<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Coperchio batteria Octavia | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Coperchio batteria Octavia

a mio parere dovresti aggiungere un SuperCap (Super Condensatore da circa 1 o 2 Farad, usato in ambito audio). Anche la batteria durerà di più: io l'ho messo sulla mia piccola Opel Corsa Easytronic dopo aver esaurito batterie nuove Bosch S4 in appena 2 anni. Ha un costo che varia da 50 a 100 euro.

Con il SuperCap la tensione di batteria cala meno e vengono evitati i picchi di sottotensione, molto dannosi soprattutto in presenza di temperature basse. Per il collegamento diretto alla batteria, i cavi devono essere grossi ed è meglio aggiungere un fusibile. Inoltre quando si attaccano e si staccano i morsetti della batteria bisogna stare attenti di caricarlo a dovere (per esempio mettendogli in serie una lampadina da 20W).

Qualora il supercap non sia sufficiente, ti spiegherò come collegarci anche un diodo in serie.
 
A completezza aggiungo il mio parere:
A mio avviso lo spegnimento avviene perché all'attimo dell'avvio la tensione scende al di sotto della soglia critica impostata negli apparati stessi come di spegnimento per batteria scarica (ammesso che i collegamenti siano stati eseguiti correttamente ovviamente).
Il supercap è un'ottima soluzione ma va aggiunto vicinissimo (come lunghezza di cavo intendo) a ciò che deve supportare quindi tassametro e radiotaxi. La teoria è che questo eroghi la corrente necessaria a mantenere la tensione sui 12v abbondanti (per evitare lo spegnimento delle apparecchiature) il tempo necessario all'avviamento dell'auto senza che la corrente da esso prodotta venga assorbita dalla manovra di avviamento (la corrente tende a viaggiare sempre nel verso della minor resistenza). Per far ciò va sfruttata il più possibile la resistenza elettrica del cavo di alimentazione che si produce nel tragitto batteria-&gtapparati rendendola superiore il più possibile a quella del collegamento supercap-&gtapparati in quanto il tuo scopo è quello di avere un effetto batteria tampone piuttosto che minimizzare le cadute di tensione a seguito delle elevate richieste di corrente di picco di un ampli musicale (cioè del carico cui è collegato come applicazione usuale).
Per far ciò, a mio parere, il cavo che va dalla batteria agli apparati non deve avere diametri eccessivi ma dimensionati per il carico degli apparati stessi, invece il cavo dal supercap agli apparati dovrà essere il più corto e relativamente grosso di sezione possibile (magari di quelli a treccia per uso impianti audiofili sempre nell'ottica della minor resistenza possibile), comprendendo in ciò sia il positivo che il negativo che, a mio avviso, andrebbe attaccato direttamente agli apparati stessi e non alla massa dell'auto.

Ottimo il consiglio della lampada in serie in fase di collegamento all'impianto, il supercap ha una resistenza interna tendente allo zero, quindi se scarico viene visto come un cortocircuito dalla batteria, assorbendo una corrente elevatissima per un pur breve periodo (generando quindi una bella scintilla nell'attimo in cui venisse collegato direttamente al positivo). Anche in fase di rimozione della batteria andrà considerato che per un certo periodo di tempo il terminale che rimane sull'auto avrà tensione anche se la batteria viene scollegata (come da ragionamento precedente).

La soluzione potrebbe non essere sufficiente in caso di soste molto prolungate con gli apparati comunque accesi, in quanto il supercap non è una batteria supplementare, è solo in grado di erogare forti correnti per brevi periodi. Se la tensione dell'impianto scenderà stabilmente, ammettiamo, sugli 11,5v, in fase di riavvio comunque potrebbe non essere sufficiente. In questo caso bisognerebbe mettere una batteria aggiuntiva solo per questi apparati, svincolata dall'impianto a motore spento ma che si ricarichi appeno esso sia acceso... ma il problema è un poco più complesso (per dimensionare correttamente i componenti, la teoria è la stessa di prima) io lo affronterei solo se necessario perché non bastevole la prima soluzione.
 
Grazie mille per le utilissime informazioni!
Diciamo che avevo pensato anche io ad un condensatore, però mi servirebbe giusto per tenere acceso il tassametro perché è lui che spegnendosi mi causa il problema, quindi forse un supercap sarebbe esagerato, no?
 
Per me no, però bisognerebbe conoscere meglio i fattori del problema. Ovvero, ad esempio, l'assorbimento del tassametro, la soglia sotto la quale si spegne, il tempo medio di avvio del motore, la tensione alla quale scende la batteria durante l'avviamento, le resistenze dei cavi... insomma hai presente la barzelletta della carta igienica e di quello che arriva col water in spalla?

