<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Campagna denigratoria gratuita contro la Chiesa? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Campagna denigratoria gratuita contro la Chiesa?

Paolo_ ha scritto:
Vediamo se siamo d'accordo sul modus operandi del Clero:

Quando si viene a sapre che un Prete ha un'attività sessuale (sia pedofila che non) i suoi superiori non informano la Magistratura ma provvedono ad un trasferimento.

Questo è ciò che purtroppo spesso è successo, ma non è il modus operandi.

Negli USA le denunce delle vittime erano archiviate dalla polizia senza fare indagini. Il che è tutto dire.
 
99octane ha scritto:
iCastm ha scritto:
Fino a prova contraria in uno Stato civile è chi accusa a dover dare delle prove.

Ho enunciato un fatto, che non conosci, e adesso vorresti che ti facessi anche i compiti a casa. :rolleyes:

Perchè dovrei credere che il fatto che racconti sia vero? Poi non è nemmeno un fatto, ma il motivo di una decisione secondo il tuo pensiero.

99octane ha scritto:
iCastm ha scritto:
Non sono pigro, userei Google quanto vuoi, ma questo non mi garantisce la credibilità degli autori.

Naturale: chiunque affermi qualcosa che va contro le tue convinzioni non e' credibile...
Pazienza se l'intera Storia e' concorde. E' ovviamente una macchinazione anticlericale.

No, è credibile chi argomenta. Tu non stai argomentando, dunque non sei credibile. Almeno in questo caso perchè quando scrivi di tecnica sei molto autorevole e mi fido.

99octane ha scritto:
iCastm ha scritto:
Assurdo l'articolo che ho citato? Dice una cosa semplicissima: i sacerdoti a cui non sta bene il celibato buttassero la tonaca e facessero quello che meglio credono.

Le cose sono (in modo ovvio per tutti, ma non per te) molto piu' complesse.

Guarda che non sto cercando di convincerti, e' evidente che la tua e' una difesa aprioristica della Chiesa basata esclusivamente su un tuo forte orientamento religioso, se non vero e proprio fanatismo. Mi interessava solo arrivare a mostrare chiaramente questa evidenza.

Ora divaghi buttandola sul personale?
 
26/03/2010 10:41
VATICANO

Osservatore Romano e Sala Stampa vaticana contro le accuse del New York Times

Non c?è alcun ?insabbiamento? da parte del Vaticano e da parte del papa (allora card. Ratzinger) sulle vicende di un prete pedofilo americano, inquisito dalla polizia negli anni ?70. L?O.R. sull? ?ignobile intento? di implicare e colpire il papa e i suoi collaboratori.

Città del Vaticano (AsiaNews) ? Pubblichiamo l?editoriale dell?Osservatore Romano di oggi a proposito di un articolo del New York Times (del 24/3/2010) sul caso di un prete pedofilo, p. Lawrence Murphy, macchiatosi di abusi sessuali su minori in un istituto per sordi nel periodo 1950-1974. Il quotidiano americano afferma che il Vaticano e lo stesso Benedetto XVI ? quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ? hanno tentato di coprire il caso senza prendere provvedimenti di riduzione allo stato laicale. Riportiamo sotto anche la dichiarazione che p. Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha inviato al New York Times, dopo la pubblicazione del?articolo in questione.

Nessun insabbiamento
Trasparenza, fermezza e severità nel fare luce sui diversi casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti e religiosi: sono questi i criteri che Benedetto xvi con costanza e serenità sta indicando a tutta la Chiesa. Un modo di operare ? coerente con la sua storia personale e con l'ultraventennale attività come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ? che evidentemente è temuto da chi non vuole che si affermi la verità e da chi preferirebbe poter strumentalizzare, senza alcun fondamento nei fatti, episodi orribili e vicende dolorose risalenti in alcuni casi a decine di anni fa. Lo dimostra, ultimo in ordine di tempo, l'articolo pubblicato oggi dal quotidiano statunitense «The New York Times», insieme a un commento, in merito al grave caso del sacerdote Lawrence C. Murphy, responsabile di abusi commessi su bambini audiolesi ospiti di un istituto cattolico, dove ha operato dal 1950 al 1974.

