<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Comprarsi una Pagani Zonda pubblicando libri grazie a un ghost writer? | Il Forum di Quattroruote
Sembrerebbe possibile permettersi un'auto di lusso facendo di fatto lavorare un altra persona alla produzione di best sellers? Una categoria ancora poco conosciuta, anche per ragioni di coerente riservatezza, é quella degli scrittori "conto terzi" cosidetti ghost writers. Alcuni tra i libri di maggiore successo sono, in tutto o più frequentemente in parte, frutto del loro lavoro. Alcuni romanzieri professionisti internazionali molto prolifici, per realizzare le loro opere, hanno ammesso di avvalersi di suggerimenti o spunti provenienti da scrittori professionisti. Tra questi c'é chi fa i nomi di Corin Tellado, James Patterson, Wilbur Smith, Ryoki Inoue, Tom Clancy. La loro produzione non é stata per questo diminuita, ma il più delle volte ha tratto ispirazione o utilizzato suggerimenti di ghost writers. Tra i compiti ricorrenti degli scrittori fantasmi ci sono le redazioni di autobiografie, ma c'é chi afferma che oltre il 20% dei best sellers sia stato composto grazie a loro. In Italia, il lavoro degli scrittori fantasma é apprezzato in privato e rigorosamente taciuto o negato in pubblico. E' assai raro che qualche scrittore italiano ammetta di farne uso e il dichiararsi tale apertamente, crea curiosità incline al pettegolezzo che striscia, oppure imbarazzo tra gli addetti ai lavori. A livello internazionale invece essi sono abitualmente indicati come professionisti di grande esperienza ed utilità pratica, come nel caso famoso di "Open", la biografia di Agassi che ha fatto notizia, scritta da Moehringer, poi diventata uno straordinario successo apprezzato dal pubblico e dalla critica. Ricordiamo David Beckam, che chiese aiuto al celebre ghost Tom Watt, il quale per lui ha scritto l’autobiografia intitolata My side. In Italia vi sono agenzie di scrittori per mestiere, come il Ghostwriter Studio, un network di scrittori professionisti che scrive e vende libri destinati al mercato editoriale Italiano lavorando anche in contemporanea su una sola opera al mese e producendo libri lunghi fino a 80 mila parole in qualunque settore. I ghost writers possono occuparsi anche di corsi per il perfezionamento della scrittura. E' il caso della scrittrice Marina Cuollo, che nel 2016, dopo aver seguito un corso di questi, ha firmato un contratto editoriale con la Sperling & Kupfer esordendo con il suo primo libro pubblicato ad Aprile 2017 a cui ne seguono altri grazie ai professionisti che l'hanno seguita. A livello internazionale, tra i più noti e capaci c'é Andrew Croft, con onorari che superano i 100.000 euro per ogni lavoro e una clientela ristrettissima. In Italia ricordiamo Irene Spagnuolo, che ha svolto sino al 2016 l'attività di scrittrice ombra dividendosi con i suoi incarichi come social media manager, Riccardo Esposito, che ammette di guadagnare di più con un post firmato che non con un articolo da ghost, Susanna De Ciechi, che ha all'attivo romanzi, autobiografie, memoir e che dal 2015 ha iniziato a pubblicare a sua firma, Gregorio Ponci, ghost writers milanese con tanto di recapito facilmente reperibile dal web, ma tra i più riservati in assoluto, con produzione di trame accolte con favore anche da importantissimi autori italiani, noto per la sua imprevedibile originalità, l'agenzia xxxxxxxxx, che ha scrittori a Pordenone, Milano, Torino, Roma e Napoli, Malcolm Pagani che curò l'autobiografia di Loredana Berté, Maria M. Sala, Marco Luzi, Domenico Russo, Carmen Laterza, Francesca Parravicini che scrisse una sua prima opera per Anna Longhi. Non possono essere considerati ghost writers coloro i quali si occupano della redazione di messaggi istituzionali o di importanti cariche, autorità civili, militari, politiche, ecclesiastiche, come ad esempio Giampiero Gloder, Beniamino Stella, Marcello Semeraro, Lucio Angel Vallejo Balda, Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru e Víctor «Tucho» Manuel Fernández per la Santa Sede.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ho spostato la discussione in area off topic, non riguarda le auto.
Sinceramente non ho capito nemmeno cosa riguardi, se si tratta di un messaggio informativo per far conoscere il lavoro dei ghost writer o altro.
 
