vecchioAlfista ha scritto:
forse io avrò un idea molto "classista" ed elitaria dell'auto, ma non credevo si potesse essere anche fiattari.
Mi spiego: un conto è venerare l'oggetto e la casa Ferrari, un conto è essere Alfisti ed amare la bella meccanica delle competizioni espressa sulle auto di tutti i giorni, un conto è amare l'esclusività e la raffinatezza sportiva (quando c'era) di Lancia.
Ma della fiat, e della sua essenza di semplice mezzo di locomozione fine a se stesso, che cosa dovrei amare? Quale filosofia, quale sunto della bella meccanica e dell'italianità dovrei estrarre da una storia di 127, Duna, Ritmo e Regata?
E per quale motivo dovrei sentirmi orgoglioso dell'attuale gamma Alfa, che tecnicamente e concettualmente rappresenta solo l'evoluzione dei modelli sopra citati?
Ogni tanto capita di imbattersi su persone di notevole spessore ..
hai fatto un sunto incredibilmente preciso e dettagliato sullo "spirito AlfaRomeo" che si respira in questo Forum (e che esiste solo in questo ..)
Io avevo aperto mesi fà un Topic "storico" (Coppa Schneider) che avrebbe voluto poi andare a parare - dopo una purtroppo lunghetta narrazione - proprio su Fiat e AlfaRomeo e su come l'una abbia influenzato l'altra, nel corso degli ultimi 100 e passa anni. Basti pensare alla Scuola di volo di Guidonia, con al sua "Direzione Superiore Studi ed Esperienze" nella quale confluirono il meglio del meglio della Fisica, Chimica, Ingegneria Aeronautica e Navale, nonchè di quella Strategica - Bellica.
Era considerata (anzi .. lo fù dopo) la Cape Canaveral italiana, che ovviamente nascerà parecchio dopo, e costituiva - all'epoca - una assoluta novità mondiale: c'era persino una galleria del vento .. ed in tutta Europa ce n'erano solo due !!
Ecco, dicevo, Fiat in tutto ciò fece la parte del leone .. al contrario di AlfaRomeo, che a Guidonia non ci mise manco piede.
Fiat, ai suoi inizi, non era certo 'sta schifezza che si ritrova ad essere adesso:
era all'avanguardia, soprattutto come motori (vedasi il Macchi 72 e relativo Record, tutt'ora imbattuto) ma - stringendo moltissimo - ha sempre considerato AlfaRomeo come una "consorella" da sfruttare e da tenere legata ad un paletto, forse per il timore profondamente radicato che potesse alzare la testa a far vedere ( come ha effett. fatto Nuvolari ed altri eroi ) di che stoffa è fatta.
E arriviamo ad oggi: non voglio neanche entrare nel merito della questione!
Credo basti avere almeno anta anni per capire benissimo la situazione attuale.
Io ne sono convintissimo: è
nella Storia che AlfaRomeo trova la sua
forza e - in definitiva - la sua
ricchezza !!
(Ed è proprio per il suo incredibile passato che riesce ancora a vivere ..)
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