Secondo la ricostruzione fatta nell'articolo, basata sull'ampia documentazione fornita dagli avvocati di alcune delle vittime, le segnalazioni relative alla condotta del sacerdote furono inviate soltanto nel luglio 1996 dall'allora arcivescovo di Milwaukee, Rembert G. Weakland, alla Congregazione per la Dottrina della Fede ? di cui erano prefetto il cardinale Joseph Ratzinger e segretario l'arcivescovo Tarcisio Bertone ? al fine di ottenere indicazioni circa la corretta procedura canonica da seguire. La richiesta non era infatti riferita alle accuse di abusi sessuali, ma a quella di violazione del sacramento della penitenza, perpetrata attraverso l'adescamento nel confessionale, che si configura quando un sacerdote sollecita il penitente a commettere peccato contro il sesto comandamento (canone 1387).

È importante osservare ? come ha dichiarato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ? che la questione canonica presentata alla Congregazione non era in nessun modo collegata con una potenziale procedura civile o penale nei confronti di padre Murphy. Contro il quale l'arcidiocesi aveva peraltro già avviato una procedura canonica, come risulta evidente dalla stessa abbondante documentazione pubblicata in rete dal quotidiano di New York. Alla richiesta proveniente dall'arcivescovo la Congregazione rispose, con lettera firmata dall'allora arcivescovo Bertone, il 24 marzo 1997, con l'indicazione di procedere secondo quanto stabilisce la Crimen sollicitationis (1962).

Come si può facilmente dedurre anche leggendo la ricostruzione fatta dal «New York Times», sul caso di padre Murphy non vi è stato alcun insabbiamento. E ciò viene confermato dalla documentazione che si accompagna all'articolo in questione, nella quale figura anche la lettera che padre Murphy scrisse nel 1998 all'allora cardinale Ratzinger chiedendo che il procedimento canonico venisse interrotto a causa del suo grave stato di salute. Anche in questo caso la Congregazione rispose, attraverso l'arcivescovo Bertone, invitando l'ordinario di Milwaukee a esperire tutte le misure pastorali previste dal canone 1341 per ottenere la riparazione dello scandalo e il ristabilimento della giustizia.

Finalità, queste ultime, che vengono indiscutibilmente ribadite dal Papa, come dimostra la recente Lettera pastorale ai cattolici d'Irlanda. Ma la tendenza prevalente nei media è di trascurare i fatti e di forzare le interpretazioni al fine di diffondere un'immagine della Chiesa cattolica quasi fosse l'unica responsabile degli abusi sessuali, immagine che non corrisponde alla realtà. E che è invece funzionale all'evidente e ignobile intento di arrivare a colpire, a ogni costo, Benedetto xvi e i suoi più stretti collaboratori.

Dichiarazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, p. Federico Lombardi, sj, riguardo al ?caso Murphy?

Il tragico caso del p. Lawrence Murphy, un sacerdote dell?arcidiocesi di Milwaukee, coinvolge vittime vulnerabili in modo particolare, che hanno sofferto terribilmente per ciò che egli ha fatto. Abusando sessualmente bambini che erano audiolesi, p. Murphy ha violato la legge e, ancora più importante, la sacra fiducia che le sue vittime ponevano in lui.

Durante la metà degli anni ?70, alcune delle vittime di p. Murphy hanno denunciato i suoi abusi alle autorità civili, che lo hanno inquisito; comunque, secondo notizie di stampa, quell?inchiesta è stata abbandonata. La Congregazione per la dottrina della fede è stata informata della questione solo circa 20 anni dopo.

