<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> demenziale vignetta!!! | Il Forum di Quattroruote

demenziale vignetta!!!

demenziale nella vignetta la fiat cinquecento che traina..........come se il gruppo fiat fosse il traino per gli americani.......................notoriamente in rosso,con prezzi per le auto da discount......................................è tutta da ridere!!!!!!!!!!!!!!
 
Intanto, senza colpo ferire, si sono cuccati il 20% di Chrysler.
Con un'opzione per passare al 51%... ;)

Invece di faticare per entrare nel mercato americano gli hanno aperto l'ingresso principale, con tanto di tappeto rosso, per intercessione presidenziale... :lol:

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?
 
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

Putroppo nell'economia e nelle condizioni politiche attuali una notevole quantità di "inculate istituzionali" ce le dobbiamo sobbarcare. In questo caso, però credo che Marchionne, che è certamente un dritto, si sia mosso molto bene e con l'occhio lungo. Mi sbaglierò, ma credo che in tempi di crisi come questi l'unica strategia vincente, per chi se lo può permettere, è crescere: consolidare ora vuol dire rimanere indietro appena il mercato si rimette in moto.
 
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

Mi pare che si sia già ricordato diverse volte che la cassa integrazione, in fondo, la pagano gli operai e le società che la utilizzano, visto che è denaro che si mette da parte regolarmente. Non è denaro dello stato, che io sappia.

Prova poi a chiedere (per esempio) all'Audi (la grande Audi !) che ha obbligato gli operai della Seat ad accettare un blocco all'aumento dei salari su alcuni anni e riceve un aiuto di 300 milioni di euro dallo stato per costruire in Spagna la Q3 che ti faranno pagare poi, in ogni caso, una barca di soldi.
Chi approfitta di piú?
 
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

beh venderanno motori italiani in america
non basta?
 
lsdiff ha scritto:
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

Putroppo nell'economia e nelle condizioni politiche attuali una notevole quantità di "inculate istituzionali" ce le dobbiamo sobbarcare. In questo caso, però credo che Marchionne, che è certamente un dritto, si sia mosso molto bene e con l'occhio lungo. Mi sbaglierò, ma credo che in tempi di crisi come questi l'unica strategia vincente, per chi se lo può permettere, è crescere: consolidare ora vuol dire rimanere indietro appena il mercato si rimette in moto.

Che sia un dritto, non ci piove.
Concordo con te anche sul fatto che la strategia vincente è muoversi controcorrente. Il punto però sta proprio in una tua corretta osservazione: "per chi se lo può permettere".
Se il mercato è in discesa bisogna aggredirlo, comprare, investire ed irrobustire quello che nel periodo di stasi o ricrescita sarà poi consolidato e una posizione stabile significherà credibilità e valore. Tuttavia, queste manovre non devono essere azzardate, vanno fatte con obiettivi a medio/lungo termine profittando dell'andamento ciclico degli affari, fissando un punto sulla curva in risalita.
Insomma, non vorrei che si facesse il passo più lungo della gamba ed il traguardo diventasse irraggiungibile.
Chi non risica, non rosica, è vero, ma quante volte ho sentito che la Fiat era in crisi?
O mentivano allora, o stanno mentendo adesso....
 
gigitchad ha scritto:
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

Mi pare che si sia già ricordato diverse volte che la cassa integrazione, in fondo, la pagano gli operai e le società che la utilizzano, visto che è denaro che si mette da parte regolarmente. Non è denaro dello stato, che io sappia.

Prova poi a chiedere (per esempio) all'Audi (la grande Audi !) che ha obbligato gli operai della Seat ad accettare un blocco all'aumento dei salari su alcuni anni e riceve un aiuto di 300 milioni di euro dallo stato per costruire in Spagna la Q3 che ti faranno pagare poi, in ogni caso, una barca di soldi.
Chi approfitta di piú?