Poi bisognerebbe anche essere capaci di fare i calcoli coi dati sopra per capire se e che capacità dovrebbe avere un condensatore per risolvere il problema (e qui già mi trovo in difficoltà i miei studi sono ormai di era antica). Devi considerare che il supercap è un comune condensatore, non genera alcuna energia, la immagazzina istantaneamente cedendola in caso di bisogno sempre all'istante (ovvero in teoria non ha limitazioni di corrente ne in fase di carica ne in fase di scarica). Cioè non è una batteria che genera una tensione mediamente costante fino a che non è scarica, la tensione del supercap scende più o meno linearmente in funzione della corrente assorbita nell'unità di tempo. Ovvero è in grado di livellare la tensione (un condensatore per sua natura si "oppone" alle rapide variazioni di tensione, si oppone tanto più efficacemente tanto più queste variazioni sono veloci) non di fornirla stabile per lungo tempo. Nel paio di secondi che tu usi per avviare l'auto, la tensione della batteria scenderà di colpo sugli 11v (anche meno allo spunto del motorino d'avviamento) e rimarrà così fino a motore avviato. Il supercap dovrà fornire la tensione di partenza (sui 12-12,5v a seconda di quanto era scarica la batteria dell'auto) scendendo di pochissimo (0,5 - 1v massimo) per questi 2-3 secondi altrimenti il tassametro si spegne comunque e, se non metti un diodo come diceva sopra paolo79cz, parte dell'energia del supercap comunque fluirà verso la batteria dell'auto, velocizzando il suo tempo si scarica. Del resto se lo metti un diodo porta via 0,7v minimo durante il suo funzionamento e siamo punto e daccapo (la tensione di carica del supercap sarebbe già più bassa di 0,7v), lavorando su soglie così ristrette.
Ci sono poi dei condensatori al litio di elevata capacità (dai 10F in su) però non ne conosco il funzionamento e i limiti... credo solo costino più che molto.... troppo.
Insomma è da provare, potrebbe bastare come no... del resto è impiantisticamente la soluzione più semplice, altrimenti si potrebbe dotarsi di una piccola batteria separata al piombo-gel 12v 10A (quelle per gli antifurti), ammesso che il tassametro ne assorba 1 o 2, trovare il contatto nel blocchetto di accensione che comanda il motorino, attaccarci un relé che nell'attimo dell'avvio commuti sulla batteria di riserva l'alimentazione del tassametro e riporti il tutto all'impianto quando lasci la chiave. La batteria si caricherebbe poi, con un diodo e una resistenza attaccata alla batteria dell'auto, praticamente solo a motore in moto e quindi senza assorbire ulteriore corrente a motore spento...
 
io eventualmente sceglierei una batteria al piombo tipo quelle da moto. Le batterie al piombo secco hanno tensioni e cicli di carica-scarica leggermente diversi.
 
Di nuovo grazie per i preziosi consigli :thumbup:
Come vuole la legge di Murphy, da quando ho scritto qui il mio problema, quest'ultimo è svanito, almeno negli ultimi 2 giorni :rolleyes:

Ora butto lì la mia ipotesi: la batteria da 74Ah che ho messo, arriva dalla Golf, la quale ha appena subito un intervento alla puleggia dell'alternatore che non caricava più la batteria.
L'auto (la Golf) è stata ritirata venerdi ed ha percorso soltanto circa 25km prima di effettura il cambio batteria.
Può essere che il primo giorno di utilizzo sulla Octavia tale batteria fosse ancora "debilitata" dal problema all'alternatore e che, col successivo chilometraggio, sia tornata alla sua normale efficenza risolvendo così il problema? :oops:
 
f978 ha scritto:
Di nuovo grazie per i preziosi consigli :thumbup:
Come vuole la legge di Murphy, da quando ho scritto qui il mio problema, quest'ultimo è svanito, almeno negli ultimi 2 giorni :rolleyes:

Ora butto lì la mia ipotesi: la batteria da 74Ah che ho messo, arriva dalla Golf, la quale ha appena subito un intervento alla puleggia dell'alternatore che non caricava più la batteria.
L'auto (la Golf) è stata ritirata venerdi ed ha percorso soltanto circa 25km prima di effettura il cambio batteria.
Può essere che il primo giorno di utilizzo sulla Octavia tale batteria fosse ancora "debilitata" dal problema all'alternatore e che, col successivo chilometraggio, sia tornata alla sua normale efficenza risolvendo così il problema? :oops:

può essere!
gli alternatori in generale erogano 100 o o140A. Sono progettati per erogare la corrente massima anche al minimo. Più che i 25km, dovresti dirmi quanto tempo hai tenuto il motore acceso in questo viaggio. Comunque se ipotizziamo che tu abbia avuto una velocità media di 50km/h, avrai impiegato circa mezz'ora. A 100A (da questa corrente è necessario sottrarre quella impiegata per i servizi di bordo, quindi se fosse stato sera, la corrente utile a caricare la batteria potrebbe essere stata 70-80A), nella peggiore delle ipotesi (sera) l'alternatore avrà quindi caricato la batteria con circa 35-40Ah, quindi dovrebbe averla caricata quasi completamente.
 
Giusto per correttezza, perché non mi piace quando la gente ha un problema, riceve consigli e poi non fa sapere SE e COME ha risolto, confermo che con la batteria da 74Ah ho risolto il problema. Evidentemente come ipotizzato il primo giorno di utilizzo non era completamente efficente visto che si era scaricata completamente nei giorni precedenti. :thumbup:

Per quanto riguarda il coperchio invece mi hanno detto che non si puo mettere...
 
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