Dunque vediamo...
Premesso che:
- sulla scena di un mercato automobilistico in profonda crisi da anni si affaccia una casa che fa del low-cost la propria bandiera;
- nonostante la naturale diffidenza iniziale, una sempre maggiore fetta d'utenza premia con acquisti da record la semplicità, affidabilità, robustezza e convenienza dei veicoli Dacia;
- in vari paesi nascono forum sul marchio che raccolgono MIGLIAIA di pareri entusiastici di strasoddisfatti proprietari;
- a nulla servono campagne d'opinione e test farlocchi (leggi: ADAC) volti a screditare il marchio;
- non paghi dei risultati ottenuti con Logan e Sandero, in Dacia si montano la testa e decidono di fare addirittura un SUV low-cost;
- appena dopo l'anteprima di presentazione mondiale, la neonata Duster viene iscritta al
Rally des Gazelles, per equipaggi femminili e vetture strettamente di serie, dove si piazza al primo e terzo posto assoluti della propria categoria;
- adesso leggo che:
G5 ha scritto:
Automobilismo (un paio di numeri fa) l'ha testata e l'ha messa alla prova anche su 100 km di strade bianche in Garfagnana.
Ne è uscito un quadro desolante di scarsa qualità del prodotto. Dopo questi 100 km di strade bianche era tutta allentata, cigolante e vibrava sia nei rivestimenti che in altre parti. Alla fine del test han dovuto ristringerla per non perdere pezzi.
Considerato inoltre che:
a) Dacia spende ancora pochissimo per la pubblicità, più che altro a mezzo spot televisivi;
b) le altre Case spendono MOLTO in pubblicità, anche e soprattutto sulle riviste di settore, e questo dà loro anche un certo "potere contrattuale";
c) le riviste, soprattutto quelle specializzate, campano ESCLUSIVAMENTE di pubblicità;
credo sia inutile spiegarti perché mi riesce difficile credere ad una rivista automobilistica, soprattutto quando dice che una macchina che ha vinto un rally tra le dune del Sahara e i monti dell'Atlante non è in grado di reggere un pò di strade bianche della ridente Toscana...