Non è esatto. Per come la conosco io la storia è diversa.
Il denaro cui ti riferisci è quello accantonato dal lavoratore, che costituisce suo diritto irrinunciabile e del quale l'impresa non dovrebbe fare uso se non per situazioni contingenti.
Il contrario vorrebbe dire grossa crisi aziendale e conseguente pericolo di tracollo.
Ora, dire che la cassa integrazione è pagata dai lavoratori e dalla impresa è un controsenso perchè se l'azienda avesse soldi da parte per questi scopi, certo non ricorrerebbe alla c.i. ma a manovre alternative.
La c.i. si distingue nelle due forme esistenti a seconda dei presupposti, dell'entità del ricorso all'aiuto pubblico e sulla incidenza più o meno ampia sui trattamenti previdenziali, ma non si prescinde mai dal minimo comune denominatore, l'aiuto statale. E' denaro pubblico, comunque e sempre.
Certo arriva dalle imposte, quindi anche da quelle pagate da azienda e dipendenti coinvolti, ma non solo.
Per la faccenda Audi, ogni attore gioca la sua parte, si è in quel caso preferito salvare i posti di lavoro ricevendo in contropartita quei benefici. Se il governo ha accettato e i dipendenti anche, avranno avuto i loro buoni motivi. Se poi la macchina te la vendono allo stesso prezzo, a parte che si instaurerebbe un problema di mercato in caso contrario, il problema è di chi se la compra.
Comunque tieni conto che nel prezzo di un'auto, qualunque essa sia, il prezzo che paghi corrisponde nella migliore ipotesi al 20 percento del valore intrinseco del veicolo, il resto è marketing, pubblicità, rete di assistenza, ricerca, potenziamento, e ammenicoli vari.
Chi se ne approfitta di più, ovviamente, è sempre la parte più forte.
 
ladomandona ha scritto:
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

beh venderanno motori italiani in america
non basta?

Scusate ragazzi ma vedo che sono uno contro tutti :lol:
comunque volevo dare una risposta a tutti i miei detrattori! :D

Ti dirò, se noi gli diamo motori, cosa dobbiamo prenderci in cambio?
Intendo, escluso che esporteremo modelli di un certo livello (ve lo vedete uno yankee a bordo di una Croma?), non credo che questo accordo comprenda una semplice fornitura di tecnologia e know how nei segmenti inferiori, ma includa uno scambio. Insomma, a quale condizione si è fatta questa intesa?
Per me i dettagli che ci danno non sono sufficienti, è facile per i media parlare campanilisticamente che la Fiat si è comprata il colosso Chrysler, gli italiani si magnano pure gli americani, ora...ma se fino a poco tempo fa erano in crisi nera? Saranno i meravigliosi dati di vendita in Germania che hanno risollevato le sorti (detto per inciso, io ci abito qui in Germania e di Fiat non è che ne vedo poi molte...)?
Io sono molto felice se il vento soffia in poppa alla nostra industria, ma non vorrei che ci facessero vedere alla mussoliniana maniera qualcosa che non c'è, o è diverso.
Si è detto che questa manovra è a costo zero, cioè senza flusso di cassa, non so se è così, però mi domando, se nessuno spende un euro o un dollaro, come cavolo si fa a dire che uno compra l'altro? Allora è una fusione, una joint venture, o come la vogliamo chiamare, ma non che F si compra C.
Potrebbe essere un accordo alla Ikea, una alleanza diretta a consolidare la posizione di una parte in un dato settore (tu nel tuo settore diventi esclusivista, io lo divento nel mio, nessuno dei due rompe le scatole sul settore dell'altro e ci dividiamo il mercato aiutandoci nella distribuzione, assistenza, ecc.). Ma da come è stata dipinta mi sembra altro.
Diamogli quindi i motori, ben venga, ma ogni accordo ha un costo.
Vediamo qual'è quello per Fiat, poi potremo valutare.
 
Ma siamo sicuri ke le nostre piccole ed ecologiche utilitarie piaceranno agli yankee??? vi ricordo ke da anni il veicolo più venduto negli usa è il Ford F-Series... un bestione di pick up di 4 tonnellate con motori ke vanno dal 4.2 al 6.0 litri... alla faccia dell'ecologia... secondo me quando vedranno la nostra cara 500 al massimo la useranno nei luna park come autoscontro!!! :D :D :D
 
Si, il loro mercato e' assai "pronto". La Smart ha fatto faville.
Se c'e' una gran differenza tra gli Americani e gli Europei (Italiani in particolare) e' che loro sono assai piu' "pragmatici".
Come tu hai ben scritto, cosi' come nei tempi delle vacche grasse dominavano i bestioni (ma tieni presente un F Series costa da loro quanto una "compact", non e' mica un mezzo "di lusso" come da noi) oggi vanno a ruba altre soluzioni (per esempio le ibride).
Diciamo che guardano al sodo, e bene fa uno ad aprofittarne: per esempio, la Vespa e' un successone di vendite Oltreoceano .... chi l'avrebbe detto, oltre cinquant'anni dopo quel mitico film con Gregory Peck, eh? :lol:
 
cobracobra ha scritto:
demenziale nella vignetta la fiat cinquecento che traina..........come se il gruppo fiat fosse il traino per gli americani.......................notoriamente in rosso,con prezzi per le auto da discount......................................è tutta da ridere!!!!!!!!!!!!!!
Non hai senso dell'umorismo?
E poi è proprio così, la Fiat può salvare Chrysler che ti piaccia o no!
 
