<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Chrysler 200: in vendita in Europa con il brand Fiat? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Chrysler 200: in vendita in Europa con il brand Fiat?

conan2001 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
alkiap ha scritto:
Cosa c'entra l'Italia?
Negli USA 800 dollari al mese sono uno stipendio quasi da fame, e questo è la dimostrazione di quanto il sindacato sia sceso a compromessi pur di salvaguardare l'impiego

Lo ripeto, perché proprio non capite.
In Italia, dove il costo della vita è assai più alto che negli States (basta vedere i costi "fissi": auto, carburante, assicurazione, bollo, case, cibo, energia elettrica) uno stipendio da 800 euro al mese per UN LAUREATO è un miraggio.
Il fidanzato di mia nipote, laureato con 110 in ingegneria elettronica, guadagna 300 euro al mese sotto forma di rimborso spese.
Ed è ancora mezzo fortunato, stante che il 25% dei giovani italiani è semza lavoro.

E questo capita per colpa degli imbecilli, a tutti i livelli, che su qualsiasi cosa hanno sempre dato ragione alle aziende, negli ultimi 20 anni.

E tornando agli States, dall'esito delle ultime votazioni s'è capito come la politica di Obama sia gradita al suo elettorato.
pensa che un artigiano con un investimento minimo campa e senza evadere le tasse! Ora non voglio fare il moralista ma una volta si mandavano i bambini a lavoro ad imparare un mestiere e questi senza andare a scuola crescevano,si sposavano e portavano avanti famiglie di 4 5 6 10 persone. Anch'io conosco persone laureate anche col massimo dei voti ma a spasso così come conosco ragazzi che a 15 anni sono andati a fare l'idraulico o l'imbianchino e adesso sono sposati e hanno qualche bambino. Scusate l'OT

il guaio è che sono proprio quei genitori che tu citi come esempio che fanno in modo che i figli continuino gli studi anche se non ci sono portati.
e così ci ritroviamo con gente piena di lauree con il 110 e lode, che in certe università danno a tutti, e poi non sanno cosa fare, mica possono andare in fabbrica, ed allora pretendono di avere posti come ricercatori dove chi paga è pantalone.
è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato, e che arriva a fare,non per cui ha studiato.
se ha fatto un errore nella vita non deve continuare a sbagliare.
si ringraziano i genitori per la cultura che ci hanno permesso di fare e ci si rimbocca le maniche.
Conan è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato ma è anche giustissimo avere l'umiltà di fare dei lavori utili,redditizi che nessuno ormai vuole fare. Ci lamentiamo degli immigrati che ci rubano il lavoro,ma chi è che nel 2011 vuole fare il panettiere o il fabbro o il falegname? Ma intanto bisogna andare nelle università e dire a sti ragazzi che con la sola laurea non si lavora,oh! siamo arrivati al punto che fra diploma,laurea e specializzazioni varie più corsi e stage esterni e viaggi "studio" (che poi tutti sappiamo come si studia) si spendono capitali enormi e se si ha la fortuna si comincia a lavorare seriamente a 35 anni quando un manovale a 35 anni già s'è fatto la sua azienda con la sua partita iva più la sua famiglia e anche se cammina con una macchina vecchia di 15 anni ne va orgoglioso perchè ha sotto gli occhi quello che ha costruito. Bisogna incentivare i giovani a rivalutare l'artigianato,fargli capire che rende più dell'università sia economicamente sia psicologicamente perchè le soddisfazioni sono sempre più dei giorni neri. Non c'è niente di sporco nel comprare un pezzo di terreno e coltivarlo a melenzane,non c'è niente di umiliante nell'affittarsi un garage e allestire una falegnameria,non c'è niente di poco dignitoso nell'affittare una bottega e allestire una ferramenta anzi! è molto più dignitoso un artigiano che col proprio lavoro si ripaga l'investimento iniziale e si mantiene pure una famiglia che un neolaureato che dopo aver fatto spendere ai suoi genitori un intero patrimonio per mantenerlo alla fine non riesce a trovare lavoro.
 
SediciValvole ha scritto:
conan2001 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
alkiap ha scritto:
Cosa c'entra l'Italia?
Negli USA 800 dollari al mese sono uno stipendio quasi da fame, e questo è la dimostrazione di quanto il sindacato sia sceso a compromessi pur di salvaguardare l'impiego

Lo ripeto, perché proprio non capite.
In Italia, dove il costo della vita è assai più alto che negli States (basta vedere i costi "fissi": auto, carburante, assicurazione, bollo, case, cibo, energia elettrica) uno stipendio da 800 euro al mese per UN LAUREATO è un miraggio.
Il fidanzato di mia nipote, laureato con 110 in ingegneria elettronica, guadagna 300 euro al mese sotto forma di rimborso spese.
Ed è ancora mezzo fortunato, stante che il 25% dei giovani italiani è semza lavoro.

