<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Datelo a me dieci minuti..... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Datelo a me dieci minuti.....

Per quanto la pensi in maniera diametralmente opposta a deb, sono compiaciuto dalla sua coerenza... :rolleyes:

Per quanto mi riguarda, è sempre il singolo che va condannato. E qualsiasi sia il crimine, sono contro la pena di morte. Ripeto, qualsiasi crimine.
Se poi succedesse a me e mi trovassi davanti il colpevole non nascondo che potrei anche essere in grado di porre fine alle sue (del criminale) sofferenze direttamente a mani nude. Ciò non toglie che sia contro la pena di morte. Mi spiego: è comprensibile che chi subisce una violenza di questo genere provi determinate emozioni e sentimenti che lo portano a compiere delle sciocchezze, ma sta allo stato CIVILE impedire che ciò accada e farsi garante della legalità e non complice di un'omicidio.
Detto ciò, sparatemi. :D
 
Deb81 ha scritto:
Non so se hai seguito i thread, ma aiutami, per favore, a trovare un termine adatto (e non offensivo secondo i canoni di questo forum) a chi un giorno legge "razzismo"... e si indigna di fronte a chi condanna (il che è tutto dire, tutto da esplicare) determinate culture che prevedono la mutilazione sessuale di bambini e il giorno dopo (così come molti altri giorni) resta impassibile di fronte a chi condanna (nei peggiori modi) gli atteggiamenti di un uomo che abusa sessualmente di una bambina.
Scusa Deb, io ero uno di quelli che ha sperato fino all'ultimo che quella del tuo post sul razzismo fosse solo una giornata storta.
Vedo che non è così, e vedo che ti arroghi il diritto di polemizzare non solo se uno parla, ma anche se uno sta zitto.
Visto che quindi tacere non mi risparmia dalla tua retorica, ti dirò il termine adatto di chi si indigna di fronte al tuo razzismo e non si indigna di fronte all'istituto della condanna a morte, perché qui è di ciò che si parla, seppur con folcloristiche interpretazioni.
Il termine è "coerente".
Ho trovato la tua invettiva semplicistica, scontata, banale, inutile ed egoistica, priva di qualunque conoscenza di quel tessuto sociale, priva della conoscenza delle condizioni economiche e culturali di quella gente.
L'ho trovata sbagliata, perché sterminare i padri significherebbe che non esistono i figli ai quali tanto ti affezioni.
L'ho trovata infine utile soltanto a silenziare nel modo più facile i problemi della tua coscienza, e della nostra.
In questo topic invece, la gente auspica la pena di morte per uno stupratore.
Non lo condivido, i casi di violenze subite da chi diventa a sua volta un violento sono tutt'altro che infrequenti.
Non la condivido, ma finché si auspica una pena per chi commette un reato, comminata dai cittadini di uno stato, stato il cui ordinamento preveda tale pena indipendentemente dalla nazionalità di chi lo commette, trovo coerente non avere nulla da ridire.
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
.....
In questo topic invece, la gente auspica la pena di morte per uno stupratore.
Non lo condivido, i casi di violenze subite da chi diventa a sua volta un violento sono tutt'altro che infrequenti.
Non la condivido, ma finché si auspica una pena per chi commette un reato, comminata dai cittadini di uno stato, stato il cui ordinamento preveda tale pena indipendentemente dalla nazionalità di chi lo commette, trovo coerente non avere nulla da ridire.

Claudio

Intervengo solo per far notare una cosa, al di là del tuo ineccepibile discorso: ciò che rende il bastardo protagonista di questa storia meritevole della pena capitale non è tanto il crimine che ha commesso, per il quale basterebbe un semplice ergastolo, quanto l'assoluta bestialità (senza offesa per le bestie) che traspare dalle parole strafottenti di questo escremento antropomorfo: "tanto domani sono già fuori". Neanche l'ombra di un minimo di rammarico per aver seviziato una ragazzina che ne porterà le conseguenze psicologiche, se non fisiche per anni. No, mi spiace. Un essere così i "diritti umani" se li è giocati definitivamente. L'unico modo in cui la società CIVILE dovrebbe trattare questo essere è la macellazione, preferibilmente dando ai familiari della ragazzina la possibilità di assistere. Crudele? No, giusto.
 
a_gricolo ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
.....
In questo topic invece, la gente auspica la pena di morte per uno stupratore.
Non lo condivido, i casi di violenze subite da chi diventa a sua volta un violento sono tutt'altro che infrequenti.
Non la condivido, ma finché si auspica una pena per chi commette un reato, comminata dai cittadini di uno stato, stato il cui ordinamento preveda tale pena indipendentemente dalla nazionalità di chi lo commette, trovo coerente non avere nulla da ridire.

