<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Campagna anti-OGM | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Campagna anti-OGM

Kren ha scritto:
Quello che si vuole introdurre in Italia è la sperimentazione colturale (è recente una pronuncia del Consiglio di Stato sul punto che annulla un provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole) dalla quale si vogliono (o meglio si dovrebbero) raccogliere elementi sufficienti a capire quale impatto possano avere tali prodotti sul nostro ecosistema.
Onestamente, tutta questa avversione penso che sia supportata solamente da preconcetti

L'ipotesi alla base della sperimentazione in questione e' dimostrazione della sua stessa pretestuosita'. Perche' e' assolutamente campata per aria.
L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.
Una coltivazione OGM inizia con la semina e finisce col raccolto.
Semmai, si potrebbero fare studi che riguardano l'impatto dell'agricoltura sull'ecosistema, e dell'ecosistema sull'agricoltura, ma questo riguarda qualsiasi tipo di coltivazione, e non ha alcun senso fare un simile studio usando sementi OGM, ma conviene semmai farlo usando sementi in grado di riprodursi (sempre meno) per capire come vadano le cose.
 
capnord ha scritto:
MMMMMMMMM
Tutto questo potere in mano alle multinazionali per me non và bene. Non discuto sulla bontà delle sementi che commercializzano, quello che non mi stà bene è che le loro sementi non diano semi, per me è una cosa inquietante.
Questo e' un altro discorso, magari condivisibile sotto certi, ristretti e specifici punti di vista, ma esula dagli aspetti discussi nel thread.
Pero' si puo' certo aprire un thread apposta, dato che e' certamente un discorso
- interessante
- importante.
 
capnord ha scritto:
belpietro ha scritto:
capnord ha scritto:
MMMMMMMMM
Tutto questo potere in mano alle multinazionali per me non và bene. Non discuto sulla bontà delle sementi che commercializzano, quello che non mi stà bene è che le loro sementi non diano semi, per me è una cosa inquietante.

personalmente, lo trovo invece rassicurante.

se le piante OGM fossero anche fertili, sarebbe forte il rischio di infestazione e sparizione delle varietà "tradizionali"

Se si affermeranno gli OGM le specie tradizionali spariranno comunque, perchè come qualcuno ha ricordato hanno una resa molto più alta.

Vale per qualsiasi tipo di sementi, dal 4000 a.c. a oggi.
Il problema e' di metodo.
Nel medioevo si seminava e coltivava un campo fino a lasciare un deserto, e si coltivava tutti la stessa roba: quella che cresceva meglio. Chesso', patate.
Cosi' i campi diventavano sterili, e se un parassita colpiva quella coltura la gente moriva di fame a centinaia di migliaia.
Ma la colpa della carestia delle patate irlandese difficilmente puo' essere data alle patate, ti pare?
Poi e' stata inventata la rotazione triennale e la coltura differenziata, e le cose son cambiate.
E' una questione di metodo, ripeto.
 
CIAO 99 OCTANE, ho letto una cosa postata da te, non riguarda questo 3d ma di quello luchettato ? sui dipendenti statali ............ [/quote]

Parliamone. Ma non qui.
Apri un thread e discutiamone, no? ;)
 
99octane ha scritto:
....
L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.
Una coltivazione OGM inizia con la semina e finisce col raccolto.
Semmai, si potrebbero fare studi che riguardano l'impatto dell'agricoltura sull'ecosistema, e dell'ecosistema sull'agricoltura, ma questo riguarda qualsiasi tipo di coltivazione, e non ha alcun senso fare un simile studio usando sementi OGM, ma conviene semmai farlo usando sementi in grado di riprodursi (sempre meno) per capire come vadano le cose.

I rischi che si corrono introducendo un OGM in un ecosistema sono quelli di alterare lo stesso a causa dello squilibrio indotto nelle popolazioni. Ripeto, è successo con i conigli in Australia, con le nutrie in pianura padana, con i siluri nel Po, tutta roba che di OGM non aveva un piffero ma ha alterato i normali equilibri preda-predatore. Nel caso delle coltivazioni si tratta della normale competizione tra specie vegetali, che per definizione in un campo coltivato viene a mancare. In questo settore gli imprevisiti potrebbero appunto essere legati alla comparsa di un parassita inatteso, come avvenne con l'arrivo in Europa della Fillossera della vite che fece fuori la viticoltura europea, costringendo a introdurre nuovi vitigni innestati sul piede della vite americana, immune all'insetto. E anche in quel caso non c'entravano gli OGM.
Se si fanno le cosa alla membro di canide i rischi di fare dei danni sono elevati, OGM o non OGM
 
