Buonasera a tutti, voglio raccontarvi la mia disavventura iniziata l'estate scorsa e ad ora tutt'altro che conclusa.
Dopo diverse valutazioni e diversi sacrifici decido finalmente di coronare un mio sogno: acquistare una Golf cabrio "prima serie" e passare le vacanze estive On the road a spasso per l'Italia.
Come di consueto in questi casi, ho preso visione di moltissimi annunci e contattato diversi venditori trovati sui più famosi siti di auto usate. A inizio giugno e dopo una severa scrematura individuo quella che diventerà, in seguito, la mia auto.
Si tratta di una Golf GLS 1500 cabriolet classe '83, carrozzata Karmann ed iscritta ASI in apparenti ottime condizioni estetiche.
Il venditore è una nota concessionaria di Monteriggioni in provincia di Siena.
Per prendere visione del mezzo dal vivo ed effettuare una prova su strada organizzo un primo viaggio verso Siena (io abito a Roma) ed insieme ad un amico valuto le condizioni dell'auto che sembrano effettivamente molto buone.
La prima prova su strada evidenzia un comportamente un po' "stanco" del motore ed una certa rumorosità delle sospensioni; il venditore mi convince del fatto che il motore (fermo da qualche mese) potrebbe essere semplicemente "freddo". L'auto complessivamente si comporta bene, parte al primo colpo e non presenta particolari rumori sospetti nei pochi Km della prova.
Convinto dell'affare, strappo un buon prezzo al concessionario e mi aggiudico l'auto versando una caparra in contanti.
Dopo aver assicurato l'auto, fornito i documenti per il Passaggio di proprietà e concluso tutte le pratiche per l'acquisto, mi reco a Monteriggioni e, armato di valige per le vacanze e i contanti per il saldo, concludo l'acquisto del mezzo.
Da questo momento ha inizio il mio personale incubo.
Era venerdì 8 agosto 2014, ultimo giorno di apertura del concessionario prima delle vacanze estive. Le date riportate come un diario, vi permetteranno di capire quanti guai questa auto mi può aver causato nei pochi giorni di "vita".
08/08 - Dopo un pranzo ottimo a Monteriggioni, parto per la mia destinazione, la Liguria, che raggiungo regolarmente senza incorrere in problemi. Il primo viaggio però mi consente di venire a conoscenza di alcuni vizi dell'auto in questione che non erano stati rilevati e non mi erano stati segnalati: il contachilometri (parziale e totale) non funziona, capirò in seguito il perchè; diversi accessori elettrici di minor importanza non funzionano come accendisigari, pompa dell'acqua dei tergicristalli ecc.. inoltre le chiavi dell?auto consegnatemi corrispondevano solo in parte, ovvero solo una ne consentiva l?avviamento (l?altra è di un altra auto) e NESSUNA consentiva l?apertura/chiusura del portellone del baule posteriore.
10/09. Mi trasferisco con l'auto in Piemonte (110 km per arrivare a Limone Piemonte) e qui ho il primo grave problema. L'auto, dopo qualche chilometro percorso in salita, esplode letteralmente in una nuvola di vapore bianco proveniente dal cofano. Tutto il liquido di raffreddamento viene espulso dal suo serbatoio in un attimo, segno di un surriscaldamento non rilevato dall?ago della temperatura. Il primo riscontro che ho aprendo il cofano è il tappo del serbatoio del liquido di raffreddamento rotto parzialmente; a quel punto mi fermo, trovo dell?acqua e riparto dopo qualche ora. Il problema si ripropone solo circa 5 Km dopo: nuovamente tutto il liquido viene spanciato dal circuito di raffreddamento in un solo colpo. Questa volta, aprendo il cofano, noto che l?elettroventola dietro al radiatore è inequivocabilmente fuori uso in quanto disassata rispetto al suo motore elettrico e quindi inchiodata al convogliatore metallico. È probabile che questa fosse già rotta in partenza in quanto in quei giorni non ne ho mai rilevato l'attivazione (cosa che invece succedeva ogni volta che spegnevo il motore dopo aver sostituito l'elettroventola). Mancano 10 Km (in discesa questa volta) al mio arrivo, ricarico di acqua il serbatoio e parto verso la mia destinazione che raggiungo dopo aver effettuato un ultima sosta per riempire nuovamente il serbatoio del liquido.
