<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Che idea vi siete fatta dei telefoni cellulari? Fanno male davvero? | Il Forum di Quattroruote

Che idea vi siete fatta dei telefoni cellulari? Fanno male davvero?

Ciao a tutti….leggevo tempo fa di una sentenza del Tribunale di Ivrea che ha riconosciuto la caua di servizio, e quindi ha obbligato l'Inail a versare una rendita a un dipendente Telecom che ha usato il cellulare 3/4 ore al giorno per lavoro per 15 anni (dal 1995 al 2010) e ha avuto un neurinoma del nervo acustico, tumore benigno, ma la cui operazione chirurgica di rimozione è molto invasiva (ha perso l'udito e ha avuto una minima paresi facciale permanente, poveretto)

Altresì quest'uomo diceva che di casi come il suo ce n'erano stati altri….poi però ho letto anche il parere di alcuni medici che si sono opposti a questa sentenza, dicendo che ad oggi una evidenza scientifica che le onde elettromagnetiche siano cancerogene, non c'è, a differenza ad esempio delle radiazioni ionizzanti (tipo i raggi X o le TAC, infatti quante volte ci siamo sentiti dire che è meglio fare una Risonanza di una TAC perché "non fa male"), o come il fumo. Questo perché in caso contrario, avremmo assistito a un aumento massiccio di tumori al cervello, dato che il telefonino ormai èp alla portata di tutti da almeno 20 anni.

Di fatto i cellulari sono stati inseriti in una classe bassa di cancerogenità (non ricordo quale), come "probabilmente cancerogeni", la stessa classe in cui si trova anche il caffè.

Voi che ne pensate e che rapporto avete col cellulare? io ho 38 anni, ce l'ho da quando ne avevo 19: me lo regalarono i miei, un Siemens quando andai a studiare fuori all'università..grazie a Dio appartengo alla generazione che ha passato infanzia e adolescenza a giocare a pallone gettato in mezzo alla strada, e non incollato allo smarthphone. PEr anni il mio uso, a livello di chiamate, è stato abbastanza basso, l'unica chiamata fissa era e resta di qualche minuto la sera per darmi la buonanotte coi miei. Più intenso l'uso dei messaggi.

Poi circa 5 anni fa persi il mio lavoro in ambito amministrativo e mi son dovuto reinventare nel settore commerciale….stavo al cellulare 4 ore al giorno, proprio come il signore che ha vinto la causa all'INAIL, a differenza sua, le mie chiamate erano brevi (si descriveva il prodotto a grandi linee per suscitare un interesse e prendere appuntamento). Per un anno e mezzo circa non ho usato gli auricolari, perché quelli per telefonini, che si infilano nelle orecchie, mi hanno sempre dato un gran fastidio….però la sera avevo sempre le orecchie in fiamme, mi faceva male la testa e avevo difficoltà ad addormentarmi e a riposare bene.

Poi, dopo un anno e mezzo, ho comprato degli auricolari a cuffia esterna, tipo call center, ma specifici per cellulare (con un solo spinotto), e ora chiamo solo con questi, e, nonostante continui a usare il cellulare come un panettiere usa la farina, i sintomi sopra descritti mi son passati.

Vero è che ora le emissioni sono inferiori ai cell degli anni 90 e primi 2000, vero è che forse prove di cancerogenità accertata non ce ne sono, ma di fatto secondo me il solo surriscaldamento della zona della testa dove è appoggiato l'orecchio, bene non fa.
 
