<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Critiche alla 149/Milano? Per ora solo sentimentalismo | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Critiche alla 149/Milano? Per ora solo sentimentalismo

BelliCapelli3 ha scritto:
Il tratto distintivo di una generalista di solito è la semplificazione tecnica, allo scopo di tenere basso il prezzo. Il che a mio avviso è pericolosamente vicino a quello che state richiedendo

Vallo a dire a quelli della Caterham. O a quelli della Lotus. O a Colin Chapman.

ed è stato fatto, per la Milano. Un'auto per spodtarsi dal punto A al punto B.

Questo in base a cosa lo dici?

Ma vedi che sei troll?!
 
le uniche alfaromeo che ho guidato e ho posseduto nella mia vita sono state una 33
alfa_romeo_33-01_1.jpg

History_AlfaRomeo_33_lg.jpg

e poi una una 145
ALFA-ROMEO-Alfa-145-1-8-Twin-Spark---1999-2000-.jpg

std_1994_alfa_romeo_145_1.6.jpg

le uniche che ritenevo ancora sportive sia nella linea che nei motori .Quelle di ora di sportivo han ben poco l' Alfa romeo Milano sembrerebbe un facelift tra una 147 e una MiTo oppure è un clone della Fiat Bravo, new Opel Astra e Lancia new Delta insomma e priva di grinta :(
 
Yd.rss2025 ha scritto:
le uniche alfaromeo che guidato nella mia vita sono state una 33
alfa_romeo_33-01_1.jpg

History_AlfaRomeo_33_lg.jpg

e poi una una 145
ALFA-ROMEO-Alfa-145-1-8-Twin-Spark---1999-2000-.jpg

std_1994_alfa_romeo_145_1.6.jpg

le uniche che ritenevo ancora sportive sia nella linea che nei motori .Quelle di ora di sportivo han ben poco l' Alfa romeo Milano sembrerebbe un facelift tra una 147 e una MiTo oppure è un clone della Fiat Bravo, new Opel Astra e Lancia new Delta insomma e priva di grinta :(

Anch´io avevo la 145 1.6L (Boxer). Il motivo dell´acquisto? Il suono del Boxer !!
:)
 
le ho acquistate xche erano originali nella linea per il prezzo popolare x la loro abilita (cio che nei nuovi modelli e una pecca) x il portabagli buono anche x 5 adulti (che su quelle nuove se mettiun paio di sacche morbide non carichi piu un tubo) e i motori ancora originalmente alfa o quasi
 
Yd.rss2025 ha scritto:
le acquistate xche erano originali nel loro genere nella linea eppoi non avevano le difficolta abitative o di bagagliaio che hanno gli attuali modelli :(

La mia 145 non era sportiva. Il pianale era quello della Tipo. Il motore, a iniezione non era sportivo, ma aveva quella voce.. :twisted:
Per un periodo avevo pure una 33 1.3 a carburatori. Quella si che era un piacere!
Ma la vera: 75TS!! :twisted: :twisted:
Bisogna vedere cosa porta il futuro. Magari una bella TP (Seg. D-E).
Speriamo
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
loopo ha scritto:
iCastm ha scritto:
loopo ha scritto:
leon150cv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Io capisco bene tutti quelli che avrebbero preferito che la 149/Milano non fosse nata sul pianale della Bravo (per quanto modificato), che fosse stata a trazione posteriore, che avesse avuto uno schema di sospensioni molto raffinato, motori aspirati di cilindrata elevata e l'impiego di materiali leggerissimi.

Ma mi chiedo: questi signori l'avrebbero comprata a qualunque prezzo?

Io penso proprio di no, penso che a dar retta a queste persone la 149/Milano farebbe la fine della Brera/Spyder: tutti che dicevano che era bella, ma nessuno che se l'è comprata!

