<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Detroit, operai applaudono Marchionne «In Italia sarebbe inimmaginabile» | Il Forum di Quattroruote

Detroit, operai applaudono Marchionne «In Italia sarebbe inimmaginabile»

Trovato in rete sul sito del Corriere della Sera. Leggete o detrattori e poi meditate, meditate gente ....... :

L'amministratore delegato di Fiat-Chrysler ha presentato la nuova Jeep Grand Cherokee: «È il segno della rinascita»

DETROIT - «Purtroppo tutto ciò è inimmaginabile in Italia». Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat-Chrysler, è stato accolto a Detroit a suon di applausi. Non dei manager, ma degli operai dello stabilimento in cui viene prodotta la nuova Jeep Grand Cherokee. Alla domanda se la situazione del mercato automobilistico Usa, e di Chrysler in particolare, possa essere paragonata a quella italiana, Marchionne ha risposto così: «Ma avete visto che reazione abbiamo avuto oggi? Purtroppo tutto ciò è inimmaginabile in Italia».

LA NUOVA JEEP - L'occasione era la presentazione della nuova Grand Cherokee: «È il segno della rinascita di Chrysler - ha detto Marchionne -, rappresenta il meglio: la direzione verso cui stiamo andando nel produrre alta qualità, veicoli a tecnologia avanzata». L'auto sarà sul mercato americano da giugno al prezzo di 30.995 dollari (la Laredo 4x2) e 32.995 dollari (la Laredo 4x4), circa 500 dollari meno del modello attualmente in circolazione.

IN BORSA NEL 2011 - Marchionne ha annunciato che Chrysler tornerà in Borsa, «probabilmente nel 2011». Ha poi precisato di preferire che sia il gruppo General Motors a farsi avanti per primo. Alla presentazione della Grand Cherokee erano presenti, oltre al sindaco di Detroit Dave Bing, tre rappresentanti del mondo politico americano: la governatrice del Michigan Jennifer Granholm e le parlamentari Debbie Stabenow e Carolyn Cheeks Kilpatrick.

Redazione online
21 maggio 2010

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http://www.corriere.it/economia/10_maggio_21/marchionne-chrysler-detroit-applausi-operai_46bbbd38-6512-11df-ab62-00144f02aabe.shtml
 
controilbanditismo ha scritto:
In america non lo conoscono ancora...

Eccolo pronto con la battuta all'italiana, inutile e fuori luogo, capisci perché qui arrancheremo sempre come da 60 anni a questa parte ? Semplice, perché ci sono quelli come te.
 
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
In america non lo conoscono ancora...

Eccolo pronto con la battuta all'italiana, inutile e fuori luogo, capisci perché qui arrancheremo sempre come da 60 anni a questa parte ? Semplice, perché ci sono quelli come te.

La differenza è che negli USA ha evitato che Crysler fallisse e lasciasse a casa tutti, in Italia è visto come quello che vuole chiudere Termini Imerese...
Sono due punti di vista totalmente opposti, da noi lo Stato non avrebbe mai fatto fallire la FIAT, quindi non si è mai avvertito veramente il pericolo di chiusura e...tutti a casa! Semplicemente perchè non sarebbe mai successo.
 
MultiJet150 ha scritto:
....perché qui arrancheremo sempre come da 60 anni a questa parte ? Semplice, perché ci sono quelli come te.
Al solito eh... E' colpa dell'italiano che non applaude e non compra...
Vabbè.
 
Non ho capito per cosa dovrebbero applaudirlo gli operai italiani. Per la cassa integrazione, per il crollo degli ordinativi, per l'uscita di produzione - senza rimpiazzo - di svariati modelli, o per il progressivo spostamento del baricentro produttivo dall'Italia verso l'estero? :?:
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
....perché qui arrancheremo sempre come da 60 anni a questa parte ? Semplice, perché ci sono quelli come te.
Al solito eh... E' colpa dell'italiano che non applaude e non compra...
Vabbè.

Colpa di che cosa ???? Ho semplicemente riportato integralmente un articolo che fa notare la differenza di senso di appartenenza all'azienda.

Poi, il comprare o no è tutto un altro capitolo.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Non ho capito per cosa dovrebbero applaudirlo gli operai italiani. Per la cassa integrazione, per il crollo degli ordinativi, per l'uscita di produzione - senza rimpiazzo - di svariati modelli, o per il progressivo spostamento del baricentro produttivo dall'Italia verso l'estero? :?:

Qui non lo hanno mai applaudito, NEMMENO QUANDO LE VENDITE VOLAVANO !!!!!!

Credo che il giornalista, autore dell'articolo, volesse fare notare questa piccola differenza.

Certo che siete curiosi, non mi stancherò mai di dirlo, dite che non comprerete mai FIAT e poi subito a sottolineare che essendo Italiana dovrebbe produrre tutto qui. MA in assenza di vendite, per chi dovrebbe produrre ??? Per i fantasmi ???

