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diventare venditore

Pagina 38 Qr settembre
 

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A me ci son stati venditori che mi han fatto scappare, altri che mi han fatto prendere qualcosina in piu', non sempre i clienti entrano con un'idea ed escono con la stessa
 
Il problema è che Brescia non abbonda di offerte e quelle pochissime che ci sono vogliono l'esperienza,molti hanno l'organico pieno e tutti gli altri non rispondono...io non capisco questa arte del non rispondere,,,,
 
Vorrei aiutarti ,provo a chiedere a un amico di una grande concessionaria Mb.
Ti faccio sapere qua;)
 
Ciao Mattia! Allora, visto che tutti ti appoggiano, mi permetto io di farti fare un "sano bagno di realismo", da persona che ha fatto tale professione, peraltro proprio quando avevo circa la tua età, e che ha svolto tale lavoro per cinque anni. Oggi, faccio tutt'altro mestiere.

Dunque, cominciamo dall'inizio, leggendo via via senza quotare. Anzitutto i quaranta curriculum: dammi retta, se ti interessa preparane anche cinquanta, distribuisci, magari in tanti casi fai fatica inutile, perché due concessionarie diverse magari sono del solito imprenditore, magari in tanti casi li "volano" nel cestino, magari qualche volta qualcuno li tiene e poi li usa. Nessuno ti assicura che, distribuiti i curriculum oggi, domani ti chiamano; ora la memoria non mi aiuta tantissimo, ma se non sbaglio quando cominciai io passò davvero qualche mese tra aver distribuito il curriculum ed essere richiamato; altri ti chiamano e poi magari non ti "assumono" (scritto tra virgolette, perché magari ti prendono come agente di commercio a provvigione, ma inteso come dire che non ti fanno entrare in squadra), poi magari trovi quello giusto che ti prende. A me, per esempio, pareva che uno mi dovesse assumere in due giorni, e non proprio per vendere in concessionaria, e invece niente, un altro mi ha poi assunto, e dopo qualche mese invece me ne andai per un'altra concessionaria dove ho lavorato quasi tutta la carriera da venditore, lavorando come agente di commercio e non a busta paga, dove invece fui presentato da un meccanico che conosceva il titolare, e dove comunque avevo portato il curriculum quando le girai tutte. A volte, magari, qualche conoscenza ti apre le porte. Per cui, se sei motivato non demordere e non ti abbattere.

Riguardo al mestiere, posso smentire tranquillamente (per lo meno per la mia esperienza, poi se negli ultimi dieci anni dove ho fatto altro è cambiato il mondo magari mi sbaglio, ma non credo...) chi ti dice che il mestiere è anacronistico, che sei una specie di "valletto" a disposizione di chi entra, o che il venditore serve solo quei dieci minuti prima della consegna della macchina per spiegarti come si mettono le frecce o come si regola il climatizzatore. Il venditore serve eccome, è il centro della trattativa, e spesso fa la differenza. Chi pensa, infatti, che tutti gli acquirenti di un'auto vadano in concessionaria col foglio della configurazione fatta su internet, acquistino "a pappagallo" o abbiano le idee chiare, si sbagliano. Per un cliente del genere, che è il sogno o quasi di ogni venditore (perché spesso è un contratto già firmato, anche se magari è una noia perché ti romperà le scatole all'inverosimile...), ce ne sono tanti che entrano perché, buttiamone una, il cliente è il genitore che compra la prima auto al figlio, e magari non va, dico per dire, alla Ford a colpo sicuro per la Fiesta, ma magari, vista quella, poi guarda la Punto, la Clio, la Polo e via dicendo. Qua il venditore serve eccome....serve a capire come farsi il cliente, se quello vuole il risparmio ad ogni costo o se ha motivazioni diverse, ed allora lì scavi....quando uno si fa la casa e sceglie le mattonelle di cucina, va solo da quello che meno gli fa spendere, oppure magari cerca? Uguale per l'auto....quelli a cui dell'auto non frega più di tanto, sono molti più degli altri, magari entrano in concessionaria con l'idea del crossover, e poco gli interessa se alla fine guideranno una Kadjar, una 500X o una 3008, quando escono di lì hanno la macchina alta, confortevole, con cui salgono bene sui marciapiedi. Qua si vede il venditore....perché magari, la Kadjar alla fine può darsi costi qualche centinaia di Euro meno, ma il bravo venditore è quello che convince l'indeciso a spendere di più per la 500X o la 3008 (ovviamente dico a caso). Altro fatto secondo me da non sottovalutare, quando si parla di venditore, dovendone descrivere la figura professionale, è quando si parla di usato: sia perché lo si deve ritirare, sia perché lo si deve rivendere. Un valletto apre Eurotax, un venditore vede la macchina, valuta che fine può fare, fa il prezzo e talvolta la differenza significa soldoni per la concessionaria, per cui attenzione quando lo definiamo come "anacronistico".