11/08 In questa giornata l?auto non è stata utilizzata ma è stata impiegata per ricercare, da ricambisti demolitori e sfasciacarrozze, un?elettroventola ed un tappo per il serbatoio del raffreddamento da sostituire. La ricerca, visto anche il periodo di ferie, non ha dato esiti positivi ma mi ha dato l?occasione di confrontarmi con un primo meccanico il quale mi consiglia di far verificare la tenuta della guarnizione della testata.
12/08 Impossibilitato a muovere l?auto e senza alternative decido, per la prima volta, di far trasportare in officina Volkswagen a mezzo carro attrezzi da Limone P.te a Cavour (TO). Nel pomeriggio passato in questa officina ho l?occasione di fare, insieme al meccanico, diverse interessanti scoperte:
L?auto risulta essere un vero e proprio "collage" di pezzi infatti scopriamo che la testata del motore non è più quella del 1500cc di serie (come riportato dal libretto) ma è quella montata sul motore 1600 della generazione successiva. La vera curiosità è che il basamento risulta essere quello originale del 1500 generando così un ibrido mai visto (quantomeno dal meccanico).
Andando avanti con l?analisi scopriamo che il carburatore originale SOLEX 34 PICT (con starter automatico) è stato sostituito con un carburatore non identificato (non è un WEBER) senza nessuno starter. L?adattamento ha fatto in modo che airbox e compensatori venissero brutalmente modificati.
Il meccanico mi fa notare che l?intera plancia degli strumenti (quindi tachimetro contagiri indicatori vari) non è di una Golf ma di una Volkswagen di più alta gamma della stessa generazione (probabilmente una Passat o una Jetta). Molti degli strumenti ed indicatori e spie infatti parevano non funzionare (consumo istantaneo, computer di bordo, indicatore temperatura acqua) ecco spiegato il perchè. Inutile fare riferimento ai km indicati dal contachilometri perchè, oltre ad essere inchiodato da chissà quanto sui 190.000 Km e oltre, non apparteneva affatto alla stessa auto di origine.
Questi ed altri piccoli vizi di forma (come il parabrezza non di una Golf Cabriolet, l?assenza di crick-triangolo e ruota di scorta di una Fiat Uno) rendevano l?auto non solo diversa da quanto mi aspettassi, ma sostanzialmente diversa da quanto riportato sul documento di circolazione rendendola di fatto, fuori omologazione.
13/08 Sotto consiglio del meccanico di fiducia mi reco dall'"Autodemolizioni Valpellice", uno sfascia carrozze che per pura coincidenza aveva in magazzino una Golf MK1 con la stessa motorizzazione, solo non carrozzata cabrio. Da questo demolitore trovo Un elettroventola funzionante, il termostato, il crick, una ruota di scorta per la Golf. Il tutto, dopo una trattativa, mi viene a costare 70? dei quali però non ho nessuna ricevuta che li possa dimostrare.
Decido di lasciare l?auto dal meccanico per risolvere il problema del raffreddamento e proseguire le mie vacanze (che dovevano essere in Liguria) con un'altra auto. La Golf rimarrà nell officina Gualtiero Perassi fino al mio ritorno dalle vacanze, ovvero il...
?26/08? giorno in cui vado a ritirare e ricevo il primo conto da pagare.
L?intervento, come previsto dal meccanico di Limone P.te, è stato: la sostituzione della guarnizione della testata, montaggio della nuova elettroventola e termostato (trovati da me dal un demolitore), sostituzione cinghia di distribuzione, spianatura testata, ri-fasatura del motore (resa difficile dalla non-corrispondenza di testata e basamento) e altri interventi minori come: cambio olio, ri-cablaggio dell'accendisigari, serraggio degli ammortizzatori frontali (da sostituire), sostituzione batteria e un controllo generale. Porto l'auto a casa, faccio il pieno all'auto e mi preparo per il viaggio del giorno seguente che mi dovrebbe portare fino a Roma insieme alla mia fidanzata.
27/08 Il viaggio prosegue senza intoppi per circa 120 Km dopo i quali l'auto, sull'Autostrada A26 si ferma inesorabilmente senza preavviso denotando dei problemi di alimentazione. Sono all'incirca le 12.30. Chiamo il secondo carro attrezzi (sfruttando sempre la mia tessera ACI) e faccio portare l'auto all'officina Lombarduzzi Romeo di Alessandria.
