Il traffico ideale...
Ognuno usi la metafora che preferisce:
"come un'orchestra", dove tutti suonano intonati e a tempo...
"come un balletto", dove tutti insieme fanno gli stessi passi, e si muovono come un corpo unico perfettamente coordinato...
"come un ingranaggio", oliato e scorrevole, i cui denti si susseguono con precisione e senza inceppamenti, tutti alla stessa distanza e stessa velocità...
Purtroppo il CdS da questo punto di vista è un po' carente.
Quando si parla di "distanze", sembra che il fine unico sia evitare il tamponamento di chi ci precede....
e possiamo avere solo un laconico
In realtà, la giusta distanza serve anche ad altre cose, ed è una condizione necessaria al funzionamento di un traffico efficiente.
Che poi un traffico efficiente, logico e regolare diventa anche più ordinato e prevedibile, e quindi anche più sicuro, è un vantaggio non secondario, e che estende il nosro ruolo...
non solo nei confronti di chi ci precede, ma anche nei confronti di chi ci segue. Mi spiego con gli esempi.
- Immettersi in una superstrada, o in una tangenziale....
C'è questa cosa che si chiama "corsia di accelerazione"
(dotata di un cartello "dare precedenza"... = rallentare e all'occorrenza fermarsi... accelero o rallento? Quando e dove?
Sarebbe da definire meglio...)(ci tornerò).
E' chiaro che il flusso principale deve avere la sua PRIORITA' ...
ma, stabilito che, lo scopo della corsia di accelerazione è proprio quello di evitare di trovarsi fra i piedi veicoli che entrano troppo lentamente...bisogna definire meglio le cose.
Sarà pure importante che chi si immette non ci venga addosso,
ma è certamente altrettanto importante che, sempre chi si immette,
possa sempre contare di trovare LA GIUSTA DISTANZA fra i veicoli, in modo da potersi immettere senza difficoltà. (tornerò...)
In altre parole: se proprio in corrispondenza di una immissione, non viene continamente monitorato, verificato (...e sanzionato) il rispetto delle distanze; se chi deve immettersi troverà un "muro" di veicoli uno attaccato all'altro, che non lo lasciano passare, diventerà difficile interpretare l'uso dell' "accelerazione" di cui il nome di tale tratto di corsia....
- restringimento di carreggiata
(lavori, incidenti, ecc ecc. su strade a due corsie per senso di marcia).
Come già accennato :
se tutti procedono ordinatamente, se si fa uno per parte uno alla volta, e se si tengono le giuste distanze, fra confluire due corsie in una sola avviene in modo fluido, efficiente e veloce.
Ma se invece non si rispettano le distanze, bastano pochi elementi di disturbo che vogliono passare avanti, che poi per immettersi costringeranno il traffico della colonna a rallentare e fermarsi continuamente... si avrà un crollo della velocità media, e un ingorgo smisurato rispetto alla consistenza dell'ostacolo.
- code (spesso...purtroppo semplicemente causate da quanto sopra descritto)...
Si potrebbe stare meglio tutti utilizzando un po' di distanza per rendere l'andatura regolare...
per non dire che quando si va talmente piano da non giustificare di tenere un motore acceso, si potrebbe benissimo spegnere e stare fermi, fino al raggiungimento di une certa distanza stabilita
(1 km si fa in 1 minuto... !!!)
...e anche qui, il CdS, proprio NON ne fa menzione...
- rotatorie
potrebbero essere molto più efficienti, se fossero percorse a una velocità stablita, con i veicoli a una distanza stabilita, e di conseguenza una andatura omogenea anche nei rami di immissione, entrando sempre nell'anello in movimento e non partendo da fermo... (quando c'è coda)...
quasi come una piccola corsia di accelerazione.
E' chiaro che tutto funziona se tutti RISPETTANO LA FILA ...
e fionchè non verranno asnzionati i comportamenti scorretti c'è poco da sperare sulla buona volontà dei singoli individui...
Come detto ancora, le distanze sono espressione della correttezza degli altri.
La tendenza generale è purtroppo quella di tenere distanze INSUFFICIENTI per difesa, e se si potesse contare su un controllo dei sorpassi scorretti,
automaticamente le distanze respireranno, e la sicurezza migliorerà moltissimo.
CHIEDIAMOLO !!!
