gentle-man ha scritto:
ci riprovo:
Ho due perplessità su questo progetto:
1. si ipotizza un (inverosimile) radicale cambiamento nelle scelte dei consumatori americani
2. i tempi sono troppo stretti
Mi spiego meglio:
1. capisco che i politici americani auspichino un profondo cambiamento, con l'adozione di automobili più simili alle europee, con un più basso consumo ed impatto ambientale. Ma credo sia difficile che ciò avvenga. La crisi costringerà sì ad un po di "down-sizing" magari passando da un V8 a un V6 o da un super SUV ad un SUV medio ma non vedo proprio come la gran parte degli acquisti si possa rivolgere a delle "small" o al limite "compact" come le FIAT/ALFA.
2. qualora anche mi sbagliassi (ma non credo) bisogna poi considerare i tempi per avviare i nuovi modelli nelle fabbriche USA. Chrysler vende il -60% rispetto ad un anno fa, ha una situazione finanziaria pre-fallimentare: non vedo proprio come possa resistere fino all'arrivo degli auspicati modelli ecologici.
Spero di sbagliarmi...
Che ne pensate?
Molte considerazioni fatte da Voi tutti sono valide, è vero che quella che la Fiat ha accettato è una bella scommessa in quanto il mercato Usa è molto diverso da quello Europeo, che ci vuole tempo per immettere sul mercato nuovi modelli, che comunque la crisi del mercatoi dell'auto in America deriva principalmente da una crisi finanziaria che ha intaccato la liquidità dei consumatori ma dobbiamo a mio avviso prendere in considerazione i seguenti punti :
1 - Se la teoria di Marchionne (che dopo tale crisi rimarranno sul mercato mondiale solo costruttori che produrranno almeno 6 milioni di auto) è realistica, allora fà bene la Fiat a tentare il tutto per tutto per rimanere sulla scena mondiale da protagonista invece di essere fagocitata;
2 - La tecnologia Italiana in fatto di motori e telai è all' avanguardia e siamo da sempre (anche se la Fiat non ne ha sempre beneficiato per sua scelta) leader nel design che abbiamo esportato in tutto il mondo (molte case Europee e non hanno avuto o hanno design italiani) quindi abbiamo gli ingredienti giusti per poter giocare fino in fondo questa difficile partita;
3 - Credo che le aperture sul mercato Americano per i nostri prodotti sia una irripetibile occasione da non perdere perchè potrebbe rappresentare la vera svolta del nostro costruttore nazionale;
4 - La Fiat stà ritrovando la qualità ed il mercato interno se ne stà accorgendo, mancano però modelli di nicchia richiesti dal mercato che trainano solitamente tutta la marca (SUV-CROSSOVER-modelli medi e monovolume), quindi la Crisler può rappresentare una utile integrazione per ciò che manca alla Fiat;
5 - Infine questo, se và a buon fine l' operazione, sarà un primo importante passo verso un altro accordo al quale Marchionne stà lavorando in modo strategico con Pegeaut o Tata o chissà quale marchio Prestige tipo Bmw o Mercedes .
Staremo a vedere la partita diventa comunque avvincente .