alkiap ha scritto:In realtà la Mito non è mia, ho preso il primo manuale con auto DPF che avevo a portata (è di un amico)![]()
Scommetto quello che vuoi che il tuo amico, non a caso, non ha problemi col DPF...
alkiap ha scritto:In realtà la Mito non è mia, ho preso il primo manuale con auto DPF che avevo a portata (è di un amico)![]()
mommotti ha scritto:Ho appena mandato un messaggio al caro amico sprovveduto, gli ho consigliato di leggere bene il manuale in merito alla rigenerazione, comportamenti da tenere e se gli indica espressmente di terminare la rigenerazione e se indica che nel caso la si lasci incompleta 6 volte è richiesto intervento del concessionario. Ora vedremo. Se come sospetto il manuale è generico e superficiale può senza problemi mettere in mora il concessionario e diffidarlo ad adempiere entro un certo termine ragionevole. In caso contrario se la piglia in saccoccia.....vi informerò del contenuto esatto del manuale.
hewie ha scritto:Sul volantino di un coltello, c'è scritto "si consiglia di maneggiare con cura", non c'è scritto esplicitamente che ti puoi tagliare...
Nel frullatore, non c'è scritto esplicitamente di non infilarci le dita...
Se vogliamo guardare tutto...![]()
Nohewie ha scritto:alkiap ha scritto:In realtà la Mito non è mia, ho preso il primo manuale con auto DPF che avevo a portata (è di un amico)![]()
Scommetto quello che vuoi che il tuo amico, non a caso, non ha problemi col DPF...![]()
Primo, il discorso dell'acquisto senza badare all'uso non sta in cielo nè in terra. Il buon funzionamento di un veicolo compete al costruttore e al venditore, che te lo vende per funzionante a dovere e non come veicolo da portare a spasso come il cane per fargli fare pipì. Una volta si richiedeva all'utilizzatore cura e attenzione nell'adoperare i veicoli consone alle varie tipologie di motore, il diesel andava scaldato, non andava preso per gli stop and go... Ma quell'epoca è passata da un pezzo, da tempo le auto non si scelgono più in base al percorso prevalente (a parte fuoristrada etc..) perchè si da per scontato che qualsiasi auto sia in grado di affrontare l'utilizzo comune (e l'urbano è considerato uso comune) senza creare dei problemi. L'auto è un bene di consumo di grande diffusione, non un oggetto delicato da mettere in mano solo a gente informata e competente come negli anni 60 perchè il suo utilizzo, per ragioni tecniche, era complesso... Se quindi un diesel con filtro da rogne perchè viene usato in ciclo urbano, non è un problema di chi l'ha comprato ma di chi non è stato in grado di costruirlo in modo da non creare problemi per quel tipo di utilizzo, o in seconda analisi, di chi l'ha venduto per adeguato all'uso comune.hewie ha scritto:Luigi_82 ha scritto:Oibò, ancora gente che compra l'auto senza badare all'uso che ne deve fare?
Anche questo è vero...purtroppo...
Oltretutto non capisco il titolo accusatorio contro Fiat: vale lo stesso per tutti i marchi!
alkiap ha scritto:Il CCDPF riduce molto i problemi, ma qualcuno sfortunato c'è ancora
mommotti ha scritto:Uhm....CCDPF = close to collector?
mommotti ha scritto:hewie ha scritto:Sul volantino di un coltello, c'è scritto "si consiglia di maneggiare con cura", non c'è scritto esplicitamente che ti puoi tagliare...
Nel frullatore, non c'è scritto esplicitamente di non infilarci le dita...
Se vogliamo guardare tutto...![]()
Banale, l'auto l'ha pagata 17000 mila euro non spiccioli e l'uso in città è uso normale non particolare. Mettere le dita nel frullatore sarebbe si particolare. Non credo che un giudici metta sullo stesso piano l'uso in città di un'auto e infilare le dita nel frullatore per valutare la responsabilità patrimoniale di un eventuale danno![]()
stratoszero ha scritto:mommotti ha scritto:Uhm....CCDPF = close to collector?
Close-coupled
modus72 ha scritto:Primo, il discorso dell'acquisto senza badare all'uso non sta in cielo nè in terra. Il buon funzionamento di un veicolo compete al costruttore e al venditore, che te lo vende per funzionante a dovere e non come veicolo da portare a spasso come il cane per fargli fare pipì. Una volta si richiedeva all'utilizzatore cura e attenzione nell'adoperare i veicoli consone alle varie tipologie di motore, il diesel andava scaldato, non andava preso per gli stop and go... Ma quell'epoca è passata da un pezzo, da tempo le auto non si scelgono più in base al percorso prevalente (a parte fuoristrada etc..) perchè si da per scontato che qualsiasi auto sia in grado di affrontare l'utilizzo comune (e l'urbano è considerato uso comune) senza creare dei problemi. L'auto è un bene di consumo di grande diffusione, non un oggetto delicato da mettere in mano solo a gente informata e competente come negli anni 60 perchè il suo utilizzo, per ragioni tecniche, era complesso... Se quindi un diesel con filtro da rogne perchè viene usato in ciclo urbano, non è un problema di chi l'ha comprato ma di chi non è stato in grado di costruirlo in modo da non creare problemi per quel tipo di utilizzo, o in seconda analisi, di chi l'ha venduto come adeguato all'uso comune.hewie ha scritto:Luigi_82 ha scritto:Oibò, ancora gente che compra l'auto senza badare all'uso che ne deve fare?
