Ausiliari a Milano
DIVIETO SI SOSTA, MULTE ILLEGITTIME
Pubblicata il 03/04/2009
Lo aveva stabilito una sentenza della Cassazione, riunita a sezioni unite, il 9 marzo scorso: gli ausiliari del traffico hanno come unica competenza il controllo dei posteggi a pagamento, sulle strisce blu, e delle corsie preferenziali. Ogni altro verbale redatto da loro per divieto di sosta è da ritenersi illegittimo.
Ma mentre in diverse città, come Bologna e Firenze, i Comuni hanno provveduto subito ad adeguarsi alla decisione della Corte suprema, emanando circolari con le nuove direttive per i "vigilini", a Milano tutto è continuato come prima. Dopo il 9 marzo, infatti, i 280 ausiliari del traffico in servizio all'Atm, l'azienda di trasporti milanese, hanno continuato a staccare verbali per sosta in doppia fila, su strisce gialle senza permesso e per tutti gli altri casi di violazione della norme sulla sosta. E delle 33.400 multe elevate, si stima che circa la metà siano irregolari.
Un comportamento che lascia stupiti: il Comune, pur sapendo di non averne titolo, fa notificare verbali che non sono regolari e che dunque verranno impugnati. La tensione in città sale: qualche ausiliario è stato anche aggredito da automobilisti inferociti. L'atteggiamento dell'amministrazione comunale, di fatto, mette in difficoltà gli ausiliari, che da una parte devono svolgere il proprio lavoro e, dall'altra, devono vedersela con i cittadini.
Anche i giudici di pace milanesi, già oberati dal superlavoro per le multe Ecopass, sono sul piede di guerra e per bocca del loro coordinatore, Vito Dattolico, fanno sapere che accoglieranno i ricorsi contro le multe irregolari. Ma anche il ricorso presenta qualche incognita: il cittadino, infatti, per capire che gli ha elevato la contravvenzione deve rintracciarlo dal numero di matricola riportato sul verbale e per questo deve rivolgersi al giudice di Pace o all'ufficio contravvenzioni del Comune.
Se si tratta di un vigile, dovrà pagare, ma se è un ausiliario, si vedrà accogliere il ricorso e annullare la multa. E anche su questo da tempo i giudici di pace chiedono più trasparenza, con l'indicazione in calce della qualifica di chi ha redatto il verbale.
DIVIETO SI SOSTA, MULTE ILLEGITTIME
Pubblicata il 03/04/2009
Lo aveva stabilito una sentenza della Cassazione, riunita a sezioni unite, il 9 marzo scorso: gli ausiliari del traffico hanno come unica competenza il controllo dei posteggi a pagamento, sulle strisce blu, e delle corsie preferenziali. Ogni altro verbale redatto da loro per divieto di sosta è da ritenersi illegittimo.
Ma mentre in diverse città, come Bologna e Firenze, i Comuni hanno provveduto subito ad adeguarsi alla decisione della Corte suprema, emanando circolari con le nuove direttive per i "vigilini", a Milano tutto è continuato come prima. Dopo il 9 marzo, infatti, i 280 ausiliari del traffico in servizio all'Atm, l'azienda di trasporti milanese, hanno continuato a staccare verbali per sosta in doppia fila, su strisce gialle senza permesso e per tutti gli altri casi di violazione della norme sulla sosta. E delle 33.400 multe elevate, si stima che circa la metà siano irregolari.
Un comportamento che lascia stupiti: il Comune, pur sapendo di non averne titolo, fa notificare verbali che non sono regolari e che dunque verranno impugnati. La tensione in città sale: qualche ausiliario è stato anche aggredito da automobilisti inferociti. L'atteggiamento dell'amministrazione comunale, di fatto, mette in difficoltà gli ausiliari, che da una parte devono svolgere il proprio lavoro e, dall'altra, devono vedersela con i cittadini.
Anche i giudici di pace milanesi, già oberati dal superlavoro per le multe Ecopass, sono sul piede di guerra e per bocca del loro coordinatore, Vito Dattolico, fanno sapere che accoglieranno i ricorsi contro le multe irregolari. Ma anche il ricorso presenta qualche incognita: il cittadino, infatti, per capire che gli ha elevato la contravvenzione deve rintracciarlo dal numero di matricola riportato sul verbale e per questo deve rivolgersi al giudice di Pace o all'ufficio contravvenzioni del Comune.
Se si tratta di un vigile, dovrà pagare, ma se è un ausiliario, si vedrà accogliere il ricorso e annullare la multa. E anche su questo da tempo i giudici di pace chiedono più trasparenza, con l'indicazione in calce della qualifica di chi ha redatto il verbale.