Non so se hai figli, ma sicuramente sei figlio. Se pensi a quando i tuoi genitori ti punivano allora pensavi fosse cattiveria, oggi capisci quanto erano necessarie quelle "cattiverie", quanto sarebbe stato molto più comodo anche per loro lasciarti fare, ma per amore al tuo destino hanno dovuto punirti. Uguale per la Chiesa quando scomunica o "infligge" altre "pene".
Anche il perdono è un atto d'amore, ma questo non significa lassismo. Il perdono può esserci solo dopo che il "colpevole" abbia capito "l'errore". Lo stesso Gesù perdona l'adultera, chiede perdono per coloro che lo crocifiggono ("Non sanno quel che fanno", ma se lo sapessero...), ma non per i farisei. I tuoi genitori ti perdonavano quando avevi capito dove avevi sbagliato.
Non voglio entrare nel tuo personale, sia perchè non ci conosciamo sia perchè non abbiamo la possibilità di parlare privatamente, ma io ho seri dubbi sul fatto che tu la Chiesa l'abbia vissuta. Non voglio assolutamente dire che tu sia bugiardo, sono certo della tua buona fede, al limite ti ritengo "sfortunato". Lo capisco da come mi definisci il catechismo, mi fai pensare che per te il cristianesimo sia un insieme di norme da rispettare. Il che è assolutamente falso! Se era un problema di norme cosa sarebbe risorto a fare Cristo? Io ti ritengo "sfortunato" nel senso che nessuno ti ha mai detto che il cristianesimo è l'incontro con Cristo, non l'insieme di norme, precetti e dogmi (che hanno la loro ragione di essere, ma è normale che siano incomprensibili se prima non si incontra Cristo).
Se si vuole ridurre la Chiesa ad un insieme di persone che rispettano determinate regole è normalissimo fare campagne denigratorie gratuite contro di lei. Però non è quella la Chiesa. La Chiesa è quell'insieme di persone che ha nell'incontro quotidiano con Cristo la sua ragione di vita. Se non si capisce questo (che non implica la conversione) della Chiesa si è capito meno di zero. Il guaio è che tanti uomini di Chiesa (anche tra gli ordinati) non l'hanno ancora capito ed ho l'impressione che tu sia vittima di questi.
Anche il perdono è un atto d'amore, ma questo non significa lassismo. Il perdono può esserci solo dopo che il "colpevole" abbia capito "l'errore". Lo stesso Gesù perdona l'adultera, chiede perdono per coloro che lo crocifiggono ("Non sanno quel che fanno", ma se lo sapessero...), ma non per i farisei. I tuoi genitori ti perdonavano quando avevi capito dove avevi sbagliato.
Non voglio entrare nel tuo personale, sia perchè non ci conosciamo sia perchè non abbiamo la possibilità di parlare privatamente, ma io ho seri dubbi sul fatto che tu la Chiesa l'abbia vissuta. Non voglio assolutamente dire che tu sia bugiardo, sono certo della tua buona fede, al limite ti ritengo "sfortunato". Lo capisco da come mi definisci il catechismo, mi fai pensare che per te il cristianesimo sia un insieme di norme da rispettare. Il che è assolutamente falso! Se era un problema di norme cosa sarebbe risorto a fare Cristo? Io ti ritengo "sfortunato" nel senso che nessuno ti ha mai detto che il cristianesimo è l'incontro con Cristo, non l'insieme di norme, precetti e dogmi (che hanno la loro ragione di essere, ma è normale che siano incomprensibili se prima non si incontra Cristo).
Se si vuole ridurre la Chiesa ad un insieme di persone che rispettano determinate regole è normalissimo fare campagne denigratorie gratuite contro di lei. Però non è quella la Chiesa. La Chiesa è quell'insieme di persone che ha nell'incontro quotidiano con Cristo la sua ragione di vita. Se non si capisce questo (che non implica la conversione) della Chiesa si è capito meno di zero. Il guaio è che tanti uomini di Chiesa (anche tra gli ordinati) non l'hanno ancora capito ed ho l'impressione che tu sia vittima di questi.