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
....
L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.
Una coltivazione OGM inizia con la semina e finisce col raccolto.
Semmai, si potrebbero fare studi che riguardano l'impatto dell'agricoltura sull'ecosistema, e dell'ecosistema sull'agricoltura, ma questo riguarda qualsiasi tipo di coltivazione, e non ha alcun senso fare un simile studio usando sementi OGM, ma conviene semmai farlo usando sementi in grado di riprodursi (sempre meno) per capire come vadano le cose.

I rischi che si corrono introducendo un OGM in un ecosistema sono quelli di alterare lo stesso a causa dello squilibrio indotto nelle popolazioni. Ripeto, è successo con i conigli in Australia, con le nutrie in pianura padana, con i siluri nel Po, tutta roba che di OGM non aveva un piffero ma ha alterato i normali equilibri preda-predatore.

A_gricolo, quelli che citi sono tutti problemi di riproduzione incontrollata.
Gli OGM non si riproducono.
Se io introducessi un milione di nutrie sterili nel PO, creerebbero problemi per qualche anno, finche' non morissero tutte di vecchiaia o ammazzate.
Nota bene che la sterilizzazione chimica e' proprio il sistema con cui si risolvono i problemi di specie infestanti.

Nel caso delle coltivazioni si tratta della normale competizione tra specie vegetali, che per definizione in un campo coltivato viene a mancare. In questo settore gli imprevisiti potrebbero appunto essere legati alla comparsa di un parassita inatteso, come avvenne con l'arrivo in Europa della Fillossera della vite che fece fuori la viticoltura europea, costringendo a introdurre nuovi vitigni innestati sul piede della vite americana, immune all'insetto. E anche in quel caso non c'entravano gli OGM.
Se si fanno le cosa alla membro di canide i rischi di fare dei danni sono elevati, OGM o non OGM

Il problema della filossera era, appunto, della filossera. Non dei vitigni.
Se la filossera introdotta fosse stata sterile, il problema sarebbe durato una stagione, e nessuno probabilmente l'avrebbe nemmeno notato.
 
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
....
L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.
Una coltivazione OGM inizia con la semina e finisce col raccolto.
Semmai, si potrebbero fare studi che riguardano l'impatto dell'agricoltura sull'ecosistema, e dell'ecosistema sull'agricoltura, ma questo riguarda qualsiasi tipo di coltivazione, e non ha alcun senso fare un simile studio usando sementi OGM, ma conviene semmai farlo usando sementi in grado di riprodursi (sempre meno) per capire come vadano le cose.

I rischi che si corrono introducendo un OGM in un ecosistema sono quelli di alterare lo stesso a causa dello squilibrio indotto nelle popolazioni. Ripeto, è successo con i conigli in Australia, con le nutrie in pianura padana, con i siluri nel Po, tutta roba che di OGM non aveva un piffero ma ha alterato i normali equilibri preda-predatore.

A_gricolo, quelli che citi sono tutti problemi di riproduzione incontrollata.
Gli OGM non si riproducono.
Se io introducessi un milione di nutrie sterili nel PO, creerebbero problemi per qualche anno, finche' non morissero tutte di vecchiaia o ammazzate.
Nota bene che la sterilizzazione chimica e' proprio il sistema con cui si risolvono i problemi di specie infestanti.

Nel caso delle coltivazioni si tratta della normale competizione tra specie vegetali, che per definizione in un campo coltivato viene a mancare. In questo settore gli imprevisiti potrebbero appunto essere legati alla comparsa di un parassita inatteso, come avvenne con l'arrivo in Europa della Fillossera della vite che fece fuori la viticoltura europea, costringendo a introdurre nuovi vitigni innestati sul piede della vite americana, immune all'insetto. E anche in quel caso non c'entravano gli OGM.
Se si fanno le cosa alla membro di canide i rischi di fare dei danni sono elevati, OGM o non OGM

Il problema della filossera era, appunto, della filossera. Non dei vitigni.
Se la filossera introdotta fosse stata sterile, il problema sarebbe durato una stagione, e nessuno probabilmente l'avrebbe nemmeno notato.