Claudio

Intervengo solo per far notare una cosa, al di là del tuo ineccepibile discorso: ciò che rende il bastardo protagonista di questa storia meritevole della pena capitale non è tanto il crimine che ha commesso, per il quale basterebbe un semplice ergastolo, quanto l'assoluta bestialità (senza offesa per le bestie) che traspare dalle parole strafottenti di questo escremento antropomorfo: "tanto domani sono già fuori". Neanche l'ombra di un minimo di rammarico per aver seviziato una ragazzina che ne porterà le conseguenze psicologiche, se non fisiche per anni. No, mi spiace. Un essere così i "diritti umani" se li è giocati definitivamente. L'unico modo in cui la società CIVILE dovrebbe trattare questo essere è la macellazione, preferibilmente dando ai familiari della ragazzina la possibilità di assistere. Crudele? No, giusto.
Concordo che il deficiente dovrebbe cambiare PR.
Fa venire voglia di impiccarlo anche al Dalai Lama.
Claudio
 
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Come volevasi dimostrare, proprio qui vi volevo.

Mi domando che fine abbia fatto l'esercito di moralisti, di falsi perbenisti, di ipocriti, e anche quello tanto indignato dalla parola "sterminare" (scritta da una semplice impiegata) anzichè da un'orrenda pratica che conta 1 milione e mezzo di individui.

Anche il sociopatico ossessionato dal dare una stella ad ogni mio commento, corri dai, non perderti quest'occasione, sono certa che è la cosa più eccitante che ti capiterà oggi.

Dove siete, eh?

Per rispondere al thread, vi riporto questa chicca:

"Evidentemente ti sfugge la non sottile differenza tra condannare un comportamento e "terminare" chiunque non rientri nei nostri, attuali, canoni di accettabilità sociale."

Ps: Nulla di personale con chi ha partecipato a questa discussione, ma... Belpi, hai segnalato anche questo?

Cara Deb, non c'è bisogno di Belpi per scorgere evidenti violazioni al regolamento. Devo forse ricordarti che è vietato insultare il prossimo (qui come nella vita peraltro?).
Puoi benissimo esprimere le tue opinioni, ma cerca di farlo in maniera più moderata. La prepotenza (anche quella verbale) è sempre difficile da digerire.
Grazie
Scusa ma francamente nel forum non percepisco la tua presenza, mi sono rivolta a Belpi per questo.

Non so se hai seguito i thread, ma aiutami, per favore, a trovare un termine adatto (e non offensivo secondo i canoni di questo forum) a chi un giorno legge "razzismo"... e si indigna di fronte a chi condanna (il che è tutto dire, tutto da esplicare) determinate culture che prevedono la mutilazione sessuale di bambini e il giorno dopo (così come molti altri giorni) resta impassibile di fronte a chi condanna (nei peggiori modi) gli atteggiamenti di un uomo che abusa sessualmente di una bambina.

Moralismo: Atteggiamento che tende a dare un posto di primaria importanza ai valori morali
Perbenismo: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico
Ipocrisia: Simulazione di virtù e di buoni sentimenti.
Purtroppo la sociopatia è un disturbo complesso della personalità, per quella non basta il dizionario...

Sei dici di rispettare un valore, devi farlo sempre, non solo quando è conveniente. In sostanza era questo il messaggio tradotto.

Grazie

ti ringrazio molto per la lezione di semantica.
Potremmo disquisire all'infinito di questo argomento. Vedi: anche la demenza è una malattia, ma se uso tale termine rivolgendomi a un altro utente, non è certo perché quest'ultimo sia affetto da patologia psichiatrica, suvvia....

In quanto ai thread ai quali fai riferimento, ti ricordo che qualsiasi opinione è accolta con favore purché sia sempre espressa in modo moderato e pacato.
L'intervento di Belpi era proprio in questa direzione!
Figurati... non c'è di che!
 
