FurettoS ha scritto:Perdonami se te lo dico ma non è affatto vero. L'Italia si è bloccata ma non per qualche subdolo e strano complotto ma per operazioni ben note di svalutazione della lira che consentiva di rendere più appetibile il Made in Italy e non più attuabili.
Entrati nel circuito Euro questi giochini non si possono più fare e per stare sul mercato devi avere qualcosa in più oltre che a giocare al ribasso. La differenza è che il nostro sistema-Paese ha perso i pezzi nel corso degli anni quello della Germania (ma solo perchè citato e chiamato in causa poichè non è l'unico) si è rafforzato e nel momento in cui dal lago si è passati al mare loro sono stati capaci di navigarci.
Altra menzogna è sull'impossibilità per l'Italia di essere tedeschi e ti cito un esempio, si chiama Sambonet Paderno Industrie ed ha acquisito da diversi anni la Rosenthal A.G. (prestigioso gruppo tedesco). Quindi non è questione di latitudine ma di mentalità imprenditoriale volta a fare impresa e non solo finanza.
Se si pensa che STMicroelettronics è un colosso italo-francese leader nella produzione nel campo dell'elettronica e che nel mondo i prodotti di consumo di tipo elettronico e a marchio italiano sono praticamente sconosciuti fa capire di cosa si parla.![]()
Certo che per stare sul mercato a parita' di prodotto devi essere piu' competitivo.
Sicuramente la forza che il marco aveva nei confronti delle altre monete (e della lira in questo caso) ha reso il prodotto tedesco (a parita' di qualita') meno competitivo ed una lira svalutata ha permesso all'Italia di esportare molto ( a parita' di prodotto).
Le valute comunque erano svalutate o rivalutate dai mercati.
Con l'avvento dell euro certi meccanismi sono decaduti, anzi qualcuno ne ha giovato in maniera considerevole.E non si tratta di ipotesi complottiste, ma di cose reali.
E' interessante ascoltare questa testimonianza che si riferisce agli anni 80.
http://www.youtube.com/watch?v=tnMwvBEpFbM&feature=related
Guarda nessuno afferma l'impossibilita' dell' Italia di essere simile alla Germania nelle competenze o nelle scelte industriali.
Ne si puo' negare che una fetta di industriali italiani abbia preferito speculazioni finanziarie piuttosto che investire nel prodotto, cosa che per altro e' successa anche nella vicenda VW-Porsche.
In cui con speculazioni di scalate e via dicendo si e' creato un flusso di denaro ben maggiore di quanto Porsche aveva guadagnato in un anno producendo vetture.
Ma enfatizzare eccessivamente questa presunta capacita' tutta teutonica di trasformare in ora qualsiasi cosa tocchi, o di lodare questa eccellenza tecnologica, senza avere un quadro di quello che nella storia recente e' avventuo a livello europeo, puo' alimentare una visione troppo sbilanciata della situazione.
Poi non so se questa e' la sede giusta per analizzare questi argomenti.