Ciao Delfino.
Avevo fatto ricerche negli anni '90 sulle microonde dei cell. Ero all'università do Torino, immerso tra le varie attività di ricerca post laurea in fisica delle radiazioni, e poi a quella di Genova per la specialità in fisica sanitaria. All'epoca se ne occupavano in pochi a me interessava sia per il campo vicino (uso del cell all'orecchio), che per l'installazione delle antenne cellulari sui tetti cittadini.
Non conosco alcuna prova scientifica che faccia solo supporre non una vera e propria causalità, ma anche solo un correlazione tra uso del cell e insorgenza di qualsivoglia patologia. Di certo scaldano l'orecchio e dintorni, più di quanti faceva la vecchia cornetta, meno dei vecchi tac e gsm. Certo porta sollievo termico usare auricolari a filo o bt, vivavoce et similia, sono altri campi di basso impatto. Ora da almeno 3 lustri non mi sono più occupato di nir, se ne occupa il mio direttore, da cui ogni tanto arrivano notizie sulle ricerche che confermano la suddetta inesistente correlazione. Lui stesso ha due dispositivi, uno ios ed uno android, un tablet che usa abitualmente per lavoro.
Resta il capitolo aperto sulle frequenze e sulle intensità di campo dei 5g. Ma anche qui gli allarmismi mi paiono infondati, per ora. Sono decisamente più preoccupato delle radiazioni ultraviolette solari o della esposizioni a fortissimi campi em degli elettrodotti ad alta potenza o ai generatori di onde di minore frequenza ad alta potenza in AM, dato che leggo che sei romano, ricordo come un incubo, 27 anni fa, quando telefonavo da Bracciano frequentando il corso AUC, e mi sorbivo le interferenze di Radio Vaticana di Cesano. Goditi la tua splendida città, che ha un fascino incantevole sopratutto la domenica mattina.
 
Occorre fare un “distinguo” tra cellulari “arcaici” e cellulari moderni.
Il valore di riferimento per la pericolosità dell’utilizzo del cellulare è il SAR, ovvero la velocità con la quale le radiazioni emesse vengono assorbite dal corpo umano.

Il valore del SAR era molto più alto con i vecchi cellulari, ma oggi è decisamente più basso e ci sono anche leggi europee che impongono un certo limite. I moderni cellulari sono molto al di sotto di questo limite.

Non cito le fonti perché sono diverse. Siccome quando parlo di qualcosa cerco di saperne il più possibile, già da tempo mi ero documentato in materia, sul web. Inoltre ovviamente mi documento anche quando so che qualcosa può essere dannoso.
 
Ultima modifica:
Per quanto riguarda il rapporto che ho con il cellulare, ammetto di usarlo molto, ma pochissimo per telefonare, e se posso uso il viva voce, per non tenere il cellulare attaccato all'orecchio, che ovviamente è il posto più vicino al corpo.
Lo uso perché sono presente in tante chat e per collegamenti a internet, come ora per esempio.

Quando è inattivo non lo tengo quasi mai in tasca e soprattutto in un taschino vicino al petto.

Comunque so che la sua correlazione con tumori e altri danni è minima e non ancora dimostrata con sufficiente attendibilità.
 
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Ciao a tutti….leggevo tempo fa di una sentenza del Tribunale di Ivrea che ha riconosciuto la caua di servizio, e quindi ha obbligato l'Inail a versare una rendita a un dipendente Telecom che ha usato il cellulare 3/4 ore al giorno per lavoro per 15 anni (dal 1995 al 2010) e ha avuto un neurinoma del nervo acustico, tumore benigno, ma la cui operazione chirurgica di rimozione è molto invasiva (ha perso l'udito e ha avuto una minima paresi facciale permanente, poveretto)

Altresì quest'uomo diceva che di casi come il suo ce n'erano stati altri….poi però ho letto anche il parere di alcuni medici che si sono opposti a questa sentenza, dicendo che ad oggi una evidenza scientifica che le onde elettromagnetiche siano cancerogene, non c'è, a differenza ad esempio delle radiazioni ionizzanti (tipo i raggi X o le TAC, infatti quante volte ci siamo sentiti dire che è meglio fare una Risonanza di una TAC perché "non fa male"), o come il fumo. Questo perché in caso contrario, avremmo assistito a un aumento massiccio di tumori al cervello, dato che il telefonino ormai èp alla portata di tutti da almeno 20 anni.