Ore 14.30 l'officina riapre dopo la pausa pranzo e ci mettiamo all'opera sull'auto. L'auto, pur accendendosi ed essendo a più di metà serbatoio, non acquistava potenza necessaria per camminare ed era come se gli mancasse benzina. Verifichiamo i filtri e li troviamo completamente otturati da qualche sostanza depositata nel serbatoio. La pulizia e la sostituzione dei filtri non sortisce gli effetti desiderati infatti il motore dell'auto continua a faticare a restare acceso e la marcia resta impossibile. La macchina dev'essere portata da un carburatorista per una revisione del carburatore. Questo però, non avverrà fino al giorno dopo.
Ore 17, l'indomani avrei dovuto recarmi nel mio studio a Roma per lavoro.
Facciamo qualche telefonata, rimando i nostri impegni lavorativi al giorno seguente e, in virtù del fatto che mi trovavo carico di bagagli e in mega ritardo, decidiamo di Recarci da Hertz e affittare un'auto che ci portasse fino a destinazione.
28/08 Rientriamo a Roma con l'auto a noleggio.
01/09 Vengo contattato dalla titolare dell'officina Lombarduzzi di Alessandria la quale mi spiega che il carburatore adattato era effettivamente pieno di scorie provenienti dal serbatoio, è stata necessaria una completa pulizia e revisione del carburatore e del circuito di tubazioni-compensatori per farla ripartire regolarmente; l'auto è pronta, ad Alessandria.
05/09 Al rientro delle rispettive vacanze, contatto telefonicamente il concessionario e gli racconto tutto quello che mi è successo, fino a quel punto. Mi riservo di far tornare l'auto a Roma, raccogliere tutte le ricevute per valutare le spese e presentargli il conto.
10/09 Per impegni lavorativi incompatibili con gli orari di apertura settimanali dell'officina di Alessandria e per evitare altre sgradite sorprese, mi trovo obbligato a far trasportare l'auto a mezzo Bisarca dall'officina fino qui a Roma. Grazie alle mie ricerche e al mio stato di Socio ACI, riesco a strappare un buon prezzo per il trasporto dell'auto dalla compagnia Autotrasporti Riello già per il giorno successivo.
11/ 09 La Golf giunge finalmente a Roma, parte e sembra funzionare regolarmente.
Nel periodo intercorso tra il 12/09 e il 21/09 ho utilizzato l'auto all'incirca 6 volte; una delle quali per recarmi ad un auto lavaggio e un'altra per andare da "Norauto" per installare l'autoradio, spazzole tergicristalli nuove, paracolpi laterali e apportare alcune migliorie estetiche all'auto. In questo periodo mi potevo, nonostante tutto, ritenere soddisfatto dell'acquisto e confidavo nel fatto che questi interventi avessero risolto il male oscuro che attanagliava l'auto. Purtroppo non ci sarà un lieto fine.
21/09 Domenica mattina h.10.30, partiamo con degli amici per una gita fuori Roma carichi di benzina. Bastano appena 7 Km di Aurelia per spegnere gli entusiasmi e farmi ritrovare nuovamente alle prese con i carristi dell'ACI.
L'auto si ferma e questa volta non riesce a ripartire.
Con questa terza chiamata nell'arco di un mese e mezzo circa esaurisco in un colpo: la pazienza, le forze e la possibilità di chiamare nuovamente gratuitamente un carro attrezzi ACI; la formula ACI VINTAGE (la mia) prevede infatti 3 interventi annui.
22/09 Dopo aver lasciato l'auto Parcheggiata nei pressi della mia officina "di fiducia" qui a Roma, interpello il meccanico per farmi suggerire una soluzione. L'auto ora parte ma gira in maniera molto irregolare e "fuma nero" dallo scarico tanto da far dubitare il meccanico se si possa trattare di carburatore o impianto elettrico. Mi suggerisce di portare nuovamente la Golf da un carburatorista ma non sa indicarmene uno valido.
26/09 L'auto, da quel giorno è ancora ferma, e lì rimarrà. Oltre alle cose già elencate in precedenza ho esaurito anche le mie risorse e non sono più in grado di sostenere viaggi a vuoto per Roma su carri attrezzi per far risolvere problemi di cui non riesco più a capire l'entità.