Ho detto chiaramente: se si fanno le cose alla membro di canide. Nel caso di coltivazioni OGM non sono le piante a riprodursi incontrollatamente ma potrebbe essere l'uomo a diffonderle senza criterio. Il risultato sarebbe lo stesso.
Ripeto: il problema non sono gli OGM, è l'uomo.
 
99octane ha scritto:
Kren ha scritto:
Quello che si vuole introdurre in Italia è la sperimentazione colturale (è recente una pronuncia del Consiglio di Stato sul punto che annulla un provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole) dalla quale si vogliono (o meglio si dovrebbero) raccogliere elementi sufficienti a capire quale impatto possano avere tali prodotti sul nostro ecosistema.
Onestamente, tutta questa avversione penso che sia supportata solamente da preconcetti

L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.


Siccome l'impatto è zero come dici tu ed anch'io, mi chiedo che senso abbia vietarlo.
Poi, ripeto, che senso ha sperimentare (nel modo che ho già detto) dal momento che in alcuni Stati gli OGM sono utilizzati ormai da tempo ed i risultati non mi sembrano negativi.
Se non lo si vuole lo si vieti e basta.
E non mi si dica che gli OGM ci renderebbero schiavi delle multinazionali perché anche oggi con le sementi utilizzate per le coltivazioni di cereali attuali le grandi imprese (soprattutto americane) spadroneggiano (consentendo di produrre quantità sempre maggiori di cibo).
 
a_gricolo ha scritto:
Ho detto chiaramente: se si fanno le cose alla membro di canide. Nel caso di coltivazioni OGM non sono le piante a riprodursi incontrollatamente ma potrebbe essere l'uomo a diffonderle senza criterio. Il risultato sarebbe lo stesso.
Ripeto: il problema non sono gli OGM, è l'uomo.

L'uomo puo' fare danni in qualsiasi modo.
Qualsiasi coltivazione va fatta cum grano salis.
 
Kren ha scritto:
99octane ha scritto:
Kren ha scritto:
Quello che si vuole introdurre in Italia è la sperimentazione colturale (è recente una pronuncia del Consiglio di Stato sul punto che annulla un provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole) dalla quale si vogliono (o meglio si dovrebbero) raccogliere elementi sufficienti a capire quale impatto possano avere tali prodotti sul nostro ecosistema.
Onestamente, tutta questa avversione penso che sia supportata solamente da preconcetti

L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.


Siccome l'impatto è zero come dici tu ed anch'io, mi chiedo che senso abbia vietarlo.
Poi, ripeto, che senso ha sperimentare (nel modo che ho già detto) dal momento che in alcuni Stati gli OGM sono utilizzati ormai da tempo ed i risultati non mi sembrano negativi.
Se non lo si vuole lo si vieti e basta.
E non mi si dica che gli OGM ci renderebbero schiavi delle multinazionali perché anche oggi con le sementi utilizzate per le coltivazioni di cereali attuali le grandi imprese (soprattutto americane) spadroneggiano (consentendo di produrre quantità sempre maggiori di cibo).


Infatti. Ma qui in Italia e' ancora diffusissima la cultura cattocomunista che il guadagno e' male, e chi lucra su qualcosa e' un fetente. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Certo che le multinazionali ci guadagnano. E guadagnandoci producono sempre di meglio, e otteniamo rese sempre migliori e sementi che tollerano terreni che anni fa sarebbero stati impensabili anche solo per coltivarci i rovi.
Pero', siccome guadagnano, sono brutti e cattivi a priori.
Intendiamoci, ci sono delle speculazioni immorali, ma la denigrazione aprioristica fa altrettanto danno che il supporto incondizionato, perche' mina alla base le fondamenta di qualsiasi critica circostanziata.
 
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Ho detto chiaramente: se si fanno le cose alla membro di canide. Nel caso di coltivazioni OGM non sono le piante a riprodursi incontrollatamente ma potrebbe essere l'uomo a diffonderle senza criterio. Il risultato sarebbe lo stesso.
Ripeto: il problema non sono gli OGM, è l'uomo.

L'uomo puo' fare danni in qualsiasi modo.
Qualsiasi coltivazione va fatta cum grano salis.