La proprietà intellettuale del opera compresi i diritti restano di proprietà del committente,anche perché nel caso degli autori mondiali citati ,e non, che si avvalgono dei Ghost Writer l'idea originale che da poi luogo al opera nasce da loro,il Ghost di solito fa il lavoro 'sporco' di mettere su carta
 
Sembrerebbe possibile permettersi un'auto di lusso facendo di fatto lavorare un altra persona alla produzione di best sellers? Una categoria ancora poco conosciuta, anche per ragioni di coerente riservatezza, é quella degli scrittori "conto terzi" cosidetti ghost writers. Alcuni tra i libri di maggiore successo sono, in tutto o più frequentemente in parte, frutto del loro lavoro. Alcuni romanzieri professionisti internazionali molto prolifici, per realizzare le loro opere, hanno ammesso di avvalersi di suggerimenti o spunti provenienti da scrittori professionisti. Tra questi c'é chi fa i nomi di Corin Tellado, James Patterson, Wilbur Smith, Ryoki Inoue, Tom Clancy. La loro produzione non é stata per questo diminuita, ma il più delle volte ha tratto ispirazione o utilizzato suggerimenti di ghost writers. Tra i compiti ricorrenti degli scrittori fantasmi ci sono le redazioni di autobiografie, ma c'é chi afferma che oltre il 20% dei best sellers sia stato composto grazie a loro. In Italia, il lavoro degli scrittori fantasma é apprezzato in privato e rigorosamente taciuto o negato in pubblico. E' assai raro che qualche scrittore italiano ammetta di farne uso e il dichiararsi tale apertamente, crea curiosità incline al pettegolezzo che striscia, oppure imbarazzo tra gli addetti ai lavori. A livello internazionale invece essi sono abitualmente indicati come professionisti di grande esperienza ed utilità pratica, come nel caso famoso di "Open", la biografia di Agassi che ha fatto notizia, scritta da Moehringer, poi diventata uno straordinario successo apprezzato dal pubblico e dalla critica. Ricordiamo David Beckam, che chiese aiuto al celebre ghost Tom Watt, il quale per lui ha scritto l’autobiografia intitolata My side. In Italia vi sono agenzie di scrittori per mestiere, come il Ghostwriter Studio, un network di scrittori professionisti che scrive e vende libri destinati al mercato editoriale Italiano lavorando anche in contemporanea su una sola opera al mese e producendo libri lunghi fino a 80 mila parole in qualunque settore. I ghost writers possono occuparsi anche di corsi per il perfezionamento della scrittura. E' il caso della scrittrice Marina Cuollo, che nel 2016, dopo aver seguito un corso di questi, ha firmato un contratto editoriale con la Sperling & Kupfer esordendo con il suo primo libro pubblicato ad Aprile 2017 a cui ne seguono altri grazie ai professionisti che l'hanno seguita. A livello internazionale, tra i più noti e capaci c'é Andrew Croft, con onorari che superano i 100.000 euro per ogni lavoro e una clientela ristrettissima. In Italia ricordiamo Irene Spagnuolo, che ha svolto sino al 2016 l'attività di scrittrice ombra dividendosi con i suoi incarichi come social media manager, Riccardo Esposito, che ammette di guadagnare di più con un post firmato che non con un articolo da ghost, Susanna De Ciechi, che ha all'attivo romanzi, autobiografie, memoir e che dal 2015 ha iniziato a pubblicare a sua firma, Gregorio Ponci, ghost writers milanese con tanto di recapito facilmente reperibile dal web, ma tra i più riservati in assoluto, con produzione di trame accolte con favore anche da importantissimi autori italiani, noto per la sua imprevedibile originalità, l'agenzia Ghostwriters Connection, che ha scrittori a Pordenone, Milano, Torino, Roma e Napoli, Malcolm Pagani che curò l'autobiografia di Loredana Berté, Maria M. Sala, Marco Luzi, Domenico Russo, Carmen Laterza, Francesca Parravicini che scrisse una sua prima opera per Anna Longhi. Non possono essere considerati ghost writers coloro i quali si occupano della redazione di messaggi istituzionali o di importanti cariche, autorità civili, militari, politiche, ecclesiastiche, come ad esempio Giampiero Gloder, Beniamino Stella, Marcello Semeraro, Lucio Angel Vallejo Balda, Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru e Víctor «Tucho» Manuel Fernández per la Santa Sede.



e quindi?
 
kotwf6.jpg
 
E di tutti quelli citati chi è che poi gira in Zonda??
non capisco se è una pubblicità ai ghost writer menzionati o ai libri editati.
:emoji_money_mouth:

mi puzza sto 3D su un forum di auto... potrebbe essere replicabile su un forum di camper o imbarcazioni, basta cambiare 2 sole parole...
 
Anche io non capisco bene il senso di questo topic.

Comunque già che siamo in argomento io devo dire che ammiro molto i ghost writer per la loro modestia.
Ci sta che personaggi non propriamente intellettuali,tipo qualche calciatore,si affidino a uno scrittore professionista per fargli scrivere la propria biografia.
Anche perchè vi immaginate di leggere 200 pagine scritte dalle mani sapienti di un calciatore che per tutta la vita ha fatto a cazzotti col congiuntivo?
Ma quando a ricorrere a un ghost writer è qualcuno che poi si spaccia per un romanziere e viene acclamato dai lettori credo che sia un po' ingiusto nei confronti del vero autore,che anche in cambio di un lauto compenso deve accettare il fatto che un'altra persona si prenda il merito del suo lavoro.
E come diceva Faletti per scrivere un libro ci vogliono i muscoli è un lavoro lungo e faticoso.
Anche se Camilleri dice che è sempre meno pesante che scaricare casse ai mercati generali.
 