E soprattutto, mi spieghi come dovrebbe fare a pagare i costi di produzione se per assurdo non dovesse vendere a sufficienza ?? E in fine, se dovessero crollare le quote di mercato nazionale, perché dovrebbe continuare a rimanere qui ??
 
In ogni caso, per i detrattori di cui sopra, incollo un commento borsistico che vi dimostra quanto un paese ci può guadagnare, se nelle aziende e nel paese si fa squadra !

Ftse Mib: pesanti i titoli del lusso

Il settore del lusso sul Ftse Mib e' il peggiore con Luxottica (-3%) e Bulgari Spa (-2,4%). Deboli i cementiferi, con Buzzi U. (-1,24%) e Italcementi (-0,94%), e le utility, con A2A (-0,87%), Snam R.G. (-0,86%) e Terna (-0,68%). Bene invece i bancari con Ubi B. (+2,99%) che guida i rialzi del comparto, Intesa Sanpaolo (+2,6%), B.P.Milano (+2,41%), B.Popolare (+1,66%) e Unicredit (+1,11%). Acquisti su Fiat (+2,14%) tra le migliori del settore industriale, sostenuta dalle dichiarazioni di Sergio Marchionne secondo cui l'anno in corso per Chrysler potrebbe chiudersi meglio del previsto.

Come vedete, con quattro applausi e una dichiarazione di Marchionne da oltre oceano, persino a MIlano a piazza Affari, si alzano gli indici. I vostri discorsi invece non fanno alzare nemmeno il belino, anche se davanti ci fosse la Bellucci. :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :D :D :D :D :D :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Non ho capito per cosa dovrebbero applaudirlo gli operai italiani. Per la cassa integrazione, per il crollo degli ordinativi, per l'uscita di produzione - senza rimpiazzo - di svariati modelli, o per il progressivo spostamento del baricentro produttivo dall'Italia verso l'estero? :?:

forse non è applaudito perchè in Italia ci sono pochi masochisti :XD: :XD: :XD:
 
MultiJet150 ha scritto:
Colpa di che cosa ???? Ho semplicemente riportato integralmente un articolo che fa notare la differenza di senso di appartenenza all'azienda.

Poi, il compare o no è tutto un altro capitolo.
Come ti è già stato fatto notare, c'è poco da chiamare in causa il senso di appartenenza all'azienda quando confronti due situazioni: il prima, sei a casa senza lavoro, il dopo, sei al lavoro a far qualcosa. Vedila dal punto di vista dell'operaio e considera qual'è stato nel corso degli anni il modus operandi di Fiat nei suoi confronti... E vediamo se riesci a trovare senso di appartenenza...
Ci sarà un motivo per cui l'assemblaggio è sempre stato il tallone d'Achille delle auto italiane (pardon, eccetto le tue...); ti do ragione sul fatto che non sia solo colpa del produttore inteso come datore di lavoro...
 
ferrets ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Non ho capito per cosa dovrebbero applaudirlo gli operai italiani. Per la cassa integrazione, per il crollo degli ordinativi, per l'uscita di produzione - senza rimpiazzo - di svariati modelli, o per il progressivo spostamento del baricentro produttivo dall'Italia verso l'estero? :?:

forse non è applaudito perchè in Italia ci sono pochi masochisti :XD: :XD: :XD:

Il masochista sei te che non ti accorgi quanto la valigia dell'emigrante ci sta tornando vicina.
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Colpa di che cosa ???? Ho semplicemente riportato integralmente un articolo che fa notare la differenza di senso di appartenenza all'azienda.

Poi, il compare o no è tutto un altro capitolo.
Come ti è già stato fatto notare, c'è poco da chiamare in causa il senso di appartenenza all'azienda quando confronti due situazioni: il prima, sei a casa senza lavoro, il dopo, sei al lavoro a far qualcosa. Vedila dal punto di vista dell'operaio e considera qual'è stato nel corso degli anni il modus operandi di Fiat nei suoi confronti... E vediamo se riesci a trovare senso di appartenenza...
Ci sarà un motivo per cui l'assemblaggio è sempre stato il tallone d'Achille delle auto italiane (pardon, eccetto le tue...); ti do ragione sul fatto che non sia solo colpa del produttore inteso come datore di lavoro...

Oh, ma è incredibile, la cecità e cocciutaggine, nel non voler ammettere che Marchionne ha preso le redini della FIAT nel preciso momento in cui i libri stavano per andare in tribunale, in pochissimo tempo a capovolto la situazione e voi ancora qui con le MENATE da BAR SPORT degli anni 60 ...... Almeno io li ho visti gli anni 60, voi ve li state inventando di sana pianta.

Poi, uno che viaggia con la Renault, viene a parlarmi di assemblaggi, azzo che CORAGGIO !!!! Ci vuole proprio un bel coraggio.

A Natale se fai il bravo, ti regalerò una bella R4.

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Che poi non è molto diversa da quella di oggi.

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