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E anche Stampa e Repubblica

Beh....

Notavo solo il fatto che questo signore va un po' controcorrente:
qesto tipo di persone di solito compra
Compra ciò da cui ha una aspettativa di idoneo rendimento, vende quando non rende (più) come previsto oppure per incassare una plusvalenza finale o ancora per reinvestire in altro settore
 
Compra ciò da cui ha una aspettativa di idoneo rendimento, vende quando non rende (più) come previsto oppure per incassare una plusvalenza finale o ancora per reinvestire in altro settore


Mah....


....Se non sbaglio e' piu' quello che vende di quello che compra,
diversamente da altri imprenditori che agiscono all' incontrario.
 
francamente se ci fermiamo ai quotidiani stampati e ne avessi uno se ancora ci faccio qualcosa me lo venderei, credo che da qui a 15 anni non so se esisterà più come servizio, certo poi li si vendono tutto , anche quello digitale ma anche li credo che pian pianino posizioni più dominanti sul mercato andranno a perdere di peso
Un indicatore è il prezzo proposto per l'abbonamento on line tra quotidiani di pari diffusione.
Per quello base (solo lettura on line, no PDF scaricabili) - il più gettonato - dei due maggiori quotidiani a diffusione nazionale, Repubblica praticamente te lo regala (12 euro l'anno a "prezzo bloccato", oppure a 7 euro il primo anno e poi 24 euro "per sempre", dipende da quale banner clicchi), mentre il Corriere chiede 100 euro l'anno (con una promo da 24 euro per il primo anno se lo regali ad un amico). Per gli abbonamenti top tutto incluso si arriva a 150 euro per Repubblica (ufficialmente solo per il primo anno, in realtà basta la minaccia di mancato rinnovo e ti prorogano la promo) e 250 per il Corriere

La Stampa chiede (molto) meno delle testate locali del Gruppo NEM che hanno singolarmente una diffusione ben minore.

Chiaro che dal punto di vista di una holding finanziaria qual è Exor, Repubblica e La Stampa siano figurativamente due palle al piede

Qui i dati 2024 per chi fosse curioso
 
Compra ciò da cui ha una aspettativa di idoneo rendimento, vende quando non rende (più) come previsto oppure per incassare una plusvalenza finale o ancora per reinvestire in altro settore

Esatto, Exor (ovviamente) fa finanza, quindi diversifica, investe dove vede redditività e dismette dove non c’è redditività. Infatti sul web si legge anche questo:

“Ha anche ceduto una quota del 4% di Ferrari, incassando circa 3 miliardi di euro, per finanziare acquisizioni nei settori della salute, tecnologia e lusso.

Acquisizioni e investimenti recenti

  • Salute, tecnologia e lusso:
    Exor ha circa 4 miliardi di euro disponibili per nuove acquisizioni in questi settori
    .“

  • Salute, tecnologie, lusso sono le nuove frontiere.
 

  • Salute, tecnologie, lusso sono le nuove frontiere.
Salute e tecnologia di sicuro, ma il lusso dipende ... i marchi del lusso vero (da Hermès in su ...) ok, ma quelli del c.d. lusso accessibile o aspirazioonale non se la passano bene, per diversi motivi (che vanno dala crisi immobiliare cinese all'esposione dei listini a partire dal 2019, con aumenti comresi tra il 50% dei prodotti più cari fino al 100-120% di quelli più accessibli)
 
Salute e tecnologia di sicuro, ma il lusso dipende ... i marchi del lusso vero (da Hermès in su ...) ok, ma quelli del c.d. lusso accessibile o aspirazioonale non se la passano bene, per diversi motivi (che vanno dala crisi immobiliare cinese all'esposione dei listini a partire dal 2019, con aumenti comresi tra il 50% dei prodotti più cari fino al 100-120% di quelli più accessibli)

Intendevo le nuove frontiere per Exor, non in generale. Vedremo comunque cosa compreranno con i 3 miliardi ricavati dalla vendita del 4% di Ferrari.
 
Ma infatti hanno smesso di fare industria e fanno finanza.

Exor è una finanziaria, detiene partecipazioni, per definizione, quindi comunque fa finanza, da sempre, e con la finanza acquisisce quote di aziende o di gruppi industriali.

Indubbiamente negli ultimi anni ha spostato il “Focus” delle partecipazioni, che spaziano in vari campi ed effettivamente il ramo automotive ha meno importanza che in passato.

Quindi potremmo dire che rispetto a prima ha meno partecipazioni nel settore “automotive” o aggregati (v. Marelli e IVECO), ma comunque le partecipazioni riguardano prevalentemente l’industria, anche se su settori potenzialmente più diversificati rispetto al passato.

Non credo abbia molte partecipazioni nell’agricoltura o nel terziario. Nel terziario ha la Juve e la carta stampata ma a quanto pare da quest’ultima se ne sta allontanando…
 
Ultima modifica:
Che poi in certi settori.....vedi "stampa" o "sport" professionistico
Gli investimenti
Dubito che portino risultati economici degni di nota....
Presidi un territorio che non vuoi dare ad altri o/e una questione di "prestigio"....o pubblicità.
E se "nemici" non ne hai e di "prestigio" puoi fare a meno....
 
Che poi in certi settori.....vedi "stampa" o "sport" professionistico
Gli investimenti
Dubito che portino risultati economici degni di nota....
Presidi un territorio che non vuoi dare ad altri o/e una questione di "prestigio"....o pubblicità.
E se "nemici" non ne hai e di "prestigio" puoi fare a meno....

Sì, la Juventus non è certo una fonte elevata di guadagni e penso che nei due anni del Covid le perdite siano state pesanti.
 
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