livorno1915 ha scritto:
Lucio, nei tuoi post continui a sponsorizzare motori ricchi di coppia in basso, cercando di dimostrare una certa inferiorità dei motori aspirati ad alta potenza specifica.
Io ti quoto abbastanza: anche a me piacciono motori pronti e disponibili e che non costringano ad un uso feroce del cambio.
C'è un però: questo vale per l'auto di tutti i giorni, quella che ti porta in autostrada e al cinema, al lavoro e in vacanza.
Quando si tratta di fun car, seconde o terze auto che si comprano con lo stesso spirito che portano all'acquisto di certe moto ipersportive... Tutto cambia.
Perché dovrei guidare quel l'auto come guido il turbo diesel di tutti i giorni? Forse ha senso un motore da coppia a 5000 rpm non perché migliore, ma perché mi da quelle emozioni che sto cercando, diametralmente opposte.
Non dico che un 458 sia meglio di un 911 turbo.
Diventerebbero troppi aspetti, ma oggi sceglierei un 458, consapevole di usare il cambio con una frequenza maggiore su un passo di montagna e anche senza quel micidiale tiro in basso del boxer turbo.
Permettimi: se vuoi un'auto da guidare che non necessità di essere guidata... Che la compri a fare?
Ergo, a mio avviso non esiste un'erogazione migliore di altre: esistono erogazioni con sfumature diverse.
Una permette maggior souplesse su strada, l'altra richiede più voglia di guidare
"Inferiorità" è una parola troppo forte : le mie idee non sono così radicali, altrimenti mi sarei ben guardato dal prendermi 3 Bmw M di seguito, non ti pare ?
Inoltre, quello che dico deriva in gran parte da una situazione contingente, diciamo così, storica : la necessità di limitare sia le emissioni di CO² sia i consumi di petrolio, che è la ragione di fondo delle scelte tecniche d'oggi.
Prendendo atto di questa tendenza di fondo, ormai irreversibile che piaccia o non piaccia, evito di fasciarmi la testa prima d'essermela rotta (della serie "solo gli aspirati ad alto regime sono veri motori M" ecc.) e vedo che non tutti i mali vengono per nuocere, visto che questi motori d'ultima generazione sono tutt'altro che fermi (anzi...) ma con consumi molto inferiori.
Inoltre, alle considerazioni puramente tecniche e razionali unisco - e non può che avere un peso determinante in quello che penso oggi - l'aver provato alcune vetture di entrambe le tipologie, toccando con mano le differenze.
Poi certamente c'è anche, come ovvio, una personale preferenza per i motori di grossa cilindrata (o comunque pieni di coppia) rispetto a quelli più piccoli ma tiratissimi : tirare il collo ai motori non è la mia passione, o meglio preferisco sempre motori che spingano forte già ai medi regimi : sempre che spingano, appunto, forte... perchè se così non è altroché se gli tiro il collo : ma se il mezzo cammina forte senza bisogno di tirare, meglio.
Infine, c'è anche una mia certa preferenza (non troppo netta né assoluta) per le granturismo sportive piuttosto che per le sportive estreme : anche se forse si tratta più di una preferenza per certe tipologie di carrozzeria e d'impostazione meccanica (motore anteriore, visibilità comunque buona, bagagliaio) che di una questione riguardante la distribuzione più o meno estrema della coppia.
Qui poi c'è un'obiezione di fondo per me fondamentale : se ho una fun-car (la mia M6 può benissimo essere definita così, ogni tanto uso anch'io questo termine) il suo uso per me non può essere limitato a qualche breve giro intorno casa : deve consentirmi di viaggiarci, di andarci in vacanza.
Non esiste che io non posso andare in vacanza - salvo avere una famiglia tale da impedirlo, ma io non ce l'ho e da un pezzo non ho più neanche una moglie - con la sportiva perché non ha un po' di spazio per i bagagli : eh no, non mi sta bene, i giretti intorno a casa non mi bastano. Anche se questa è, come detto, forse più una questione di carrozzerie che di motori e loro erogazione.
Dopodiché, ogni preferenza è lecita e chi ama invece motori più piccoli, ma da tirare e ritirare ogni momento, ha tutto il diritto di preferirli : ci mancherebbe.
Si tratta però di un'impostazione che non sembra avere un grande futuro, dato il non eccelso rendimento ai regimi più comuni d'uso.
Come ultima considerazione, noterei che "guidare" non significa necessariamente cambiare marcia troppo spesso : personalmente, quando guido in modo un po' impegnato la mia attenzione è rivolta, certo, anche al rapporto inserito, ma prima di tutto è rivolta alla strada, alle traiettorie ed alla stabilità e bilanciamento della vettura : siamo ben lungi, specie sulle strade d'oggi e con le sovrabbondanti prestazioni delle sportive d'oggi, dal solo pensare che un tiro forte e ben distribuito anche ai medio-bassi sia sufficiente a rendere la guida poco impegnativa.
Lucio