Ognuno usi la metafora che preferisce:
"come un'orchestra", dove tutti suonano intonati e a tempo...
"come un balletto", dove tutti insieme fanno gli stessi passi, e si muovono come un corpo unico perfettamente coordinato...
"come un ingranaggio", oliato e scorrevole, i cui denti si susseguono con precisione e senza inceppamenti, tutti alla stessa distanza e stessa velocità...
Purtroppo il CdS da questo punto di vista è un po' carente.
Quando si parla di "distanze", sembra che il fine unico sia evitare il tamponamento di chi ci precede....
e possiamo avere solo un laconico
Veramente scarsino ... !Art. 149. Distanza di sicurezza tra veicoli.
1. Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
In realtà, la giusta distanza serve anche ad altre cose, ed è una condizione necessaria al funzionamento di un traffico efficiente.
Che poi un traffico efficiente, logico e regolare diventa anche più ordinato e prevedibile, e quindi anche più sicuro, è un vantaggio non secondario, e che estende il nosro ruolo...
non solo nei confronti di chi ci precede, ma anche nei confronti di chi ci segue. Mi spiego con gli esempi.
- Immettersi in una superstrada, o in una tangenziale....
C'è questa cosa che si chiama "corsia di accelerazione"
(dotata di un cartello "dare precedenza"... = rallentare e all'occorrenza fermarsi... accelero o rallento? Quando e dove?
Sarebbe da definire meglio...)(ci tornerò).
E' chiaro che il flusso principale deve avere la sua PRIORITA' ...
ma, stabilito che, lo scopo della corsia di accelerazione è proprio quello di evitare di trovarsi fra i piedi veicoli che entrano troppo lentamente...bisogna definire meglio le cose.
Sarà pure importante che chi si immette non ci venga addosso,
ma è certamente altrettanto importante che, sempre chi si immette,
possa sempre contare di trovare LA GIUSTA DISTANZA fra i veicoli, in modo da potersi immettere senza difficoltà. (tornerò...)
In altre parole: se proprio in corrispondenza di una immissione, non viene continamente monitorato, verificato (...e sanzionato) il rispetto delle distanze; se chi deve immettersi troverà un "muro" di veicoli uno attaccato all'altro, che non lo lasciano passare, diventerà difficile interpretare l'uso dell' "accelerazione" di cui il nome di tale tratto di corsia....
- restringimento di carreggiata
(lavori, incidenti, ecc ecc. su strade a due corsie per senso di marcia).
Come già accennato :
se tutti procedono ordinatamente, se si fa uno per parte uno alla volta, e se si tengono le giuste distanze, fra confluire due corsie in una sola avviene in modo fluido, efficiente e veloce.
Ma se invece non si rispettano le distanze, bastano pochi elementi di disturbo che vogliono passare avanti, che poi per immettersi costringeranno il traffico della colonna a rallentare e fermarsi continuamente... si avrà un crollo della velocità media, e un ingorgo smisurato rispetto alla consistenza dell'ostacolo.
- code (spesso...purtroppo semplicemente causate da quanto sopra descritto)...
Si potrebbe stare meglio tutti utilizzando un po' di distanza per rendere l'andatura regolare...
per non dire che quando si va talmente piano da non giustificare di tenere un motore acceso, si potrebbe benissimo spegnere e stare fermi, fino al raggiungimento di une certa distanza stabilita
(1 km si fa in 1 minuto... !!!)
...e anche qui, il CdS, proprio NON ne fa menzione...
- rotatorie
potrebbero essere molto più efficienti, se fossero percorse a una velocità stablita, con i veicoli a una distanza stabilita, e di conseguenza una andatura omogenea anche nei rami di immissione, entrando sempre nell'anello in movimento e non partendo da fermo... (quando c'è coda)...
quasi come una piccola corsia di accelerazione.
E' chiaro che tutto funziona se tutti RISPETTANO LA FILA ...
e fionchè non verranno asnzionati i comportamenti scorretti c'è poco da sperare sulla buona volontà dei singoli individui...
Come detto ancora, le distanze sono espressione della correttezza degli altri.
La tendenza generale è purtroppo quella di tenere distanze INSUFFICIENTI per difesa, e se si potesse contare su un controllo dei sorpassi scorretti,
automaticamente le distanze respireranno, e la sicurezza migliorerà moltissimo.
CHIEDIAMOLO !!!