Che tu sia informatissimo e competente in fatto di auto, poi, senz'altro giova, ma ricorda che il venditore con la V maiuscola è quello che, nelle barzellette, vende al Maresciallo l'orologio a cucù ed anche due sacchi di mangime per l'uccellino, per cui alla fine una cosa da sottolineare sempre è che quando si vuol andare a fare il venditore di auto in una concessionaria, l'ultima cosa da pensare è "sono bravo perché sono appassionato", oppure "il signor Rossi comprerà l'auto da me perché gli so spiegare come funziona l'ESP"...non è così, nella maniera più assoluta. Per fare un esempio, io appassionato, posso giudicare secondo me qual'è la miglior marca del mondo e quale la peggiore...porto un esempio assurdo per non creare polemiche: se per me le Ferrari sono dei rottami, se mi assume una concessionaria Ferrari io devo essere pienamente convinto di vendere un prodotto super, perché se così non fosse, il cliente non compra. Ed allora, sempre a proposito di esempi assurdi, chissenefrega se la 488 è solo due posti, meglio così perché almeno non hai quello seduto dietro che ti pianta i ginocchi nella schiena, non so se mi spiego. Per cui, ancor prima di essere un buon appassionato di auto, conta saper entrare in sintonia con la gente e convincerla.
 
Infine, vorrei sottolinearti un'altra cosa che, leggendo la discussione, temo tu abbia molto sottovalutato. Poi, magari la mia considerazione è sbagliata perché per te non è un problema, ma per me, ad un certo punto, è diventata un peso, quindi merita parlarne. Per esempio, parli del fatto che non ti pesa lavorare il sabato fino alle 18/19, e magari è il meno, anche se, va detto, che quando arriverai alle 19 di sabato sera, mentre la maggior parte del mondo se la cava lavorando 40 ore, tu sarai già alla 48esima, perché tutti gli altri giorni le concessionarie sono aperte. Poi, per carità, se sei agente di commercio a provvigione il tuo titolare non ti negherà mai di stare a casa un mercoledì, per dire un giorno a caso, però se proprio quel mercoledì entra il cliente che avevi "balzellato" per un mese e vuol firmare il contratto, la provvigione se la becca il tuo vicino di scrivania, o magari, se proprio ti va bene, fate a metà. Mentre invece, se sei assunto, come da me era solo il responsabile vendite, ci sta che magari le famose "otto ore di straordinario" non appaiono mai in busta paga, perché sono un costo, e le concessionarie, penso di non raccontarti nulla di nuovo, non navigano nell'oro e cercano di fare margini ovunque. Nella mia, il capovendite il sabato "lavorava gratis". Però la settimana è composta da sette giorni, c'è anche la domenica...dove anche Dio, è noto, si riposò, ma Dio di lavoro creava il Cielo e la Terra, tu fai il Venditore, e se il direttore marketing della marca che vendi decide che, mentre lui sta al mare con la famiglia, tu venditore e tutti i tuoi colleghi delle altre concessionarie state aperti, state aperti. Forse ora, detta così, ti pare roba da poco, ma fidati, non lo è. Nel mio primo anno da venditore, di domeniche aperte ne feci solo due, dove in entrambe si presentava un modello appena uscito sul mercato. Nel mio ultimo anno da venditore, cinque anni più tardi, di domeniche aperte se ne facevano sempre due, ma al mese, e mentre in quel giorno i tuoi amici o la tua ragazza (hai vent'anni, se non ho letto male) sono fuori a divertirsi, pranzano in famiglia, vanno allo stadio o a fare qualsiasi altra cosa, tu sei a lavorare, ça va sans dire gratis, e su 10 clienti che entrano, 9,8 ti fanno perdere tempo, perché magari non sanno che altro fare, perché sono usciti dal cinema, perché devono trovare l'ora di cena e via dicendo. All'inizio ti pare nulla, alla fine ti pesa. Ti potrei raccontare di una domenica di porte aperte a giugno, credo la seconda o addirittura la terza del mese, dove in quei periodi stavamo chiusi anche il sabato pomeriggio perché la gente spesso va al mare, in cui si doveva presentare un modello importante, non faccio nomi, di cui tuttora se ne vedono molte per strada, si tratta di un'auto piccola e carina, per cui di larga diffusione. Bene, la mia concessionaria aveva la sede principale e la succursale, dove lavoravo io, quindi due saloni; ovviamente poi, spesso chi viene si aspetta di provare l'auto su strada. Però la Casa, per il lancio commerciale, incappò in un enorme inghippo logistico per cui a tutte le concessionarie arrivò UNA SOLA VETTURA. Ti lascio immaginare come fossi contento a vedere la gente entrare e sentirmi dire "ma che state aperti a fare se l'auto non ce l'avete in esposizione?". Pensaci Mattia, sembrano sciocchezze ma non lo sono.

