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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

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Ai belgi toccherà mangiare patate almeno 2 volte alla settimana :emoji_astonished:

https://www.ilmessaggero.it/mondo/belgio_crisi_patate_coronavirus-5199347.html
Belgio, patate in crisi: appello dei produttori a consumarle 2 volte a settimana
In Belgio la crisi del coronavirus ha fatto scoppiare il caso nazionale delle patate. Secondo i produttori agricoli ci sono già circa 750 mila tonnellate di patate invendute che rischiano di essere distrutte per via delle misure di contenimento del covid che hanno fatto crollare i mercati e l'esportazione. Il lockdown dei ristoranti poi ha fatto il resto, oltre che la cancellazione di diversi festival musicali dove si mangiavano patatine fritte e si beveva birra.

Anche noi abbiamo problemi di sovraproduzione di alcuni prodotti, per il forte calo delle esportazioni. Ad esempio i vini.
 
Un altro problema del CV è connesso allo stallo degli aerei. Oggi al TG1 hanno detto che ci sono migliaia di aerei fermi, che necessitano comunque di manutenzione.
"Avete mai tenuto la macchina ferma per qualche mese? Ecco, pensate alla stessa cosa per gli aerei............."

Poi hanno fatto vedere una simulazione di aerei sopra l'Europa, in condizioni di traffico normale e in condizioni odierne. Ogni aereo era una "lucina". Impressionante la differenza.

Ecco, ho trovato quella simulazione!

 
Hai ragione, di norma se uno decide di darti un passaggio perché sei rimasto a piedi, poi è normale che tu gli dica che è suo dovere lasciarti la macchina a gratis perché ti serve.

Rimane il fatto che quindi non volendo perderci altri soldi (che vorrebbe dire mettere in strada i propri dipendenti - ah già se una ditta vende sotto costo alla fine chiude - cavolo che cattivoni) finita la beneficienza deciderà di non produrre più mascherine e chiudere lì il
discorso.

E noi continueremo ad andare in Cina a prenderle.
Se ci riserviranno vedremo chi darà una mano.


E' troppo illiberale dire che dovrebbero essere, a questo punto.... Prodotti di interesse Nazionale.
??
E quindi bisogna avere i macchinari per la produzione sempre pronti
alla produzione in caso di un eventuale ritorno del virus.
Niente, dopo 27.000 morti deve essere piu' limitato da fattori di rischio.

Quei 151 medici
( il Signore li abbia in gloria )
non saranno morti per nulla.
 
Non è che le macchine automatizzate le si trova proprio nei pacchetti delle patatine.

Guarda, a quanto mi hanno raccontato, persone cui non viene niente in tasca a contarmi frottole, l'investimento sarebbe stato ammortizzabile in tempi più che ragionevoli. Comunque, penso anch'io che i 50 cent siano un discreto compromesso.
 
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A proposito, qualcuno ha parlato di IVA?
A quanto sono aggiornato l'IVA è del 22%, quindi i 50 cts al venditore sono poco meno di 41 cts, gli altri 9 vanno allo stato.
Quindi nei 41 devi mettere un minimo ricavo di chi vende al dettaglio, ed un minimo compenso a chi sposta la scatola di mascherine dal distributore al dettagliante.
In realtà da sperare che in mezzo non ci sia veramente un distributore altrimenti altro che andare sotto i 30 cts.