Claudio b. ha scritto:
Visto che quindi tacere non mi risparmia dalla tua retorica, ti dirò il termine adatto di chi si indigna di fronte al tuo razzismo e non si indigna di fronte all'istituto della condanna a morte, perché qui è di ciò che si parla, seppur con folcloristiche interpretazioni.
Il termine è "coerente".
Ho trovato la tua invettiva semplicistica, scontata, banale, inutile ed egoistica, priva di qualunque conoscenza di quel tessuto sociale, priva della conoscenza delle condizioni economiche e culturali di quella gente.
L'ho trovata sbagliata, perché sterminare i padri significherebbe che non esistono i figli ai quali tanto ti affezioni.
L'ho trovata infine utile soltanto a silenziare nel modo più facile i problemi della tua coscienza, e della nostra.
In questo topic invece, la gente auspica la pena di morte per uno stupratore.
Non lo condivido, i casi di violenze subite da chi diventa a sua volta un violento sono tutt'altro che infrequenti.
Non la condivido, ma finché si auspica una pena per chi commette un reato, comminata dai cittadini di uno stato, stato il cui ordinamento preveda tale pena indipendentemente dalla nazionalità di chi lo commette, trovo coerente non avere nulla da ridire.
Claudio
(Non sapevo ci fosse la pena di morte in Italia...)

Dunque secondo te, chi commette un reato, indipendentemente dalla sua nazionalità, è giusto che venga punito in base all'ordinamento dello stato in cui commette il reato.

Saprai bene che ci sono paesi dove reati come abusi su minori sono all'ordine del giorno, dove ne fanno un vero e proprio business.
Hai presente il turismo sessuale?
Tutto giusto, no? L'innocenza di quei bambini in quei paesi vale meno di zero, ma se l'ordinamento, la cultura, di quello stato, non prevedono la pena di morte, allora va tutto bene. Non fa una piega, coerente, davvero...
 
Deb81 ha scritto:
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Come volevasi dimostrare, proprio qui vi volevo.

Mi domando che fine abbia fatto l'esercito di moralisti, di falsi perbenisti, di ipocriti, e anche quello tanto indignato dalla parola "sterminare" (scritta da una semplice impiegata) anzichè da un'orrenda pratica che conta 1 milione e mezzo di individui.

Anche il sociopatico ossessionato dal dare una stella ad ogni mio commento, corri dai, non perderti quest'occasione, sono certa che è la cosa più eccitante che ti capiterà oggi.

Dove siete, eh?

Per rispondere al thread, vi riporto questa chicca:

"Evidentemente ti sfugge la non sottile differenza tra condannare un comportamento e "terminare" chiunque non rientri nei nostri, attuali, canoni di accettabilità sociale."

Ps: Nulla di personale con chi ha partecipato a questa discussione, ma... Belpi, hai segnalato anche questo?

Cara Deb, non c'è bisogno di Belpi per scorgere evidenti violazioni al regolamento. Devo forse ricordarti che è vietato insultare il prossimo (qui come nella vita peraltro?).
Puoi benissimo esprimere le tue opinioni, ma cerca di farlo in maniera più moderata. La prepotenza (anche quella verbale) è sempre difficile da digerire.
Grazie
Scusa ma francamente nel forum non percepisco la tua presenza, mi sono rivolta a Belpi per questo.

Non so se hai seguito i thread, ma aiutami, per favore, a trovare un termine adatto (e non offensivo secondo i canoni di questo forum) a chi un giorno legge "razzismo"... e si indigna di fronte a chi condanna (il che è tutto dire, tutto da esplicare) determinate culture che prevedono la mutilazione sessuale di bambini e il giorno dopo (così come molti altri giorni) resta impassibile di fronte a chi condanna (nei peggiori modi) gli atteggiamenti di un uomo che abusa sessualmente di una bambina.

Moralismo: Atteggiamento che tende a dare un posto di primaria importanza ai valori morali
Perbenismo: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico
Ipocrisia: Simulazione di virtù e di buoni sentimenti.
Purtroppo la sociopatia è un disturbo complesso della personalità, per quella non basta il dizionario...

Sei dici di rispettare un valore, devi farlo sempre, non solo quando è conveniente. In sostanza era questo il messaggio tradotto.

