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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Leggevo sul quotidiano locale (Cremona), che uno studio ha ipotizzato che i decessi da covid19 siano almeno il doppio rispetto i dati ufficiali.
Intanto, in un paesello qui vicino, covid19 si è portato via quattro fratelli in pochi giorni.. altro che il "soldato Ryan"..
Settimana scorsa leggevo le statistiche della zona rossa, nel basso lodigiano, dri morti. Dicono che nel periodo febbraio marzo 2020 rispetto ai periodi 2015-2019 la mortalità si è mediamente moltiplicata del 400%.

Comunque, per dire:
Castiglione, infatti, è uno dei focolai dell’epidemia covid-19: dal 21 febbraio ha registrato oltre 70 decessi e 180 contagiati su 4.660 abitanti (al 31 dicembre 2019) e a fronte di una media di 60 morti all’anno.

https://www.ilcittadino.it/cronaca/...castiglione/Qhbnb1DK9MVz4QM3tY4zx3/index.html

Questa è la zona dove a fine febbraio si diceva, nel forum, che "stiamo facendo troppi tamponi e ci sputtaniamo a livello internazionale". :rolleyes:
 
Che poi, tutti a invocare l'apertura delle aziende... Ma in teoria si produce per vendere a qualcuno che poi compra, consuma, si muove. Produrre per poi tornare a casa casa ai domiciliari non lo vedo molto sensato. Se il resto rimane fermo, le aziende per chi o cosa producono?



Oooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Proprio quello e' il punto....
Soldi pochi
Tanti pensieri
Ma chi e' in condizione o ha voglia di comperare.
??
P.s.:
Pero' potrebbe avere importanza per le aziende che producono quasi solamente per l' estero....Le altre....
 
Ultima modifica:
Stavolta ci è andata almeno bene che c'è poca gente per strada.
Questo crollo, come tanti altri guai endemici e fisiologici del nostro paese sono "anormalità" diventate "normalità" o, quantomeno percepite (o fatte percepire) come tali.
Ecco io a quella normalità vorrei, auspicherei, spererei non si tornasse mai piú, finita o debellata o controllata questa pandemia. Tutte le morti che ha causato almeno non saranno state vane.
 
https://www.internazionale.it/reportage/annalisa-camilli/2020/04/08/brescia-lombardia-contagi

Spiega bene il disastro che è ancora in atto in provincia di Brescia, ma lo stesso vale per Bergamo e Cremona.
Gli errori in Lombardia e la situazione in regione di presunti contagi oltre che il balzo sulle morti nel mese di marzo.

Purtroppo in queste zone non possono e non si dovevano aspettare le direttive nazionali. La regione aveva le facoltà per istituire altre zone rosse.
Ora la situazione in Lombardia, regione più colpita, deve essere trattata in maniera diversa per la fase 2.
Ci sono troppe persone non diagnosticate che han fatto la malattia a casa.
 
Comunque secondo me ristoranti no, ma bar e pasticcerie potrebbero riaprire.
Basterebbe fare come nei panifici: uno alla cassa e uno al banco, appena esce uno entra un altro, e tutti muniti di mascherina e possibilmente guanti.
Molta gente tornerebbe a lavorare, si eviterebbero fallimenti e si farebbe un minimo di PIL in più. Forse ci sarebbe un minimo di rischio, ma in qualche modo bisogna pur ripartire, non possiamo far fallire l'Italia. A Pasqua ci sarà un'enorme perdita di fatturato/PIL.
Lo stesso nei campi, dove oggi molti non stanno lavorando. Mascherine, guanti e si può lavorare, anche perchè all'aperto il rischio è minimo se non nullo.
 
A completamento aggiungo che la deroga è dedicata esclusivamente al rapporto cliente fornitore e vale per singola azienda legata a codice Ateco essenziale o azienda che lavora a sua volta in deroga.
Quindi se tu come azienda non potresti esercitare puoi lavorare in deroga per il singolo cliente che te lo chiede ricevendo copia di deroga da lui firmata e precedentemente da te spedita.
A tua volta devi inviarla poi a mezzo PEC al prefetto di provincia.

Ecco perché ne stanno ricevendo a centinaia.
Strano questo modo di procedere, a questo punto non c'è uniformità. Da me spedisci la comunicazione con l'elenco clienti e fornitori, poi ti chiamano per un controllo e ti chiedono di inviare a campione un paio di pezze giustificative (fatture, contratti etc) relative ai clienti o fornitori che hai messo in lista.
 
Comunque secondo me ristoranti no, ma bar e pasticcerie potrebbero riaprire.
Basterebbe fare come nei panifici: uno alla cassa e uno al banco, appena esce uno entra un altro, e tutti muniti di mascherina e possibilmente guanti.
Ti dirò, andare al bar con mascherina e guanti, faccio prima a farmi il caffè in ufficio con le capsule (come sto facendo ora). Se vado al bar non è certo per farmi un caffè in fretta, ma per prendermi il quarto d'ora, caffè brioche e giornale ... se no mille mila volte meglio la macchinetta in studio.
Il bar poi secondo me è ancora più pericoloso della trattoria pizzeria dove andavo a mangiare a pranzo (ora mangio in studio, ho frigo e micro onde) e ti diro in tuta onestà che ci vorrà molto tempo prima che riprenda l'abitudine di mangiare fuori a pranzo, che è più comodo, ma anche più dispendioso ... e visti i tempi di magra che ci attendono ... ecco temo di aver già cambiato abitudini di fondo.

