profitti di una certa entità stabilita dalla proprietà, se questo avviene, bene, altrimenti, si chiude tutto e lo stato Italiano si fa carico dei costi sociali con gli ammortizzatori. All'estero, per esempio, questo non è possibile, in Francia, se una multinazionale decide di chiudere, deve dimostrare un effettivo stato di grave crisi, altrimenti le casse pubbliche non scuciono un centesimo.
Ora, vista la situazione del nostro paese, quante Mutinazionali pensate saranno disposte a fare sacrifici insieme ai dipendenti per risanare il debito pubblico ????
Ebbene, se avessimo conservato qualche grosso gruppo Italiano in più, magari, almeno un briciolo di solidarietà nazionale l'avremmo avuto.
come ha fatto sempre fiat
in momenti di crisi subito lì a mungere lo stato ed attaccarsi alla CIG (come ora del resto)
ma dai .........
inutile discutere se i presupposti sono questi.....
è chiaro che le multinazionali investono per DENARI e terrebbero comportamenti volti a guadagnare il max anche nelle loro nazioni se possibile.
sei i denari li portano via in momenti di crisi e perchè ci sono le condizioni legislative e amministrative che glielo consentono. in definitiva la colpa -come al solito - è dei nostri amministratori e che con questa visione ottusa della realtà non si risolve proprio nulla.
ovviamente anche i nazionalismi di parte tedesca sono sbagliati, anzi francia e germania che dovevano essere le nazioni guida dell'europa unita la stanno facendo affondare per proteggere inefficacemente ed ottusamente i propri interessi nazionali.
Bene, e adesso che ti sei risposto da solo, nel nostro piccolo di normali cittadini, secondo te, che segnali possiamo mandargli ????