Ciao a tutti, ieiri ho visto striscia la notizia e verso la fine, Iacchetti e Greggio, mandavano un "messaggio pubblicitario" a favore di un acquisto ii cui proventi andavano a favore per la costruzione di una scuola in etiopia.
Tralasciando ciò che penso sempre (ma quanti effettivamente ne andranno, e quanti se ne intascheranno???) e sull'utilità del progetto (quanti effettivamente, ne faranno uso??), ho pensato immediatamente alla riforma Gelmini (della quale non sò molto, a dire il vero, complice forse una voluta "nebulizzazione" della manovra, per come l'ho vista io) e alle manifestazioni contro tale riforma tenute in questi mesi (con apice a roma dei BB di cui si è ampiamente discusso).
Immediatamente ho pensato: ma quei soldi, se anzichè darli a persone che manco conosciamo, li tenessimo per risolvere i nostri, di problemi scolastici??
Il pensiero immediatamente successivo, è stato però che noi, verso la fine degli anni '70 e fino a metà '80, avevamo pochi laureati, e anche i diplomati non erano poi molti (sono un '74 e parlo per detto dai miei genitori), e quindi di un benessere che senz'altro nessuno ci ha regalato, ma che comunque abbiamo raggiunto; e mi chiedo quanto di più abbiamo, se effettivamente serva avere X università che in toto costano X% sulla finanziaria, per poi avere X laureati di cui un X alla -settima troverà lavoro inerente agli studi fatti e la stragrande maggioranza dovrà adattarsi rendendo di fatto "nulli" gli studi.
A quel punto, varrebbe seriamente far evolvere culturalmente i paesi poveri, creando benesserre per tutti....
Ammetto di essere molto perplesso ed avere molte riserve su tutti e due i "progetti"
Tralasciando ciò che penso sempre (ma quanti effettivamente ne andranno, e quanti se ne intascheranno???) e sull'utilità del progetto (quanti effettivamente, ne faranno uso??), ho pensato immediatamente alla riforma Gelmini (della quale non sò molto, a dire il vero, complice forse una voluta "nebulizzazione" della manovra, per come l'ho vista io) e alle manifestazioni contro tale riforma tenute in questi mesi (con apice a roma dei BB di cui si è ampiamente discusso).
Immediatamente ho pensato: ma quei soldi, se anzichè darli a persone che manco conosciamo, li tenessimo per risolvere i nostri, di problemi scolastici??
Il pensiero immediatamente successivo, è stato però che noi, verso la fine degli anni '70 e fino a metà '80, avevamo pochi laureati, e anche i diplomati non erano poi molti (sono un '74 e parlo per detto dai miei genitori), e quindi di un benessere che senz'altro nessuno ci ha regalato, ma che comunque abbiamo raggiunto; e mi chiedo quanto di più abbiamo, se effettivamente serva avere X università che in toto costano X% sulla finanziaria, per poi avere X laureati di cui un X alla -settima troverà lavoro inerente agli studi fatti e la stragrande maggioranza dovrà adattarsi rendendo di fatto "nulli" gli studi.
A quel punto, varrebbe seriamente far evolvere culturalmente i paesi poveri, creando benesserre per tutti....
Ammetto di essere molto perplesso ed avere molte riserve su tutti e due i "progetti"