<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Da Ruoteclassiche : dove è' andata a finire l'Alfa | Il Forum di Quattroruote

Da Ruoteclassiche : dove è' andata a finire l'Alfa

http://blog.ruoteclassiche.it/si-puo-fare/#more-976

Leggetevi anche l'editoriale in prima pagina

http://blog.ruoteclassiche.it/perdita-della-memoria/

Ecco, ora che lo dicono le autorevoli firme della famiglia 4R.
Come si fa a disegnare e a produrre vetture come la mito e giulietta.
Ma che c...azzarola fanno questi di Fiat!' Come ragionano, coi piedi ?
 
Complimenti a Laurenzi per l'ottimo articolo, che tocca corde profonde che sono all'origine delle vicissitudini Alfa.

E mi piace la scelta di usare - quale metro storico di paragone - un prodotto come 156, capace di sottolineare come sia possibile per un grande produttore fare un prodotto fedele ai valori del marchio, a patto di non "far scendere troppo" l'asticella della tecnica e della caratterizzazione in favore della mera sinergia industriale, fine a se stessa e senza alcun valore aggiunto capace di rendere "riconoscibile" un prodotto che non sia "mero marchio".

Non a caso, De Silva creava e lavorava in quel di Arese, in un "atelier" di marca che, come sottolineato dall'articolo, era per sua stessa natura il contenitore della storia e dell'evoluzione del Biscione.

Tutto ciò non solo è stato dissipato, ma si è avuto la presunzione di "non preservarlo" ne stiliticamente ne meccanicamente, tanto che un Alfa ora può essere creata da una base 100% fiat, e rivestita con marchio e trilobo da...(non-senso)...fiat stessa.
 
Gt_junior ha scritto:
http://blog.ruoteclassiche.it/si-puo-fare/#more-976

Leggetevi anche l'editoriale in prima pagina

http://blog.ruoteclassiche.it/perdita-della-memoria/

Ecco, ora che lo dicono le autorevoli firme della famiglia 4R.
Come si fa a disegnare e a produrre vetture come la mito e giulietta.
Ma che c...azzarola fanno questi di Fiat!' Come ragionano, coi piedi ?

Grazie per la segnalazione.
E complimenti a Laurenzi per il suo editoriale ed a Barteletti per l'ottima analisi.
E soprattutto benvenuti sulla barca dei talebani irriducibili vecchialfisti!!!

Mi piace segnalare questi passaggi dell'editoriale di Laurenzi:

"È capitato anche a me, attraverso il finestrino del tram, di osservare un?Alfa Romeo: sfortunatamente non una ?156?, ma una ?MiTo? color Bianco Gardenia incastrata fra un?Audi ?A1? e una Peugeot ?208?. Le mie conclusioni ? facile immaginarlo ? sono state diverse da quelle di Barteletti."

"La mascherina a tre lobi non basta
Se guardo la ?MiTo?, capisco che la personalità e il fascino delle Alfa Romeo di una volta si sono persi per sempre, e con essi la speranza di una riscossa.
"

"La linea un po? goffa della ?MiTo? è, in parte, conseguenza delle inevitabili sinergie, ma soprattutto della perdita di memoria. Perché non bastano una mascherina trilobata e un padiglione rastremato per fare un?Alfa. Walter de? Silva lo aveva capito e, per respirare ?essenza di Alfa?, si era imposto un corso ?full immersion? nelle sale del museo di Arese."

"La caricatura di un?Alfa
Ed ecco i risultati: vetture di maniera come la ?Giulietta? o caricature come la ?MiTo?, che sembra uscita da un film d?animazione."

E per finire dal blog di Barteletti:

"Riaprite il museo di Arese. Portateci a fare un giro i designer del centro stile torinese (già, perché quello milanese non esiste più). Recuperate gli antichi valori."

Parole pesanti come e più delle Tre Cime di Lavaredo prese tutte insieme.
 
Interessante la gragnuola di schiaffi che all'improvviso comincia a partire un po' da ogni dove dalla stampa.