Di fatto i cellulari sono stati inseriti in una classe bassa di cancerogenità (non ricordo quale), come "probabilmente cancerogeni", la stessa classe in cui si trova anche il caffè.

Voi che ne pensate e che rapporto avete col cellulare? io ho 38 anni, ce l'ho da quando ne avevo 19: me lo regalarono i miei, un Siemens quando andai a studiare fuori all'università..grazie a Dio appartengo alla generazione che ha passato infanzia e adolescenza a giocare a pallone gettato in mezzo alla strada, e non incollato allo smarthphone. PEr anni il mio uso, a livello di chiamate, è stato abbastanza basso, l'unica chiamata fissa era e resta di qualche minuto la sera per darmi la buonanotte coi miei. Più intenso l'uso dei messaggi.

Poi circa 5 anni fa persi il mio lavoro in ambito amministrativo e mi son dovuto reinventare nel settore commerciale….stavo al cellulare 4 ore al giorno, proprio come il signore che ha vinto la causa all'INAIL, a differenza sua, le mie chiamate erano brevi (si descriveva il prodotto a grandi linee per suscitare un interesse e prendere appuntamento). Per un anno e mezzo circa non ho usato gli auricolari, perché quelli per telefonini, che si infilano nelle orecchie, mi hanno sempre dato un gran fastidio….però la sera avevo sempre le orecchie in fiamme, mi faceva male la testa e avevo difficoltà ad addormentarmi e a riposare bene.

Poi, dopo un anno e mezzo, ho comprato degli auricolari a cuffia esterna, tipo call center, ma specifici per cellulare (con un solo spinotto), e ora chiamo solo con questi, e, nonostante continui a usare il cellulare come un panettiere usa la farina, i sintomi sopra descritti mi son passati.

Vero è che ora le emissioni sono inferiori ai cell degli anni 90 e primi 2000, vero è che forse prove di cancerogenità accertata non ce ne sono, ma di fatto secondo me il solo surriscaldamento della zona della testa dove è appoggiato l'orecchio, bene non fa.


Puo' essere.
Ma, parlo per esperienze mie....
Ho diversi amici che, dal 90 ad oggi, altro che 3 ore al giorno....
 
Ciao Delfino.
Avevo fatto ricerche negli anni '90 sulle microonde dei cell. Ero all'università do Torino, immerso tra le varie attività di ricerca post laurea in fisica delle radiazioni, e poi a quella di Genova per la specialità in fisica sanitaria. All'epoca se ne occupavano in pochi a me interessava sia per il campo vicino (uso del cell all'orecchio), che per l'installazione delle antenne cellulari sui tetti cittadini.
Non conosco alcuna prova scientifica che faccia solo supporre non una vera e propria causalità, ma anche solo un correlazione tra uso del cell e insorgenza di qualsivoglia patologia. Di certo scaldano l'orecchio e dintorni, più di quanti faceva la vecchia cornetta, meno dei vecchi tac e gsm. Certo porta sollievo termico usare auricolari a filo o bt, vivavoce et similia, sono altri campi di basso impatto. Ora da almeno 3 lustri non mi sono più occupato di nir, se ne occupa il mio direttore, da cui ogni tanto arrivano notizie sulle ricerche che confermano la suddetta inesistente correlazione. Lui stesso ha due dispositivi, uno ios ed uno android, un tablet che usa abitualmente per lavoro.
Resta il capitolo aperto sulle frequenze e sulle intensità di campo dei 5g. Ma anche qui gli allarmismi mi paiono infondati, per ora. Sono decisamente più preoccupato delle radiazioni ultraviolette solari o della esposizioni a fortissimi campi em degli elettrodotti ad alta potenza o ai generatori di onde di minore frequenza ad alta potenza in AM, dato che leggo che sei romano, ricordo come un incubo, 27 anni fa, quando telefonavo da Bracciano frequentando il corso AUC, e mi sorbivo le interferenze di Radio Vaticana di Cesano. Goditi la tua splendida città, che ha un fascino incantevole sopratutto la domenica mattina.
Io Pi, che cosa dovrei dire? Io ho persino degli amici che sono addirittura attivisti contro il 5G per questione di radiazioni (Anche io sono contro il 5G, ma per questioni di come la tecnologia vada così veloce da rendere subito obsoleto un cellulare acquistato magari un mese prima) e addirittura storcono il naso davanti al Wi-Fi. Una mia amica addirittura non vorrebbe nemmeno un auricolare o un vivavoce Bluethooth proprio per le radiazioni. Un'altra aveva trovato pure delle speciali pietre da attaccare il telefono per ridurre le radiazioni: Vedendo quelle cose li sembra di ritornare indietro nel tempo quando c'era un oggetto a forma di coccinella che si applicava al telefonino proprio per ridurre le radiazioni.
Sul Cellulare, lo uso per lo di più per le cose telematiche come @pilota54 oppure, con la apposita app di note, come alternativa ai foglietti dove mettere la lista della spesa, guardare le stelle e giocare a Domino o altri giochi per Cellulare.
 
