<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> cosa ne pensate di FIAT-CRISLER ? | Il Forum di Quattroruote

cosa ne pensate di FIAT-CRISLER ?

Potrebbe essere un accordo molto vantaggioso per entrambe le case, ma quello che mi rende orgoglioso è che finalmente qualche cosa di italiano che noi molte volte schifiamo è balzato all'onore della cronaca con lusinghieri giudizi da parte del Presidente degli Stati Uniti, non credo sia una cosa da poco, si aprono quindi nuovi scenari e forse la Fiat riuscirà a dare agli italiani nuovi prodotti (fuoristrada-crossover ed altro) che oggi mancano .
Forse torneremo a comprare più auto italiane .
 
Staremo a vedere. Le belle parole in queste occasioni vengono un tanto al chilo.
Quel che contano sono i fatti e gli esiti.
Piu' che tornare a comprare prodotti italiani, sarebbe MOLTO piu' utile e produttivo se cominciassero a comprarli gli americani! ;)
 
99octane ha scritto:
Staremo a vedere. Le belle parole in queste occasioni vengono un tanto al chilo.
Quel che contano sono i fatti e gli esiti.
Piu' che tornare a comprare prodotti italiani, sarebbe MOLTO piu' utile e produttivo se cominciassero a comprarli gli americani! ;)

Gli americani hanno da sempre preso in giro la FIAT usando l'acronimo Fix It Again Tony :lol: per descriverne la scarsa affidabilità ed effettivamente ad oggi negli USA non ce n'è traccia, speriamo bene...
 


Fix It Again Tony? Ora la Fiat dovrà fissare i pezzi della loro Chrysler, altro che sfottò! E spero li fissi bene e al più presto perché 6 miliardi potrebbero durare veramente poco. Male che va, la Chrysler fallisce.
Spero che la Fiat non sopravvaluti l'impatto delle auto piccole sul mercato degli Usa. Avranno un incremento, ma la tradizione sarà dura a morire.
Si nomina 500, Bravo, Mito...ma un pensierino a qualche simil-Croma dovrebbero farcelo.
:rolleyes:
 
zazzone ha scritto:
99octane ha scritto:
Staremo a vedere. Le belle parole in queste occasioni vengono un tanto al chilo.
Quel che contano sono i fatti e gli esiti.
Piu' che tornare a comprare prodotti italiani, sarebbe MOLTO piu' utile e produttivo se cominciassero a comprarli gli americani! ;)

Gli americani hanno da sempre preso in giro la FIAT usando l'acronimo Fix It Again Tony :lol: per descriverne la scarsa affidabilità ed effettivamente ad oggi negli USA non ce n'è traccia, speriamo bene...

Oggi no, ma quando le cose andavano diversamente, negli anni '70, le fiat avevano un discreto successo presso chi si rendeva conto che costavano poco, erano robuste, semplici da riparare e con un 1.2 rendevano lo stesso servizio di un 3.0 americano, in termini di spostarsi da A a B.
 
Ho due perplessità su questo progetto:

1. si ipotizza un (inverosimile) radicale cambiamento nelle scelte dei consumatori americani

2. i tempi sono troppo stretti

Mi spiego meglio:

1. capisco che i politici americani auspichino un profondo cambiamento, con l'adozione di automobili più simili alle europee, con un più basso consumo ed impatto ambientale. Ma credo sia difficile che ciò avvenga. La crisi costringerà sì ad un po di "down-sizing" magari passando da un V8 a un V6 o da un super SUV ad un SUV medio ma non vedo proprio come la gran parte degli acquisti si possa rivolgere a delle "small" o al limite "compact" come le FIAT.

2. qualora anche mi sbagliassi (ma non credo) bisogna poi considerare i tempi per avviare i nuovi modelli nelle fabbriche USA. Chrysler vende il -60% rispetto ad un anno fa, ha una situazione finanziaria pre-fallimentare: non vedo proprio come possa resistere fino all'arrivo degli auspicati modelli ecologici.

Spero di sbagliarmi...

Che ne pensate?
 
La giro come il mio amico 10alex73 me l'ha scritta:

Sentendo alla tv dell'unione tra le due marche, mi é venuto in mente il nome della prima auto fatta in collaborazione:

UsaTo
e per non lasciare fuori Milano,

UsaMi
 
ci riprovo:

Ho due perplessità su questo progetto:

1. si ipotizza un (inverosimile) radicale cambiamento nelle scelte dei consumatori americani

2. i tempi sono troppo stretti

Mi spiego meglio:

1. capisco che i politici americani auspichino un profondo cambiamento, con l'adozione di automobili più simili alle europee, con un più basso consumo ed impatto ambientale. Ma credo sia difficile che ciò avvenga. La crisi costringerà sì ad un po di "down-sizing" magari passando da un V8 a un V6 o da un super SUV ad un SUV medio ma non vedo proprio come la gran parte degli acquisti si possa rivolgere a delle "small" o al limite "compact" come le FIAT/ALFA.

2. qualora anche mi sbagliassi (ma non credo) bisogna poi considerare i tempi per avviare i nuovi modelli nelle fabbriche USA. Chrysler vende il -60% rispetto ad un anno fa, ha una situazione finanziaria pre-fallimentare: non vedo proprio come possa resistere fino all'arrivo degli auspicati modelli ecologici.

Spero di sbagliarmi...

Che ne pensate?
 
se il problema del mercato americano fosse l'inadeguatezza dei modelli, invece che un crollo delle vendite si avrebbe uno spostamento dai modelli "medi" (per loro) a quelli piccoli, siano essi di produzione USA che straniera (e le giap là ci sono, eccome).
invece c'è il crollo e basta. non è un problema di modelli di auto, è un problema di redditi, di capacità di spesa, di ricorso al credito e disponibilità di esso. FIAT non è importante per i modelli, o per le piattaforme; è importante in quanto partner per un modello industriale e manageriale diverso. andrà bene? boh!
 