ditini ha scritto:
ladomandona ha scritto:
ditini ha scritto:
Però poi, durante una delle cicliche crisi del gruppo Fiat, la casa dichiarerà che se lo Stato non gli concede la cassa integrazione lascerà a casa x numero di dipendenti.
E noi pagheremo anche questa.
Non sarebbe meglio curare bene gli affari di casa invece di andare a fare i grandi con quelli che grandi lo sono davvero?

beh venderanno motori italiani in america
non basta?

Scusate ragazzi ma vedo che sono uno contro tutti :lol:
comunque volevo dare una risposta a tutti i miei detrattori! :D

Ti dirò, se noi gli diamo motori, cosa dobbiamo prenderci in cambio?
Intendo, escluso che esporteremo modelli di un certo livello (ve lo vedete uno yankee a bordo di una Croma?), non credo che questo accordo comprenda una semplice fornitura di tecnologia e know how nei segmenti inferiori, ma includa uno scambio. Insomma, a quale condizione si è fatta questa intesa?
Per me i dettagli che ci danno non sono sufficienti, è facile per i media parlare campanilisticamente che la Fiat si è comprata il colosso Chrysler, gli italiani si magnano pure gli americani, ora...ma se fino a poco tempo fa erano in crisi nera? Saranno i meravigliosi dati di vendita in Germania che hanno risollevato le sorti (detto per inciso, io ci abito qui in Germania e di Fiat non è che ne vedo poi molte...)?
Io sono molto felice se il vento soffia in poppa alla nostra industria, ma non vorrei che ci facessero vedere alla mussoliniana maniera qualcosa che non c'è, o è diverso.
Si è detto che questa manovra è a costo zero, cioè senza flusso di cassa, non so se è così, però mi domando, se nessuno spende un euro o un dollaro, come cavolo si fa a dire che uno compra l'altro? Allora è una fusione, una joint venture, o come la vogliamo chiamare, ma non che F si compra C.
Potrebbe essere un accordo alla Ikea, una alleanza diretta a consolidare la posizione di una parte in un dato settore (tu nel tuo settore diventi esclusivista, io lo divento nel mio, nessuno dei due rompe le scatole sul settore dell'altro e ci dividiamo il mercato aiutandoci nella distribuzione, assistenza, ecc.). Ma da come è stata dipinta mi sembra altro.
Diamogli quindi i motori, ben venga, ma ogni accordo ha un costo.
Vediamo qual'è quello per Fiat, poi potremo valutare.

Il giornalismo è un'ottima cosa, ma non ci esula da usare la nostra testa. Se leggi certi toni trionfalistici non puoi sorridere e basta, ma ti devi chiedere il perchè.
Nel nostro caso si fa presto a dire che Fiat ha acquistato Chrysler, quando in realtà al momento ne ha soo il 20%, anche se a breve arriverà al 35%. Certo che se non fosse intervenuta Chrysler avrebbe chiuso. Giustamente ti chiedi allora come sia possibile salvarla senza spenderci un dollaro. Non c'è nulla di strano perchè il problema di Chrysler non era tanto sul presente, ma sulle potenzialità di sviluppo futuro che erano inesistenti. Le sue entrate sono fortemente diminuite negli ultimi tempi, ma non sembravano esserci problemi di liquidità, ma di garanzie ai creditori. Fiat, mettendo a disposizione la sua tecnologia ha dato quelle garanzie. Queste garanzia si manifestano in primis dal credito agevolato ottenuto dal governo USA, poi dalla costruzione di modelli innovativi per il mercato nordamericano. In parole povere Chrysler avrà la possibilità di tornare ad essere un costruttore forte e aggressivo. Il vero credito è la tecnologia Fiat.
 
cobracobra ha scritto:
demenziale nella vignetta la fiat cinquecento che traina..........come se il gruppo fiat fosse il traino per gli americani.......................notoriamente in rosso,con prezzi per le auto da discount......................................è tutta da ridere!!!!!!!!!!!!!!

La vignetta è carina, un po' esagerata, verissimo, ma se è una vignetta... Almeno non è di pessimo gusto come quella di Vauro.
 

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