agricolo
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http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=142424&sez=NORDEST
Non serve neanche dire che chi falsifica un contrassegno per disabili o semplicemente ne abusa è un farabutto cui sarebbe da far attraversare pubblicamente la città a calci in culo.
Vorrei solo far notare la grande conoscenza dell'argomento che dimostra il giornalista e parimenti i commenti di alcuni lettori:
1) Spessisso ad essere autorizzate sono auto di grossa cilindrata, soprattutto Suv e coupé: e questa dove l'ha letta? I pass per disabili seguono la persona, non l'auto, e valgono ovviamente SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se il veicolo è in quel momento a servizio della persona autorizzata. Fregancazzo se l'auto è una citycar, un SUV o una coupè. Io posso accompagnare un disabile con la MIA auto esponendo REGOLARMENTE il SUO contrassegno.
2) Il talloncino consente il parcheggio libero anche al di fuori degli spazi consentiti: vero, ma - giustamente - dove non crea intralcio alla circolazione, ossia in pratica da nessuna parte.
3) Commenti: una signora si scandalizza perchè il contrassegno viene concesso a "persone che camminano benissimo" e ADDIRITTURA ai ciechi!!!!! La signora sa che ci sono patologie che non coinvolgono l'apparato muscoloscheletrico ma rendono ugualmente difficoltosa la deambulazone prolungata? Un cardiopatico, un trapiantato, un asmatico sembrano sanissimi ma se fanno più di 100 metri a piedi o si fermano o schiattano. Per contro, ci sono persone che zoppicano vistosamente ma camminano come maratoneti. Tralascio per carità di patria la bestialità sui ciechi....
PADOVA - Non lo hanno scoperto i vigili urbani. Nessuno è mai andato a chiedergli come mai la sua macchina era tutto il giorno nei posti assegnati ai disabili. No, il furbetto del pass è stato scoperto dalla madre. Una signora settantenne, malata alle gambe, che vive a Cadoneghe e non ha alcun motivo di venire in città, ha preso carta e penna e ha inviato un esposto alla Procura.
La signora accusa il figlio quarantenne di aver falsificato tutto. Non è sua la firma della richiesta del pass disabili presentato al comando dei vigili urbani. Falso in scrittura privata è l?ipotesi d?accusa con la quale il pubblico ministero Sergio Dini ha aperto l?inchiesta con l?esposto della settantenne. Adesso la signora potrà raccontare tutta la vicenda agli investigatori della Squadra di polizia giudiziaria della Procura che la interrogheranno. Evidentemente tra madre e figlio non c?è un grande rapporto affettuoso.
Questo fatto andrà ad alimentare i sospetti del boom di pass disabili in città. In poco più di quattro anni le autorizzazioni Ztl rilasciate ai diversamente abili sono aumentate di oltre il 60 per cento. Un incremento decisamente eccessivo. Nel 2005, prima dell'introduzione dei varchi elettronici, gli autorizzati residenti in città erano 4630, a fine anno erano oltre 7600. In pratica l'incremento è stato di oltre il 63 per cento.
Le auto dei "disabili"? Spesso Suv e coupé. Un sospetto che viene alimentato anche da un'altra circostanza. Spessisso ad essere autorizzate sono auto di grossa cilindrata, soprattutto Suv e coupé, che poi vengono parcheggiate senza troppi riguardi ai bordi delle piazze. Un dubbio che aumenta ulteriormente se si pensa che le macchine con posto residenti in centro storico sono 8.385, mentre le altre con semplice autorizzazione sono appena 1.413. E l'incremento esponenziale dei pass disabili sta creando poi non pochi problemi alla viabilità cittadina. Il talloncino consente il parcheggio libero anche al di fuori degli spazi consentiti.
Non serve neanche dire che chi falsifica un contrassegno per disabili o semplicemente ne abusa è un farabutto cui sarebbe da far attraversare pubblicamente la città a calci in culo.
Vorrei solo far notare la grande conoscenza dell'argomento che dimostra il giornalista e parimenti i commenti di alcuni lettori:
1) Spessisso ad essere autorizzate sono auto di grossa cilindrata, soprattutto Suv e coupé: e questa dove l'ha letta? I pass per disabili seguono la persona, non l'auto, e valgono ovviamente SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se il veicolo è in quel momento a servizio della persona autorizzata. Fregancazzo se l'auto è una citycar, un SUV o una coupè. Io posso accompagnare un disabile con la MIA auto esponendo REGOLARMENTE il SUO contrassegno.
2) Il talloncino consente il parcheggio libero anche al di fuori degli spazi consentiti: vero, ma - giustamente - dove non crea intralcio alla circolazione, ossia in pratica da nessuna parte.
3) Commenti: una signora si scandalizza perchè il contrassegno viene concesso a "persone che camminano benissimo" e ADDIRITTURA ai ciechi!!!!! La signora sa che ci sono patologie che non coinvolgono l'apparato muscoloscheletrico ma rendono ugualmente difficoltosa la deambulazone prolungata? Un cardiopatico, un trapiantato, un asmatico sembrano sanissimi ma se fanno più di 100 metri a piedi o si fermano o schiattano. Per contro, ci sono persone che zoppicano vistosamente ma camminano come maratoneti. Tralascio per carità di patria la bestialità sui ciechi....