<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Delta S4 | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Delta S4

alexmed ha scritto:
La Lancia Delta S4 pur non vincendo alcun mondiale (vedi storia) è sempre rimasta nel cuore agli appassionati per le prestazioni inverosimili per quell'epoca, tanto da essere paragonata per potenza ed accelerazione ad auto di Formula 1.

La S4 non vinse a causa della tragedia che colpì Toivonen, e per un pasticcio regolamentare a fine stagione:
"Il rally seguente, il Sanremo, farà molto discutere. Grazie alla squalifica delle Peugeot, Alen conquista il primo posto e la Lancia segna una bella tripletta con Biasion terzo e Dario Cerrato (sulla S4 del Jolly Club) secondo. Il team francese presenta ricorso, ma la Federazione convalida il risultato.
La stagione volge al termine, gli impegni di Biasion nel mondiale sono terminati, e al RAC ci sono solo Alen ed Ericsson: Markku arriva secondo davanti al rivale Kankkunen, mentre Mikael si ritira per un guasto al motore.
E finalmente giunge l'Olympus Rally, prova conclusiva del mondiale: Markku Alen precede Kankkunen e vince rally e titolo piloti, mentre il titolo costruttori va alla Lancia.
MA...
Ma una decina di giorni dopo la fine del campionato, la Federazione accoglie il ricorso della Peugeot in merito al rally di Sanremo: la squalifica del team francese viene giudicata immotivata e per rimediare si decide di non conteggiare i punti attribuiti al Sanremo ai fini delle classifiche. In questo modo i titoli mondiali vanno a Juha Kankkunen e alla Peugeot
Finisce il 1986 e finisce anche il Gruppo B: un periodo breve (1983-86) e intenso che verrà ricordato per le auto strepitose guidate dai più grandi piloti della storia, ma anche per i troppi incidenti."
 
Vedendole dal vivo, le Gruppo B erano veramente impressionanti, ma davano all'esterno delle impressioni diverse.
La Sport Quattro ("corta") era decisamente la più brutale. Produceva un rombo terrificante, e sembrava che i piloti facessero una fatica terribile a tenerla imbrigliata.
La Peugeot appariva molto più fluida, grazie anche allo stile dei piloti (Vatanen, Salonen, "KKK" Kankkunen), ma risultava tremendamente efficace.
La Delta S4 era una via di mezzo, quanto a sensazioni: univa la potenza alla fluidità ed aveva trovato in Toivonen un interprete eccezionale.
La tragedia che portò all'eliminazione delle mostruose Gruppo B, privò gli appassionati di un pilota che sarebbe entrato nella storia dei rallies.
 
alexmed ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
........ ma fondamentalmente questa auto, al di fuori del nome e della forma della calandra anteriore che cosa c'entra con la Delta?

Nulla, quello era il Gruppo B, erano tutti prototipi da corsa, i tecnici erano stimolati e liberi di cercare soluzioni anche estreme. Un laboratorio che poi è servito anche per la serie. Se ascolti le interviste sentirai che per esempio quella fu la prima auto del gruppo Fiat ad essere 4x4. Alcuni particolari di gestione del motore vennero presi e poi messi sulla Thema di serie.

Nelle corse ormai coi regolamenti sempre più restrittivi la fantasie dei tecnici è tarpata e si va per affinamenti. :(

Già :(
 
alexmed ha scritto:
La Lancia Delta S4 pur non vincendo alcun mondiale (vedi storia) è sempre rimasta nel cuore agli appassionati per le prestazioni inverosimili per quell'epoca, tanto da essere paragonata per potenza ed accelerazione ad auto di Formula 1.

