Io ho un'opinione personale molto diversa. Scusa se sono diretto, ma per come la vedo io (e oggi tantissime altre persone) quella delle scarpe è una ca...volata. La conventional wisdom della maggior parte dei runner è che devi usare scarpe costose, super protettive, specifiche per pronatori/supinatori, differenziate per allenamento/gara etc, e se non fai così ti infortuni dopo due settimane. In realtà oggi la questione è mooolto più controversa, e anche senza arrivare agli estremi del barefoot running, la vendita delle minimalist running shoes è esplosa negli ultimi anni. Sono state fatte ricerche, le più famose sono quelle di Lieberman, il quale si è accorto che indossare scarpe ammortizzanti tende a far correre con una forma sbagliata, cioè in impatto col tallone, il che scarica sulle articolazioni forze più che doppie, e si pensa che sia questo a determinare poi gli infortuni. Mentre correre a piedi nudi forza ad avere la forma corretta. Secondo questa teoria la tendenza a infortunarsi non dipende dall'avere la scarpa giusta, ma dall'avere una forma di corsa sbagliata (favorita dalla scarpa da running super protettiva e ammortizzata!). Io stesso quando anni fa iniziai a correre cascai in questo tranello, usavo solo scarpe da running specifiche pesanti, protettive, per correggere la pronazione etc, ma i fastidi e i dolori rimanevano. La cosa migliorò solo quando cercai di fare più attenzione alla forma della mia corsa, cercando di correggerla. E da allora in poi usai solo scarpe da minimal running (delle inov-8 rosse che ho ancora oggi). Del resto, quanti runners sono sempre infortunati pur cambiando inutilmente scarpe alla ricerca di quella giusta? La corsa è una delle attività più naturali per cui l'uomo si è evoluto nei millenni, parrebbe strano che la totalità delle persone abbia bisogno di complesse scarpe ultra costose per correre più di una decina di km a settimana, altrimenti non cammina più... Del resto come detto qualche decennio fa le scarpe da running come le conosciamo oggi non esistevano. Chi correva negli anni 20, 30, 40, 50, 60, etc. si allenava e gareggiava con scarpe anche più leggere e minimali delle scarpe da gara di oggi, praticamente senza ammortizzazione (lessi un bel libro sull'argomento scritto da un olimpionico di tanti decenni fa, purtroppo non ricordo più il titolo e l'autore). Sarebbero dovuti essere tutti infortunati all'epoca?