99octane ha scritto:
Staremo a vedere. Le belle parole in queste occasioni vengono un tanto al chilo.
Quel che contano sono i fatti e gli esiti.
Piu' che tornare a comprare prodotti italiani, sarebbe MOLTO piu' utile e produttivo se cominciassero a comprarli gli americani! ;)

Se l'accordo dovesse funzionare cosi' come si dice e' la FIAT che ha tutto da guadagnare e la Crysler si trovera' ancora di piu' in un mare di guai. Non credo che ci voglia molto tgempo per scoprirlo.
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Regards,
The frog
 
GM, Ford e Chrysler debbono pensare anche ad erogare pensioni e pagare l'assistenza sanitaria per loro dipendenti e le enormi risorse necessarie a ciò, hanno contribuito in maniera determinante alla debacle di queste società. E' una cosa curiosa che ben pochi ne parlino. Sì, la mancanza di prodotti adeguati e la non eccelsa qualità del management hanno contribuito a quello stato di cose, ma forse non sono stati determinanti. Quando Daimler ha venduto a Cerberus, si è anche sbarazzata del gravame di ben 20.000 mln di $ che servivano per tirare la pesantissima carretta assistenziale di Chrysler. GM, in 14 anni, ha dovuto sborsare qualcosa come 98.000 mln per coprire gli sbilanci del fondo previdenziale.: 7000 mln di $ l'anno...Gran parte degli utili venivano risucchiati in quel buco nero.
Insomma, la Fiat fa benissimo a provarci, anche se mi pare che il successo dell'impresa, purtroppo, non sia demandato esclusivamente all'introduzione di nuovi modelli e a tecnologie efficienti.
 
penso che sia una grande notizia per l'industria italiana e anche un riconoscimento della bonta' troppo spesso vituperata della tecnologia italiana
spero sinceramente che vi siano delle ricadute positive per l'occupazione chrisler compresa perche' in questo momento ce n'e' veramente bisogno sia qua che in america
:shock: mi ha fatto pero' molta impressione vedere obama che parlava del management fiat prendendo ad esempio l'ottimo lavoro svolto negli ultimi anni ,non dimentichiamoci che pochi anni fa' la fiat era quasi in liquidazione ed ora le si chiede la tecnologia per non fare fallire una casa automobilistica americana :lol:
italia uber alles
 
gentle-man ha scritto:
ci riprovo:

Ho due perplessità su questo progetto:

1. si ipotizza un (inverosimile) radicale cambiamento nelle scelte dei consumatori americani

2. i tempi sono troppo stretti

Mi spiego meglio:

1. capisco che i politici americani auspichino un profondo cambiamento, con l'adozione di automobili più simili alle europee, con un più basso consumo ed impatto ambientale. Ma credo sia difficile che ciò avvenga. La crisi costringerà sì ad un po di "down-sizing" magari passando da un V8 a un V6 o da un super SUV ad un SUV medio ma non vedo proprio come la gran parte degli acquisti si possa rivolgere a delle "small" o al limite "compact" come le FIAT/ALFA.

2. qualora anche mi sbagliassi (ma non credo) bisogna poi considerare i tempi per avviare i nuovi modelli nelle fabbriche USA. Chrysler vende il -60% rispetto ad un anno fa, ha una situazione finanziaria pre-fallimentare: non vedo proprio come possa resistere fino all'arrivo degli auspicati modelli ecologici.

Spero di sbagliarmi...

Che ne pensate?

Molte considerazioni fatte da Voi tutti sono valide, è vero che quella che la Fiat ha accettato è una bella scommessa in quanto il mercato Usa è molto diverso da quello Europeo, che ci vuole tempo per immettere sul mercato nuovi modelli, che comunque la crisi del mercatoi dell'auto in America deriva principalmente da una crisi finanziaria che ha intaccato la liquidità dei consumatori ma dobbiamo a mio avviso prendere in considerazione i seguenti punti :
1 - Se la teoria di Marchionne (che dopo tale crisi rimarranno sul mercato mondiale solo costruttori che produrranno almeno 6 milioni di auto) è realistica, allora fà bene la Fiat a tentare il tutto per tutto per rimanere sulla scena mondiale da protagonista invece di essere fagocitata;
2 - La tecnologia Italiana in fatto di motori e telai è all' avanguardia e siamo da sempre (anche se la Fiat non ne ha sempre beneficiato per sua scelta) leader nel design che abbiamo esportato in tutto il mondo (molte case Europee e non hanno avuto o hanno design italiani) quindi abbiamo gli ingredienti giusti per poter giocare fino in fondo questa difficile partita;
3 - Credo che le aperture sul mercato Americano per i nostri prodotti sia una irripetibile occasione da non perdere perchè potrebbe rappresentare la vera svolta del nostro costruttore nazionale;
4 - La Fiat stà ritrovando la qualità ed il mercato interno se ne stà accorgendo, mancano però modelli di nicchia richiesti dal mercato che trainano solitamente tutta la marca (SUV-CROSSOVER-modelli medi e monovolume), quindi la Crisler può rappresentare una utile integrazione per ciò che manca alla Fiat;
5 - Infine questo, se và a buon fine l' operazione, sarà un primo importante passo verso un altro accordo al quale Marchionne stà lavorando in modo strategico con Pegeaut o Tata o chissà quale marchio Prestige tipo Bmw o Mercedes .
Staremo a vedere la partita diventa comunque avvincente .
 

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