bumper morgan ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
Ma tu sei proprio sicuro?
La campania non è solo la provincia di Napoli o Caserta (che anzi, in due non arrivano alla superficie di quella di avellino). Magari fatti un giro nel resto della regione, poi si può anche discutere di chi sia messo peggio.....Non farei mai il bagno nel fiume Sarno, parimenti però mai mi verrebbe in mente di farlo nel Tevere o nel Po. Nella bassa padana poi la nebbia al mattino è irrespirabile e puzza di diserbante. Non posso certo dire a cosa sia dovuta, ma di certo non credo sia nulla di naturale. Se poi si vuole discutere di pomodori e mozzarelle d'accordo, ma per favore non iniziamo con le solite chiacchiere da bar. Certe cose che ho letto qui non stanno ne in cielo ne in terra, a cominciare dalla questione sulle "noci di sorrento".....
a parte la storia delle noci che anche a me pare assurda non mi pare si stiano facendo chiacchere da bar; che poi bisognava specificare meglio "le prov di Na e Ce" e non mettere sotto accusa tutta la Campania mi trovi d 'accordo.
Che peró quella zona é inquinata come nessun altra é scritto su tutti i giornali e paragonarla alla PP mi sembra alquanto fuori luogo. É poi fuori dubbio che qui ci siano realtá molto inquinate ma un conto sono zone intorno ad alcune fabbriche un altro intere provincie.
Non bisognava specificare nulla, perchè l'inquinamento di cui parliamo è diffuso a macchia di leopardo (come un fall-out radioattivo), semplicemente perchè questi fetenti che hanno fatto tale scempio andavano a riempire in ogni dove ci fosse un buco (di solito cave in disuso, in gran parte in mano alla camorra) alla bisogna. Quello che volevo dire è che è pietoso dover assistere ogni volta alla solita tiritera "io non compro più nulla proveniente da qui o da li", perchè innanzitutto è una cosa stupida e dannosa, in secondo luogo non porta nessun beneficio. I luoghi di cui si sta parlando da giorni son discorso molto differente dall'emergenza immondizia che periodicamente si riaffaccia su Napoli (e una volta per tutte, Napoli non è la Campania, e solo la terza citta del Paese e spesso e volentieri fa storia a se, basta spostarsi di una ventina di km, nella stessa provincia, per trovare realtà che farebbero invidia al più esemplare dei paesi dell'estremo nord. Son mosche bianche, ma ci sono), quindi non confondiamo: l'immondizia per le strade magari ti crea un'epidemia di colera, ma non ti inquina il suolo per i prossimi cinquecento anni come altro tipo di inquinanti. Non sto sottovalutando o facendo ironia, sto solo dicendo che son due cose distinte e separate.
Detto questo, la cosa più assurda è che praticamente sempre la malavita, per diversi motivi, sversa questi rifiuti tossici nello stesso posto dove vivono i suoi esponenti e finisce per avvelenare i suoi stessi figli. Quindi si sa già (sempre rimanendo il discorso del leopardo), dove sia il grosso dell'inquinamento e da quali prodotti ci si debba tenere alla larga.
Rimanendo sulle mozzarelle di bufala (ammesso che quelle che si trovano a nord siano effettivamente tali, perchè io, pur avendone mangiate di buone, non ho mai trovato i sapori di quella che si compra qui nei migliori caseifici. Forse dipende dal trasporto, non saprei) ad esempio, vada per quella di Aversa (nemmeno io la compro da molto prima che la diossina avesse gli onori della cronaca), ma quella di Battipaglia (leggermente diversa, ma altrettanto buona) che vi ha fatto?
Stesso discorso per i pomodori: ma sapete da quanto tempo i pomodori lavorati qui vengono da tutt'altra parte (e partono in latte anonime per essere poi etichettate in tutt'altro luogo)? Anche lo stesso pomodoro San Marzano, di cui tutti si riempiono la bocca, in realtà non esiste più da cinquant'anni (per qualunque distribuzione che superi la coltivazione per consumo proprio di uno sparuto gruppetto di irriducibili), perchè tipologia molto cagionevole, non in grado di sopportare i parassiti e l'inquinamento odierni. E magari poi ci si sente tranquilli a comprare la passata o la conserva estera. Contenti voi.....
La realtà è che oggi si è interrotto il legame diretto tra chi produce il cibo e chi lo consuma, quindi l'unica cosa che si possa fare in nome della tutela della propria salute è evitare di raccogliere cibo dall'immondizia: tutto ciò che viene oltre è al di fuori del controllo del singolo.
Ps: le "noci di sorrento" sono in realtà solo una denominazione, le riconosci dal fatto che il frutto venga via dal guscio senza necessità di romperlo, e stanno dappertutto (sicuramente in tutta la Campania, ne ho un albero nel giardino e non abito in Penisola ne nei paraggi), come si fa a sostenere quindi che un frutto lavorato nella zona del Nolano o dell'Acerrese provenga effettivamente da li?
L'unica per chi voglia una noce di cui si conosca l'origine e le caratteristiche, è piantarsi un albero in giardino (se lo si ha) ed aspettare sei-sette anni affinchè inizi a dare frutti buoni. Altro non c'è. Tra l'altro per chi abbia mai assaggiato una noce caduta da un albero in buona salute e cresciuto in modo naturale, e molto difficile abituarsi al sapore di una acquistata in supermercato, che semplicemente sembra di plastica e non sa di nulla.