su questo posso anche concordare, il risparmio lo fanno ovunque è possibile,
ma una Golf avendo numeri 3 o 4 volte superiori rispetto a una Giulietta può permetteri di utilizzare materiali di qualità decisamente superiore rispetto alla italiana e lo si vede in tante cose, dagli interni, al motore, al cambio ecc.. Prendi il volumetrico, utilizzarlo ha un costo non tanto nell'implementazione del suo sistema di funzionamento quanto proprio nel suo acquisto materiale e in quello di tutte le altre componenti necessari per farlo andare. Una Golf può tranquillamente utilizzarlo senza che questo incida in maniera drammatica sul suo monte investimenti, un'Alfa o una Fiat... no!!! Ecco da dove nasce il Multiair, si è investito per svilupparlo e ora si raccoglie nel produrlo, ma la competizione è impari, il Gruppo Fiat può stare sul mercato con VW perchè riesce a inventarsi l'impossibile per produrre a costi inferiori, ma fà i salti mortali ogni anno. Questo è il motivo per cui mi permettevo di suggerire qualche strategia ai Signori di Torino. Alfa è oggi fatta sostanzialmente da 2 soli modelli che sono la Mito e la Giulietta, la prima vende intorno alle 75 mila vetture l'anno e Giulietta venderà - spèramo - 100mila l'anno. Ora se si vuole produrre non in perdita bisogna raggiungere la quota di 300mila vetture l'anno il che vuol dire produrre e vendere ogni anno 120mila Mito, se ti fai 2 conti è possibile, 140mila Giulietta, idem, e 40mila vetture considerando tutti gli altri modelli. Se si vuol portare la Mito a quei livelli devi tirar fuori un modello sw o clubman, uno spider e le rispettive GTA coupè, clubman e spider che non fanno economie di scala ma danno lustro al marchio. Poi fatto questo devi fare un bel restyling che trasferisca la qualità della Giulietta nella Mito. Tutto molto semplice. Per quanto riguarda la Giulietta idem. Poi devi prendere la Giulietta mondalra di qualche contenuto tecnico e costruirci una Bravo e poi una Lancia Delta delle stesse dimensioni perchè solo così si fanno economie di scala ulteriori all'interno del Gruppo e quindi utili. Poi prendi il pianale della Giulietta gli apporti le opportune modifiche per poterci alloggiare i motori in longitudinale con la TP e cominci a progettare le sostitute della GT (coupè e spider 4 posti) e Brera e Spider (2+2). Prima le fai in serie relativamente limitata in maniera da avere più libertà nella politica dei prezzi e produrre anche lì utili, e poi da quella base cominci a progettare la nuova Giulia a TP. Poi partendo dalla 8C, che di fatto è una Maserati di origine Ferrari camuffata da Alfa, cominci a progettare una 6C e una 4C vere Alfa questa volta. La 6C dovrebbe essere il vero gioiello del Biscione, un'auto con schema tecnico assolutamente Alfa e propulsore 3.2 Busso aggiornato per rientrare in euro5 ed euro6 in versione aspirata, mono e biturbo. Il motore è fondamentale perchè è la vera anima Alfa Romeo, forse l'unico elemento 100% Alfa ancora oggi in vita e una 6C come quella servirebbe a far capire a tutti che l'Alfa Romeo pur resistendo in un solo modello prodotto in serie limitata è viva e vegeta, ed è pronta a rifiorire più grande e forte di prima col suo inconfondibile rombo. La 6C dovrebbe essere il simbolo della rinascita non della nuova ma della vera Alfa Romeo. Questa per me è la strada da seguire: primo consolidare il marchio aumentando le vendite, secondo riempirlo piano piano nei vari modelli di veri contenuti Alfa, e infine tornare alle origini guardando al futuro col patrimonio del passato. Per me così si fà, il resto sono solo passatempi. Alfa, Lancia e Fiat possono ritornare ad essere quello che erano, basta turarsi su le maniche e farlo.
Azzz ho scritto un papiro!!!