Se questi discorsi fossero stati fatti per l'8C Competizione o per qualche altra Alfa di segmento alto sarei stato pure d'accordo, ma sulla 149/Milano e qualsiasi altra auto "classica" no. Una vettura del segmento C si deve produrre per fare volumi e perciò si deve guardare molto ai costi.
Le autovetture, tranne quelle appartenenti a determinate nicchie, non sono opere d'arte e devono acquistarsi con ragionevolezza.

Se la 149/Milano riuscirà a mantenere (se non migliorare) il successo della 147 pur con soluzioni "plebee" dov'è il problema? Se riuscirà ad avere la migliore accelerazione in curva della categoria (come fu per la 147) pur senza montare un multilink dove sarà il problema?

Criticare la 149/Milano adesso lo si fa solo per sentimentalismo.

quoto e aggiungo che, secondo la mia modesta opinione, la linea della 149 fa e farà discutere ancora.
Credo che gli alfisti puri, la possano criticare, sia per l'estetica sia per la parte meccanica, gli altri invece, ovvero tutti coloro che acquistano un auto senza badare al marchio e non vanno a vedere la meccanica, la apprezzeranno molto. E' stata una scelta della fiat, quella di rendere la linea affascinante (io le trovo carine sia la mito che la 149) ma condividere il pianale e quant'altro con bravo/delta per dimezzare i costi di progettazione e costruzione è stata una scelta, forse ampiamente condivisibile se si tiene poco conto della passione. Di certo, l'alfista di vecchia data, come ha rimpianto prima il busso, il de dion, la trazione posteriore, adesso rimpiangerà i quadrilateri alti ed il multilink (e forse anche la linea). Se fossi un alfista convinto, andrei alla ricerca di una alfa gt attuale, o di una 147 o 159, per mettermi al riparo dall'interconesso evoluto che in alfa chiamano bi-link (e magari alfa marketing avrà anche il coraggio di sponsorizzarlo come innovazione tecnologica durante la fase di presentazione al pubblico). Certo è, che da simpatizzante delle alfa attuali e amante delle alfa di ieri, avrei preferito (almeno) una 149 con quadrilateri + differenziale autobloccante meccanico, multilink a 5 bracci ed un bel multiair 1750 turbo da 200cv. Poi la linea e gli interni, sinceramente su un alfa, me ne sarei "fregato".

Secondo me, per questi ci sono marchi come Fiat, Opel, VW, Skoda ecc ecc..
Sempre secondo me, l´Alfa non deve fare la generalista.

Che cos'è una generalista?

Auto per tutti, miglior esempio Volkswagen "auto del popolo" ora sostituito da Skoda

Speravo che ti spiegassi meglio.
Quali sono le caratteristiche di una generalista?

Il tratto distintivo di una generalista di solito è la semplificazione tecnica, allo scopo di tenere basso il prezzo. Il che a mio avviso è pericolosamente vicino a quello che state richiedendo, ed è stato fatto, per la Milano. Un'auto per spodtarsi dal punto A al punto B.

Sbagli. Sbagli in generale a giudicare un'automobile in funzione delle sue caratteristiche tecniche.

Un'auto generalista è un'auto che si pone l'obiettivo di accontentare le esigenze di quante più persone possibili. Non ha un assetto eccessivamente votato al comfort perchè altrimenti perderebbe troppo in rigidità e quindi in stabilità. Di conseguenza non ha nemmeno un assetto troppo rigido per evitare di perdere in comfort. Lo spazio interno non deve essere eccessivo per evitare che la massa incida troppo sui consumi. I motori non devono essere troppo potenti per non incidere sui costi di gestione.
Insomma non sono nè carne nè pesce, ma un compromesso di tutti gli aspetti. Le caratteristiche tecniche vengono scelte solo in seguito.

Le caratteristiche tecniche sono in funzione del target fissato per l'auto e non viceversa.

Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.
 
sasà65 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.

