Tornando al discorso del prodotto e della sua importanza,in certi casi maggiore rispetto alla capacità del venditore,a me sembra che più il prodotto è vago,e quindi difficile da valutare per il cliente,più al venditore sia richiesto di essere convincente,a volte anche in maniera non del tutto trasparente.
In particolare quando si tratta di vendere contratti per forniture energetiche io penso che per il cliente sia molto difficile capire se passando a un fornitore diverso risparmierà o meno,ci sono tanti costi variabili oltre alla componente energia.
Mi viene da pensare che il venditore debba essere particolarmente fantasioso per convincere il cliente.
Stamattina mentre ero sul lavoro ho ricevuto una chiamata ed era un call center che proponeva contratti per la fornitura dell'acqua.
Ho detto due volte che non mi interessava ma l'operatrice/venditrice non mollava,diceva di avere delle informazioni importanti da darmi.
Sono stato un po' cattivo e ho detto che stavo lavorando e suggerivo di fare altrettanto.
Mi sono sentito un po' in colpa,anche se ho conosciuto qualche venditore che lavorava nei call center e non erano persone disperate ma piuttosto persone che preferivano prendere dei nomi piuttosto che fare un lavoro più faticoso.
Penso che anche se si parla sempre di vendita chi lavora trattando faccia a faccia col cliente ricopra un ruolo molto diverso,rappresentando un'azienda come diceva rosberg.
Mentre chi vende per telefono cambia articolo ogni settimana,non rappresenta le aziende ne ha un portfolio clienti,è un mercenario in un certo senso a cui viene dato un copione da leggere.
Queste forme di vendita non mi ispirano fiducia e penso che prima o poi spariranno.
Guarda, a parer mio hai fatto più che bene..io credo che al telefono non si debba vendere nulla...il settore call center (che ho fatto anche io) dovrebbe limitarsi solo a una presa appuntamenti, ovvero suscitare l'interesse, e quello facevo prima nel settore dei prestiti. Poi dato che ero molto bravo, mi hanno messo a fare il consulente, dopo un breve corso sulla cessione del quinto. Dalla mia parte ho sempre avuto una buona parlantina, ma so sempre stato na persona tutta d'un pezzo a livello morale, in questo lavoro l'ho dovuta abbandonare.
Ovvero, ho dovuto imparare a fare anche io un po' il "mariuolo", mi spiace dirlo ma è cosi..e di carattere non mi apparteneva proprio (sono figlio di un militare, pensate un po' che educazione abbia), ma è un lavoro che ti cambia da dentro...
ad esempio, il preventivo preciso di quanto il cliente va a prendere di liquidità cerco di non comunicarlo fin quando non ho tutta la documentazione firmata che mi permette di istruire subito la pratica e, in un certo senso, un minimo, di vincolarlo. Se il cliente non mi chiede una copia del contratto quando firma, io di mia spontanea volontà non la fornisco.
Però ci sono dei limiti che non supero, ma tanti colleghi si. Esempio, una volta, volevano farmi vincolare un cliente che voleva i soldi subito, promettendogli subito un acconto, che per la peculiare fattispecie di quella pratica, sapevo gia che non sarebbe stato possibile darglielo, ma intanto te lo "palleggiavi". Ho detto no, il responsabile ha detto "c'abbiamo il buon samaritano qua", e ste battute le fanno spesso, ma dato che i risultati li porto comunque, non mi mandano via. Ma parliamo di ambienti in cui, quando si presenta un disperato che magari ti racconta anche una storia molto triste (tipo che i soldi gli servono per pagare cure mediche per brutte malattie della moglie) il consulente medio si sfrega le mani, e dice "questo ce lo facciamo al sughetto".
Ripeto, qualsiasi cosa si venda, per me resta un settore di merda.