Fiat: forte domanda Jeep, Chrysler pensa a aumento produzione
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 30 apr - Per fare fronte alla crescente domanda di Jeep Grand Cherokee Chrysler Group, parte del Gruppo Fiat, pensa di velocizzare l'introduzione di un terzo turno di lavoro nello stabilimento di assemblaggio di Jefferson North a Detroit (era in calendario per l'anno prossimo, sara' anticipato a novembre). Per lo stesso motivo, come riporta il Wall Street Journal, Chrysler cancellera' in alcune fabbriche anche la consueta chiusura estiva di due settimane (solitamente lo stop e' usato per sostituire macchinari e preparare la produzione per i modelli nuovi). Tra le fabbriche che non chiuderanno c'e' appunto Jefferson North, dove e' costruita la Dodge Durango e dove saranno prodotti anche una versione diesel della Jeep Grand Cherokee e, a partire dall'anno prossimo, il Suv Maserati. Inoltre, come ha fatto sapere l'amministratore delegato di Chrysler e Fiat Sergio Marchionne, per la prima volta in 87 anni di storia, Chrysler sara' presente in centro a Detroit: le attivita' che si trovano ora al Great Lakes Business Center di Auburn Hills saranno spostate al Dime Building, palazzo per uffici di 23 piani che sara' ribattezzato Chrysler House.
Mentre Arese resta lì a marcire Chrysler per la prima volta dopo 87 anni torna a stabilirsi a Detroit in un palazzo da 23 piani ribattezzato Chrysler House. In Usa il cassone 300C vende da solo quanto tutta la triade tedesca di segmento E producendo ricchezza mentre in Italia e in Europa è solo un cassone; la scatoletta 500 con un modello coupè e uno cabrio (si fa per dire perchè si tratta di una normale 500 con tetto apribile allungato) tallona ormai da vicino la magnifica Mini che di modelli ne ha 4 ma già da un po in Canada viene surclassata dalla Fiat, qui da noi invece è solo una scatoletta Fiat.
Ma il futuro non è a tinte fosche nè per Fiat nè per Alfa, nonostante i primi nemici il Gruppone se li ritrovi in casa.