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Cover your phone

Ho visto proprio ora in tv lo spot con Alex Zanardi.

CI VOLEVA!

Magari sentendo un pilota che ammette di avere bisogno di coprire il telefono per non cadere in tentazione e rimanere concentrato sulla strada anche il guidatori normali inizieranno a rendersi conto che non sono in grado di guardare la strada e lo smartphone allo stesso tempo in sicurezza.

http://video.sky.it/news/cronaca/alessandro-zanardi-e-la-campagna-cover-your-phone/v409513.vid

Non ho trovato il video dello spot,magari lo pubblicheranno a breve.

Nello spot mi pare che il grande Alex pronunci la frase "una volta gli occhi di chi guidava erano fissi sulla strada".

Una volta purtroppo...
 
Spot assolutamente inutile. Chi gira la cover è uno che non guarda il telefono, quindi non ha bisogno di girare la cover, mentre chi guarda il telefono non gira la cover. E' come i cartelli nei negozi "Si avverte la gentile clientela che la merce è protetta contro i furti": è una presa per i fondelli, la "gentile clientela" la merce è abituata a pagarla e non ha manco per l'anticamera del cervello l'idea di rubarla....
 
Spot assolutamente inutile. Chi gira la cover è uno che non guarda il telefono, quindi non ha bisogno di girare la cover, mentre chi guarda il telefono non gira la cover. E' come i cartelli nei negozi "Si avverte la gentile clientela che la merce è protetta contro i furti": è una presa per i fondelli, la "gentile clientela" la merce è abituata a pagarla e non ha manco per l'anticamera del cervello l'idea di rubarla....

Secondo me invece lo spot potrebbe avere un effetto sulle persone che non sono abituate a telefonare o usare i social mentre guidano,ma che semplicemente se squilla il telefono buttano un occhio per vedere chi è.
In questo modo la tentazione non c'è più e la distrazione temporanea si previene.
E poi secondo me lo spot va inteso in senso più ampio,non si tratta solo di un appello a coprire lo schermo del proprio smartphone ma a rigirare ben più della propria cover,a ribaltare le cattive abitudini che abbiamo preso.
Nello spot tv,di cui non ho trovato il video per ora,poi si vede ricostruito il classico caso del bambino che attraversa rincorrendo un pallone,mi sembra almeno,e si vede finalmente un guidatore attento che senza ausili o frenata automatica vede il pericolo e frena.
Una bella inversione di tendenza rispetto agli spot già citati tante volte in cui il guidatore appare sempre meno responsabile per quanto avviene e l'elettronica è chiamata a fare una parte sempre maggiore del lavoro.
E poi Zanardi ha un seguito vastissimo,un personaggio come lui potrebbe forse fare breccia anche nella testa dei sedicenti piloti che pensano di poter prevenire qualsiasi incidente pur dedicando alla strada solo una minima parte della propria attenzione.
 
se squilla il telefono buttano un occhio per vedere chi è.
In questo modo la tentazione non c'è più e la distrazione temporanea si previene.

Ho i miei dubbi. Quando sei abituato a una situazione, come guardare il telefono quando squilla, diventa un riflesso pavloviano. Anche se è coperto, l'occhio lo butti lo stesso, POI realizzi che è coperto. Intanto però il secondo di concentrazione l'hai perso.

Questo è già un altro discorso. Peccato che sia in rotta di collisione con le più recenti tendenze che vedono auto "sempre connesse" (connesse a che, se non per mostrarti le informazioni sul touch?). Al riguardo, se ben ricordo, Tesla è stata pesantemente criticata per quel tafanario di megatablet in mezzo alla plancia che è una fonte di distrazione ininterrotta....

Comunque, ho visto lo spot, sicuramente è molto più intelligente della maggior parte delle pubblicità TV che, come dici tu, tendono a mettere in risalto doti dell'auto che farebbero credere al pi(r)lota che con gli ADAS ci si può scaccolare il naso, grattarsi le palle e leggere WhatsApp che tanto ci pensa l'auto (più o meno come la pubblicità del "gioca responsabilmente"...). Purtroppo, credo che per questo tipo di utenti non ci sia spot che tenga.
 
Purtroppo, credo che per questo tipo di utenti non ci sia spot che tenga.

Un po' pessimista ma realistico.

Ho i miei dubbi. Quando sei abituato a una situazione, come guardare il telefono quando squilla, diventa un riflesso pavloviano. Anche se è coperto, l'occhio lo butti lo stesso, POI realizzi che è coperto. Intanto però il secondo di concentrazione l'hai perso.

Se anche fosse una,due,tre volte e poi ti ricordi di aver coperto il telefono quindi l'occhio non lo butti più.

Hai ragione sul fatto che probabilmente lo spot ha come bersaglio degli automobilisti poco responsabili per i quali ci vorrebbe ben altro che una pubblicità.
Mentre sulle persone più responsabili uno spot simile potrebbe anche avere effetto,ma se sono responsabili probabilmente anche senza coprire lo schermo sanno imporre a se stessi di non distrarsi mentre guidano.