E questo capita per colpa degli imbecilli, a tutti i livelli, che su qualsiasi cosa hanno sempre dato ragione alle aziende, negli ultimi 20 anni.

E tornando agli States, dall'esito delle ultime votazioni s'è capito come la politica di Obama sia gradita al suo elettorato.
pensa che un artigiano con un investimento minimo campa e senza evadere le tasse! Ora non voglio fare il moralista ma una volta si mandavano i bambini a lavoro ad imparare un mestiere e questi senza andare a scuola crescevano,si sposavano e portavano avanti famiglie di 4 5 6 10 persone. Anch'io conosco persone laureate anche col massimo dei voti ma a spasso così come conosco ragazzi che a 15 anni sono andati a fare l'idraulico o l'imbianchino e adesso sono sposati e hanno qualche bambino. Scusate l'OT

il guaio è che sono proprio quei genitori che tu citi come esempio che fanno in modo che i figli continuino gli studi anche se non ci sono portati.
e così ci ritroviamo con gente piena di lauree con il 110 e lode, che in certe università danno a tutti, e poi non sanno cosa fare, mica possono andare in fabbrica, ed allora pretendono di avere posti come ricercatori dove chi paga è pantalone.
è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato, e che arriva a fare,non per cui ha studiato.
se ha fatto un errore nella vita non deve continuare a sbagliare.
si ringraziano i genitori per la cultura che ci hanno permesso di fare e ci si rimbocca le maniche.
Conan è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato ma è anche giustissimo avere l'umiltà di fare dei lavori utili,redditizi che nessuno ormai vuole fare. Ci lamentiamo degli immigrati che ci rubano il lavoro,ma chi è che nel 2011 vuole fare il panettiere o il fabbro o il falegname? Ma intanto bisogna andare nelle università e dire a sti ragazzi che con la sola laurea non si lavora,oh! siamo arrivati al punto che fra diploma,laurea e specializzazioni varie più corsi e stage esterni e viaggi "studio" (che poi tutti sappiamo come si studia) si spendono capitali enormi e se si ha la fortuna si comincia a lavorare seriamente a 35 anni quando un manovale a 35 anni già s'è fatto la sua azienda con la sua partita iva più la sua famiglia e anche se cammina con una macchina vecchia di 15 anni ne va orgoglioso perchè ha sotto gli occhi quello che ha costruito. Bisogna incentivare i giovani a rivalutare l'artigianato,fargli capire che rende più dell'università sia economicamente sia psicologicamente perchè le soddisfazioni sono sempre più dei giorni neri. Non c'è niente di sporco nel comprare un pezzo di terreno e coltivarlo a melenzane,non c'è niente di umiliante nell'affittarsi un garage e allestire una falegnameria,non c'è niente di poco dignitoso nell'affittare una bottega e allestire una ferramenta anzi! è molto più dignitoso un artigiano che col proprio lavoro si ripaga l'investimento iniziale e si mantiene pure una famiglia che un neolaureato che dopo aver fatto spendere ai suoi genitori un intero patrimonio per mantenerlo alla fine non riesce a trovare lavoro.

mi sembra che quello che hai detto è perfettamente in linea con quello che ho detto io.
è inutile voler far studiare, spendendo fior di quattrini, i figli se lo vede anche un orbo che non ci arrivano.
però come si fa a spiegare a questi genitori che il proprio figlio non ci arriva se freguentano, per ipotesi, una università, e sempre per ipotesi specialmente al sud, dove ti fanno credere di essere un novello einstein?
in ditta sono passati fior di ing a cui avrei fatto volentieri scuola, almeno per quello che riguarda il lavoro che erano incaricati di fare.
ma sai quanto è dura psicologicamente dover dire ad un operaietto che lui ha ragione?
 
conan2001 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
conan2001 ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
alkiap ha scritto:
Cosa c'entra l'Italia?
Negli USA 800 dollari al mese sono uno stipendio quasi da fame, e questo è la dimostrazione di quanto il sindacato sia sceso a compromessi pur di salvaguardare l'impiego

Lo ripeto, perché proprio non capite.
In Italia, dove il costo della vita è assai più alto che negli States (basta vedere i costi "fissi": auto, carburante, assicurazione, bollo, case, cibo, energia elettrica) uno stipendio da 800 euro al mese per UN LAUREATO è un miraggio.
Il fidanzato di mia nipote, laureato con 110 in ingegneria elettronica, guadagna 300 euro al mese sotto forma di rimborso spese.
Ed è ancora mezzo fortunato, stante che il 25% dei giovani italiani è semza lavoro.

E questo capita per colpa degli imbecilli, a tutti i livelli, che su qualsiasi cosa hanno sempre dato ragione alle aziende, negli ultimi 20 anni.

