<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Contratto di acquisto non rispettato dal venditore | Il Forum di Quattroruote

Contratto di acquisto non rispettato dal venditore

Vorrei un vostra opinione in merito.
Ho stipulato un contratto di acquisto per una vettura nuova presso la concessionaria ufficiale di una nota casa automobilistica.
Le condizioni, sottoscritte e controfirmate da entrambi sono:
consegna entro ottobre 2018, contestuale consegna della mia vettura da dare in permuta alla consegna della nuova vettura.
Ho versato una caparra confirmatoria pari al 15% del valore della vettura nuova.
Il giorno seguente mi chiama il direttore della concessionaria dicendomi che devo consegnare subito la vettura da permutare perchè se la consegnassi a ottobre sarebbe difficile da commercializzare. Ovviamente mi rifiuto perchè a me l'auto serve per lavoro e poi perchè gli accordi pattuiti erano chiari: consegna della vettura da dare in permuta solo alla consegna della nuova vettura.
Allora la concessionaria mi propone di ridarmi la caparra e annullare il contratto. Sono molto arrabbiato per la scarsa professionalità dimostrata dal personale di questa "primaria" casa automobilistica.

Cosa mi consigliate di fare?
 
Prendi i soldi e scappa ...
Ma anche no. Il contratto vincola entrambi, non solo il compratore.

Se fosse stato lui a recedere, il venditore si sarebbe tenuto la caparra. Visto che è il venditore a voler recedere, lui può:
1) esigere comunque il rispetto del contratto firmato da entrambi, oppure
2) chiedere la stessa somma in aggiunta a quanto già versato, ossia il doppio della caparra, a titolo di risarcimento per la rescissione del contratto.

da www.laleggepertutti.it

In caso di inadempimento, che succede alla caparra versata?

Nel contratto preliminare, è consuetudine prevedere una “caparra confirmatoria”: se la parte che ha versato la caparra (una somma di denaro che, in ipotesi di adempimento, varrà come acconto sul maggior prezzo dovuto) risulta inadempiente, l’altra parte può recedere dal preliminare trattenendo la somma ricevuta a titolo di caparra; mentre, al contrario, qualora inadempiente sia la parte che ha incassato la caparra, l’altra parte può recedere dal preliminare ed esigere il versamento del doppio della caparra.
 
Ultima modifica:
@PanDemonio: tecnicamente hai ragione, ma la storia, così come è stata raccontata puzzo un po.

Partiamo dal presupposto (senza offesa per paobelle, ma sono uno scettico nato) che le cose stiano esattamente come esposto.

Non sappiamo di che auto si parla, ma un 15% di caparra è in ogni caso una cifra significativa, ed un venditore prima di proporre di restituirla, avrà fatto le sue valutazioni.

I motivi possono essere molteplici ma i primi 2 che mi vengono in mente sono:

- Sul contratto o sulla valutazione della permuta, ci potrebbe essere una clausola tipo, salvo approvazione della direzione; in questo caso richiedere il doppio della caparra la vedo dura.

- L'altra possibilità è che il venditore ha preso la caparra con la speranza di riuscire a tirare al ribasso successivamente la valutazione dell'usato. Se fosse vero, quando il cliente paventerà la possibilità di annullare il contratto, magicamente il valore dell'usato potrebbe ripristinarsi, dopo qualche schermaglia verbale

Sono ipotesi forse fantasiose, ma per me plausibili
 
Non sappiamo di che auto si parla, ma un 15% di caparra è in ogni caso una cifra significativa, ed un venditore prima di proporre di restituirla, avrà fatto le sue valutazioni.
Non è il venditore che ha proposto di recedere, ma il direttore della concessionaria, che presumo non sia quello che ha materialmente discusso o firmato il contratto il giorno prima.

Detto questo, non vedo cosa ci sia che "puzza". Ragionevolmente il venditore, magari non troppo esperto, pur di chiudere il contratto ha accettato la permuta a 6 mesi di distanza, e il direttore una volta preso atto della "cappellata" sta provando a rimescolare le carte per uscirne senza perdite, facendo leva sulla buona fede dell'acquirente.

Io, a seconda dell'ammontare della caparra in questione, farei un salto dall'avvocato e gli farei mettere giù due righe, con le quali mi presenterei poi in concessionaria a ridiscutere il contratto col concessionario.

Una ragionevole via d'uscita per entrambi potrebbe essere la consegna immediata dell'auto da permutare al concessionario, il quale potrebbe dare in cambio una delle sue vetture aziendali in comodato d'uso al cliente fino all'arrivo della vettura ordinata, visto che a quest'ultimo l'auto serve per lavoro.
 
Assicurarsi che sul contratto il 15% versato sia indicato come "caparra confirmatoria" e non semplicemente come "anticipo"..
 