Allora, pare che la Milano probabilmente è stata concepita e cosriuta come il vino cinese.
Diciamo e crediamoci pure che sarà un buon prodotto, ma ne dubito.
Riconoscendo però che è stata fatta con contenuti da generalista il prezzo che potrai richiedermi è appunto quello di una generalista.
Un po' come il vino, sarà anche buono, ma se è fatto con uva cinese posso pagartelo al massimo 1,5 euro, mica potrai pretendere il prezzo del Brunello di Montalcino? :D

P.S. Diciamo appuno che viwso che hai usato uva cinese questo denota la volonta di aumenare i risparmi per massimizzare il proofitto.
L'OPERAZIONE IN QUESI CASI RIESCE SOLO SE LA MACCHINA è BELLA, COSA CHE NON MI SENTO DI DIRE PER LA MILANO.

Secondo me in questo caso hanno fatto il vino con uva cinese ma gli è venuto aceto.

Non crearti sovrastrutture mentali. Il punto è: è buono o no? Se lo riconosci buono lo paghi altrimenti no.
Se i consumatori sono disposti a pagare bene, altrimenti no.
 
iCastm ha scritto:
sasà65 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.

Allora, pare che la Milano probabilmente è stata concepita e cosriuta come il vino cinese.
Diciamo e crediamoci pure che sarà un buon prodotto, ma ne dubito.
Riconoscendo però che è stata fatta con contenuti da generalista il prezzo che potrai richiedermi è appunto quello di una generalista.
Un po' come il vino, sarà anche buono, ma se è fatto con uva cinese posso pagartelo al massimo 1,5 euro, mica potrai pretendere il prezzo del Brunello di Montalcino? :D

P.S. Diciamo appuno che viwso che hai usato uva cinese questo denota la volonta di aumenare i risparmi per massimizzare il proofitto.
L'OPERAZIONE IN QUESI CASI RIESCE SOLO SE LA MACCHINA è BELLA, COSA CHE NON MI SENTO DI DIRE PER LA MILANO.

Secondo me in questo caso hanno fatto il vino con uva cinese ma gli è venuto aceto.

Non crearti sovrastrutture mentali. Il punto è: è buono o no? Se lo riconosci buono lo paghi altrimenti no.
Se i consumatori sono disposti a pagare bene, altrimenti no.

Esiste anche un concetto - tutelato persino dalla legge - di *autenticicità*. Il consumatore, specie se intende spendere molti soldi, è interessato anche all'autenticità degli ingredienti, non solo al risultato finale, e la legge lo tutela in questo senso. Col che, non a caso, un eventuale Chianti doc fatto con i vitigni di cui sopra assume il nome di "contraffatto".

Anche un Rolex falso fatto a Singapore può essere "bello". Basta non aprirlo.

Saluti
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
sasà65 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.

Allora, pare che la Milano probabilmente è stata concepita e cosriuta come il vino cinese.
Diciamo e crediamoci pure che sarà un buon prodotto, ma ne dubito.
Riconoscendo però che è stata fatta con contenuti da generalista il prezzo che potrai richiedermi è appunto quello di una generalista.
Un po' come il vino, sarà anche buono, ma se è fatto con uva cinese posso pagartelo al massimo 1,5 euro, mica potrai pretendere il prezzo del Brunello di Montalcino? :D

P.S. Diciamo appuno che viwso che hai usato uva cinese questo denota la volonta di aumenare i risparmi per massimizzare il proofitto.
L'OPERAZIONE IN QUESI CASI RIESCE SOLO SE LA MACCHINA è BELLA, COSA CHE NON MI SENTO DI DIRE PER LA MILANO.

Secondo me in questo caso hanno fatto il vino con uva cinese ma gli è venuto aceto.

Non crearti sovrastrutture mentali. Il punto è: è buono o no? Se lo riconosci buono lo paghi altrimenti no.
Se i consumatori sono disposti a pagare bene, altrimenti no.

Esiste anche un concetto - tutelato persino dalla legge - di *autenticicità*. Il consumatore, specie se intende spendere molti soldi, è interessato anche all'autenticità degli ingredienti, non solo al risultato finale, e la legge lo tutela in questo senso. Col che, non a caso, un eventuale Chianti doc fatto con i vitigni di cui sopra assume il nome di "contraffatto".

