<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cause e gravita/conseguenze | Il Forum di Quattroruote

Cause e gravita/conseguenze

Non passa giorno che non si legga sui quotidiani delle famigerate stragi dei weekend, o di incidenti cittadini e non.

Da questo un mio pensiero, e una domanda: dove finisce la responsabilità della causa e inizia la responsabilità della conseguenza dell'incidente?

A tutti (e chi lo nega è bugiardo) è capitato almeno una volta, per un motivo o per un altro, di commettere infrazioni o di avere sviste alla giuda più o meno gravi: ed ogni tanto capita che la nostra disattenzione si trafmormi in incidente. Certo è che spero ognuno di noi sia maturo abbastanza da farsene carico: ho sbagliato quindi pago.

Vero è, però, che troppo spesso familiari o amici di chi ha perso la vita in seguito di incidente, sia troppo "giustificativo" nei confronti della persona stessa.
Percarità, trovo questo comportamento giustificabile nel dolore della perdita, e mai mi ci vorrei trovare coinvolto.
Ma la responsabilità è responsabilità, e questo è inoppugnabile: se vai a 180 km/h in una strada col limite a 50, sei comunque responsabile e in un certo senso la conseguenza di ciò che succede dopo te la sei cercata.

Perchè penso che andare fuori strada con una macchina facendo gli 80 abbia conseguenza minori di andare facendo i 180.

Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.

Anche perchè penso che la vita sia una sola e sputtanarla lo trovo un tantino stupido.

Succede che si faccia degli incidenti, ma sicuramente l'intelligenza può almeno attenuare le cause/gravità derivate da essi........
 
ferrets ha scritto:
In quel caso bisogna chiarire bene la dinamica dell'incidente, però i vigili che dovevano portare in centrale una prostituta (quindi non una cosa che giustificasse la gran fretta e il passare col semaforo rosso) secondo me hanno abusato dei loro poteri

Premetto che il mio è un descorso più "generico", ma sicuramente quoto la tua idea.
Ma non cambia la mia domanda: cosa sarebbe potuto succedere se.........

Perchè se escludiamo i danni diretti (tipo attraverso la strada e un autotreno mi travolge), se ci pensi bene gli incidenti che causano vittime o feriti (che a me piace chiamare "promisqui" in quanto potrebbero andare diversamente da come sono andati, in peggio o in meglio) sono di gran lunga maggiori di quelli che si potrebbero chiamere fatalità.
 
Purtroppo siamo arrivati al punto in cui la responsabilità non è mai di chi commette le infrazioni ma di altri.

Qualche anno fa in un paese dell'hinterland milanese, un ragazzo si è schiantato in pieno centro abitato contro un albero dopo essere letteralmente decollato su un passaggio pedonale rialzato.
Il contachilometri della sua vettura era fermo a 130 km/h, molti hanno dato la colpa al passaggio pedonale rialzato, peccato che in centro abitato ci sia il limite di velocità a 50 km/h, quindi ben 80 km/h in meno di quanto era segnato sul contachilometri dell'auto schiantata.
E sullo stesso viale, qualche mese dopo, un 17enne sbronzo sul motorino senza casco è morto impattando contro un'auto ferma in sosta e battendo, nella caduta, la testa contro il marciapiede : anche in questo caso colpa del viale e del marciapiede costruiti male o male illuminati.

Probabilmente questo scarico di responsabilità è un modo per giustificare alcune morti assolutamente inutili e stupide.
 
Cosa sarebbe accaduto se...Giuliani non avesse assaltato la Jeep dei carabinieri al G8 di genova?

La domanda per la quale vorresti una risposta...non può averla e ce ne sono a migliaia di questo tipo, non solo in relazione agli incidenti.

Il fatto è che quando si muore sono tutti bravi ragazzi...ma questo non vuol dire nulla. La gente non è cosciente che quando sale in auto o in moto, ha in buona misura un'arma sotto il sedere.
 
duroi1 ha scritto:
Il fatto è che quando si muore sono tutti bravi ragazzi...ma questo non vuol dire nulla. La gente non è cosciente che quando sale in auto o in moto, ha in buona misura un'arma sotto il sedere.

5 stelle :)
 
Sicuramente si: il fatto di essere consci o meno della pericolosità diretta e indiretta che ti trovi da gestire alla guida di qualunqe mezzo sia, ti dovrebbe però almeno in parte preparare al fatto che tanto più grandi sono le cause, direttamente proporzionali saranno le conseguenze....
 
metricpop ha scritto:
Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.

Pare sia stata travolta da un'auto dei VVUU che hanno attraversato un incrocio a forte velocità e con il semaforo rosso, del casco te ne fai nulla in quelle circostanze,,,,
 
Tra l'altro riflettevo durante il viaggio di rientro dalle mie vacanze sul fatto che se chi guida avesse il minimo sospetto di quali e quante e quanto grandi forze interagiscono durante il moto di un'auto o di un qualsiasi veicolo, molti avrebbero il terrore di superare i 100 km/h.
 
duroi1 ha scritto:
Cosa sarebbe accaduto se...Giuliani non avesse assaltato la Jeep dei carabinieri al G8 di genova?