Vorrei un vostra opinione in merito.
Ho stipulato un contratto di acquisto per una vettura nuova presso la concessionaria ufficiale di una nota casa automobilistica.
Le condizioni, sottoscritte e controfirmate da entrambi sono:
consegna entro ottobre 2018, contestuale consegna della mia vettura da dare in permuta alla consegna della nuova vettura.
Ho versato una caparra confirmatoria pari al 15% del valore della vettura nuova.
Il giorno seguente mi chiama il direttore della concessionaria dicendomi che devo consegnare subito la vettura da permutare perchè se la consegnassi a ottobre sarebbe difficile da commercializzare. Ovviamente mi rifiuto perchè a me l'auto serve per lavoro e poi perchè gli accordi pattuiti erano chiari: consegna della vettura da dare in permuta solo alla consegna della nuova vettura.
Allora la concessionaria mi propone di ridarmi la caparra e annullare il contratto. Sono molto arrabbiato per la scarsa professionalità dimostrata dal personale di questa "primaria" casa automobilistica.

Cosa mi consigliate di fare?
Fatti ridare i soldi in fretta, non ci rimetti nulla e ti compri la stessa auto da un altro conce!
 
Fatti ridare i soldi in fretta, non ci rimetti nulla e ti compri la stessa auto da un altro conce!
Invece ci rimette. Ci rimette la valutazione del suo usato, lo sconto concordato e la disponibilità della sua auto nei sei mesi necessari all'arrivo dell'auto nuova. Con questo concessionario è riuscito a spuntare un contratto come piaceva a lui, non c'è garanzia che un altro concessionario gli offra le stesse condizioni.
 
Invece ci rimette. Ci rimette la valutazione del suo usato, lo sconto concordato e la disponibilità della sua auto nei sei mesi necessari all'arrivo dell'auto nuova. Con questo concessionario è riuscito a spuntare un contratto come piaceva a lui, non c'è garanzia che un altro concessionario gli offra le stesse condizioni.
Non c’è nemmeno la garanzia contraria però, non sappiamo quanti conce avesse girato prima di concludere.
Non ci rimetterebbe nulla di quanto versato, questo intendevo, e poi a me personalmente questi tira e molla non piacciono. Se il venditore non sa riconoscere dove finisce la sua autonomia decisionale è un suo problema, non del cliente.
Io, se non sicuro di poter promettere determinate condizioni, metto la trattativa in stand-by e chiedo lumi a chi di dovere!
 
Non c’è nemmeno la garanzia contraria però, non sappiamo quanti conce avesse girato prima di concludere.
Ovvio, ma non cambia i termini della questione.

Non ci rimetterebbe nulla di quanto versato, questo intendevo,
Di sicuro ci ha rimesso la tranquillità di aver chiuso la problematica "cambio auto", e ora deve rimettersi in moto e ricominciare la ricerca e la contrattazione. Questa cosa non vale nulla?

I contratti si firmano proprio per avere certezze ed evitare ripensamenti. Se vuoi recedere da un contratto paghi una penale, altrimenti il contratto stesso non ha alcun senso.
 
Salve a tutti; vi ringrazio per gli interessanti argomenti esposti e mi fa piacere aver sollevato un problema che può interessare anche altri utenti.
Per vostra informazione la vicenda si è chiusa con la restituzione dell'assegno versato quale caparra confirmatoria (evidentemente la concessionaria, per evitare problemi, non aveva messo l'assegno all'incasso) e l'annullamento del contratto di vendita.
Francamente non me la sono sentita di portare avanti un acquisto con una concessionaria (usiamo un eufemismo?) "poco seria": che altre sorprese mi sarebbero capitate alla consegna della vettura?
Non posso nemmeno imputare la colpa al venditore in quanto il contratto è stato messo in discussione dal titolare della concessionaria nonché datore di lavoro del venditore.
Ho perso del tempo, e ci può stare, ma sopratutto ho perso la fiducia nella Volvo che dovrebbe meglio monitorare l'attività delle proprie concessionarie ufficiali.
Per inciso: ho acquistato una Mercedes, consegna in 60 giorni e contestuale ritiro della permuta alla consegna della vettura nuova.
Un saluto a tutti.
 
Salve a tutti; vi ringrazio per gli interessanti argomenti esposti e mi fa piacere aver sollevato un problema che può interessare anche altri utenti.
Per vostra informazione la vicenda si è chiusa con la restituzione dell'assegno versato quale caparra confirmatoria (evidentemente la concessionaria, per evitare problemi, non aveva messo l'assegno all'incasso) e l'annullamento del contratto di vendita.
Francamente non me la sono sentita di portare avanti un acquisto con una concessionaria (usiamo un eufemismo?) "poco seria": che altre sorprese mi sarebbero capitate alla consegna della vettura?
Non posso nemmeno imputare la colpa al venditore in quanto il contratto è stato messo in discussione dal titolare della concessionaria nonché datore di lavoro del venditore.
Ho perso del tempo, e ci può stare, ma sopratutto ho perso la fiducia nella Volvo che dovrebbe meglio monitorare l'attività delle proprie concessionarie ufficiali.
Per inciso: ho acquistato una Mercedes, consegna in 60 giorni e contestuale ritiro della permuta alla consegna della vettura nuova.
Un saluto a tutti.
a questo punto vogliamo sapere cio' che hai aquistato.
 
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