Oppure anche questa è tutta gente che lavora per beneficienza?
L’ordinanza 26 aprile prevede 50 cent + Iva
 
Se i conti che ho letto sono corretti, per una piccola azienda artigiana ci vogliono 3 minuti di cucitura, aggiungici materiale, corrente elettrica e tutti annessi e connessi non fatico a credere che nei 50 cent ci stiano stretti
Sono produzioni da fare in modo meccanizzato. Fino a gennaio quelle cinesi fatte benino trasporto via nave incluso venivano 8 euro la scatola da 50 pezzi, quindi 16 cent cadauna inclusa Iva 22%.
Mettici salari e normative industriali europee anziché cinesi, arrivi al massimo al doppio, infatti la PC ha stipulato contratti di fornitura per mascherine prodotte in Italia a 38 cent Iva inclusa
 
Niente, dopo 27.000 morti deve essere piu' limitato da fattori di rischio.
Non vorrei sembrare cinico, ma quei 27.000 morti (in realtà sono di più, circa 40.000) fino ad oggi più alcune migliaia che purtroppo devono ancora arrivare, di cui la stragrande maggioranza aveva un’età attorno alla vita media e che per un terzo / la metà sono “imputabili” ad una zona ben precisa sono stati utilizzati per spaventare e terrorizzare la popolazione ed imporre la più fallimentare gestione epidemiologica che l’Occidente abbia potuto vedere. Noi ce la spacciamo per modello italiano “da imitare”, gli altri ci guardano con compatimento come modello “da evitare a tutti i costi”.
 
L’ordinanza 26 aprile prevede 50 cent + Iva

ok, mascherine esenti IVA

i materiali (l'energia ed i macchinari) con cui vengono prodotte sono soggetti ad IVA

Non è che si apre una odissea per la detraibilità?

PS: nel frattempo del "decreto aprile" si son perse le tracce, è da conteggiare tra i deceduti per Coronavirus?
 
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Sono produzioni da fare in modo meccanizzato. Fino a gennaio quelle cinesi fatte benino trasporto via nave incluso venivano 8 euro la scatola da 50 pezzi, quindi 16 cent cadauna inclusa Iva 22%.
Mettici salari e normative industriali europee anziché cinesi, arrivi al massimo al doppio, infatti la PC ha stipulato contratti di fornitura per mascherine prodotte in Italia a 38 cent Iva inclusa
Ok quindi stai tagliando fuori una buona fetta di piccola imprenditoria nostrana che magari in buona fede e per dare una mano si era impegnata a produrle. Basta dirlo.. Le mascherine non ci servono. O meglio, le vogliamo solo dai grossi produttori
 
ok, mascherine esenti IVA
i materiali (l'energia ed i macchinari) con cui vengono prodotte sono soggetti ad IVA
Non è che si apre una odissea per la detraibilità?
Io non ho usato il termine "esente" ;) presumibilmente sarà un "non soggetto" (un po' come le prestazioni/cessioni dei "forfettari")


PS: nel frattempo del "decreto aprile" si son perse le tracce, è da conteggiare tra i deceduti per Coronavirus?
Stanno consultando il Mago Otelma per trovare i soldi ...
 
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Comunque vedo che anche su gearbest, noto sito di vendite on line cinese, si fa fatica a trovare mascherine chirurgiche sotto i 70 cent l'una
 
Ok quindi stai tagliando fuori una buona fetta di piccola imprenditoria nostrana che magari in buona fede e per dare una mano si era impegnata a produrle. Basta dirlo.. Le mascherine non ci servono. O meglio, le vogliamo solo dai grossi produttori
Il discorso è complesso: servono tante mascherine, ipotizzando per la maggior parte delle persone una durata di 5-6 giorni per ciascun pezzo (una media tra chi la deve usare al lavoro e chi la usa solo quando esce) servirebbe una produzione giornaliera di circa 10 milioni di pezzi lavorando su 18/19 turni settimanali (perché c'è anche la manutenzione dei macchinari). Qui la piccola impresa mi pare oggettivamente tagliata fuori, devi avere uan produzione fortemente meccanizzata ed avere un break-even sufficiente a ripagarti le macchine nei pochi mesi in cui lavoreranno a tempo pieno, ed avere gli spazi dove conservarle per i prossimi anni quando la domanda sarà normalizzata (e da cui riprenderle alla prossima pandemia). La piccola imprenditoria potrebbe puntare alle mascherine personalizzate che offrono margini interessanti
 
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