La domanda per la quale vorresti una risposta...non può averla e ce ne sono a migliaia di questo tipo, non solo in relazione agli incidenti.

Il fatto è che quando si muore sono tutti bravi ragazzi...ma questo non vuol dire nulla. La gente non è cosciente che quando sale in auto o in moto, ha in buona misura un'arma sotto il sedere.

Concordo pienamente
 
matteomatte1 ha scritto:
metricpop ha scritto:
Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.

Pare sia stata travolta da un'auto dei VVUU che hanno attraversato un incrocio a forte velocità e con il semaforo rosso, del casco te ne fai nulla in quelle circostanze,,,,

Da fonti attendibili (te lo assicuro): i Carabinieri intervenuti per i rilevamenti dell'incidente (che naturalmente non potevano essere fatti dai VVUU), si evince che la macchina si è "affacciata" e il motorino l'abbia urtata sul lato del muso, all'altezza della ruota.
Indipendentemente da questa dinamica, dal momento che pare il motorino stesse viaggiando ad una velocità superiore ai 75 km/h, una velocità cittadina e il casco allacciato in modo corretto avrebbe sicuramente limitato i danni.
Ma non è questo il fatto: il fatto è, siamo tutti coscienti che se succede sculo?
Oppure vogliamo trovare sempre spiegazioni, anche di fronte all'innegabile?
 
Aubrey ha scritto:
Tra l'altro riflettevo durante il viaggio di rientro dalle mie vacanze sul fatto che se chi guida avesse il minimo sospetto di quali e quante e quanto grandi forze interagiscono durante il moto di un'auto o di un qualsiasi veicolo, molti avrebbero il terrore di superare i 100 km/h.

Daccordissimo con te: ma come ho risposto a Matteomatte, non è il fatto di avere paura o meno della velocità piuttosto che del mezzo, ma tanto di essere coscienti che se si fa una azione, corrisponde sempre una reazione, indipendentemente dalle "scuse" che poi ci troviamo a cercare.

Esempio: qualche anno fa ho perso un caro amico a seguito di un incidente in vespa dove non aveva il casco; tutti noi ragazzi del gruppo, appena accaduto e consci delle sue precarie situazioni, ci siamo fiondati all' ospedale Maggiore a Bologna: mentre aspettavamo in sala di attesa del P.S., hanno dimesso un ragazzo che aveva avuto un incidente in macchina: era completamente tumefatto, con una gamba ingessata e un braccio fasciato, con non so quanti punti in faccia: alla domanda dei genitori su cosa fosse successo (non ho seguito il discorso, ma sebra gli fosse stato constatato dal padre la responsabilità a fronte della velocità), un suo amico ha risposto, testuali parole:
" A signò, non è che annavamo forte, è che era bagnato in terra"!!!! :shock: :shock: :shock: :shock:
 
metricpop ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
metricpop ha scritto:
Perchè penso che se la ragazza a Firenze, che è andata ad urtare un auto dei Vigili Urbani, avesse avuto il casco allacciato in maniera corretta, oggi il padre non sarebbe a rimpiangere la perdita; e se il conducente del motorino, suo fidanzato, fosse andato a 50/60 km/h, forse non avrebbero trovato la ragazza a 30 metri dall'auto urtata e il suo casco ad altri 14 metri di distanza.

Pare sia stata travolta da un'auto dei VVUU che hanno attraversato un incrocio a forte velocità e con il semaforo rosso, del casco te ne fai nulla in quelle circostanze,,,,

Da fonti attendibili (te lo assicuro): i Carabinieri intervenuti per i rilevamenti dell'incidente (che naturalmente non potevano essere fatti dai VVUU), si evince che la macchina si è "affacciata" e il motorino l'abbia urtata sul lato del muso, all'altezza della ruota.

apposta scrivevo pare, in questi casi meglio attendere gli esiti dell'inchiesta...
 
G5 ha scritto:
Non esiste il concetto di "cosa sarebbe successo se ....".

Vero, ma esiste il concetto "Che cosa succederebbe se", e applicandolo, una sera piovosa dello scorso inverno, ho salvato la vita a un pedone che, abbondantemente fuori dalle scrisce pedonali, s'è "affacciato" correndo sulla strada ... guarda caso 200 metri prima mi son detto "c'è buio, piove e laggiù c'è un passaggio pedonale dove la scorsa estate è stato investito un pedone ... cosa succederebbe se mi sbuca all'improvviso ? meglio andare piano !" ... il "mio" pedone ha attraversato correndo 15 metri oltre il passaggio, lui lo può raccontare, io dormo bene la notte.
 
Se quello stesso pedone avesse attraversato 100 metri prima delle strisce l'avresti forse stirato nonostante la tua giusta riflessione.
La vita è una costante piena di variabili che impedisce la valutazione degli eventi indipendenti dalla propria volontà (che se ti piglia un coccolone hai voglia a non volerlo!).
L'esperienza (il tuo esempio) può agire sulla probabilità ma non sul fatto che deve accadere. Pensa a ciò che è accaduto a Massa.
 

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