That's what I said.... ;)
 
99octane ha scritto:
Kren ha scritto:
99octane ha scritto:
Kren ha scritto:
Quello che si vuole introdurre in Italia è la sperimentazione colturale (è recente una pronuncia del Consiglio di Stato sul punto che annulla un provvedimento del Ministero delle Politiche Agricole) dalla quale si vogliono (o meglio si dovrebbero) raccogliere elementi sufficienti a capire quale impatto possano avere tali prodotti sul nostro ecosistema.
Onestamente, tutta questa avversione penso che sia supportata solamente da preconcetti

L'impatto che le coltivazioni OGM possono avere sull'ecosistema e' ZERO, dato che sono STERILI.


Siccome l'impatto è zero come dici tu ed anch'io, mi chiedo che senso abbia vietarlo.
Poi, ripeto, che senso ha sperimentare (nel modo che ho già detto) dal momento che in alcuni Stati gli OGM sono utilizzati ormai da tempo ed i risultati non mi sembrano negativi.
Se non lo si vuole lo si vieti e basta.
E non mi si dica che gli OGM ci renderebbero schiavi delle multinazionali perché anche oggi con le sementi utilizzate per le coltivazioni di cereali attuali le grandi imprese (soprattutto americane) spadroneggiano (consentendo di produrre quantità sempre maggiori di cibo).


Infatti. Ma qui in Italia e' ancora diffusissima la cultura cattocomunista che il guadagno e' male, e chi lucra su qualcosa e' un fetente. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Certo che le multinazionali ci guadagnano. E guadagnandoci producono sempre di meglio, e otteniamo rese sempre migliori e sementi che tollerano terreni che anni fa sarebbero stati impensabili anche solo per coltivarci i rovi.
Pero', siccome guadagnano, sono brutti e cattivi a priori.
Intendiamoci, ci sono delle speculazioni immorali, ma la denigrazione aprioristica fa altrettanto danno che il supporto incondizionato, perche' mina alla base le fondamenta di qualsiasi critica circostanziata.


Non è che il guadagno è male in se.

E' che siccome vi deve essere redistribuzione della ricchezza (che può essere fatta in tanti modi, diretti o meno diretti) è cosa buona e giusta che chi raggiunge certi guadagni sia tassato adeguatamente in modo da contribuire "in forza della propria capacità economica" al sostegno del Paese.
;)

Mi sembra un principio sano e giusto e, giustamente, è così sancito sia dalla carta Costituzionale sia dalle leggi speciali che regolano l'ordinamento tributario.

Poi, ovviamente, siamo tutti d'accordo che se l'imposizione fiscale fosse del 100% nessuno lavorerebbe più, ma anche lasciare in tasca a qualche Amministratore Delegato di qualche multinazionale compensi per qualche milione di Euro l'anno, mi sembra un tantinello eccessivo, non tanto in se, ma anche guardando alla condizione di chi magari è semplice lavoratore o ricercatore all'interno della stessa struttura che magari deve tirare a campare con 800-900 euro al mese...
;)
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
Nessun cibo di oggi puo' recare la scritta "Non contiene OGM".
Perche'? Per saperlo sarebbe utile conoscere la storia, antica e soprattutto recente (al punto che potremmo anche chiamarla cronaca).
In sintesi, quella degli OGM e' una grande mistificazione nata per minare alcune grandi aziende produttrici di sementi per motivazioni enunciate parzialmente sopra che posso in parte anche condividere ma che esulano completamente da discorso biologico e tecnico.
Non esistono cibi non ogm. Tranne forse certo pescato.

Piano, non confondiamo la manipolazione genetica con la selezione.
Se io agricoltore o allevatore seleziono le sementi o i capi cercando di rafforzare alcune caratteristiche, opero per l'appunto una selezione.
Se in laboratorio prendo il dna di un vegetale e lo mischio con quello di un'altra specie o di un'animale (o tutte le possibili combinazioni), non faccio selezione bensì creo un organismo geneticamente modificato.
C'è una ABISSALE differenza.
E si, esistono cibi non geneticamente modificati, o perlomeno così dovrebbe essere a meno chè non vi siano state gravi e diffuse violazioni.

Non c'e' nessuna differenza sostanziale: sono organismi il cui DNA e' modificato. Tranne che in un caso e' modificato per "prova ed errore", nell'altro e' modificato con cognizione di causa.
Inutile dire quale processo sia preferibile, da un punto di vista puramente tecnico.
Che poi ci possano essere riserve sui brevetti e prezzi, questo e' un'altro discorso che non ha nulla a che vedere con le obiezioni oscurantiste dei soliti noti.