Anche questo è vero...purtroppo...
Oltretutto non capisco il titolo accusatorio contro Fiat: vale lo stesso per tutti i marchi!
Anche perchè non è da escludere che un utente prenda un diesel con filtro per guidarlo su percorsi scorrevoli e poi, per i casi della vita, sia costretto a cambiare tipologia di percorso... Cosa deve fare, cambiare auto perchè scopre che non è più adatta? Nel 2011? Scherziamo?
Secondo, non è vero che la cosa vale per tutti i marchi: chi ha investito prima degli altri nella ricerca su questi filtri e, soprattutto, chi ha deciso di dotare le proprie auto di sistemi di rigenerazione più costosi al fine di renderli più efficaci, ha creato ben meno problemi ai propri utenti che hanno usato le auto in tipologie di percorso critiche per le rigenerazioni, quindi anche qui andiam piano a far di tutta l'erba un fascio... Fiat ora ha sistemato le cose in maniera accettabile, non siamo ancora alla totale trasparenza ma rispetto ai primi impianti i passi in avanti sono enormi e l'utilizzo comune è garantito.
modus72 ha scritto:stratoszero ha scritto:mommotti ha scritto:Uhm....CCDPF = close to collector?
Close-coupled
... che in inglese significa pressapoco accoppiato vicino...
In pratica, a ridottissima distanza fra loro, vi sono le valvole di scarico, la girante del turbocompressore, il catalizzatore ed infine il filtro; in particolare cat e filtro sono inseriti nello stesso contenitore. In questo modo non si dà tempo al gas di scarico di perdere calore per dispersione lungo le condutture e per perdita di pressione, inoltre lo stesso catalizzatore contribuisce ad innalzare la temperatura.
Chi ha quei motori ha molte meno rogne, ma finchè le post-iniezioni vengono fatte tramite gli iniettori della testata, un certo inquinamento dell'olio motore avverrà sempre. Non a caso chi ha i 1.3mj da 95cv sulla 500 e li usa intensamente in ciclo urbano è ancora lontano dall'eseguire i tagliandi ogni 30000km promessi dalla casa, attestandosi sui 18-20000km; che va benissimo, intendiamoci, ed è comunque un grosso passo avanti rispetto ai 5-8000km di chi utilizza il 75cv sugli stessi percorsi, ma è per dire che il dpf in questa configurazione ancora non è totalmente trasparente all'utilizzo.hewie ha scritto:modus72 ha scritto:stratoszero ha scritto:mommotti ha scritto:Uhm....CCDPF = close to collector?
Close-coupled
... che in inglese significa pressapoco accoppiato vicino...
In pratica, a ridottissima distanza fra loro, vi sono le valvole di scarico, la girante del turbocompressore, il catalizzatore ed infine il filtro; in particolare cat e filtro sono inseriti nello stesso contenitore. In questo modo non si dà tempo al gas di scarico di perdere calore per dispersione lungo le condutture e per perdita di pressione, inoltre lo stesso catalizzatore contribuisce ad innalzare la temperatura.
...più le post iniezioni! (due sui mj2)...
Non a caso chi ha quei motori non ha più avuto noie coi DPF. Ho visto anche clienti fare 10000km all'anno in urbano senza problemi.
modus72 ha scritto:Chi ha quei motori ha molte meno rogne, ma finchè le post-iniezioni vengono fatte tramite gli iniettori della testata, un certo inquinamento dell'olio motore avverrà sempre. Non a caso chi ha i 1.3mj da 95cv sulla 500 e li usa intensamente in ciclo urbano è ancora lontano dall'eseguire i tagliandi ogni 30000km promessi dalla casa, attestandosi sui 18-20000km; che va benissimo, intendiamoci, ed è comunque un grosso passo avanti rispetto ai 5-8000km di chi utilizza il 75cv sugli stessi percorsi, ma è per dire che il dpf in questa configurazione ancora non è totalmente trasparente all'utilizzo.hewie ha scritto:modus72 ha scritto:stratoszero ha scritto:mommotti ha scritto:Uhm....CCDPF = close to collector?
Close-coupled
... che in inglese significa pressapoco accoppiato vicino...
In pratica, a ridottissima distanza fra loro, vi sono le valvole di scarico, la girante del turbocompressore, il catalizzatore ed infine il filtro; in particolare cat e filtro sono inseriti nello stesso contenitore. In questo modo non si dà tempo al gas di scarico di perdere calore per dispersione lungo le condutture e per perdita di pressione, inoltre lo stesso catalizzatore contribuisce ad innalzare la temperatura.
...più le post iniezioni! (due sui mj2)...
Non a caso chi ha quei motori non ha più avuto noie coi DPF. Ho visto anche clienti fare 10000km all'anno in urbano senza problemi.
Nervermore80, che ha il 165cv, si è fermato a 20000km o giù di lì, insomma dipende sempre dal tipo di percorso prevalente...hewie ha scritto:Vero sul 1.3mj 95cv, qualcuno arriva a 20000...
Sui 1.6 e 2.0 mj2 i clienti arrivano tranquilli anche a 35000.
Mi pare che rispetto a prima...ci siamo!
Mio padre, non credo arrivi ai 10000 annui. Semplicemente gli piace l'erogazione del td...hewie ha scritto:Poi, se qualcuno pensa ancora di poter comprare il ds per fare 5000 km l'anno...![]()
Kentauros - 25 giorni fa
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