In marzo le immatricolazioni di nuove auto in Europa (Ue a 27 più Efta, ovvero Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sono calate del 9% su base annua a 1.506.249 unità (-18,3% in febbraio). Il mercato italiano nello stesso periodo ha segnato +0,2% rispetto al -24,4% di febbraio. Lo comunica l'Acea, l'associazione dei costruttori europei, precisando che nel primo trimestre 2009 la flessione del mercato continentale è stata del 17,2% annuo.
Nettamente in controtendenza Fiat: nel mese le vendite del gruppo torinese sono cresciute del 14,3% a 137.029 unità, per una quota di mercato al 9,1% dal 7,2% di marzo 2008. Il Lingotto sale al quinto posto tra i costruttori, al quarto se si considera il trimestre. In Europa occidentale, il solo marchio Fiat ha immatricolato il mese scorso 108.611 unità, in crescita del 13,8% rispetto a marzo 2008. Il marchio Lancia segna +4,3% (a 11.004 unità) e Alfa Romeo balza del 41,2%, a 10.914 unità.
E la concorrenza? Tiene il colosso Volkswagen, che si appresta a scalzare Gm anche dal secondo posto della classifica mondiale: +1,8% il gruppo (Vw, Audi, Seat, Skoda), ma +3,1 la sola Volkswagen e +24% Skoda. Dimezza il calo Psa (Peugeot-Citroen) se si confronta il -18,6 dei primi tre mesi con il -8,3% di marzo. Altrettanto fa Renault (da segnalare il +85% della controllata Dacia che vende a marzo 14.500 vetture contro le 7900 dell'anno precedente)e un po' meno brillante è Toyota (-9% contro -15,6% dei primi tre mesi). Tra i brand del lusso cedono ancora Mercedes (-16,1%) e Bmw (-20%).
La riduzione della contrazione del mercato europeo a marzo si deve - spiega l'Acea - a tre giorni lavorativi in più e all'effetto degli incentivi messi in campo da vari governi. Sui primi tre mesi, il mercato dell'Europa a 27 più i Paesi Efta segna una flessione del 17,2%, per un totale di 3.439.720 nuove immatricolazioni. L'Europa occidentale segna un calo a marzo dell'8%, a 1.429.445 unità. Spicca l'ottima performance della Germania (+39,9%), trascinata da incentivi particolarmente efficaci. Ma gli incentivi si fanno sentire anche in Francia (+8%) e Italia (+0,2%). Male la Gran Bretagna (-30,5%) e la Spagna (-38,7%). Sui tre mesi il mercato delle maggiori potenze continentali segna una flessione del 16,3%.
Male i nuovi Stati membri, in discesa a marzo del 25,4%, a 76.803 unità. Si salvano Polonia (+2,5%) e Repubblica ceca (+0,9%). Bene la Slovacchia, sempre al traino dell'introduzione di bonus alla rottamazione (+18,2%). (Al.An.)