Anche un Rolex falso fatto a Singapore può essere "bello". Basta non aprirlo.

Saluti

Sì, ma non perdere il punto centrale. Tanti discorsi, tante parole..., ma alla fine va bene o non va bene? Piace o non piace?
 
iCastm ha scritto:
Io capisco bene tutti quelli che avrebbero preferito che la 149/Milano non fosse nata sul pianale della Bravo (per quanto modificato), che fosse stata a trazione posteriore, che avesse avuto uno schema di sospensioni molto raffinato, motori aspirati di cilindrata elevata e l'impiego di materiali leggerissimi.

Ma mi chiedo: questi signori l'avrebbero comprata a qualunque prezzo?

Io penso proprio di no, penso che a dar retta a queste persone la 149/Milano farebbe la fine della Brera/Spyder: tutti che dicevano che era bella, ma nessuno che se l'è comprata!

Se questi discorsi fossero stati fatti per l'8C Competizione o per qualche altra Alfa di segmento alto sarei stato pure d'accordo, ma sulla 149/Milano e qualsiasi altra auto "classica" no. Una vettura del segmento C si deve produrre per fare volumi e perciò si deve guardare molto ai costi.
Le autovetture, tranne quelle appartenenti a determinate nicchie, non sono opere d'arte e devono acquistarsi con ragionevolezza.

Se la 149/Milano riuscirà a mantenere (se non migliorare) il successo della 147 pur con soluzioni "plebee" dov'è il problema? Se riuscirà ad avere la migliore accelerazione in curva della categoria (come fu per la 147) pur senza montare un multilink dove sarà il problema?

Criticare la 149/Milano adesso lo si fa solo per sentimentalismo.

Almeno il quadrilatero potevano lasciarlo!
 
iCastm ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
sasà65 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.

Allora, pare che la Milano probabilmente è stata concepita e cosriuta come il vino cinese.
Diciamo e crediamoci pure che sarà un buon prodotto, ma ne dubito.
Riconoscendo però che è stata fatta con contenuti da generalista il prezzo che potrai richiedermi è appunto quello di una generalista.
Un po' come il vino, sarà anche buono, ma se è fatto con uva cinese posso pagartelo al massimo 1,5 euro, mica potrai pretendere il prezzo del Brunello di Montalcino? :D

P.S. Diciamo appuno che viwso che hai usato uva cinese questo denota la volonta di aumenare i risparmi per massimizzare il proofitto.
L'OPERAZIONE IN QUESI CASI RIESCE SOLO SE LA MACCHINA è BELLA, COSA CHE NON MI SENTO DI DIRE PER LA MILANO.

Secondo me in questo caso hanno fatto il vino con uva cinese ma gli è venuto aceto.

Non crearti sovrastrutture mentali. Il punto è: è buono o no? Se lo riconosci buono lo paghi altrimenti no.
Se i consumatori sono disposti a pagare bene, altrimenti no.

Esiste anche un concetto - tutelato persino dalla legge - di *autenticicità*. Il consumatore, specie se intende spendere molti soldi, è interessato anche all'autenticità degli ingredienti, non solo al risultato finale, e la legge lo tutela in questo senso. Col che, non a caso, un eventuale Chianti doc fatto con i vitigni di cui sopra assume il nome di "contraffatto".

Anche un Rolex falso fatto a Singapore può essere "bello". Basta non aprirlo.

Saluti

Sì, ma non perdere il punto centrale. Tanti discorsi, tante parole..., ma alla fine va bene o non va bene? Piace o non piace?

Ho capito dove vuoi arrivare iCastm, ma non ti posso seguire. Non è un discorso corretto, specie in bocca ad un consumatore. Posso capire che lo pensi un AD, ma in bocca a te o a me è contronatura.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
sasà65 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Vi fanno assaggiare un Sangiovese e lo ritenete buonissimo. Vi dicono solo dopo che sono state mischiate delle uve cinesi. Quel vino smette di essere buono? Sareste disonesti con voi stessi.