Io penso che l'efficacia degli spot,almeno su un pubblico scarsamente ricettivo,sia limitata.
Se fanno uno spot con lo scopo di sensibilizzare il pubblico spesso è impermeabile a simili messaggi,se fanno uno spot shock volto a scuotere le coscienze in realtà non si spaventa nessuno.

Però apprezzo il tentativo e il fatto che un pilota ci metta la faccia per mostrare che nemmeno chi ha corso in F1 è immune alle distrazioni e può circolare su strada senza armarsi di prudenza e stare concentrato.
 
Bah! vedo tantissima gente che guida tenendo il telefono in mano anche se non lo sta utilizzando... altro che girare la cover... non voglio passare per sessista, ma la maggior parte sono donne o ragazze.
Esempio oggi ne ho vista una, non cinturata tra l'altro, che inveiva contro il corriere peruviano perchè si era spostato di corsia, addirittura col telefono in mano fuori dal finestrino.
Credo che nella caotica Milano, lo step 2 del "telefonista", sia appunto quello di tenere in mano l'aggegio per tutto il periodo di guida, si sa mai che qualche amico ti invia un link di Youtube da visionare immediatamente...
 
Su questo concordo. Molto meglio dello spot di Jean Alesi sul Coyote...

Sono agli antipodi sia gli spot che i personaggi.
Questa è una campagna per sensibilizzare gli automobilisti e ridurre le distrazioni al volante,si spera riducendo in questo modo anche il numero di incidenti e di morti.
L'altro è un spot commerciale per pubblicizzare un prodotto che serve a farla in barba agli autovelox e salvare la patente pur rispettando i limiti solo nei brevi tratti in cui il coyote ti segnala un velox.
Cosa che,senza il si spera,renderebbe più pericolose le strade.
E anche i protagonisti non potrebbero essere più diversi.
Nulla contro Alesi che incarna forse lo stereotipo del pilota di F1 ricco e quasi un divo,mentre il nostro Zanardi,forse per l'accento bolognese,non ha nulla dello stereotipo del pilota ma sembra più il tipo di persona che potresti incontrare a una fiera di paese seduto sulle panche di legno a mangiare un piatto di pasta.
Anche per questa sua capacità di essere estremamente alla mano secondo me è un testimonial efficacissimo.

Ah dimenticavo oggi avevo davanti un ciclista con la coda di cavallo,di quelli con la bici col computer di bordo sul manubrio,che viaggiava tenendo con due mani lo smartphone quindi senza mani e senza guardare la strada.
Ha ondeggiato un paio di volte mentre io mi tenevo a distanza siderale.
Altro che cover your phone...
 
oggi avevo davanti un ciclista (...) che viaggiava tenendo con due mani lo smartphone quindi senza mani e senza guardare la strada.
Il ciclista che messaggia è l'ultimo arrivato (ma in forte ascesa) del bestiario molto telefonico ma poco smart che mi capita di incontrare quasi quotidianamente. Altri campioni "classici" sono: il centauro col telefono incastrato nel casco, il passeggero del medesimo centauro che messaggia a due mani mentre il suo pilota zigzaga nel traffico, l'automobilista che parte al semaforo guardandosi in mezzo alle cosce, il corriere col furgone che sorpassa a velocità warp dove passa a filo una bici, ovviamente parlando al telefono con una mano e sfumazzando con l'altra...

Ma tutta sta gente che razzo ha da dirsi/scriversi di così urgente e fondamentale?
 
io preferisco di gran lunga uno Zanardi che fa questo tipo di spot che un Alesi che sottolineando la sua carriera in F1 invita ad acquistare un rilevatore di autovelox per motivi di sicurezza...
 
Il ciclista che messaggia è l'ultimo arrivato (ma in forte ascesa) del bestiario molto telefonico ma poco smart che mi capita di incontrare quasi quotidianamente. Altri campioni "classici" sono: il centauro col telefono incastrato nel casco, il passeggero del medesimo centauro che messaggia a due mani mentre il suo pilota zigzaga nel traffico, l'automobilista che parte al semaforo guardandosi in mezzo alle cosce, il corriere col furgone che sorpassa a velocità warp dove passa a filo una bici, ovviamente parlando al telefono con una mano e sfumazzando con l'altra...

Ma tutta sta gente che razzo ha da dirsi/scriversi di così urgente e fondamentale?
Se é gente come me, la spiega eccola: gli é venuta in mente una bischerata e deve farla conoscere immediatamente a tutto il mondo, prima che il suo neurone da pesce rosso si resetti al nulla :emoji_sweat_smile:
 
Se é gente come me, la spiega eccola: gli é venuta in mente una bischerata e deve farla conoscere immediatamente a tutto il mondo, prima che il suo neurone da pesce rosso si resetti al nulla :emoji_sweat_smile:
Comprensibile.

Però... Siccome il pianeta è assolutamente in grado di sopravvivere anche qualche ora senza conoscere la bischerata in questione, direi che la priorità può tornare ad essere la concentrazione alla guida, e che -non me ne voglia il fantasmagorico Zanardi- più che di uno spot o di stratagemmi psicologici avremmo bisogno di più pattuglie e più interventi per eradicare questo odioso vizio a suon di patenti strappate (ché tanto l'italiota medio non capisce altra lingua che quella delle nerbate sul groppone...).
 
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