Ciao Delfino.
Avevo fatto ricerche negli anni '90 sulle microonde dei cell. Ero all'università do Torino, immerso tra le varie attività di ricerca post laurea in fisica delle radiazioni, e poi a quella di Genova per la specialità in fisica sanitaria. All'epoca se ne occupavano in pochi a me interessava sia per il campo vicino (uso del cell all'orecchio), che per l'installazione delle antenne cellulari sui tetti cittadini.
Non conosco alcuna prova scientifica che faccia solo supporre non una vera e propria causalità, ma anche solo un correlazione tra uso del cell e insorgenza di qualsivoglia patologia. Di certo scaldano l'orecchio e dintorni, più di quanti faceva la vecchia cornetta, meno dei vecchi tac e gsm. Certo porta sollievo termico usare auricolari a filo o bt, vivavoce et similia, sono altri campi di basso impatto. Ora da almeno 3 lustri non mi sono più occupato di nir, se ne occupa il mio direttore, da cui ogni tanto arrivano notizie sulle ricerche che confermano la suddetta inesistente correlazione. Lui stesso ha due dispositivi, uno ios ed uno android, un tablet che usa abitualmente per lavoro.
Resta il capitolo aperto sulle frequenze e sulle intensità di campo dei 5g. Ma anche qui gli allarmismi mi paiono infondati, per ora. Sono decisamente più preoccupato delle radiazioni ultraviolette solari o della esposizioni a fortissimi campi em degli elettrodotti ad alta potenza o ai generatori di onde di minore frequenza ad alta potenza in AM, dato che leggo che sei romano, ricordo come un incubo, 27 anni fa, quando telefonavo da Bracciano frequentando il corso AUC, e mi sorbivo le interferenze di Radio Vaticana di Cesano. Goditi la tua splendida città, che ha un fascino incantevole sopratutto la domenica mattina.

Romano lo sono solo d'adozione, da 12 lunghi anni….sono pugliese, e piu specificatamente tarantino...e magari i nostri problemi fossero legati alle antenne dei cellulari…..ci metterei la firma! A buon intenditor…. ;-)
 
Romano lo sono solo d'adozione, da 12 lunghi anni….sono pugliese, e piu specificatamente tarantino...e magari i nostri problemi fossero legati alle antenne dei cellulari…..ci metterei la firma! A buon intenditor…. ;-)
dopo 30 anni ad occuparmi di radiazioni ho capito che fanno più paura le cose che non si vedono (onde), di quelle che si vedono (inquinamento chimico)
 
Il caso relativo al post d'apertura non rappresenta propriamente una novità e già con degli auricolari si può ovviare...