I dati seguenti parlano da soli: utilizzando un cambio ravvicinato, l'auto accelera da 0 a 100 km/h in 2,9" netti, per una velocità massima di 210 km/h. Sempre con partenza da fermo, la S4 raggiunge i 190 km/h in 8" e percorre i 400m in 10,4".
MOTORE
Il motore è centrale e longitudinale con una cilindrata di 1759cc (alesaggio 88,5 mm, corsa 71,5 mm). Basamento in lega di magnesio, canne con riporto ceramico "Cermetal", testata in lega leggera, distribuzione bialbero in testa con 4 valvole per cilindro; queste hanno diametro 35,5 mm all'aspirazione e 30 mm allo scarico e sono realizzate in acciaio ad alta resistenza tipo Nimonic. Le camere di combustione adottano la classica forma "a tetto", con un rapporto di compressione pari a 7,8:1.
L'impianto di sovralimentazione è complesso e sofisticato: un turbocompressore KKK modello K-27 prende aria da un filtro in carbonio con elemento in carta e alimenta un compressore volumetrico (tipo Roots, con rotori a due lobi rettilinei) Abarth "Volumex" R18, trascinato dal motore mediante cascata di ingranaggi. Il Volumex ha una cilindrata pari a circa 1800cc e gira alla stessa velocità del propulsore; esso fornisce una sovrapressione di circa 1 bar fino al regime di 3000rpm. Oltre questo regime, una valvola a sfera comandata pneumaticamente mette in collegamento l'entrata e l'uscita del volumetrico: avviene cioè una sorta di by-pass che permette di fare funzionare a vuoto il Volumex. In questo modo la potenza assorbita all'albero è dovuta solo ai rendimenti meccanici e aerodinamici, mentre la compressione d'aria viene effettuata totalmente nel turbocompressore.
Così facendo si sommano i benefici dei due sistemi: il volumetrico annulla il turbolag ai bassi regimi, mentre il turbocompressore fornisce elevate pressioni ai medi e alti regimi.
L'alimentazione prevede anche due intercooler aria-aria in lega leggera: uno è posto tra i due compressori, mentre l'altro si trova tra volumetrico e collettore d'aspirazione (con condotti da 31,5mm), che nelle versioni 1985 era ancora in lega leggera, prima di venire realizzato in fibra di carbonio (come anche il cassoncino d'aspirazione). La valvola d'aspirazione è a tamburo rotante e l'impianto prevede anche valvola pop-off e wastegate regolabile (entrambe a sfiato libero).
Agendo sulla wastegate e impostando la sovralimentazione al valore minimo (circa 1,4 bar) si ottiene una potenza di poco superiore ai 420cv a 8000rpm e una coppia massima di 44,3kgm perfettamente costante tra 5000 e 6000rpm. A 1,8 bar la potenza raggiunge i 480cv e la coppia sfiora i 50kgm, agli stessi regimi di prima; arrivando a 2 bar si ottengono 515cv e oltre 52kgm.
Per brevi tratti la sovralimentazione può essere portata al valore massimo di 2,2 bar, ottenendo oltre 530cv. In queste condizioni l'auto diventa difficilmente gestibile a causa dell'aumento improvviso di coppia durante lo scambio di funzionamento dei due compressori.
I collettori di scarico sono del tipo 4-2-1 e misurano 29,5mm e il silenziatore è in acciaio inossidabile; i pistoni sono forgiati, le bielle ad H sono in acciaio ad elevata resistenza e sono sottoposte a pallinatura. L'albero motore ha 8 contrappesi, viene realizzato dal pieno e garantisce affidabilità fino a regimi prossimi ai 10.000rpm. La lubrificazione a carter secco sfrutta una pompa di mandata a ingranaggi cilindrici, due pompe di recupero di tipo trocoidale e un generoso radiatore posto nella parte alta del vano motore.

clicca per ingrandire
TELAIO

Per la prima volta i tecnici Lancia-Abarth hanno progettato il telaio con l'ausilio del calcolo a elementi finiti. L'abitacolo è a struttura portante in acciaio con carrozzeria scomponibile in kevlar e vetroresina, telaio tubolare in tubi d'acciaio saldati e pannelli semiportanti a nido d'ape per la zone del tetto e della cellula di sopravvivenza. La massa dell'auto è di 970kg.