Grazie

ti ringrazio molto per la lezione di semantica.
Potremmo disquisire all'infinito di questo argomento. Vedi: anche la demenza è una malattia, ma se uso tale termine rivolgendomi a un altro utente, non è certo perché quest'ultimo sia affetto da patologia psichiatrica, suvvia....

In quanto ai thread ai quali fai riferimento, ti ricordo che qualsiasi opinione è accolta con favore purché sia sempre espressa in modo moderato e pacato.
L'intervento di Belpi era proprio in questa direzione!
Figurati... non c'è di che!

:hunf:
 
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Admin ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Come volevasi dimostrare, proprio qui vi volevo.

Mi domando che fine abbia fatto l'esercito di moralisti, di falsi perbenisti, di ipocriti, e anche quello tanto indignato dalla parola "sterminare" (scritta da una semplice impiegata) anzichè da un'orrenda pratica che conta 1 milione e mezzo di individui.

Anche il sociopatico ossessionato dal dare una stella ad ogni mio commento, corri dai, non perderti quest'occasione, sono certa che è la cosa più eccitante che ti capiterà oggi.

Dove siete, eh?

Per rispondere al thread, vi riporto questa chicca:

"Evidentemente ti sfugge la non sottile differenza tra condannare un comportamento e "terminare" chiunque non rientri nei nostri, attuali, canoni di accettabilità sociale."

Ps: Nulla di personale con chi ha partecipato a questa discussione, ma... Belpi, hai segnalato anche questo?

Cara Deb, non c'è bisogno di Belpi per scorgere evidenti violazioni al regolamento. Devo forse ricordarti che è vietato insultare il prossimo (qui come nella vita peraltro?).
Puoi benissimo esprimere le tue opinioni, ma cerca di farlo in maniera più moderata. La prepotenza (anche quella verbale) è sempre difficile da digerire.
Grazie
Scusa ma francamente nel forum non percepisco la tua presenza, mi sono rivolta a Belpi per questo.

Non so se hai seguito i thread, ma aiutami, per favore, a trovare un termine adatto (e non offensivo secondo i canoni di questo forum) a chi un giorno legge "razzismo"... e si indigna di fronte a chi condanna (il che è tutto dire, tutto da esplicare) determinate culture che prevedono la mutilazione sessuale di bambini e il giorno dopo (così come molti altri giorni) resta impassibile di fronte a chi condanna (nei peggiori modi) gli atteggiamenti di un uomo che abusa sessualmente di una bambina.

Moralismo: Atteggiamento che tende a dare un posto di primaria importanza ai valori morali
Perbenismo: Atteggiamento, modo di vita di chi desidera apparire persona perbene secondo la morale borghese, comportandosi perlopiù in modo ipocrita e conformistico
Ipocrisia: Simulazione di virtù e di buoni sentimenti.
Purtroppo la sociopatia è un disturbo complesso della personalità, per quella non basta il dizionario...

Sei dici di rispettare un valore, devi farlo sempre, non solo quando è conveniente. In sostanza era questo il messaggio tradotto.

Grazie

ti ringrazio molto per la lezione di semantica.
Potremmo disquisire all'infinito di questo argomento. Vedi: anche la demenza è una malattia, ma se uso tale termine rivolgendomi a un altro utente, non è certo perché quest'ultimo sia affetto da patologia psichiatrica, suvvia....

In quanto ai thread ai quali fai riferimento, ti ricordo che qualsiasi opinione è accolta con favore purché sia sempre espressa in modo moderato e pacato.
L'intervento di Belpi era proprio in questa direzione!
Figurati... non c'è di che!

:hunf:

:thumbup:
 
