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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

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Qui come la pensano in Olanda (rallentamento, diffusione "controllata" tra le fasce più giovani della popolazione, protezione delle persone più a rischio)

https://video.repubblica.it/dossier...59394?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P9-S1.4-T1

Coronavirus, riaprono gli asili nei Paesi Bassi: la motivazione della virologa fa discutere

Nei Paesi Bassi le scuole elementari e gli asili nidi riapriranno, parzialmente, dal prossimo 11 maggio. Ann Vossen, virologa e microbiologa, nonché membro permanente dell'Omt, il team di esperti che gestisce le epidemie nei Paesi Bassi, ha spiegato che proprio i bambini hanno un ruolo chiave nel diffondere gradualmente il Covid-19. "Si infettano a vicenda e a malapena sviluppano sintomi seri - ha detto Vossen nel talk show condotto da Eva Jinek sull'emittente pubblica Kro-Ncrv -. I bambini potrebbero infettare un papà o una mamma, nella speranza che anche i loro sintomi siano lievi, soprattutto se non fanno parte di categorie a rischio". Un concetto ribadito, in un altro momento della trasmissione, quando si è parlato della mancata riapertura delle scuole secondarie: "Fino a 12 anni i problemi derivanti dal coronavirus sono pochi - ha detto Vossen - Con l'aumentare dell'età, invece, questi possono crescere. Riaprire elementari e asili rappresenta un basso rischio".

L'intervento della virologa, sui social network, ha scatenato un dibattito tra chi sostiene che il governo insegua un'immunità di gregge e chi, invece, pensa che i Paesi Bassi stiano adottando una strategia in vista del peggior scenario possibile, ovvero che gran parte della popolazione sia destinata, prima o poi, a contrarre il nuovo coronavirus. Nei Paesi Bassi, dove al 24 aprile i decessi sono poco più di 4.000 e gli attualmente positivi circa 31.000, è stato appena prolungato per tre mesi il divieto di eventi pubblici, inclusi concerti e competizioni sportive. La riapertura di asili ed elementari avverrà seguendo delle misure restrittive che prevedono il distanziamento. Bar e ristoranti, nel Paese, rimarranno chiusi almeno fino al prossimo 19 maggio, mentre i negozi sono rimasti aperti garantendo una distanza di 1,5 metri tra un cliente e l'altro.


Non e' che in Olanda dicono:
" Tanto i Belgi stan peggio di noi....Tieeeeee ' ' ' ' "
??
( ma non e' che stan proprio bene bene, nemmeno loro N.d.R. )
 
La gradualità c'è già, almeno in Veneto. Zaia stimava già da tempo che il 40-50% delle aziende autorizzate o in deroga o per tacito assenso della prefettura sia già ripartita in qualche modo (almeno un paio di settimane)

Infatti ho specificato che ci vuole gradualità (e mi dici che in Veneto già c'e', ma questo sta valendo anche per la Lombardia) e che ci vuole adattamento alle realtà locali (e infatti mi rispondi col caso Veneto, da opporre, ad esempio, a quello Lombardo).
Ma facciamo finta di non sapere che il vero spartiacque non è l'apertura o meno delle aziende, bensì quella delle scuole e di tutto il resto delle attività che, almeno per gli utenti, non sono lavorative.

Ciao, Nicola.
 
Grazie Angelo.
E' incredibile quanti e quanto rapidamente ne riescano a guarire
Io spero con tutto il cuore sia veramente cosi,anche se dentro di me qualcosa dice di stare attento….i guanti e mascherina non mi mancano mai…..quando incontr piu persone faccio sempre un Mezzo cerchio o cambio lato di strada se mi é possibile...
 