Con la differenza che per scrivere un libro serve talento, cultura, ispirazione, sensibilità, ecc...
Scaricare le casse ai mercati generali lo può fare chiunque ha forza e resistenza fisica sufficienti.

Però a chi scarica le cassette nessuno toglie il "merito" di averle scaricate.
Un ghost writer invece accetta di lasciare il merito a un altro per il proprio lavoro.
Io faccio un lavoro più simile a quello dello scaricatore che a quello dello scrittore ma devo dire che condividere il merito non è il mio forte.
Preferisco lavorare da solo e a fine giornata vedere cosa sono riuscito a fare,con una certa soddisfazione se si tratta di una mole di lavoro degna di nota.
E mi è anche toccato convivere con chi faceva il mio lavoro già prima che arrivassi io che mi invitava a tenere un ritmo inferiore guardandomi con diffidenza come se il fatto che mi dessi da fare avesse come scopo far sfigurare gli altri.
Io non ce la farei a dare il merito di quello che faccio a qualcun altro.

Ps nel mio commento precedente non ho fatto una distinzione,di solito che aiuta il personaggio di turno a mettere per iscritto la propria vita o i propri pensieri viene citato,magari fa tutto il lavoro ma risulta che il libro è stato scritto a quattro mani.
In questo caso non si può parlare proprio di ghost writer perchè comunque il tuo nome c'è anche se non è in copertina.
 
ma un nome celebre sulla copertina che risulti come autore è garanzia di successo commerciale

Non dovrebbe essere così secondo me.
Io ho letto libri famosissimi,che hanno venduto un sacco di copie,scritti molto male secondo me.
E libri sconosciuti con autori altrettanto sconosciuti scritti benissimo.
E' giusto che i libri dovrebbero essere scritti da persone in grado di farlo,per questo il personaggio il cui nome assicura ottime vendite dovrebbe scrivere se è capace,altrimenti lasciar perdere.
Oppure accontentarsi di una percentuale molto ridotta dei ricavi,lasciando invece una fetta più grande a chi il libro l'ha scritto e non lo ha solamente firmato.
 
Sono sicuro che ci sono molti autori sconosciuti molto bravi, ma che purtroppo rimarranno sconosciuti perché:
1) mancherà sempre loro la scintilla che li farà passare dallo status di "sconosciuto" a quello di "scrittore famoso";
2) come già detto, gli italiani in media non sono molto appassionati di bella letteratura. E questo non aiuta certo l'emergere di talenti sconosciuti.

E si potrebbe aggiungere il punto numero 3.
Per quanto tu sia bravo trovare una casa editrice che di questi tempi ti pubblica un libro senza chiederti di partecipare alle spese è davvero difficile.
Ha molte più probabilità di vedere il proprio libro pubblicato un personaggio famoso che ha disponibilità e che rappresenta un investimento quasi sicuro per la casa editrice piuttosto che uno sconosciuto che magari scrive 10 volte meglio.
Forse il self publishing può aiutare chi vorrebbe scrivere un libro ma fatica a trovare un editore,almeno per iniziare a farsi notare dalle case editrici.
 
ma non è detto che un Ghost Writer abbia capacità di creare una storia,anzi, di solito hanno capacità di scrittura e quindi effettuano il lavoro tra virgolette più sporco , del resto la maggior parte dei scrittori , anche di quelli che scrivono i libri hanno una serie di persone che rivedono lo scritto, lo rimaneggiano. Insomma per me il Ghost Writer in linea di massima non è uno scrittore in toto, esegue una parte del lavoro.
 
Beh ...ad onor del vero, la new-entry sergiorub ha comunque fornito un argomento di discussione (possa o meno interessare) ...d'altra parte, il conduttore di Porta a Porta sforna libri per ogni nuovo governo e studi contemporanei ...dove lo troverà il tempo di "scrivere" :emoji_thinking:
 
Beh ...ad onor del vero, la new-entry sergiorub ha comunque fornito un argomento di discussione (possa o meno interessare) ...d'altra parte, il conduttore di Porta a Porta sforna libri per ogni nuovo governo e studi contemporanei ...dove lo troverà il tempo di "scrivere" :emoji_thinking:

quello è uno ma credo che se prendi anche il top dei romanzieri attuali secondo me molti si avvalgono più o meno dei ghost , non vorrei dire un eresia ma anche il maestro King n alcuni scritti ci mette molto di suo, in altri ci mette l'idea, il canovaccio ma poi a concluderlo sono altri,mio personale ipotesi ovviamente questa
 
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