Allora, pare che la Milano probabilmente è stata concepita e cosriuta come il vino cinese.
Diciamo e crediamoci pure che sarà un buon prodotto, ma ne dubito.
Riconoscendo però che è stata fatta con contenuti da generalista il prezzo che potrai richiedermi è appunto quello di una generalista.
Un po' come il vino, sarà anche buono, ma se è fatto con uva cinese posso pagartelo al massimo 1,5 euro, mica potrai pretendere il prezzo del Brunello di Montalcino? :D

P.S. Diciamo appuno che viwso che hai usato uva cinese questo denota la volonta di aumenare i risparmi per massimizzare il proofitto.
L'OPERAZIONE IN QUESI CASI RIESCE SOLO SE LA MACCHINA è BELLA, COSA CHE NON MI SENTO DI DIRE PER LA MILANO.

Secondo me in questo caso hanno fatto il vino con uva cinese ma gli è venuto aceto.

Non crearti sovrastrutture mentali. Il punto è: è buono o no? Se lo riconosci buono lo paghi altrimenti no.
Se i consumatori sono disposti a pagare bene, altrimenti no.

Esiste anche un concetto - tutelato persino dalla legge - di *autenticicità*. Il consumatore, specie se intende spendere molti soldi, è interessato anche all'autenticità degli ingredienti, non solo al risultato finale, e la legge lo tutela in questo senso. Col che, non a caso, un eventuale Chianti doc fatto con i vitigni di cui sopra assume il nome di "contraffatto".

Anche un Rolex falso fatto a Singapore può essere "bello". Basta non aprirlo.

Saluti

Sì, ma non perdere il punto centrale. Tanti discorsi, tante parole..., ma alla fine va bene o non va bene? Piace o non piace?

Ho capito dove vuoi arrivare iCastm, ma non ti posso seguire. Non è un discorso corretto, specie in bocca ad un consumatore. Posso capire che lo pensi un AD, ma in bocca a te o a me è contronatura.

Contro natura?!

Scusa, ma il consumatore deve essere per forza un appassionato fanatico? Non direi proprio. Ed anche l'appassionato fanatico è un falso appassionato.

Ricordate gli aristotelici? Erano coloro che secoli dopo la morte di Aristotele si elevavano a suoi seguaci pretendendo che tutto quello che avesse detto il filosofo fosse vero. Peccato che Aristotele oggi viene studiato non per le conclusioni a cui è giunto, ma per il metodo che adottava per arrivarci.
Non so se mi spiego.
 
Premessi i diversi condizionali dovuti al fatto che la macchina deve ancora uscire, però credo che i progettisti abbiano ritenuto che la soluzione McP+contrattive+ARC fornisca una soluzione migliore al compromesso comfort/handling/costi rispetto al quadrilatero alto....tutto qui...non tirerei in ballo il Brunello di Montalcino :D 8)....

Date un'occhiata qui:
http://www.crf.it/it-it/aree/systems/pagine/sistemidicontrollosospensioni.aspx ;)
 
iCastm ha scritto:
Contro natura?!
Un consumatore, anche solo per un principio di cautela e tutela del proprio investimento, dovrebbe semplicemente volere il massimo controvalore per i suoi soldi, e non appoggiare invece esperimenti ( fatti sul suo portafogli ) su quanta semplificazione tecnica sia accettabile prima di compromettere il risultato finale.

Secondo me tu, consumatore, stai ragionando come se fossi Marchionne, il produttore, quando studia strategie per riuscire a tagliare i costi. Solo che tu non sei lui. Se lo fa lui è uno furbo ( sempre che non esageri: allora è avventato ). Se lo fai tu che ci metti il kiulo..... ;) Tu sei il consumatore, quello che dovrebbe strillare per avere di più. Non di meno.