Non intervenire prima riducendosi a dover chiudere 2 mesi. Magari intervenendo prima si chiudeva 1 mese, giusto? Non è passato neanche un mese da quando i contagi scendono in picchiata

Sì, forse. O forse no.
Io rimango convinto che, data la situazione iniziale, diciamo di metà febbraio (che discuteremo separatamente) si poteva fare di meglio solo disponendo, dai territori, di dati affidabili e tempestivi e comunque solo nell'ambito di una leale collaborazione tra i livelli di governo. Entrambe queste cose sono mancate e ognuno si terrà le proprie idee sul perché (a parte quello che scaturirà, o meno, dalle inchieste giudiziarie).

Ciao, Nicola.
 
A far la punta non si finisce più ... di base le cose principali stanno emergendo.
Il Governo aveva sul tavolo già a Gennaio una serie di scenari (il che mi pare cosa buona e giusta), poi però non si sa né perché né come ha fatto una sonora dormita per almeno un mese e mezzo se non quasi due (intendo fino ai decreti 8-9-11 marzo), e questo è male, molto male.
Inoltre ci ha trattati come minus habens prima secretando il piano "per non terrorizzare la popolazione", poi procedendo progressivamente a terrorizzare la maggioranza dei cittadini che ora ha paura a mettere il naso fuori di casa come se nell'aria ci fosse il fall-out radioattivo e che disinfetta i contenitori della spesa :emoji_bow: e questo è malissimo.

Se la storia del piano secretato è vera e non è una scusa costruita a posteriori (permettimi la massima sfiducia visto quanto accaduto), le cose da fare erano abbastanza chiare e le si poteva spiegare con tranquillità alla cittadinanza, che non è così minus habens come si ritiene (per dire, quando i professoroni dicevano di non usare le mascherine, la gente ha iniziato a usarle, perché la saggezza popolare diffida naturalmente dei nostri govenanti quali essi siano)

Appunto, non siamo d'accordo proprio per nulla.
Evidentemente abbiamo una sequenza di decreti/ordinanze diversa.
Parliamo di zone rosse fatte e non fatte. Di dati sul contagio arrivati o non arrivati. Di sceneggiate televisive sulle mascherine di carta igienica e di obbligo ci coprire alla vista bocca e naso con qualunque cosa varcando la soglia di casa.
Nel mio comune ad un certo punto mi sono ritrovato l'esercito a fare i controlli sulle autocertificazioni, chiamato dal sindaco che nel frattempo non si accorgeva che i dati dell'Ufficio dello stato civile (cioè lui stesso) dicevano chiaramente e tempestivamente che avrebbe dovuto preoccuparsi solo di quello che succedeva o non succedeva dentro la RSA (naturalmente privata/convenzionata e sottoposto al """controllo""" del sistema sanitario regionale).

Ciao, Nicola.
 
Una delle condizioni delle varie Task force è stata avere l'immunità sulle decisioni prese, quindi intoccabili.

Il primo titolo a caso
https://scenarieconomici.it/borghi-la-task-force-di-conte-cerca-immunita-il-parlamento-a-ramengo/

Se parli della questione della 'manleva', di cui si è brevemente parlato nei primissimi giorni dall'istituzione della task force, penso che riguardi eventuali conseguenza 'patrimoniali' a riguardo di valutazioni tecniche che, sia pur prese in buona fede e seguendo lo stato dell'arte, a posteriori possano essere giudicate dannose da qualcuno che poi intenta una causa.
Altro conto sono le indagini giudiziarie atte a perseguire eventuali violazioni delle norme.

Ciao, Nicola.
 
Sono stati fatti grossi errori ad inizio pandemia, sono passati mesi ed ora siamo di nuovo agli errori: si continua a dire che "nessuno può garantire la riapertura" (a livello pluralità Governi) ed al tempo stesso si pone (noi) una data precisa di riapertura ...
A sto punto penso che i 150mila test non si faranno mai o si troverà un modo di farli sparire nelle nebbie della pianura padana.
Si riapre solo perchè la Germania non ha chiuso (totalmente) e noi non possiamo fare meno di loro ... ? Ma è davvero così?
 
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