Eppure non ci sono grosse novità imprevedibili, nella gestione del marchio. Le stesse Mito e Giulietta, che qui vengono uccellate senza pietà, non sono state mica presentate ieri sera. E la stessa 156, elevata ad "ultima vera alfa da rimpiangere", é un po' debole. Era bellina, agile quanto si vuole, venduta in buoni numeri, ma non reggeva nemmeno il Busso. La manovra sembra quindi un po' pretestuosa , oltre che, come dicevo, tardiva.

Allora cos'é che dà la stura a questa resa dei conti tardiva ?
 
Sono d'accordo con l'articolo di Ruoteclassiche, e direi finalmente, visto che rivista che ci ospita soprattutto nella figura del suo direttore, sembra non voler vedere lo scempio compiuto di questo e altri marchi italiani che una volta erano prestigiosi.

Sono in parziale disaccordo invece sulla Mito, che secondo era una buona idea e una possibile grande intuizione, che se supportata adeguatamente poteva essere una macchinetta sfiziosa e divertente, come dimostrano le A1 che vediamo sulle strade, rosse fiammanti, tutte cerchi in lega, feritoie e spoiler.
Ma evidentemente anche l'idea di una piccola sportiva sfiziosa è stata sprecata e buttata nel calderone dell'abbandono, non è stata fatta la versione GTA che è stata peraltro presentata, e la quadrifoglio verde ha un marchio in plastica veramente indecente e nessuna evidente caratterizzazione di altro tipo, vedi le Mini più potenti.

La scarsa attenzione verso il prodotto è dimostrata dal non aver mai risolto in tutti questi anni di produzione il difetto del secondo baffo che si stacca, porre rimedio a questo fastidioso e brutto da vedere inconveniente oppure fare un restyling tempestivo dello scudetto, sarebbe stato un segno di vitalità e attenzione verso il prodotto e verso i clienti.

Invece si vedono ancora Mito nuove che hanno lo stesso problema il che dà un immagine triste e trascurata dell'auto e della casa e in queste macchinette l'immagine è tutto!

Si parla tanto di qualità percepita e quello che si percepisce vedendo un' Alfa, una Fiat e una Lancia nuove è il triste abbandono totale, oltre all'assenza colpevole di una gamma e di una strategia industriale.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Interessante la gragnuola di schiaffi che all'improvviso comincia a partire un po' da ogni dove dalla stampa.

Eppure non ci sono grosse novità imprevedibili, nella gestione del marchio. Le stesse Mito e Giulietta, che qui vengono uccellate senza pietà, non sono state mica presentate ieri sera. E la stessa 156, elevata ad "ultima vera alfa da rimpiangere", é un po' debole. Era bellina, agile quanto si vuole, venduta in buoni numeri, ma non reggeva nemmeno il Busso. La manovra sembra quindi un po' pretestuosa , oltre che, come dicevo, tardiva.

Allora cos'é che dà la stura a questa resa dei conti tardiva ?

Mah... io non escluderei un assieme di concause.

1- Molte volte i giornalisti semplicemente battono sul chiodo caldo che suscita interesse, ma che certo non hanno scaldato loro... Questa cosa mi sembra di tutta evidenza, in questo caso.
2- Dispensare critiche o appunti su un modello ormai vecchio è una cosa se non ammessa, forse tollerabile, che comporta rischi bassi ed accettabili.
3- Anche perchè il destinatario delle critiche, non ha almeno in questo momento, grossi argomenti, e forse neanche mezzi e interessi, per fugare queste critiche.
 
Nel 2015 saranno passati 10 anni dalla presentazione della 159. Pazientate ancora 2 anni. Ormai si sa che le Alfa hanno questo ciclo.
 
SZ. ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
E soprattutto benvenuti sulla barca dei talebani irriducibili vecchialfisti!!!
Quindi i loro giudizi non sono oggettivi, giusto?

Toh che combinazione... spunta Maxetto, spuntano le stelline... :lol:
Ancora con questa storia?
Ma non vedi che il forum è pieno di stelline? Una, due, tre, quattro,cinque.
Non facciamo i bambini per cortesia.
Ma davvero pensate alle stelline? :shock:

PS. Vedi che non posso mica monostellarmi da solo. :lol:
Eppure sopra sembra che abbia una stellina.
 
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