SOSPENSIONI
All'anteriore si hanno ruote indipendenti con parallelogrammi deformabili ottenuti da triangoli sovrapposti montati su snodi metallici, dotate di molla elicoidale ed ammortizzatore coassiale. Non manca una barra antirollio a rigidezza regolabile. Abche l'asse posteriore è a ruote indipendenti con parallelogrammi deformabili, ma la molla elicoidale a passo variabile ha il punto di fissaggio inferiore ricavato direttamente sul portamozzo (realizzato in fusione di lega di magnesio). Ogni ruota ha un doppio ammortizzatore non coassiale ed è presente una barra antirollio regolabile. Tutti gli ammortizzatori, a gas compresso, sono della Bilstein. Le sospensioni hanno attacchi multipli per ottenere le migliori configurazioni su ogni tipo di fondo.

TRASMISSIONE
Si tratta di un sistema di trazione integrale a gestione totalmente meccanica. L'albero motore è collegato mediante una frizione bidisco a secco a un cambio centrale Abarth-Hewland a 5 rapporti ravvicinati con dentatura frontale non sincronizzata. Nella stessa scatola sono alloggiati il ripartitore di coppia centrale (di tipo epicicloidale) e un giunto viscoso tipo Ferguson. La coppia viene poi trasferita ai due assi (circa in misura 30/70) mediante due semialberi in acciaio; i differenziali ZF sono di tipo autobloccante mediante dischi a frizione e quello posteriore è rigidamente collegato a propulsore e cambio; le percentuali di bloccaggio sono del 60% al posteriore e 40% all'anteriore. Inoltre è prevista la possibilità del bloccaggio manuale del differenziale centrale, mediante una leva posta tra i due sedili.

FRENI
Il sistema è composto da 4 dischi autoventilanti della Brembo, di diametro 300mm, con 6 pinze Brembo a 4 pompanti. Le due pinze aggiuntive sono al posteriore e sono collegate al freno a mano idraulico. L'impianto prevede una doppia pompa in parallelo e ripartitore regolabile manualmente.

PNEUMATICI
Su asfalto venivano utilizzati pneumatici Pirelli slick 235/660-16 all'anteriore e 290/660-16 al posteriore; su fondi sterrati invece le misure adottate erano 185/70-16 e 195/65-16.

http://www.sportclubmaggiora.it/s4/motore.htm

Fantastica....
 
Questa è la LANCIA che i Lancisti amano.

E non c'entra la proprietà, perchè all'epoca era già parte del gruppo Fiat.
Ciò non le ha impedito di sfornare una raffica impressionante di modelli stupefacenti, con motori rivoluzionari a doppia alimentazione e telai evoluti nel disegno e nei materiali.
Il tutto condito con una squadra corse coi fiocchi.

Secondo voi, quell'incapace di Francois saprebbe dire se il motore era anteriore o posteriore?

Se dopo 30 anni gli appassionati ricordano ancora questi modelli, se si vedono Delta Integrali tenute come bimbi e guidate da felici proprietari col sorriso alle orecchie, un motivo ci sarà?

Non credo che una chrysler automatica farà lo stesso effetto...
E pensare che tentano di propinarci il fatto che i 2 marchi abbiano caratterisrtiche simili!

Ridateci Fiorio e Lombardi!

Saluti
 
rgs1000 ha scritto:
Questa è la LANCIA che i Lancisti amano.

E non c'entra la proprietà, perchè all'epoca era già parte del gruppo Fiat.
Ciò non le ha impedito di sfornare una raffica impressionante di modelli stupefacenti, con motori rivoluzionari a doppia alimentazione e telai evoluti nel disegno e nei materiali.
Il tutto condito con una squadra corse coi fiocchi.

Secondo voi, quell'incapace di Francois saprebbe dire se il motore era anteriore o posteriore?

Se dopo 30 anni gli appassionati ricordano ancora questi modelli, se si vedono Delta Integrali tenute come bimbi e guidate da felici proprietari col sorriso alle orecchie, un motivo ci sarà?

Non credo che una chrysler automatica farà lo stesso effetto...
E pensare che tentano di propinarci il fatto che i 2 marchi abbiano caratterisrtiche simili!

Ridateci Fiorio e Lombardi!

Saluti

Quoto al 100%.
 
Back
Alto