Deb81 ha scritto:
(Non sapevo ci fosse la pena di morte in Italia...)
Chi ha detto che c'é?
Non c'è neanche lo sterminio di indiani, se ne parla soltanto.
Deb81 ha scritto:
Dunque secondo te, chi commette un reato, indipendentemente dalla sua nazionalità, è giusto che venga punito in base all'ordinamento dello stato in cui commette il reato.
Non è secondo me.
E' secondo la giurisprudenza di tutti i paesi del mondo.
L'alternativa è che se in Uganda fanno una legge che vieta il consumo di alcolici, a Varese becchi la multa dai vigili se bevi una birra.
Deb81 ha scritto:
Saprai bene che ci sono paesi dove reati come abusi su minori sono all'ordine del giorno, dove ne fanno un vero e proprio business.
Hai presente il turismo sessuale?
Sì, oltre alle Jene mi documento anche su Striscia la notizia, sono uno di cultura.
Deb81 ha scritto:
Tutto giusto, no? L'innocenza di quei bambini in quei paesi vale meno di zero, ma se l'ordinamento, la cultura, di quello stato, non prevedono la pena di morte, allora va tutto bene.
Non ho capito se stai estendendo alla Thalilandia il tuo progetto di bombardamento nucleare.
La tua superficilaità è disarmante.
Non so se in Thailandia c'è la pena di morte, ma certo il reato di abuso sui minori esiste.
Il tuo esempio è davvero infelice, imputi ad una popolazione le responsabilità dei cittadini di un'altra nazione.
Dai la colpa ai Thailandesi e le violenze le commettono cittadini di stati occidentali, tanto che il sistema giuridico italiano prevede il reato di violenza sui minori anche se commesso all'estero.
Guarda, già è imbarazzante il tuo metro di giudizio, prendere atto che daresti fuoco alle persone sbagliate ammanta la vicenda di contorni grotteschi
[/quote]

Deb81 ha scritto:
Non fa una piega, coerente, davvero...
Per favore, l'hai chiamato turismo sessuale e te la prendi con i locali....

Claudio
 
Ho preso questo link in un altro thread, mi piacerebbe sapere che ne pensi...
http://www.uaar.it/news/2008/10/25/indonesia-leader-islamici-difendono-matrimonio-delle-bambine/
 
Deb81 ha scritto:
Ho preso questo link in un altro thread, mi piacerebbe sapere che ne pensi...
http://www.uaar.it/news/2008/10/25/indonesia-leader-islamici-difendono-matrimonio-delle-bambine/
Penso che metti troppa carne al fuoco, di questo passo finisce la razza umana.
L'articolo sottolinea le aberrazioni che una religione porta con sé, soprattutto in uno stato confessionale come l'Indonesia.
Condivido l'utilità di denunciare queste aberrazioni ma non le rifiuto con l'orrore, e soprattutto non le identifico con un popolo.
Non le giustifico, ma cerco di comprenderle, e il motivo è facile, ed è la differenza tra me e te.
Tu vorresti cancellare ciò che ti è diverso, io vorrei permettere a ciò che è diverso di evolversi secondo ideali di giustizia, progresso e benessere universali, in modo da poterli giudicare solo a parità di condizioni.
Ti assicuro che è l'unico modo, e ti faccio un esempio.
Leggiti qualche passo della Bibbia, soprattutto del Levitico: troverai tante aberranti affermazioni sulla donna da rimanere a bocca aperta.
Ecco, prova per un attimo ad immaginare se qualcuno giudicasse te, di religione cattolica, sulla base di quei passi della Bibbia.
Hai voglia a spiegargli che te non sei così, e che la tua chiesa si è evoluta più di quella islamica, sempre quel qualcuno potrebbe farti notare che non esistono donne preti, o magari dirti che la politica della chiesa nei paesi poveri è quella di mandare milioni di bambini a morire condannando l?uso dei contraccettivi, di fatto obbligando le donne a partorire bambini che non vedranno crescere.
Che ti inventi, se quel qualcuno è come te e l'indonesiana per lui sei tu?
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Ho preso questo link in un altro thread, mi piacerebbe sapere che ne pensi...
http://www.uaar.it/news/2008/10/25/indonesia-leader-islamici-difendono-matrimonio-delle-bambine/
Penso che metti troppa carne al fuoco, di questo passo finisce la razza umana.
L'articolo sottolinea le aberrazioni che una religione porta con sé, soprattutto in uno stato confessionale come l'Indonesia.
Condivido l'utilità di denunciare queste aberrazioni ma non le rifiuto con l'orrore, e soprattutto non le identifico con un popolo.
Non le giustifico, ma cerco di comprenderle, e il motivo è facile, ed è la differenza tra me e te.
Tu vorresti cancellare ciò che ti è diverso, io vorrei permettere a ciò che è diverso di evolversi secondo ideali di giustizia, progresso e benessere universali, in modo da poterli giudicare solo a parità di condizioni.
Ti assicuro che è l'unico modo, e ti faccio un esempio.
Leggiti qualche passo della Bibbia, soprattutto del Levitico: troverai tante aberranti affermazioni sulla donna da rimanere a bocca aperta.
Ecco, prova per un attimo ad immaginare se qualcuno giudicasse te, di religione cattolica, sulla base di quei passi della Bibbia.
Hai voglia a spiegargli che te non sei così, e che la tua chiesa si è evoluta più di quella islamica, sempre quel qualcuno potrebbe farti notare che non esistono donne preti, o magari dirti che la politica della chiesa nei paesi poveri è quella di mandare milioni di bambini a morire condannando l?uso dei contraccettivi, di fatto obbligando le donne a partorire bambini che non vedranno crescere.
Che ti inventi, se quel qualcuno è come te e l'indonesiana per lui sei tu?
Claudio
Io non sono per nessuna religione e quando leggo queste discussioni sono straconvinto che ho ragione.
Paragono le religioni ai maghi con la differenza che questi ultimi fanno molti meno danni.
 