Lo stesso nei campi, dove oggi molti non stanno lavorando. Mascherine, guanti e si può lavorare, anche perchè all'aperto il rischio è minimo se non nullo.
Il problema è che i braccianti, per lo più stranieri, sono fuggiti. Sarebbe il caso di rimpiazzarli con i percettori delle misure di sostegno pubblico al reddito.
 
Strano questo modo di procedere, a questo punto non c'è uniformità. Da me spedisci la comunicazione con l'elenco clienti e fornitori, poi ti chiamano per un controllo e ti chiedono di inviare a campione un paio di pezze giustificative (fatture, contratti etc) relative ai clienti o fornitori che hai messo in lista.

Hai ragione. Mi sono espresso sbagliato sull'inviare.
Il fornitore invia al prefetto una lista dei clienti che gli han firmato la deroga le altre richieste. Poi da qui non so.
Il fatto è che da come mi han già detto qualche fornitore, che han già inviato più di una comunicazione via PEC, perché si stanno aggiungendo man mano aziende, appunto perché poi te lavori in deroga per quel cliente e non che apri punto e stop.
Un fornitore mi ha detto che ancora non ha ricevuto risposte dalla prefettura e che ci avrebbe inserito in lista nel caso assieme ad altre aziende in una prossima comunicazione.
Quindi può darsi che qualche fornitore debba aggiornare la lista delle aziende con cui può lavorare a seconda di quando gli arriva la richiesta.
 
Ti dirò, andare al bar con mascherina e guanti, faccio prima a farmi il caffè in ufficio con le capsule (come sto facendo ora). Se vado al bar non è certo per farmi un caffè in fretta, ma per prendermi il quarto d'ora, caffè brioche e giornale ... se no mille mila volte meglio la macchinetta in studio.
Il bar poi secondo me è ancora più pericoloso della trattoria pizzeria dove andavo a mangiare a pranzo (ora mangio in studio, ho frigo e micro onde) e ti diro in tuta onestà che ci vorrà molto tempo prima che riprenda l'abitudine di mangiare fuori a pranzo, che è più comodo, ma anche più dispendioso ... e visti i tempi di magra che ci attendono ... ecco temo di aver già cambiato abitudini di fondo.

Il problema è che i braccianti, per lo più stranieri, sono fuggiti. Sarebbe il caso di rimpiazzarli con i percettori delle misure di sostegno pubblico al reddito.

Spero che quando si troverà l'antidoto/vaccino o quando arriverà il caldo se il caldo avrà il potere di uccidere il virus (magari...), si possa tornare al bar anche per sedersi al tavolino e prendere in pace una bella granita con brioche (qui in Sicilia.....).
Speriamo davvero.
 
Ultima modifica:
Hai ragione. Mi sono espresso sbagliato sull'inviare.
Il fornitore invia al prefetto una lista dei clienti che gli han firmato la deroga le altre richieste.
No no avevi spiegato bene: è che da me non c'è bisogno di alcune richiesta da parte del cliente, basta la comunicazione del produttore di beni o servizi.
 
Spero che quando si troverà l'antidoto/vaccino o quando arriverà il caldo se il caldo avrà il potere di uccidere il virus (magari...), si possa tornare al bar anche per sedersi al tavolino e prendere in pace una bella granita con brioche (qui in Sicilia.....).
Speriamo davvero.

Anche con la giornata che c'è oggi una bella granita con brioscia ci starebbe! Mi accontenterei anche di un cannolo di quelli veri... Sono passati 2 anni dall'ultimo che ho mangiato (preso ad una bancarella per la festa di santa Lucia a Bergamo)...
 
Ultima modifica di un moderatore:
No no avevi spiegato bene: è che da me non c'è bisogno di alcune richiesta da parte del cliente, basta la comunicazione del produttore di beni o servizi.

Ah... non so se possono fare così anche da noi, a me via mail me ne sono arrivate una decina di fac simili di ns. fornitori che dicono che sono chiusi e possono lavorare in deroga per chi gli compila la domanda.
Oppure altri meno attrezzati ci han chiesto loro di inviargli il nostro codice Ateco, p. Iva, nome e sede, che poi lo avrebbero inviato al prefetto.
 
Questo crollo, come tanti altri guai endemici e fisiologici del nostro paese sono "anormalità" diventate "normalità" o, quantomeno percepite (o fatte percepire) come tali.
Ecco io a quella normalità vorrei, auspicherei, spererei non si tornasse mai piú, finita o debellata o controllata questa pandemia. Tutte le morti che ha causato almeno non saranno state vane.


Quindi come dovremmo vivere?
 
Come ho già scritto diverse volte, questo è uno spartiacque, e da qui in poi si vedrà la vera differenza tra le persone: tra quelle che sanno affrontare le difficoltà e si sanno adattare, mantenendo i nervi saldi, e quelle che non lo sanno fare.

Uno spartiacque puramente immaginario purtroppo, perché le une conviveranno con le altre, sullo stesso territorio, nella stessa società e con le stesse 'regole' (magari qualcuno violandole).

Ciao, Nicola.
 
Uno spartiacque puramente immaginario purtroppo, perché le une conviveranno con le altre, sullo stesso territorio, nella stessa società e con le stesse 'regole' (magari qualcuno violandole).

Ciao, Nicola.

Veramente intendevo dire uno spartiacque tra due periodi: il "prima del covid-19" e il "dopo". Non spartiacque tra tipologie di persone.
Comunque in un periodo di grandi difficoltà come quello che ci attende (speriamo il più breve possibile) si noterà ancora di più la differenza tra i "forti" e i "fragili" (parlo a livello psicologico). Perché quando le cose vanno bene, tutti (o quasi) sembrano "forti".
E' quando il gioco si fa duro che...
 
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