Mauro 65
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Dunque renexx sarebbe un utente a-normale?hpx ha scritto:Va bene, se la gente normale ha risultati che 4R reputa normali. Ma dato che i risultati della gente normale sono diversi, cioè migliori e da quanto ho sentito qui anche per altre motorizzazioni, qualcosa non funziona.
Con questo ragionamento, bisognerebbe creare un ciclo di prova ad hoc per i ciclo otto aspirati, scoprendo così che la differenza con il turbodiesel in extraurbano è minima e che in questi casi "non vale la pena".Se da una parte uno può anche essere contento perchè l'auto fà meglio di quello rilevato , dall'altra nel caso dell'ibrido che per definizione è votato al risparmio adita a polemiche con risultati che si possono leggere in questa room. quindi si vuole tenere uno schema unico per tutti ? Bene ma non è la realtà, e visto che una rivista è indubbio che influenza molti lettori la cosa non mi sembra molto corretta. Quindi facciamo più prove e lasciamo al lettore scegliere la prova che rispecchia le sue esigenze.
Al di là di fin troppo facili battute, più che creare cicli di prova ad hoc (che di per se annullerebbero la confrontabilità delle prove), sarebbe forse opportuno ed interessante allungare la distanza a parità di ciclo. Mi spiego meglio: con un termico e con la strumentazione di elevata precisione installata sulle vetture da test, un percorso di (è un esempio) di 10-20 km può essere sufficiente per avere una proiezione molto attendibile, come se il percorso fosse stato di 100-200 km o anche più (si tiene conto addirittura della temperatura esterna per "normalizzare" la prova)
Probabilmente, viste le peculiarità del sistema ibrido, per questi propulsori potrebbe essere interessante allungare significativamente la percorrenza chilometrica sul medesimo ciclo, in modo da conseguire una serie ripetuta di cicli di carica e scarica del pacco batterie e ridurre il peso statistico di un singolo o di pochi cicli di ricarica, avendo cura di chiudere la prova a parità di batterie (se parto con carica piena devo finire con carica piena e viceversa, forse una soluzione buona è partire "a metà carica").
Però le altre condizioni non possono cambiare:
- le accelerazioni e le decelerazioni sono uguali a prescindere dal mezzo perché dipendono dal traffico;
- il climatizzatore ed i fari anabbaglianti (ove non ci siano le DRL), come su tutte le vetture testate, devono rimanere accesi;
- le zavorre (es i 100 kg standard del pilota, oltre agli strumenti) sono uguali per tutto.
Su questa base, valutare un upgrade del sistema di test (che deve assolutamente essere certificabile :!: ) appare ragionevole.
Altro discorso, complesso, sui test a velocità costante:
questi test, fatti su tratti brevi, hanno unicamente lo scopo di misurare in qualche modo l'efficienza complessiva del mezzo (motore+attriti meccanici+aerodinamica), non restituiscono i valori normalmente ottenibili dall'utente. Con propulsori endotermici, ovviamente il problema non si pone, si fanno una serie di retilinei lanciati e stabilizzati togliendo i picchi e ricavando una media (si usa un serbatoio esterno in modo da calcolrae il consumo con elevatissima precisione)
Parlare di consumi a velocità costante con un ibrido genera ovviamente una serie di imbarazzi, anche se ci si limiti a valutare l'efficienza del termico: questo perché la ricarica del pacco batterie mentre si procede a velocità costante su rettilineo (parliamo di un rettilineo tirato a bolla) non è gratuita.
Così, pour parler, potrebbe essere interessante fare un doppio giro di test, uno a pacco scarico (quindi con termico che ricarica) ed uno a pacco carico (con termico che funge solo per l'avanzamento del veicolo), pubblicando entrambi i valori.
Ma, ripeto, modificare la modalità di guida con l'ibrido significherebbe davvero alterare i risultati rendendoli inconfrontabili.