Dopo queste peripezie contatto a fine settembre il concessionario e manifesto il mio desiderio di non prendermi più cura di un'auto che porta con se segni indelebili di noncuranza e approssimazione nelle riparazioni mascherati da un aspetto da giovane trentenne.
La mia intenzione è quella di restituire l'auto, ottenere il rimborso della cifra spesa, riavere interamente i soldi spesi per colpa dei suoi disservizi e il trasporto presso del concessionario del mezzo senza ulteriori spese da parte mia.
Dopo alcuni giorni vengo contattato dal venditore che mi comunica di accettare la restituzione dell'auto e il conseguente rimborso della cifra spesa ma assolutamente di non voler farsi carico delle spese accessorie (che in totale ammontano sui 1600?). Queste, secondo il concessionario, non sono imputabili a loro in quanto sono frutto di scelte personali prese senza averli interpellati. Cerco di far presente loro che in pieno periodo di ferie non ho trovato nessuno a cui comunicare i disservizi dell'auto (che ricordo si sono palesati dopo 2 giorni di utilizzo) e che quindi ho dovuto, per forza di cose, agire nel modo che ho creduto migliore.
Convinto di essere nella "ragione", declino le loro condizioni e consegno tutto ad un avvocato.
Le scaramucce tra gli studi legali si protraggono fino ad oggi e vedono la posizione del concessionario pressochè immutata (ovvero rimborso e ritiro dell'auto); decido così di mandare giù il rospo ed accettare di non farmi rimborsare di tutte le spese ma esclusivamente le spese per l'acquisto dell'auto.
E qui c'è il colpo di scena.
Il mio avvocato mi comunica che, improvvisamente dopo la notifica della mia accettazione, la concessionaria non è più disposta a ritirare e a rimborsare il mezzo.
Resto spiazzato... vorrebbe dire che oltre ad avermi rifilato consapevolmente un vero bidone, stanno declinando ogni loro responsabilità su quanto accaduto (e dimostrato da tutta la documentazione raccolta).
Bene, ora mi trovo in questa situazione.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino a questo punto e ringrazio anche chi, magari con più esperienza di me, possa darmi qualche suggerimento.
Ciao, grazie ancora per l'attenzione e buona giornata.
Marco.
Cronaca di una truffa
Dopo diverse valutazioni e diversi sacrifici decido finalmente di coronare un mio sogno: acquistare una Golf cabrio "prima serie" e passare le vacanze estive On the road a spasso per l'Italia.
Come di consueto in questi casi, ho preso visione di moltissimi annunci e contattato diversi venditori trovati sui più famosi siti di auto usate. A inizio giugno e dopo una severa scrematura individuo quella che diventerà, in seguito, la mia auto.
Si tratta di una Golf GLS 1500 cabriolet classe '83, carrozzata Karmann ed iscritta ASI in apparenti ottime condizioni estetiche.
Il venditore è una nota concessionaria di Monteriggioni in provincia di Siena.
Per prendere visione del mezzo dal vivo ed effettuare una prova su strada organizzo un primo viaggio verso Siena (io abito a Roma) ed insieme ad un amico valuto le condizioni dell'auto che sembrano effettivamente molto buone.
La prima prova su strada evidenzia un comportamente un po' "stanco" del motore ed una certa rumorosità delle sospensioni; il venditore mi convince del fatto che il motore (fermo da qualche mese) potrebbe essere semplicemente "freddo". L'auto complessivamente si comporta bene, parte al primo colpo e non presenta particolari rumori sospetti nei pochi Km della prova.
Convinto dell'affare, strappo un buon prezzo al concessionario e mi aggiudico l'auto versando una caparra in contanti.
Dopo aver assicurato l'auto, fornito i documenti per il Passaggio di proprietà e concluso tutte le pratiche per l'acquisto, mi reco a Monteriggioni e, armato di valige per le vacanze e i contanti per il saldo, concludo l'acquisto del mezzo.
Da questo momento ha inizio il mio personale incubo.
Era venerdì 8 agosto 2014, ultimo giorno di apertura del concessionario prima delle vacanze estive. Le date riportate come un diario, vi permetteranno di capire quanti guai questa auto mi può aver causato nei pochi giorni di "vita".