Mi sembra che come al solito la verità non stia da una parte sola. Gli Apache esistono ancora, ma hanno smesso da un pezzo di scotennare i nemici o seppellirli fino al collo con la faccia cosparsa di miele. Eppure tali pratiche erano insite nella loro cultura.... Si chiama evoluzione, e dovrebbe essere ciò a cui tende la specie umana. Non è sterminando le popolazioni che si eliminano le aberrazioni, ma eliminando le aberrazioni che si conservano le culture. E se questo comporta colpire duramente certi comportamenti individuali, si deve fare.
Però ci vuole anche la collaborazione di chi in queste culture si riconosce. Personalmente a me non disturba il fatto che i nomadi vivano in roulotte. Ma mi disturba moltissimo il modo in cui vivono ancora oggi la loro "cultura", di cui certe manifestazioni non sono più accettabili, e non serve dire quali sono.
 
a_gricolo ha scritto:
Mi sembra che come al solito la verità non stia da una parte sola. Gli Apache esistono ancora, ma hanno smesso da un pezzo di scotennare i nemici o seppellirli fino al collo con la faccia cosparsa di miele. Eppure tali pratiche erano insite nella loro cultura.... Si chiama evoluzione, e dovrebbe essere ciò a cui tende la specie umana. Non è sterminando le popolazioni che si eliminano le aberrazioni, ma eliminando le aberrazioni che si conservano le culture. E se questo comporta colpire duramente certi comportamenti individuali, si deve fare.
Però ci vuole anche la collaborazione di chi in queste culture si riconosce. Personalmente a me non disturba il fatto che i nomadi vivano in roulotte. Ma mi disturba moltissimo il modo in cui vivono ancora oggi la loro "cultura", di cui certe manifestazioni non sono più accettabili, e non serve dire quali sono.
Proprio gli indiani si sono talmente evoluti accettando l'immigrazione e ora vivono nelle riserve :D
 
sbedus ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Mi sembra che come al solito la verità non stia da una parte sola. Gli Apache esistono ancora, ma hanno smesso da un pezzo di scotennare i nemici o seppellirli fino al collo con la faccia cosparsa di miele. Eppure tali pratiche erano insite nella loro cultura.... Si chiama evoluzione, e dovrebbe essere ciò a cui tende la specie umana. Non è sterminando le popolazioni che si eliminano le aberrazioni, ma eliminando le aberrazioni che si conservano le culture. E se questo comporta colpire duramente certi comportamenti individuali, si deve fare.
Però ci vuole anche la collaborazione di chi in queste culture si riconosce. Personalmente a me non disturba il fatto che i nomadi vivano in roulotte. Ma mi disturba moltissimo il modo in cui vivono ancora oggi la loro "cultura", di cui certe manifestazioni non sono più accettabili, e non serve dire quali sono.
Proprio gli indiani si sono talmente evoluti accettando l'immigrazione e ora vivono nelle riserve :D

Era solo un esempio. Per inciso, loro l'immigrazione non l'hanno accettata, l'hanno subita.... E comunque, il senso del discorso non cambia. Tornando ai nomadi, se vogliono che la gente smetta di fremere dalla voglia di prenderli a fucilate quando li vede, dovrebbero togliere dal loro modus vivendi alcune "abitudini"....
 
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