Non passa giorno che non si legga sui quotidiani delle famigerate stragi dei weekend, o di incidenti cittadini e non.
Da questo un mio pensiero, e una domanda: dove finisce la responsabilità della causa e inizia la responsabilità della conseguenza dell'incidente?
A tutti (e chi lo nega è bugiardo) è capitato almeno una volta, per un motivo o per un altro, di commettere infrazioni o di avere sviste alla giuda più o meno gravi: ed ogni tanto capita che la nostra disattenzione si trafmormi in incidente. Certo è che spero ognuno di noi sia maturo abbastanza da farsene carico: ho sbagliato quindi pago.
Vero è, però, che troppo spesso familiari o amici di chi ha perso la vita in seguito di incidente, sia troppo "giustificativo" nei confronti della persona stessa.
Percarità, trovo questo comportamento giustificabile nel dolore della perdita, e mai mi ci vorrei trovare coinvolto.
Ma la responsabilità è responsabilità, e questo è inoppugnabile: se vai a 180 km/h in una strada col limite a 50, sei comunque responsabile e in un certo senso la conseguenza di ciò che succede dopo te la sei cercata.
Perchè penso che andare fuori strada con una macchina facendo gli 80 abbia conseguenza minori di andare facendo i 180.
Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.
Anche perchè penso che la vita sia una sola e sputtanarla lo trovo un tantino stupido.
Succede che si faccia degli incidenti, ma sicuramente l'intelligenza può almeno attenuare le cause/gravità derivate da essi........
Da questo un mio pensiero, e una domanda: dove finisce la responsabilità della causa e inizia la responsabilità della conseguenza dell'incidente?
A tutti (e chi lo nega è bugiardo) è capitato almeno una volta, per un motivo o per un altro, di commettere infrazioni o di avere sviste alla giuda più o meno gravi: ed ogni tanto capita che la nostra disattenzione si trafmormi in incidente. Certo è che spero ognuno di noi sia maturo abbastanza da farsene carico: ho sbagliato quindi pago.
Vero è, però, che troppo spesso familiari o amici di chi ha perso la vita in seguito di incidente, sia troppo "giustificativo" nei confronti della persona stessa.
Percarità, trovo questo comportamento giustificabile nel dolore della perdita, e mai mi ci vorrei trovare coinvolto.
Ma la responsabilità è responsabilità, e questo è inoppugnabile: se vai a 180 km/h in una strada col limite a 50, sei comunque responsabile e in un certo senso la conseguenza di ciò che succede dopo te la sei cercata.
Perchè penso che andare fuori strada con una macchina facendo gli 80 abbia conseguenza minori di andare facendo i 180.
Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.
Anche perchè penso che la vita sia una sola e sputtanarla lo trovo un tantino stupido.
Succede che si faccia degli incidenti, ma sicuramente l'intelligenza può almeno attenuare le cause/gravità derivate da essi........