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Cucina italiana: "Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità"

pilota54

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Oggi, 10 dicembre 2025, la cucina italiana, ad opera dell'UNESCO (United Nations Educational Scientific And Cultural Organization), entra a far parte del "Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità". E' la prima "cucina", a livello mondiale, che entra nel novero appena citato. Un riconoscimento che ci fa onore come nazione e credo sia meritato.
Un annuncio arrivato, proprio oggi, da Nuova Delhi, in India, dal Comitato Intergovernativo dell’Unesco, che sancisce una vittoria del Sistema Paese.
 
Ho avuto la fortuna di viaggiare abbastanza anche all'estero per lavoro, più o meno in tutta Europa e un paio di puntate fuori. Non ho trovato un solo Paese in cui si mangia quasi come qui.
 
io mi ritrovo con il l'etichetta culturare perchè almeno quello che ho notato io rispetto a quasi tutti gli altri paesi del mondo oltre al discorso tecnico di come si cucina c'è proprio un discorso di come si vive il cibo, in tanti paesi neanche si siedono al tavolo ad un determinato orario come facciamo noi, è giusto un assimilare cibo e poi via a fare altro, per noi invece è un momento sociale, e questo ha anche credo ricadute sul modo in cui ci si alimenta
 
Io invece penso alla cucina come ad un'espressione culturale derivante dalle possibilità che il popolo ha a disposizione.

Quando ero bambino se non ricordo male l'unica cucina che si faceva grande nel mondo era quella Francese, se andavi in un ristorante francese.....poi.....poi venne il turno del Giapponese negli anni ottanta e poi nell'ultimo ventennio ci siamo riappropriati della cucina mediterranea e l'abbiamo saputa valorizzare.
 
Infine non concordo che al nord si mangi male, anzi, però bisogna provare la cucina locale vera, evitare i luoghi per turisti ed i falsi ristoranti italiani, e, comunque adattarsi ad una varietà molto ridotta.
Personalmente ho sempre mangiato benissimo anche al nord, salumi e formaggi livello nettamente superiore, vino livello similare, varietà dei piatti (anche dei dolci) decisamente sud.
 
Concordo, ma molti pensano che sia una pietanza tradizionale... ormai è diventata una religione, ma quando la facevo per amici e compagni negli anni 80-90 era quasi misconosciuta. E finifi per farla con la pancetta affumicata...
Esatto sono tutti diventati esperti ormai, nessuno ha il coraggio di dire che negli anni 80-90 le nostre nonne, l'uovo lo facevano cuocere e dentro ci mettevano qualunque cosa, dalla soppressata a cubetti a wurstel, e la si mangiava volentierissimo :D
 
Questo "riconoscimento" mi lascia indifferente, cosa significa "cucina italiana" quando un piatto è preparato in 20 varianti, pur con lo stesso nome? Aspettiamoci un'invasione mondiale di prodotti pseudo italiani che di italiano avranno solo la bandierina sull'etichetta.
 
Quando Unesco parla di "cucina italiana" non intende un ricettario o un elenco di ingredienti, ma:
una pratica quotidiana che comprende conoscenze, rituali e gesti che hanno dato vita a un uso creativo e artigianale dei materiali, contribuendo a creare un’identità socio-culturale condivisa e allo stesso tempo cronologicamente e geograficamente variegata.
e anche:
un insieme di saperi non solo culinari, ma anche conviviali e sociali che sono trasmessi di generazione in generazione su tutto il territorio nazionale. Attraverso la condivisione del cibo, la creatività gastronomica e lo stare insieme, la cucina italiana si fa portatrice valori di inclusività e di sostenibilità ambientale.
Quindi più una mentalità che un piatto, o un elenco di piatti.
Non è tanto importante il cosa si mangi, ma il come: la creatività, la cura della preparazione, lo stare a tavola. E ritengo che effettivamente in Italia l'attenzione a questi aspetti sia ancora piuttosto diffusa.
 
E pure questo post si cerca di buttarlo in caciara. Ho fatto un po di pulizia e esorto a terminarla con i battibecchi personali. Scrivetevi su whatsapp se volete farlo. Dato che la Moderazione opera solo nel tempo libero si è andati di sciabola anziché di fioretto. La colpa non è di chi ha cancellato ma di chi ha scritto. Nel frattempo ci riserviamo di valutare ulteriori azioni verso gli utenti che riteniamo responsabili della degenerazione del topic.
 
Questo "riconoscimento" mi lascia indifferente, cosa significa "cucina italiana" quando un piatto è preparato in 20 varianti, pur con lo stesso nome? Aspettiamoci un'invasione mondiale di prodotti pseudo italiani che di italiano avranno solo la bandierina sull'etichetta.
E' cinquanta anni che ci copiano prodotti.....
 
Quando Unesco parla di "cucina italiana" non intende un ricettario o un elenco di ingredienti, ma:

e anche:

Quindi più una mentalità che un piatto, o un elenco di piatti.
Non è tanto importante il cosa si mangi, ma il come: la creatività, la cura della preparazione, lo stare a tavola. E ritengo che effettivamente in Italia l'attenzione a questi aspetti sia ancora piuttosto diffusa.

concordo che poi è quello che avevo provato ad asserire anche io , non credo che si tratti di per se di tecnica e di cosa si mangia, ma proprio di come si colloca la cucina ed il suo consumo all'interno della società
 
Fra l'altro la cucina è in continua evoluzione, prima leggevo delle polpette. Mia moglie le prepara diversamente da mia madre, che le fa diversamente da quelle che faceva mia nonna.
Tutte nate e cresciute in un raggio di 5-10 km.
40 anni fa, erano praticamente 70-80% pane e 20-30% fra carne, uova, aglio grosso, prezzemolo, pinoli, uvetta e formaggio.
Mia mamma pane grattuggiato solo per amalgamare, aglio più sottile, niente uvetta e pinoli.

Mia moglie le fa addirittura in friggitrice ad aria :D
 
Parlo per me... forse solo in Spagna, paese latino, ho trovato piatti all'altezza dei nostri o eccellenze, a volte, anche superiori alle nostre DOP, come il Manchego, ad esempio, che se la gioca col nostro pecorino toscano DOP.
 
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