È stato ventilato che in questo caso esista una relazione fra l?applicazione della Crimen sollicitationis e il non denunciare abusi contro i minori alle autorità civili. In realtà, non esiste questa relazione. In verità, contrariamente ad alcune dichiarazioni che sono circolate sulla stampa, né la Crimen, né il Codice di diritto canonico ha mai proibito la denuncia di abusi sui minori alle autorità e alla legge.

La domanda su come trattare il caso Murphy dal punto di vista canonico è stata ricevuta per la prima volta dalla Congregazione per la dottrina della fede verso la fine degli anni ?90, a più di 20 anni da quando gli abusi sono stati registrati presso le autorità della diocesi e presso la polizia. La Congregazione è stata informata della materia perché essa implicava sollecitazioni nel confessionale, che è una violazione del Sacramento della penitenza. É importante notare che la questione canonica presentate alla Congregazione non è legata ad alcun potenziale procedimento civile o criminale contro p. Murphy.

In questi casi, il Codice di diritto canonico non prevede pene automatiche, ma raccomanda che venga prodotto un giudizio senza escludere anche la più grande penalità delle dimissioni dallo stato clericale (cfr. canone 1395, n.2). Alla luce dei fatti che p. Murphy era anziano e in cattivo stato di salute, che egli viveva in uno stato di reclusione e che negli ultimi 20 anni non si era verificato alcuna accusa di abusi, la Congregazione per la dottrina della fede ha suggerito all?arcivescovo di Milwaukee di affrontare la situazione prendendo in considerazione, ad esempio, di privare p. Murphy del ministero pubblico e di esigere da lui di accettare la piena responsabilità per la gravità dei suoi atti.
P. Murphy è morto circa quattro mesi dopo, senza ulteriori incidenti.

http://www.asianews.it/notizie-it/Osservatore-Romano-e-Sala-Stampa-vaticana-contro-le-accuse-del-New-York-Times-17990.html
 
26/03/2010 14:47
VATICANO - THAILANDIA

Lo scandalo dei preti pedofili visto dalla Thailandia del turismo sessuale

La testimonianza di p. Adriano Pelosin, che a Bangkok si occupa di bambini di strada, strappati alla prostituzione e alla schiavitù. Occorre la denuncia, ma anche la compassione per i colpevoli e le vittime degli abusi. È un momento di purificazione per la Chiesa e un esame di coscienza per il mondo: l?aborto, la povertà, la mortalità infantile per mancanza di cure sono altrettanti abusi davanti a cui il mondo ricco sembra indifferente.

Bangkok (AsiaNews) ? ?Le accuse ai preti pedofili sono una cosa che mi fa vergognare e mi imbarazza, ma ho anche molta compassione per le vittime e i colpevoli degli abusi. Per questo è importante non ridurre tutto alla denuncia. Molto meglio essere discreti e aiutare i colpevoli ? segnati senz?altro da ferite - e le vittime che sono state abusate. Solo così si può far nascere il positivo anche da queste esperienze amare?.

Parla così p. Adriano Pelosin, 64 anni, missionario Pime, in Thailandia da 29 anni, e da più di 12 impegnato nel recupero di bambini di strada abusati dai genitori, usati come strumento di piacere per il turismo sessuale, abbandonati dalle loro famiglie.

Lo scandalo dei preti pedofili anche se riportato sui giornali thailandesi, non ha grosso impatto sulla gente. ?Qui ? continua il sacerdote ? vi è una legge che proibisce di parlare di scandali dei monaci e della casa reale. Il papa e i sacerdoti sono assommati al mondo religioso buddista e per questo si parla poco. Fra i cattolici vi è comunque una certa vergogna per il modo in cui alcun i ministri sacri abbiano macchiato il loro servizio e tradito la fiducia che dei bambini o ragazzi e ragazze hanno posto in loro?. Per questo, egli dice, i colpevoli devono essere perseguiti e non ci deve essere nascondimenti o silenzi. ?Ma ? aggiunge - è il momento giusto di guardarsi dentro, sacerdoti e laici, credenti e non credenti: se dei preti hanno sbagliato così, chissà quanto hanno sbagliato tutti gli altri! Gesù? direbbe: Chi è senza peccato scagli la prima pietra. E Se Dio ha chiamato l?esercito dei giornalisti ad accusare la Chiesa, - come una volta ha chiamato l?esercito assiro a distruggere Gerusalemme ? bisogna stare attenti a non andare al di la dei limiti che Dio stesso pone ad ogni punizione?.

