gringoxx ha scritto:
a me pare che al giorno d'oggi molti concessionari Opel riescano a tenere aperti per le vendite di Chevrolet (solitamente i concessionari sono gli stessi); se questo marchio esce dal mercato, la vedo dura per molti rivenditori Opel
Concessionari Opel che, per di più, si vedranno aumentare gli obiettivi di vendita, dato che l'obiettivo dichiarato dai soloni americani è quello di recuperare con Opel le vendite di Chevrolet.
l conce dove lavoro è Volvo e Chevrolet e a partire dal 30/11/2013 non abbiamo più Chevrolet, non essendoci stato rinnovato il mandato e devo dire che, onestamente, a conti fatti è stata una bella fortuna, abbiamo da smaltire in tutto una decina di pezzi (per lo più Spark e Aveo) già targati, che non dovrebbe essere né troppo difficoltoso nE troppo oneroso vendere. L'unico pezzo veramente duro è rappresentato da una Malibù che per una di quelle botte di culo incredibili che ogni tanto capitano sabato scorso ha trovato un cliente follemente innamorato.
Continueremo con l'assistenza alla nostra clientela che ci siamo costruiti con 15 anni di impegno e sacrifici.
Fio a 3 giorni fa ci sembrava un dramma aver perso il mandato sia perché nel corso di questi anni abbiamo (come i colleghi, del resto) investito pesantemente (stock di vetture, attrezzature di officina, spazi espositivi, insegne, arredamenti, corsi di formazione e chi più ne ha più ne metta), sia perché, finalmente, nonostante quello che si legge in giro per i forum, il marchio iniziava ad essere percepito in maniera diversa da quella che era l'eredità Daewoo, i prezzi erano onesti (più che concorrenziali rispetto alla concorrenza), la politica commerciale aggressiva e mirata (tasso 0, assicurazione per 10 anni, GPL) iniziava a dare i suoi frutti, alcuni prodotti come la Trax (e in passato la Captiva) vendevano più dei corrispettivi Opel e, almeno relativamente a questi, ci si poteva permettere pure di tirarsela sul prezzo, senza eccedere con gli sconti e garantendosi una redditività accettabile.
Da venerdì, invece, alla delusione è subentrata la voglia di brindare.
Soprattutto se pensiamo alla sorte dei colleghi che si sono visti riproporre il rinnovo del contratto.
Tutta la rete (esclusi gli "indesiderati" come noi) il 31 luglio si sono visti sottoporre il rinnovo del contratto, e tutti hanno firmato.
Comntratto che in forza alla nuova normativa europea è nettamente peggiorativo per i concessionari che, per i prossimi 2 anni saranno letteralmente costretti a fare stock di vetture di un marchio che la clientela ormai percepisce essere in fase di run out, e che quindi per smaltire le giacenze saranno obbligati a forzare sugli sconti con pregiudizio della redditività e della sopravvivenza aziendale.
Faccio solo un esempio.
La Trax si vende più della Mokka, tanto è vero che in fase di trattativa i prezzi che all'inizio erano di almeno 1.500 2.000 ? inferiori a quelli della Opel ora sono superiori di un importo pari.
E' uno dei pochi modelli (di tutti i marchi) che tira, piace molto e la potenziale clientela non fa molti problemi per sconti che non superano il 10% e, per di più garantisce il ritiro di usato potenzialmente appetibile e vendibile.
Prova ne sia che i tempi di consegna si sono allungati parecchio, arrivando a superare i 3/4 mesi. Una macchina ordinata ora arriverà se va bene a fine marzo.
In base a ciò, tutti i concessionari hanno ordinato parecchie Trax, saturando le linee di produzione e allungando ulteriormente i tempi di consegna, in maniera da avere degli esemplari in pronta consegna da piazzare facilmente garantendosi un buon margine.
Ora tutto questo viene a cadere, improvvisamente la Trax verrà percepita come un'auto che non verrà più venduta, di un marchio che ha fallito la sua politica commerciale e magari qualcuno inizierà pure a farsi domande sull'assistenza.
Bene queste macchine arriveranno (così come le Spark, le Aveo le Cruze le Orlando e anche le Captiva e le Malibù che già era difficile vendere prima e figuriamoci ora).
Altre verranno assegnate d'ufficio (in forza al nuovo contratto firmato), non escludo che qualche fortunato, magari tra quelli con meno agganci si veda assegnare un paio di Malibù, 3 o 4 Captiva e qualche Cruze col 2.0 Diesel magari in versione 5 portre (ce ne sono ancora nello stock di Chevrolet Italia e quelle vanno per forza smaltite). Oltre a tutte le Spark, Aveo Orlando e Cruze col 1.7 che faranno parte dell'impegno di acquisto annuale.
L'ultimo evento Chevrolet cui ho partecipato è stato la presentazione della Trax a giugno, tutto in pompa magna e grande stile, tutti (rappresentanti della casa e concessionari) entusiasti, l'obiettivo dichiarato di diventare il costruttore extra europeo N° 1 in Italia e sul continente, 15 nuovi modelli che ci sono stati garantiti sarebbero usciti sul mercato entro la fine del 2016 (5 all'anno a partire dalla nuova Cruze) e ora il comunicato della chiusura, che vi garantisco essere arrivato all'improvviso, senza alcun preavviso alle 11 di venerdì mattina (quello appena trascorso) a mezzo e mail (manco una raccomandata si sono scomodati a sprecare).
Ma forse era da aspettarselo: il mio titolare fa sempre un esempio: nel 2008 General Motors fece una faraonica convention mondiale con tutti i concessionari di tutto il mondo a Colonia, presenti tutto il management di General Motors, per tutti marchi, tutto il management europeo e tutti i rappresentanti di tutte le filiali nazionali (solo loro quasi un migliaio di persone), slides, musica, buffet faraonico, prospettive per il futuro e alla fine un fantastico spettacolo di fuochi pirotecnici. Il motto era: siamo i primi al mondo e faremo di tutto per restare tali.
Dopo 3 mesi da quell'evento GM dichiarò tecnicamente il fallimento.