E tornando agli States, dall'esito delle ultime votazioni s'è capito come la politica di Obama sia gradita al suo elettorato.
pensa che un artigiano con un investimento minimo campa e senza evadere le tasse! Ora non voglio fare il moralista ma una volta si mandavano i bambini a lavoro ad imparare un mestiere e questi senza andare a scuola crescevano,si sposavano e portavano avanti famiglie di 4 5 6 10 persone. Anch'io conosco persone laureate anche col massimo dei voti ma a spasso così come conosco ragazzi che a 15 anni sono andati a fare l'idraulico o l'imbianchino e adesso sono sposati e hanno qualche bambino. Scusate l'OT

il guaio è che sono proprio quei genitori che tu citi come esempio che fanno in modo che i figli continuino gli studi anche se non ci sono portati.
e così ci ritroviamo con gente piena di lauree con il 110 e lode, che in certe università danno a tutti, e poi non sanno cosa fare, mica possono andare in fabbrica, ed allora pretendono di avere posti come ricercatori dove chi paga è pantalone.
è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato, e che arriva a fare,non per cui ha studiato.
se ha fatto un errore nella vita non deve continuare a sbagliare.
si ringraziano i genitori per la cultura che ci hanno permesso di fare e ci si rimbocca le maniche.
Conan è giusto che ognuno faccia il lavoro per cui è portato ma è anche giustissimo avere l'umiltà di fare dei lavori utili,redditizi che nessuno ormai vuole fare. Ci lamentiamo degli immigrati che ci rubano il lavoro,ma chi è che nel 2011 vuole fare il panettiere o il fabbro o il falegname? Ma intanto bisogna andare nelle università e dire a sti ragazzi che con la sola laurea non si lavora,oh! siamo arrivati al punto che fra diploma,laurea e specializzazioni varie più corsi e stage esterni e viaggi "studio" (che poi tutti sappiamo come si studia) si spendono capitali enormi e se si ha la fortuna si comincia a lavorare seriamente a 35 anni quando un manovale a 35 anni già s'è fatto la sua azienda con la sua partita iva più la sua famiglia e anche se cammina con una macchina vecchia di 15 anni ne va orgoglioso perchè ha sotto gli occhi quello che ha costruito. Bisogna incentivare i giovani a rivalutare l'artigianato,fargli capire che rende più dell'università sia economicamente sia psicologicamente perchè le soddisfazioni sono sempre più dei giorni neri. Non c'è niente di sporco nel comprare un pezzo di terreno e coltivarlo a melenzane,non c'è niente di umiliante nell'affittarsi un garage e allestire una falegnameria,non c'è niente di poco dignitoso nell'affittare una bottega e allestire una ferramenta anzi! è molto più dignitoso un artigiano che col proprio lavoro si ripaga l'investimento iniziale e si mantiene pure una famiglia che un neolaureato che dopo aver fatto spendere ai suoi genitori un intero patrimonio per mantenerlo alla fine non riesce a trovare lavoro.

mi sembra che quello che hai detto è perfettamente in linea con quello che ho detto io.
è inutile voler far studiare, spendendo fior di quattrini, i figli se lo vede anche un orbo che non ci arrivano.
però come si fa a spiegare a questi genitori che il proprio figlio non ci arriva se freguentano, per ipotesi, una università, e sempre per ipotesi specialmente al sud, dove ti fanno credere di essere un novello einstein?
in ditta sono passati fior di ing a cui avrei fatto volentieri scuola, almeno per quello che riguarda il lavoro che erano incaricati di fare.
ma sai quanto è dura psicologicamente dover dire ad un operaietto che lui ha ragione?
Esatto,ho risposto per rafforzare il tuo e il mio pensiero ;)
 
Sai quanti litigi fanno i muratori manovali con ingegneri e geometri nei cantieri? Perchè loro sanno la teoria ma i muratori conoscono per esperienza il prodotto che usano e prevedono cause ed effetti ed eventuali difetti nell'aplicazione.
 
conan2001 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Se esistesse il meno uno come voto te lo darei.

sig moderatore ogni limite ha una pazienza come diceva un noto comico.
quanto devo tener duro ancora?

Tanto quanto dovremo tenere duro noi con te. E poi per te, leghista, tenere duro è una ragione di vita.
E smettila di contravvenire al regolamento con questo cross posting.
 
Non esageriamo, il più delle volte i muratori si incaponiscono contro gli architetti e gli /ingegneri ma sarebbero da prendere a calci per quanto c@zzate dicono.

Per carità, non che gli architetti e gli ingegneri non sarebbero da prendere a calci....

Insomma, siamo rovinati :(

Di base ad una categoria manca la cultura e all'altra la "pratica" e a tutti e due manca la professionalità (realizzare il proprio lavoro con professionalità e non con superficialità).

Ciao.
 

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