Secondo p. Pelosin, la sola denuncia rischia di essere sterile. ?Vivo in mezzo a tanti casi di vittime della pedofilia, e non da parte di preti, ma da parte di membri del circolo familiare delle vittime: padri verso i figli; fratelli maggiori verso fratelli minori; zii e parenti verso i nipoti? È qualcosa che colpisce in profondità i bambini. Eppure io preferisco non parlarne mai in pubblico, non farne oggetto di conversazione. Anzitutto perché altrimenti rischio di spingere le vittime alla disperazione; in secondo luogo perché puntare tutto sul negativo non porta a nulla. Molto meglio essere discreti e aiutare i colpevoli e le vittime. Solo così si può far nascere il positivo anche da queste esperienze amare. Assieme alla giustizia, bisogna usare anche la misericordia?.

P. Pelosin ha salvato molte volte ragazzi 12enni dal giro della prostituzione (soprattutto omosessuale, da parte di occidentali). Rimane stupito del fatto che ?le denunce contro i preti vengono da un mondo permissivo e anarchico, dove la violenza e la libertà sessuale sono affermati come un diritto: ?C?è come una vendetta nei confronti della Chiesa che si erge a giudice delle azioni degli altri?. ?In realtà questo è un momento per prendere coscienza della bellezza dei bambini, della loro dignità e fragilità, del loro bisogno di rispetto e amore che tutti devono portare loro, a partire da genitori, insegnanti, e dalla società in generale. E bisogna ripensare ai bambini che vengono soppressi nel seno materno: è questo è il più grande abuso, che perfino una madre fa al suo bambino, magari con l?approvazione ufficiale di quelle autorità per perseguono gli abusi sessuali dei preti?.

Un altro fatto che stupisce p. Pelosin è che ?ci sono denunce ai preti solo su questi scandali sessuali e non su altri aspetti del loro lavoro, come manipolazione di soldi, ruberie, pigrizie?. Tutto questo lo spinge a pensare ?che vi sia una vera e propria campagna contro il papa e i sacerdoti?, dimenticando che oltre a questi casi umilianti ?vi è anche tantissimo bene che viene compiuto?.

L?ultima raccomandazione di p. Pelosin è di ?non temere di far fronte a tutti questi scandali: essi sono un?occasione di purificazione?. E dopo aver citato la lettera che Benedetto XVI ha scritto ai cattolici irlandesi sugli scandali dei preti pedofili qualche settimana fa, aggiunge: ?È il momento per un esame di coscienza mondiale: dovremmo prendere coscienza dei diritti dei bambini poveri, che non hanno cibo sufficiente, non possono andare a scuola, muoiono delle malattie più comuni perché non possono curarsi. La comunità internazionale deve domandarsi sulle responsabilità di questi abusi su milioni di bambini, che a causa dell?indifferenza finiscono per essere poi abusati in tutti i sensi dagli adulti: schiavitù, sesso, accattonaggio, bambini-soldato, spaccio di droga. Non è forse il mondo ricco e indifferente a negare i diritti a milioni di bambini??.

http://www.asianews.it/notizie-it/Lo-scandalo-dei-preti-pedofili-visto-dalla-Thailandia-del-turismo-sessuale-17995.html#
 
iCastm ha scritto:
Paolo_ ha scritto:
Vediamo se siamo d'accordo sul modus operandi del Clero:

Quando si viene a sapre che un Prete ha un'attività sessuale (sia pedofila che non) i suoi superiori non informano la Magistratura ma provvedono ad un trasferimento.

Questo è ciò che purtroppo spesso è successo, ma non è il modus operandi.