Infine, il quibus. In concessionaria devi produrre, produrre e produrre. Se non produci, sei un peso, per cui, se sei a busta paga, se non è a mezzogiorno, alle due ti fanno fuori, se sei agente di commercio, ti fai fuori da solo, perché non incassi le provvigioni, ma comunque paghi INPS, IVA, IRPEF e via dicendo, senza considerare tutte le altre complicanze del caso. Ed oltre a questo, il lavoro è ondivago....c'è gennaio, dove vendi tantissimo, e c'è agosto, dove non vendi niente. Tienilo presente, perché poi magari può darsi tu debba fare delle spese e magari non è facile....ci sta che per quanto bravo tu possa essere il mercato va in crisi e non si vende, la Casa per cui lavori faccia una serie di aborti uno dietro l'altro per cui dovete stare fuori dalla porta della concessionaria e prendere la gente di peso per portarla dentro, altrimenti da sola non ci viene, e questo sta tutto sulle spalle tue.

Penso di essere stato abbastanza esauriente...se hai domande, chiedi pure e se posso, sarò lieto di risponderti. Come avrai capito, il lavoro non è tutto rose e fiori, quello ci tenevo a fartelo capire, perché spesso quando si pensa a questo mestiere si vedono solo i lati positivi, ma ci sono pure quelli negativi, e non sono pochi, ma se pensi possa essere la tua strada e ne sei convinto, non temere, provaci, in bocca al lupo!
P.s. scusate la unghezza,
 
Scusatemi per il "lei" ma quando non conosco qualcuno vado in automatico.
Detto ciò vorrei ringraziare ml14 per la esauriente spiegazione hai veramente spiegato tutto mi sono ritrovato come pensiero in tutto e sinceramente ho messo in conto questi imprevisti poi penso che sarei sempre in tempo a cambiare ma senza provare non so se tengo... poi ti volevo chiedere se all'inizio del tuo percorso sei stato accompagnato o ti hanno gettato in pasto ai leoni?
 
per @ml14

Quando ho sostituito l'auto avrei voluto che ritirassero l'usato, di 3 anni, ebbene in almeno 6 concessionarie il venditore/valletto non ha alzato il sedere dalla scrivania, consultando Eurotax per propormi la cifra SENZA voler vedere l'auto.

Non metto in dubbio che esistano le eccezioni, ma ti assicuro che la norma è di venditori svogliati, che quasi ti fanno un piacere per farti vedere l'auto e farti un preventivo, sarò stato sfortunato.

Hai comunque bene illustrato a cosa andrebbe incontro il nostro futuro venditore, e gli faccio i migliori auguri.
 
Mah, io non incontrai tutte queste difficoltà.... o_O
Era qualche anno fa, avevo solo 22 anni e zero (ma proprio ZERO) esperienza.
Mi capitò tra le mani un giornaletto di annunci di macchine, quindi per caso notai che una concessionaria, moooolto nota in zona (punto di riferimento anche di VIP), nell'angolino della propria pagina, pubblicò l'annuncio di ricerca "venditori esperti".
"Esperti"........ok, ma mi buttai lo stesso.
Fui chiamato per il colloquio, e alla fine, tra tantiiiiiiiissiiiiiimi, fui scelto proprio io con zero esperienza, perchè:
- Fui l'unico con la forma rispettosa di giacca, cravatta e pantaloni lunghi
- Ero quasi l'unico ad avere lingua sciolta (che non significa parlare tanto, ma parlare "bene")
- Prima di andarmene mi venne spontaneo dire al big boss: "Sul parabrezza di quella Mini là fuori, faccia correggere: si scrive Affarone, non Offarone. E farei lavare la Cayman qui accanto, è inaccettabile che sia ricoperta di sabbia.". Dissi queste cose, gentilmente e con sincero disinteresse...fu davvero puro altruismo, perchè per tutto il resto, in fondo a me stesso, non mi aspettavo niente, non mi aspettavo affatto interesse nei miei riguardi, a causa dell'assenza di esperienza.
Evidentemente, però, il boss interpretò quell'ingenuo e franco suggerimento come un segno di attenzione e di cura per la sua stessa concessionaria......e così il giorno dopo................ebbi ufficio, biglietti da visita, telefono e, soprattutto, tutti i colleghi obbligati, senza se e senza ma, ad insegnarmi tutto del mestiere.
 
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