Premessa, non sono anti ogm, ho fatto solo un'osservazione.

Scusa octane, ma la differenza c'è eccome.
Le modificazioni ottenibili con gli ogm sono quasi impossibili da ottenere tramite selezione se non in rarissimi casi in quanto spesso e volentieri si tratta di geni diversi innestati nel genoma da modificare e, viceversa, le modificazioni per selezione, essendo dovute a mutazioni spontanee, risultano quasi impossibili da ottenere mischiando dna diversi in stile ogm.
Dire che sono la stessa cosa solo perchè ne modifichi il dna è una grossolana inesattezza. Sono due cose ben distinte che danno risultati diversi.
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
Nessun cibo di oggi puo' recare la scritta "Non contiene OGM".
Perche'? Per saperlo sarebbe utile conoscere la storia, antica e soprattutto recente (al punto che potremmo anche chiamarla cronaca).
In sintesi, quella degli OGM e' una grande mistificazione nata per minare alcune grandi aziende produttrici di sementi per motivazioni enunciate parzialmente sopra che posso in parte anche condividere ma che esulano completamente da discorso biologico e tecnico.
Non esistono cibi non ogm. Tranne forse certo pescato.

Piano, non confondiamo la manipolazione genetica con la selezione.
Se io agricoltore o allevatore seleziono le sementi o i capi cercando di rafforzare alcune caratteristiche, opero per l'appunto una selezione.
Se in laboratorio prendo il dna di un vegetale e lo mischio con quello di un'altra specie o di un'animale (o tutte le possibili combinazioni), non faccio selezione bensì creo un organismo geneticamente modificato.
C'è una ABISSALE differenza.
E si, esistono cibi non geneticamente modificati, o perlomeno così dovrebbe essere a meno chè non vi siano state gravi e diffuse violazioni.

Non c'e' nessuna differenza sostanziale: sono organismi il cui DNA e' modificato. Tranne che in un caso e' modificato per "prova ed errore", nell'altro e' modificato con cognizione di causa.
Inutile dire quale processo sia preferibile, da un punto di vista puramente tecnico.
Che poi ci possano essere riserve sui brevetti e prezzi, questo e' un'altro discorso che non ha nulla a che vedere con le obiezioni oscurantiste dei soliti noti.

Hai mai visto una pianta accoppiarsi ''naturalmente'' con un'animale?
 
capnord ha scritto:
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
Nessun cibo di oggi puo' recare la scritta "Non contiene OGM".
Perche'? Per saperlo sarebbe utile conoscere la storia, antica e soprattutto recente (al punto che potremmo anche chiamarla cronaca).
In sintesi, quella degli OGM e' una grande mistificazione nata per minare alcune grandi aziende produttrici di sementi per motivazioni enunciate parzialmente sopra che posso in parte anche condividere ma che esulano completamente da discorso biologico e tecnico.
Non esistono cibi non ogm. Tranne forse certo pescato.

Piano, non confondiamo la manipolazione genetica con la selezione.
Se io agricoltore o allevatore seleziono le sementi o i capi cercando di rafforzare alcune caratteristiche, opero per l'appunto una selezione.
Se in laboratorio prendo il dna di un vegetale e lo mischio con quello di un'altra specie o di un'animale (o tutte le possibili combinazioni), non faccio selezione bensì creo un organismo geneticamente modificato.
C'è una ABISSALE differenza.
E si, esistono cibi non geneticamente modificati, o perlomeno così dovrebbe essere a meno chè non vi siano state gravi e diffuse violazioni.

Non c'e' nessuna differenza sostanziale: sono organismi il cui DNA e' modificato. Tranne che in un caso e' modificato per "prova ed errore", nell'altro e' modificato con cognizione di causa.
Inutile dire quale processo sia preferibile, da un punto di vista puramente tecnico.
Che poi ci possano essere riserve sui brevetti e prezzi, questo e' un'altro discorso che non ha nulla a che vedere con le obiezioni oscurantiste dei soliti noti.

Hai mai visto una pianta accoppiarsi ''naturalmente'' con un'animale?
La mia cagnetta che prova ad accoppiarsi col ficus va bene? :D :D
 
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