Negli USA le denunce delle vittime erano archiviate dalla polizia senza fare indagini. Il che è tutto dire.

e chissà chi avrà mai unto perchè si archiviasse il tutto..
 
iCastm ha scritto:
Come si farebbe ad essere colpevoli di una cosa che non si sa?

La polizia sarebbe da punire se non interviene su crimini che nessuno denuncia?

Chi guida un'ambulanza è da denunciare per omissione di soccorso se nessuno chiama il 118?

sinceramente non ci credo proprio che a roma non sapessero di certe cose, anzi, dati gli innumerevoli casi di insabbiamento gestiti allo stesso modo è evidente una regia comune.. ed essendo questi casi geograficamente sparsi per il mondo è altrettanto evidente che il coordinamento e le decisioni venissero prese proprio dall'alto e quindi a roma.
queste considerazioni sono di un ovvietà disarmante e negarle significa solo voler nascondere ancora o peccare di grande ingenuità
 
dexxter ha scritto:
i fatti son fatti e provati; non ci piove su. E non capisco perchè i preti colpevoli non debbano essere giudicati come tutti gli altri.
Tuttavia mi chiedo che non se ne parla con eccessiva veemenza; non mi pare che quando beccano un pedofilo che è avvocato mettano in croce tutta la categoria.
O no?

se ne parla con tanta e forse eccessiva veemenza perchè la chiesa ha stancato con le sue continue ingerenze in uno stato che dovrebbe essere laico
 
Quoto in TUTTO octane.
La chiesa ha protetto dei criminali e deve pagare. Ormai è palese e provato che anche l'attuale dirigenza ne era a conoscenza e non ha fatto nulla.
E a tutt'oggi negano la palese verità.
Qualsiasi difesa dogmatica della chiesa è un insulto alle povere vittime di questi mostri.
 
jaccos ha scritto:
Quoto in TUTTO octane.
La chiesa ha protetto dei criminali e deve pagare. Ormai è palese e provato che anche l'attuale dirigenza ne era a conoscenza e non ha fatto nulla.
E a tutt'oggi negano la palese verità.
Qualsiasi difesa dogmatica della chiesa è un insulto alle povere vittime di questi mostri.

Provato? Non mi risulta.

Poi ripeto, distinguere i reati commessi dai singoli dalla Chiesa stessa. Non mi pare infatti che ci siano note ufficiali della Chiesa che dicano di insabbiare i casi, anzi... Se ci fossero allora sarebbe giusto dire che va combattuta la Chiesa come va combattutto il partito dei pedofili.

Bisogna colpire l'arma dei Carabinieri perchè uno ha dichiarato di aver girato il video di Marrazzo? E' da escludere che le alte sfere non sapessero? Nessuno comunque dice che l'Arma è uno schifo, ma che fanno schifo i singoli. Uguale deve essere per la Chiesa.
 
moogpsycho ha scritto:
dexxter ha scritto:
i fatti son fatti e provati; non ci piove su. E non capisco perchè i preti colpevoli non debbano essere giudicati come tutti gli altri.
Tuttavia mi chiedo che non se ne parla con eccessiva veemenza; non mi pare che quando beccano un pedofilo che è avvocato mettano in croce tutta la categoria.
O no?

se ne parla con tanta e forse eccessiva veemenza perchè la chiesa ha stancato con le sue continue ingerenze in uno stato che dovrebbe essere laico

Lo Stato italiano è talmente laico da lasciar parlare liberamente la Chiesa.

Ma tu che dici così sai cos'è un'ingerenza?
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Come si farebbe ad essere colpevoli di una cosa che non si sa?

La polizia sarebbe da punire se non interviene su crimini che nessuno denuncia?