Piuttosto, da profano, quello che principalmente mi preoccupa è l'esposizione alla rete Wi-Fi (*) che dovrebbe rientrare nella categoria del cosiddetto "smog elettronico" e tant'è che generalmente nei relativi apparecchi è previsto il pulsantino "on-off".

Le mie perplessità deriva no anche dal fatto che tale segnale risulta piuttosto potente a giudicare dalle distanze che riesce a coprire nonché in presenza di porte chiuse etc...

In generale pare che le piante grasse aiutino ad assorbire le onde magnetiche.


(*)
Più di recente merito avevo invero anche appreso che tale segnale fosse caratterizzato da caratteristiche tali da non arrivare ad apportare danni al corpo umano...
 
Ultima modifica:
Beh, il wi-fi casalingo in genere non è così potente, tant'è vero che nelle case più grandi c'è bisogno di un ripetitore.
A ogni modo, io lo tengo spento quando non serve, e di sicuro la notte (vedo che invece altri lo tengono perennemente acceso).
 
Ultima modifica:
Beh, il wi-fi casalingo in genere non è così potente, tant'è vero che nelle case più grandi c'è bisogno di un ripetitore.
A ogni modo, io lo tengo spento quando non servo, e di sicuro la notte (vedo che invece altri lo tengono perennemente acceso).

Anche io di notte spengo il modem. Cioè spengo l’interruttore della ciabatta che ho nello studio, dove sono attaccate 5 o 6 spine.....
 
L'ultima volta che ho visto un tecnico mi ha consigliato di tenere il modem sempre acceso,anche di notte,per gli aggiornamenti.
Io invece lo spengo sempre la sera e di giorno accendo il wifi solo quando mi serve.

Sui cellulari ormai sono anni che si parla di presunti rischi di tumori al cervello o al canale uditivo.
Dicevano che il modo più sicuro di usarlo era l'auricolare a filo in modo da tenere il telefono il più lontano possibile dalla testa.
Oggi va di moda tenerlo davanti alla faccia quindi una lieve riduzione del rischio c'è stata.

Comunque l'unica cosa fuori discussione è che l'uso,o meglio l'abuso,del telefono rincoglionisce le persone.
Oggi sono stato mio malgrado in un ufficio postale e ho visto 2 persone che non si sono accorte che era stato chiamato il loro numero perchè distratte dallo smartphone,una tra l'altro mi è passata davanti anche se a mio modo di vedere il suo turno l'aveva perso e se proprio non voleva rifare la coda avrebbe almeno dovuto chiederlo per piacere.
Mentre per strada ho visto una signora che poteva essere mia nonna che camminava guardando il telefono e non buttava un occhio alla strada nemmeno ogni 10 passi.
Magari non ti fa venire un tumore ma se per guardare il telefono metti il piede in una buca e vai giù di faccia bene non ti fai...
 
Dicevano che il modo più sicuro di usarlo era l'auricolare a filo

...e c'era chi diceva che era peggio, perchè il filo dell'auricolare fungeva da "antenna" e concentrava le onde ancora di più vicino alla capoccia dell'utente....

Comunque l'unica cosa fuori discussione è che l'uso,o meglio l'abuso,del telefono rincoglionisce le persone.

Questo vale anche per un libro, se ti metti a leggerlo e ti estrani dal mondo, anche senza emissioni elettromagnetiche...... ma è un problema dell'utente/utonto, non dello strumento. Ieri sera al TG hanno trasmesso un servizio sui "paracolpi" installati a Bolzano sui lampioni per proteggere i distratti....

https://www.repubblica.it/le-storie..._pedoni_distratti_dallo_smartphone-219218010/

...ecco, io invece dei paracolpi ci metterei degli spigoli.....
 
PS: anch'io una volta ho dato una craniata contro un cartello stradale, ma non stavo guardando il telefono.....................
 
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