08/08 - Dopo un pranzo ottimo a Monteriggioni, parto per la mia destinazione, la Liguria, che raggiungo regolarmente senza incorrere in problemi. Il primo viaggio però mi consente di venire a conoscenza di alcuni vizi dell'auto in questione che non erano stati rilevati e non mi erano stati segnalati: il contachilometri (parziale e totale) non funziona, capirò in seguito il perchè; diversi accessori elettrici di minor importanza non funzionano come accendisigari, pompa dell'acqua dei tergicristalli ecc.. inoltre le chiavi dell?auto consegnatemi corrispondevano solo in parte, ovvero solo una ne consentiva l?avviamento (l?altra è di un altra auto) e NESSUNA consentiva l?apertura/chiusura del portellone del baule posteriore.
10/09. Mi trasferisco con l'auto in Piemonte (110 km per arrivare a Limone Piemonte) e qui ho il primo grave problema. L'auto, dopo qualche chilometro percorso in salita, esplode letteralmente in una nuvola di vapore bianco proveniente dal cofano. Tutto il liquido di raffreddamento viene espulso dal suo serbatoio in un attimo, segno di un surriscaldamento non rilevato dall?ago della temperatura. Il primo riscontro che ho aprendo il cofano è il tappo del serbatoio del liquido di raffreddamento rotto parzialmente; a quel punto mi fermo, trovo dell?acqua e riparto dopo qualche ora. Il problema si ripropone solo circa 5 Km dopo: nuovamente tutto il liquido viene spanciato dal circuito di raffreddamento in un solo colpo. Questa volta, aprendo il cofano, noto che l?elettroventola dietro al radiatore è inequivocabilmente fuori uso in quanto disassata rispetto al suo motore elettrico e quindi inchiodata al convogliatore metallico. È probabile che questa fosse già rotta in partenza in quanto in quei giorni non ne ho mai rilevato l'attivazione (cosa che invece succedeva ogni volta che spegnevo il motore dopo aver sostituito l'elettroventola). Mancano 10 Km (in discesa questa volta) al mio arrivo, ricarico di acqua il serbatoio e parto verso la mia destinazione che raggiungo dopo aver effettuato un ultima sosta per riempire nuovamente il serbatoio del liquido.
11/08 In questa giornata l?auto non è stata utilizzata ma è stata impiegata per ricercare, da ricambisti demolitori e sfasciacarrozze, un?elettroventola ed un tappo per il serbatoio del raffreddamento da sostituire. La ricerca, visto anche il periodo di ferie, non ha dato esiti positivi ma mi ha dato l?occasione di confrontarmi con un primo meccanico il quale mi consiglia di far verificare la tenuta della guarnizione della testata.
12/08 Impossibilitato a muovere l?auto e senza alternative decido, per la prima volta, di far trasportare in officina Volkswagen a mezzo carro attrezzi da Limone P.te a Cavour (TO). Nel pomeriggio passato in questa officina ho l?occasione di fare, insieme al meccanico, diverse interessanti scoperte:
L?auto risulta essere un vero e proprio "collage" di pezzi infatti scopriamo che la testata del motore non è più quella del 1500cc di serie (come riportato dal libretto) ma è quella montata sul motore 1600 della generazione successiva. La vera curiosità è che il basamento risulta essere quello originale del 1500 generando così un ibrido mai visto (quantomeno dal meccanico).
Andando avanti con l?analisi scopriamo che il carburatore originale SOLEX 34 PICT (con starter automatico) è stato sostituito con un carburatore non identificato (non è un WEBER) senza nessuno starter. L?adattamento ha fatto in modo che airbox e compensatori venissero brutalmente modificati.
Il meccanico mi fa notare che l?intera plancia degli strumenti (quindi tachimetro contagiri indicatori vari) non è di una Golf ma di una Volkswagen di più alta gamma della stessa generazione (probabilmente una Passat o una Jetta). Molti degli strumenti ed indicatori e spie infatti parevano non funzionare (consumo istantaneo, computer di bordo, indicatore temperatura acqua) ecco spiegato il perchè. Inutile fare riferimento ai km indicati dal contachilometri perchè, oltre ad essere inchiodato da chissà quanto sui 190.000 Km e oltre, non apparteneva affatto alla stessa auto di origine.
Questi ed altri piccoli vizi di forma (come il parabrezza non di una Golf Cabriolet, l?assenza di crick-triangolo e ruota di scorta di una Fiat Uno) rendevano l?auto non solo diversa da quanto mi aspettassi, ma sostanzialmente diversa da quanto riportato sul documento di circolazione rendendola di fatto, fuori omologazione.
