DareAvere(exTDI89) ha scritto:Ricordiamoci sempre che la Fiat è un'azienda che per anni è stata foraggiata(a mio avviso anche giustamente a volte e per ragioni compatibili con l'interesse collettivo) dallo Stato con soldi pubblici e anche negli anni recenti è stata aiutata sotto diversi aspetti. E' facile invocare la libertà economica e pretendere di poter chiudere gli impianti poco produttivi dopo che per anni si è beneficiato di aiuti vari. A tal proposito auspico che ci sia un confronto con il governo e che quest'ultimo si impegni per salvaguardare gli impianti siti nelle aree depresse del Paese.
Cosa dovrebbero dire i sindacati, che il loro impianto va chiuso e i dipendenti mandati tutti a casa? I sindacati fanno il loro lavoro.
quello che dici non è del tutto sbagliato, il problema è che "il medico pietoso fa morire l'ammalato": l'assistenzialismo non risolve i problemi, ma li incrementa e ne procrastina la soluzione. è anche la politica di aiuti a volte insensati di cui ha goduto fiat in passato che la ha portata allo sbando dei primi anni di questo decennio.
quello che deve fare e seriamente lo Stato è realizzare davvero infrastrutture utili, non quelle opere inutili che per 40 anni sono state finanziate dalla Cassa del Mezzogiorno e che hanno portato a nulla, se non soldi ai "soliti noti".
A questo punto, se Fiat vuole mollare Termini la molli, a patto che garantisca il posto di lavoro in altre sedi (Pomigliano, Terni) agli operai (meglio il trasloco che la disoccupazione).
La Regione si incameri lo stabilimento e provi a cederlo ad altri costruttori di auto.
Se poi nessuno vorrà prenderlo, allora vorrà dire che il problema non è purtroppo Fiat ma proprio il sistema economico della zona.
ciao