Chi guida un'ambulanza è da denunciare per omissione di soccorso se nessuno chiama il 118?

sinceramente non ci credo proprio che a roma non sapessero di certe cose, anzi, dati gli innumerevoli casi di insabbiamento gestiti allo stesso modo è evidente una regia comune.. ed essendo questi casi geograficamente sparsi per il mondo è altrettanto evidente che il coordinamento e le decisioni venissero prese proprio dall'alto e quindi a roma.
queste considerazioni sono di un ovvietà disarmante e negarle significa solo voler nascondere ancora o peccare di grande ingenuità

Va bene, non ci credere, vivi nel tuo mondo fatto di continui complotti. Per coerenza ti suggerisco di organizzare una manifestazione davanti l'ambasciata americana chiedendo la verità sull'Area 51 e sullo sbarco sulla Luna del 1969.

Ma ti consiglio anche ti cambiare atteggiamento, di pensare un attimo prima di giudicare. Non è che il non comunicare ai superiori certe cose sui colleghi sia un atteggiamento presente in tutti gli uomini?
Se il tuo compagno di banco ti copiava lo dicevi subito alla maestra?
Se vedevi tuo fratello fare qualcosa di sbagliato andavi subito da tua madre?
Se il tuo vicino disturba gli bussi alla porta o lo denunci direttamente?
Se il dipendente di una multinazionale commette un errore che può intaccare l'immagine di tutta l'azienda avvisano subito la dirigenza centrale o cercano prima di risolverla in loco?

Dunque finitela con quella ingiustificata e sfrontata certezza che a Roma sapessero tutto. E soprattutto distinguere i singoli dalla Chiesa stessa.
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Paolo_ ha scritto:
Vediamo se siamo d'accordo sul modus operandi del Clero:

Quando si viene a sapre che un Prete ha un'attività sessuale (sia pedofila che non) i suoi superiori non informano la Magistratura ma provvedono ad un trasferimento.

Questo è ciò che purtroppo spesso è successo, ma non è il modus operandi.

Negli USA le denunce delle vittime erano archiviate dalla polizia senza fare indagini. Il che è tutto dire.

e chissà chi avrà mai unto perchè si archiviasse il tutto..

La cattolicissima polizia di Milwaukee si è lasciata ungere...

A nome di tutti coloro che vogliono una discussione costruttiva: falla finita per piacere con le banalità, le superficialità e il qualunquismo.
 
http://archiviostorico.corriere.it/2004/marzo/01/Marcinelle_aula_orrore_che_cambiato_co_9_040301065.shtml

Perchè si parla tanto e proprio in questo periodo solo dei casi deprecabilissimi di pedofilia nella Chiesa ? E non di altri altrettanto -e spesso molto di più- ributtanti che hanno goduto e godono tuttora di protezioni ,insabbiamenti e complicità persino più potenti ? Se è veramente il terribile problema pedofilia e crimini ad essa collegati -sequestri ,omicidi ,infanticidi ,sfruttamento di minori a scopi pedo-pornografici-
a stare a cuore non andrebbe tale rivoltante delitto contro l'umanità tutta affrontato nel suo complesso ? E non invece solamente a fini politici denigratori dell'istituzione ecclesistica?
 
99octane ha scritto:
Secondo il Vaticano sarebbe in atto una campagna denigratoria gratuita contro il Vaticano...

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE62O08020100325
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477509.shtml

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/25/news/corpo_claps_scoperto_da_sacerdoti-2891347/

http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/03/25/claps_corpo_scoperto_mesi_fa.html

Gratuita??? :shock:
Ma, soprattutto, mi sembra che non ci sia alcun bisogno di "denigrare": basta constatare i fatti. :rolleyes:

Basta andare alla conta e vedere quante decine di preti sono convolti in note storie e quante migliaia di sacerdoti invece svolgono la loro azione bernevola e benefica ogni giorno e in ogni parte del mondo.

SOLO CHE QUESTO NON FA NOTIZIA

Senza regards,
The frog
 
Forse tutti non sanno che il sacerdote è tenuto al celibato ma non alla CASTITA'. Infatti il sacerdote quando quando viene ordinato non fà voto di castità nè di povertà (possesso dei beni materiali).
 
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