13/08 Sotto consiglio del meccanico di fiducia mi reco dall'"Autodemolizioni Valpellice", uno sfascia carrozze che per pura coincidenza aveva in magazzino una Golf MK1 con la stessa motorizzazione, solo non carrozzata cabrio. Da questo demolitore trovo Un elettroventola funzionante, il termostato, il crick, una ruota di scorta per la Golf. Il tutto, dopo una trattativa, mi viene a costare 70? dei quali però non ho nessuna ricevuta che li possa dimostrare.
Decido di lasciare l?auto dal meccanico per risolvere il problema del raffreddamento e proseguire le mie vacanze (che dovevano essere in Liguria) con un'altra auto. La Golf rimarrà nell officina Gualtiero Perassi fino al mio ritorno dalle vacanze, ovvero il...
?26/08? giorno in cui vado a ritirare e ricevo il primo conto da pagare.
L?intervento, come previsto dal meccanico di Limone P.te, è stato: la sostituzione della guarnizione della testata, montaggio della nuova elettroventola e termostato (trovati da me dal un demolitore), sostituzione cinghia di distribuzione, spianatura testata, ri-fasatura del motore (resa difficile dalla non-corrispondenza di testata e basamento) e altri interventi minori come: cambio olio, ri-cablaggio dell'accendisigari, serraggio degli ammortizzatori frontali (da sostituire), sostituzione batteria e un controllo generale. Porto l'auto a casa, faccio il pieno all'auto e mi preparo per il viaggio del giorno seguente che mi dovrebbe portare fino a Roma insieme alla mia fidanzata.
27/08 Il viaggio prosegue senza intoppi per circa 120 Km dopo i quali l'auto, sull'Autostrada A26 si ferma inesorabilmente senza preavviso denotando dei problemi di alimentazione. Sono all'incirca le 12.30. Chiamo il secondo carro attrezzi (sfruttando sempre la mia tessera ACI) e faccio portare l'auto all'officina Lombarduzzi Romeo di Alessandria.
Ore 14.30 l'officina riapre dopo la pausa pranzo e ci mettiamo all'opera sull'auto. L'auto, pur accendendosi ed essendo a più di metà serbatoio, non acquistava potenza necessaria per camminare ed era come se gli mancasse benzina. Verifichiamo i filtri e li troviamo completamente otturati da qualche sostanza depositata nel serbatoio. La pulizia e la sostituzione dei filtri non sortisce gli effetti desiderati infatti il motore dell'auto continua a faticare a restare acceso e la marcia resta impossibile. La macchina dev'essere portata da un carburatorista per una revisione del carburatore. Questo però, non avverrà fino al giorno dopo.
Ore 17, l'indomani avrei dovuto recarmi nel mio studio a Roma per lavoro.
Facciamo qualche telefonata, rimando i nostri impegni lavorativi al giorno seguente e, in virtù del fatto che mi trovavo carico di bagagli e in mega ritardo, decidiamo di Recarci da Hertz e affittare un'auto che ci portasse fino a destinazione.
28/08 Rientriamo a Roma con l'auto a noleggio.
01/09 Vengo contattato dalla titolare dell'officina Lombarduzzi di Alessandria la quale mi spiega che il carburatore adattato era effettivamente pieno di scorie provenienti dal serbatoio, è stata necessaria una completa pulizia e revisione del carburatore e del circuito di tubazioni-compensatori per farla ripartire regolarmente; l'auto è pronta, ad Alessandria.
05/09 Al rientro delle rispettive vacanze, contatto telefonicamente il concessionario e gli racconto tutto quello che mi è successo, fino a quel punto. Mi riservo di far tornare l'auto a Roma, raccogliere tutte le ricevute per valutare le spese e presentargli il conto.
10/09 Per impegni lavorativi incompatibili con gli orari di apertura settimanali dell'officina di Alessandria e per evitare altre sgradite sorprese, mi trovo obbligato a far trasportare l'auto a mezzo Bisarca dall'officina fino qui a Roma. Grazie alle mie ricerche e al mio stato di Socio ACI, riesco a strappare un buon prezzo per il trasporto dell'auto dalla compagnia Autotrasporti Riello già per il giorno successivo.