Scusa, ma il consumatore deve essere per forza un appassionato fanatico? Non direi proprio.
Per come vedo io Alfa Romeo, si. I clienti fighetti che comprano per immagine non li considero, anche perchè si accodano al cliente fanatico, che determina la moda. Se il cliente fanatico non compra, il fighetto suo amico, o suo figlio, o suo collega, non si accoda. Brera docet.

Ricordate gli aristotelici? Erano coloro che secoli dopo la morte di Aristotele si elevavano a suoi seguaci pretendendo che tutto quello che avesse detto il filosofo fosse vero. Peccato che Aristotele oggi viene studiato non per le conclusioni a cui è giunto, ma per il metodo che adottava per arrivarci.
Non so se mi spiego.
Aristotele esponeva idee. Qui si parla di meccanica, di risultati misurabili in pista. Se la teoria della semplificazione fosse vera, saremmo davanti ad un miracolo della tecnica. Un po' come dire: abbiamo trovato il modo di farti dimagrire mangiando quello che vuoi. Conviene a chi te lo dice, e ti vuole vendere il suo rimedio miracoloso. E ti dirà che non devi chiedere quali siano gli ingredienti: importa il risultato. Occhio. ;)

Ciao
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Contro natura?!
Un consumatore, anche solo per un principio di cautela e tutela del proprio investimento, dovrebbe semplicemente volere il massimo controvalore per i suoi soldi, e non appoggiare invece esperimenti ( fatti sul suo portafogli ) su quanta semplificazione tecnica sia accettabile prima di compromettere il risultato finale.

Secondo me tu, consumatore, stai ragionando come se fossi Marchionne, il produttore, quando studia strategie per riuscire a tagliare i costi. Solo che tu non sei lui. Se lo fa lui è uno furbo ( sempre che non esageri: allora è avventato ). Se lo fai tu che ci metti il kiulo..... ;) Tu sei il consumatore, quello che dovrebbe strillare per avere di più. Non di meno.

Scusa, ma il consumatore deve essere per forza un appassionato fanatico? Non direi proprio.
Per come vedo io Alfa Romeo, si. I clienti fighetti che comprano per immagine non li considero, anche perchè si accodano al cliente fanatico, che determina la moda. Se il cliente fanatico non compra, il fighetto suo amico, o suo figlio, o suo collega, non si accoda. Brera docet.

Ricordate gli aristotelici? Erano coloro che secoli dopo la morte di Aristotele si elevavano a suoi seguaci pretendendo che tutto quello che avesse detto il filosofo fosse vero. Peccato che Aristotele oggi viene studiato non per le conclusioni a cui è giunto, ma per il metodo che adottava per arrivarci.
Non so se mi spiego.
Aristotele esponeva idee. Qui si parla di meccanica, di risultati misurabili in pista. Se la teoria della semplificazione fosse vera, saremmo davanti ad un miracolo della tecnica. Un po' come dire: abbiamo trovato il modo di farti dimagrire mangiando quello che vuoi. Conviene a chi te lo dice, e ti vuole vendere il suo rimedio miracoloso. E ti dirà che non devi chiedere quali siano gli ingredienti: importa il risultato. Occhio. ;)

Ciao

Compromettere il risultato finale?
E tu che ne sai che venga compromesso? Hai già guidato la 149/Milano? Non penso, perciò come fai a trarre questa conclusione? Non è ragionevole.

Dimagrire mangiando non è impossibile se uno è grasso per il semplice fatto che mangia male anche se poco.

Per come vedi tu Alfa Romeo... la vedi un po' superficialmente. Se la vedessi un po' più nel profondo capiresti che oggi come oggi, almeno su una segmento C, non si può dar retta ai fanatici, non si può fare una vettura solo per farli contenti lasciando da parte gli utili (come è stato per l'8C Competizione). A lungo andare il marchio chiuderebbe.
Preferiresti una fine gloriosa ad un continuo infame? Mi pare di sì. Io invece non penso che siamo a questo punto, ma che qualunque evoluzione debba guardare il fine, lo scopo, non il mezzo con cui viene raggiunto.
 
Back
Alto