11/ 09 La Golf giunge finalmente a Roma, parte e sembra funzionare regolarmente.
Nel periodo intercorso tra il 12/09 e il 21/09 ho utilizzato l'auto all'incirca 6 volte; una delle quali per recarmi ad un auto lavaggio e un'altra per andare da "Norauto" per installare l'autoradio, spazzole tergicristalli nuove, paracolpi laterali e apportare alcune migliorie estetiche all'auto. In questo periodo mi potevo, nonostante tutto, ritenere soddisfatto dell'acquisto e confidavo nel fatto che questi interventi avessero risolto il male oscuro che attanagliava l'auto. Purtroppo non ci sarà un lieto fine.
21/09 Domenica mattina h.10.30, partiamo con degli amici per una gita fuori Roma carichi di benzina. Bastano appena 7 Km di Aurelia per spegnere gli entusiasmi e farmi ritrovare nuovamente alle prese con i carristi dell'ACI.
L'auto si ferma e questa volta non riesce a ripartire.
Con questa terza chiamata nell'arco di un mese e mezzo circa esaurisco in un colpo: la pazienza, le forze e la possibilità di chiamare nuovamente gratuitamente un carro attrezzi ACI; la formula ACI VINTAGE (la mia) prevede infatti 3 interventi annui.
22/09 Dopo aver lasciato l'auto Parcheggiata nei pressi della mia officina "di fiducia" qui a Roma, interpello il meccanico per farmi suggerire una soluzione. L'auto ora parte ma gira in maniera molto irregolare e "fuma nero" dallo scarico tanto da far dubitare il meccanico se si possa trattare di carburatore o impianto elettrico. Mi suggerisce di portare nuovamente la Golf da un carburatorista ma non sa indicarmene uno valido.
26/09 L'auto, da quel giorno è ancora ferma, e lì rimarrà. Oltre alle cose già elencate in precedenza ho esaurito anche le mie risorse e non sono più in grado di sostenere viaggi a vuoto per Roma su carri attrezzi per far risolvere problemi di cui non riesco più a capire l'entità.
Dopo queste peripezie contatto a fine settembre il concessionario e manifesto il mio desiderio di non prendermi più cura di un'auto che porta con se segni indelebili di noncuranza e approssimazione nelle riparazioni mascherati da un aspetto da giovane trentenne.
La mia intenzione è quella di restituire l'auto, ottenere il rimborso della cifra spesa, riavere interamente i soldi spesi per colpa dei suoi disservizi e il trasporto presso del concessionario del mezzo senza ulteriori spese da parte mia.
Dopo alcuni giorni vengo contattato dal venditore che mi comunica di accettare la restituzione dell'auto e il conseguente rimborso della cifra spesa ma assolutamente di non voler farsi carico delle spese accessorie (che in totale ammontano sui 1600?). Queste, secondo il concessionario, non sono imputabili a loro in quanto sono frutto di scelte personali prese senza averli interpellati. Cerco di far presente loro che in pieno periodo di ferie non ho trovato nessuno a cui comunicare i disservizi dell'auto (che ricordo si sono palesati dopo 2 giorni di utilizzo) e che quindi ho dovuto, per forza di cose, agire nel modo che ho creduto migliore.
Convinto di essere nella "ragione", declino le loro condizioni e consegno tutto ad un avvocato.
Le scaramucce tra gli studi legali si protraggono fino ad oggi e vedono la posizione del concessionario pressochè immutata (ovvero rimborso e ritiro dell'auto); decido così di mandare giù il rospo ed accettare di non farmi rimborsare di tutte le spese ma esclusivamente le spese per l'acquisto dell'auto.
E qui c'è il colpo di scena.
Il mio avvocato mi comunica che, improvvisamente dopo la notifica della mia accettazione, la concessionaria non è più disposta a ritirare e a rimborsare il mezzo.
Resto spiazzato... vorrebbe dire che oltre ad avermi rifilato consapevolmente un vero bidone, stanno declinando ogni loro responsabilità su quanto accaduto (e dimostrato da tutta la documentazione raccolta).
Bene, ora mi trovo in questa situazione.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino a questo punto e ringrazio anche chi, magari con più esperienza di me, possa darmi qualche suggerimento.
Ciao, grazie ancora per l'attenzione e buona giornata.
Marco.
Cronaca di una truffa